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sabato 20 apr
  • Come si scrive un avviso: la lezione del Comune

    Gli avvisi delle amministrazioni pubbliche si devono caratterizzare per chiarezza, semplicità e immediatezza perchè si rivolgono a centinaia di migliaia di persone di diverso grado d’istruzione. Per comunicare le loro stravaganti politiche pubbliche le amministrazioni impiegano braccia rubate alla letteratura, potenziali romanzieri. Sia da esempio in questo campo il Comune di Palermo. Per spiegare l’inesplicabile, la lotta all’inquinamento attraverso la chiusura del traffico nel giorno (la domenica) e l’orario (quello delle partite) in cui statisticamente circolano il minor numero di auto della settimana, ci voleva uno scrittore di talento e un genio della comunicazione (in teoria il blocco sarebbe previsto anche per il lunedì mattina, ma ancora non ha mai avuto luogo). Era difficile, eppure l’hanno trovato. Purtroppo non conosciamo l’identità dell’anonima penna.

    L’avviso, pubblicato sul sito del Comune e diramato alla stampa, è un piccolo gioiello letterario che tocca, in certi passaggi, vette poetiche. Si noti il lessico inventivo in espressioni come “traffico veicolare” per indicare la circolazione delle auto; oppure l’avvertenza che nonostante la lotta allo smog i “velocipedi” (le profane biciclette o si intendeva invece “ciclomotori”?) possono circolare…

    È vero, a volte il linguaggio diventa quasi esoterico. Per esempio, chi beneficierà esattamente il privilegio di circolare per “gli autoveicoli diesel di classe Euro 4, conformi alla direttiva 98/69 CE-B e alle successive con lettera di riferimento B con dispositivo antiparticolato omologato”? E soprattutto cosa cavolo è il dispositivo antiparticolato omologato?

    Nonostante queste perplessità l’ordinanza del Sindaco si distingue per sensibilità e flessibilità. Sono esclusi dal blocco gli autoveicoli (o i loro passeggeri?) che dimostreranno con certificato medico di trasportare malati gravi (e se vengono trasportati solo su due ruote?) inoltre potranno circolare “anche gli autoveicoli utilizzati per i funerali”, ma non, è implicito, le auto dei parenti del defunto: i congiunti dovranno seguire la salma a piedi… o aspettare la fine delle partite…

    Palermo
  • 36 commenti a “Come si scrive un avviso: la lezione del Comune”

    1. ahi ahi ahi! non conosci il filtro anti particolato? male, è il simbolo del nostro fan club!

    2. E gia’ , Italo Calvino parlava di “antilingua”, definendo quel modo di parlare caratterizzato da terrore semantico…chi parla l’antilingua ha sempre paura di mostrare familiarità e interesse per le cose di cui parla, come se chi parla volesse sottindendere di essere superiore delle cose di cui parla….

    3. Ontologicamente derivante da Brunello, non da Orlando, la gens panormita sa che il paradosso non cuoce e non cuoce chi non crede in nulla neanche a se stesso. All it changes in order not to change, e meno male che un poetino ha confezionato una bella cassata in stile rococò. Ridiamo per non morire

    4. Non sono uno che risparmia critiche a questa amministrazione! Nonostante ciò, Nicola, voglio chiarire qualche dettaglio (che serve anche ad evitare multe da pagare).
      Allora…velocipede è un termine utilizzato dal “codice della strada”, non è poetico nè letterario, prenditela con il legislatore se vuoi proprio.
      Per velocidede si intende mezzo a due ruote.
      Lo stesso dicasi per traffico veicolare, traffico è il famoso traffffico di Roberto Benigni, e veicolare è riferito ai veicoli, penso che basti la vecchia 5 elementare per capire. Inoltre traffico veicolare è utilizzato da telegiornali e altri mezzi di stampa, quindi ormai diffuso ampiamente.
      Le automobili Euro 4 sono di più tipi, quindi l’avviso distingue esattamente quel tipo di auto Euro 4 che puo’ circolare. Come fare per capire? Ssmplice, basta aprire il libretto e leggere tutte qulle diavolerie che l’avviso del comune riporta, se ci sono scritte tutte quell’automobilista puo’ circolare, altrimenti se manca il dispositivo antiparticolato nel libretto e la polizia municipale lo becca, gli fa una bella multicina di 71 € (se non sbaglio). Quindi se l’avviso vuole essere così chiaro e dettagliato vuol pure dire che vuole evitare multe ai cittadini o meglio fornisce l’informazione esatta affichè il cittadino possa essere in condizioni di evitare di prendere la multa (che vuole dire la stessa cosa). Purtroppo non c’è una formula semplice per dire Euro 4 ai sensi della direttiva CE….. perchè nel libretto cè scritto tutta sta roba e l’avviso ha dovuto riportare tutte le informazioni così come nel libretto di circolazione.
      Cosa costa guardare il libretto per eviatare una multa? Dobbiamo pur ammettere con un po’ di umiltà che moltissimi palermitani sono allergici alle procedure, gli siddia guardare il libretto, prendono l’auto entrano nell’area chiusa la traffico e una volta beccati dal vigile comincia la discussione “ma io un lu capisciu chi c’è scrittu no librettu….”. Ne ho viste di ste scene da scrivere racconti al ritmo di Camilleri.
      Lascio stare i funerali e parenti, tanto ci scommetto che di domenica non muore nessuno.
      …..Lasciamo l’auto a casa ca è a megghiu cosa, tanto ora viene la primavera, e c’è il sole!
      O se vogliamo prenderla a tutti i costi da oggi leggiamoci il libretto e lo confrontiamo con l’avviso del comune.
      Ahhh ..il dispositivo anti particolato è un filtro che evita di mandare in aria sostanze che fanno venire il cancro ai nostri importanti e delicati “purmuna”!
      Dicevo all’inizio … Non sono uno che risparmia critiche a questa amministrazione! Semplicemente mi rifiuto di accettare che molti palermitani debbano restare sempre allo stesso livello di conoscenze
      🙂 BUONA DOMENICA

    5. ….dimenticavo di dirti, Nicola…
      conosco la persona del comune che ha scritto l’avviso. E’ un professionista che lavora sodo da anni per realizzare politiche di mobilità sostenibile nella nostra città così come avviene in molte città europee. E’ riuscito a realizzare tante piccole cose che magari non hanno una grande visibilità. Ma ha lavorato all’identificazione dei flussi di traffico a Palermo, ha elaborato statistiche dettagliate per categorie di veicoli per capire le maggiori criticità della mobilità. Ha redatto analisi di settore, studi di fattibilità e piani del traffico, attività di mobility manager, attività tutte che in altre grandi aree urbane europee sono state propedeutiche ai grandi cambiamenti in positivo della mobilità.
      Purtroppo non basta soltanto l’impegno (al di fuori della normale etica comunale) e la professionalità di un funzionario (o di un gruppo di lavoro) a Palermo per sconfiggere i problemi del traffico automobilistico. Ci vuole soprattutto il coraggio di fare scelte ben precise da parte di una classe politica che governa, altrimenti tutti questi studi, analisi e piani sono carta straccia. D’altronde questa amministrazione ha immediatamente riaperto la via Maqueda al traffico automobolistico dopo anni di sforzi in senso opposto profusi dalla precedente amministrazione per fare abituare negozianti e palermitani (conferma che non risparmio critiche a questa amministrazione !!!)
      Credo hai capito che lingua parlo.
      Questo tizio che ha scritto l’avviso è una persona che deve utilizzare la terminologia che trovi nell’avviso, perchè così avviene al comune di Ferrara e a quello di Bologna e a quello di un altro comune italiano. Non l’ha inventato lui questi termini. Ma se la lingua italiana con tutti i suoi punti deboli lo impone, si deve fare.
      Considerato che tu hai trovato questo argomento degno di un post su Rosalio, dai …. facci vedere cosa sei in grado di fare… fai la tua versione di avviso in maniera tale che fino all’ultimo palermitano possa essere in grado di comprenderla. E se funziona la possiamo proporre per il prossimo avviso comunale, chissà che non ci scappi un incarico di consulenza al comune!!!!!!! Calma ragazzi, questo vale solo per Nicola !

    6. Ha ragione, signor Locusta: l’idioletto, meglio ancora il tecnoletto non si può piegare all’eleganza della Crusca. A me pare che l’esimio signor Pizzolato mette in evidenza il paradosso più che lo stile. Considerato che lei ha dei rapporti con chi si occupa del traffico veicolare, potrebbe far notare che a Milano i semafori durano 55 secondi mentre a Palermo durano oltre il doppio? Hanno idea di come ciò influisce sul trraffico? Saluti

    7. Caro Locusta, ti ringrazio per queste precisazioni. Premetto che il mio post mirava innanzitutto a mettere evidenza una politica anti-inquinamento che mi pare inefficace. Naturalmente ignoravo che l’autore del testo fosse un professionista nel campo della mobilità. Come hai detto tu, di miglioramenti effettivi alla mobilità se ne vedono pochi e non per colpa del tuo conoscente.

      Mi rendo conto grazie al tuo commento che buona parte del lessico ostico dell’avviso è preso dal Codice della strada. Io a dire la verità frequento di più il vocabolario della lingua italiana che, per esempio, definisce il velocipede “antico modello di bicicletta con una grande ruota anteriore e quella posteriore molto più piccola” (Zingarelli). In realtà penso che il fatto che il legislatore ci imponga un brutto italiano non debba poi essere usato come scusa dai comunicatori delle amministrazioni che devono rivolgersi anche a chi non legge di solito il codice.

      Mi sono andato a guardare il sito del Comune di Bologna e, se è vero che il loro avviso usa più o meno simili parole, è anche vero che mi sembra molto più chiaro, perchè schematico, e improntato al buon senso: ai residenti è permesso uscire e rientrare dalla propria abitazione e ai cortei funebri è permesso seguire la salma!

      Infine declino l’invito a riscrivere l’avviso. Ho molte altre cose da fare. Come tutti aspiro a una consulenza con un’amministrazione pubblica ma, e qui mi potrei di nuovo sbagliare, penso che raramente esse vengano affidate con criteri meritocratici…

    8. Nicola, cosa ci dici del tuo amico di Bologna che usa l’abominevole termine “pedonalizzazione”?
      Dante sta piangendo.

    9. Il codice della strada è preferibile conoscerlo se si vogliono evitare multe e punti sulla patente (linguaggio felice o infelice del legislatore)!!!
      E’ facile criticare, ma è raro fare proposte creative di miglioramento. Hai altre cose da fare! Però il tempo di scrivere un lungo post di critica lo trovi!!!! Se lo stesso tempo (utilizzato per scrivere il post) fosse stato usato, oltre a lanciare una iniziale critica, anche per dare una versione più comprensibile dell’avviso comunale credo si sarebbe dato indubbiamente un contributo positvo alla collettività.
      Così la vedo io, criticare ma nel contempo essere SEMPRE PROPOSITIVI!!!!
      (ma forse starai pensndo: ma perchè fare questo favore alla giunta di centrodestra ?)
      Considerato che frequenti di più il vocabolario della lingua italiana e considerato altresì che il tuo post mirava innanzitutto a mettere evidenza una politica anti-inquinamento che ti pare inefficace (come tu stesso hai detto), perchè hai incentrato la maggior parte dell’attenzione del post sul lessico utilizzato nell’avviso comunale e non ti sei soffermato invece sulle reali cause & effetti del traffico automobilistico a Palermo, dove in effetti ci sarebbe da scrivere un bel libro ????
      P.S. la parte dei morti vedo che non te la perdi negli avvisi sulla mobilità dei comuni. Scommessa che con questa bella gionata a Palermo non muore nessuno ?

    10. La domenica dalle ore 15 alle ore 17,30 a Palermo non si può transitare con l’auto nel centro per far modo che diminuisca lo smog.Oggi camminando a piedi per la città in queste due ore e mezza di divieto di transito ho notato che lo smog è diminuito però il fumo dei stigghiolari che preparavano il fuoco per cuocere le prelibate leocornie palermitane invadeva tutta l’altra parte della città,allora a che serve questo divieto?Come si dice nelle nostre parti-AGNERRI E SUGO E FINIU U VATTIU.

    11. Ciao, se vuoi scarica dal nostro sito la foto che abbiamo scattato ieri. Il comune ci invita a lasciare la macchina che inquina a casa ed a prendere l’autobus… …che invece non inquina? guardare per credere!!!

    12. MIMMO, c’è una precisa proporzione tra quanto inquina un automobile e quanto inquina un autobus considerando quanti individui porta un automobile e quanti ne porta un autobus !!!!!!!!!!
      E questa proporzione è a incommensurabile vantaggio dell’autobus urbano per ciò che concerne la riduzione del traffico e la conseguente riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Hai idea di quante automobili può eliminare un autobus ? Da analisi effettuate ogni auto circolante a Palermo in media trasporta meno di 1,50 passeggeri !!! Per me questo dato è semplicemente angosciante ed inquietante.
      Considera inoltre che buona parte degli autobus che girano nelle vie centrali della città sono a METANO mentre rarissime sono le auto a metano o gas gpl! Sembrerà strano a molti, ma la flotta degli autobus di Palermo è abbastanza nuova se confrontata a quelle di altre città italiane (e anche questo è supportato da analisi comparative già effettuate e statistiche).
      Ma i cittadini palermitani che ne sanno di tutti questi numeri dati e analisi che danno una chiave di lettura dei problemi di traffico molto più realistica rispetto alla sterile lagnanza non propositiva ?
      C’è molto da fare per ridurre il traffico e l’inquinamento e questo lo sanno esperi del settore e comuni cittadini. Cerchiamo almeno di comprendere le maggiori criticità del fenomeno, adottando criteri basati sulla gravità dei fenomeni. Ciò aiuta a individuare le prime azioni da avviare per la soluzione dei problemi più gravi.

    13. Il signor Locusta scrive: “E’ facile criticare, ma è raro fare proposte creative di miglioramento.” Evidentemente non ha letto il mio precedente messaggio nel thread: la durata del semaforo palermitano è esagerata, dovrebbe essere ridotta della metà. Ma ho un’altra proposta, più sistemica, si chiama “controllo della rete semaforica” ed è attuata da almeno un decennio in città come Bologna, Parma Padova, Napoli e Genova, solo per citare le città di cui so a causa di miei passati rapporti di lavoro. Una delle persone coinvolte in queste “reti semaforiche” mi riferiva a suo tempo che il comune di Palermo s’era sempre rifiutato di discutere (con lui) questo tipo di soluzione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la catena dei semafori funziona a cappella e non ha alcuna relazione con le dinamiche del traffico veicolare.

    14. X KURI US in particolare e per tutti i palermitani per informazione.
      I rilevamenti dei flussi veicolari, che insistono nella città di Palermo, vengono effettuati utilizzando i dati di traffico forniti dal Sistema di Telecomando e Telecontrollo degli Impianti Semaforici ( http://mobilitypa.altervista.org/Traffico/Traffico.htm )
      Il sito – http://mobilitypa.altervista.org/index.htm è un sito nato per divulgare informazioni sulla mobilità a Palermo e fornire dati per la comprensione del traffico veicolare. Il sito è stato creato da funzionari dell’Ufficio Traffico ed è da loro stessi aggiornato. Visitarlo puo’ essere utile per comprendere anche nuovi concetti nel mondo della mobilità, quali il mobility management.
      Kuri us… come si diceva nelle battaglie navali a scuola (per non seguire le noiose lezioni di fisica), COLPITO E AFFONDATO !
      A parte gli scherzi non so chi ti ha dato quella notizia ma la smentita la fornisco con notizie raccolte da fonti istituzionali. Poi sicuramente si può variare il numero dei minuti di permanenza del rosso dei semafori, ma il telecontrollo c’è già!!! Quindi il grosso è fatto.
      Saluti

    15. Locusta…”va rasca rizzi u puoirto!!”

    16. Domenica 5 marzo, dalle 15 alle 17.30, una vasta zona della città sarà chiusa al traffico veicolare per contrastare l’inquinamento atmosferico. E’ stata sospesa la chiusura del centro che era prevista per Lunedì 6 Marzo, a causa dello sciopero nazionale degli autoferrotranvieri.

      Il perimetro dell’area vietata alle auto è costituito dalle seguenti strade, percorribili da qualunque mezzo che sia in regola con le direttive sul controllo dei gas di scarico (bollino blu): Via col vento etc. etc.

      Al divieto di circolazione dentro l’area sopra descritta non saranno soggetti i velocipedi (biciclette e simili) e le autovetture anche non catalitiche ma fornite di bollino blu con disabile a bordo titolare del contrassegno originale (che dovrà essere regolarmente esposto) ed i veicoli etc etc

      La circolazione sarà consentita anche agli autoveicoli: a) alimentati a metano o a gpl (in regola con il (controllo dei gas di scarico); b) ibridi o elettrici; c) a tutti gli autobus che svolgono il servizio di trasporto pubblico; d) ai taxi; e) agli autoveicoli diesel di classe Euro 4 che siano conformi alla
      direttiva 98/69 CE-B e alle successive con lettera di riferimento B con dispositivo antiparticolato omologato; f) agli autoveicoli a benzina classe Euro 4 conformi alla direttiva 98/69/CE-B e successive aventi come lettera di riferimento B.

      Sono previste delle eccezione per le auto guidate da persone che svolgono servizi di pubblica utilità e che sono reperibili, purché ciò risulti da un contrassegno o certificazione (esempi etc etc) e per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indifferibili ed indispensabili per la cura di malattie gravi, in possesso di certificato medico che attesti la condizione di necessità. Potranno circolare anche gli autoveicoli utilizzati per i funerali (e i parenti? boh)

      L’Amat ha predisposto un biglietto di 1 Euro che potrà essere usato solo dalle 14 alle 19 del 5 Marzo 2006… de mejio ‘n sse poffà

    17. Hai ragione Li Causi, i fumi che si devono regolare a Palermo vengono anche dalle squisitezze che si arrostiscono per strada e nelle baracche di lamiera e infatti indiscrezioni dicono che la nostra amministrazione, notoriamente all’avanguardia nelle metodologie di lotta all’inquinamento, stia per regolamentare questa intollerabile situazione: i giorni pari dalle 13 alle 15 non si potranno arrostire stigghìola, nè cucinare carcagnolo e musso; i giorni dispari, allo stesso orario, banditi polmone, milza e cazzilli. Esenti dal bando quarume e frittola purchè vendute in ceste protette da canovacci antiparticolati omologati UE. Protestano le associazioni di categoria, ma l’assessorato ha deciso di ignorarle, tanto sono abusive.

    18. Ieri l’ennesima chiusura beffa dell’Assessore. E mai possibile che non si rende conto di rendersi ridicolo!Perchè sospende l’isola pedonale in coincidenza con l’apertura domenicale dei negozi? Perchè continua a fare accordi coi commercianti in tal senso quando qualsiasi ebete capisce che con l’isola pedonale le persone occupano tutta la sede stradale anzichè angustiarsi e spingersi sui marciapiedi mentre un intenso puzzo di scarichi satura l’aria.Basta !La situazione dell’inquinamento è drammatica e già dall’inizio dell’anno i superamenti dei limiti di PM10 sono stati 46 al 28 febbraio; la pista ciclabile è essenziale per la sopravvivenza dei ciclisti urbani e si devono dare una mossa a garantire la fruizione degli spazi anche ai pedoni e non solo alle macchine.L’amministrazione attuale e qualsiasi amministrazione ci sarà in futuro dovrà fare i conti con i ciclisti che aumentano ogni giorno ed ogni giorno si incazzano di più !!!

    19. Sono contento, Locusta ci ha confermato che qualcosa si muove, con un decennio di ritardo ma si muove! Non mi sento né colpito né tantomeno affondato 🙂 Io conosco metodi e tecnologie videosecurity e ZTL dai primi anni novanta, per via di certi miei contatti con aziende americane e inglesi. Lo ammetto, la mia notizia è vecchia di tre anni e me l’ha data un mio affezionato cliente quando ha saputo che stavo per tornare in questa fossa. Il non detto era: “vedi se riesci tu ad aprire questa porta” ma io me ne sono guardato bene dal farlo, anzi il pensiero neanche mi ha sfiorato: meno lavoro coi palermitani e meglio è. Fortunatamente non tutti la pensano come me. Saluti

    20. E oggi in questa fossa ci sono in progress: videosorveglianza per la sicurezza e ZTL, anche se in fase sperimentale e quindi non operativi al 100%.
      Tutto quà si muove ad un ritmo rallentato rispetto ad altre realtà, ma qualcosa si sta muovendo e questo è sicuramente importante.
      Si stanno anche realizzando i varchi di accesso alla ZTL con telecamere che monitoreranno le auto che entrano nella ZTL.
      Queste iniziative sicuramente modificheranno i comportamenti dei palermitani col tempo, dando loro migliore qualità della vita, almeno speriamo così. Le cose che si realizzano in altre città con esiti positivi a Palermo possono paradossalmente sortire effetti non sempre felici. L’importante in questi lunghi e complessi processi di cambiamento è condividere le grandi decisioni da parte dell’amministrazione locale con la gente al fine di evitare elevati livelli di conflittualità. Solo così a mio modesto parere si può generare un miglioramento della qualità della vita.
      Almeno proviamoci! Io penso che questo blog e i confronti che stanno avendo luogo su temi importanti, quali la mobilità urbana (grazie a Nicola per l’input), possono contribuire solo positivamente, solo se la gente ha un approccio fattivo, di contributo, di condivisione delle informazioni e di elaborazione delle stesse.
      Con simpatia, locusta.

    21. Durante le glorie milanesi, circa 10 anni fa qualcuno ci chiese un preventivo per il controllo video delle gallerie dell’autostrada per Punta Raisi. Non se ne fece nulla, i giochi si fanno altrove, non ho accesso a quei tavoli e la mia etica mi impedisce anche solo di pensarci. Un paio d’anni dopo ci fu quel terribile scoppio in galleria, forse ci sarebbero stati meno morti se si fosse realizzato il controllo che avevamo suggerito. Il ritmo rallentato del palermitano è dannoso: vive in un sistema ad alta velocità come se fosse ancora nel 1960, è passato dalla cultura del mulo a quella delle macchine senza passare per la tappa intermedia del velocipede. Certo la telematica può innescare dei mutamenti di lungo corso, ma io sono scettico, trovo che la mens palermitana sia tale e quale quella che ho lasciato 15 anni fa, mentre gran parte dei milanesi hano cambiato modi e stili almeno una volta (e chi due e chi tre). Con questo non voglio tessere le lodi di Milano, che per altro amo, perché Milano è un caso a parte e perché ai grandi pregi si contrappongo grandi difetti. La condivisione? Mi viene da ridere. La cultura comunale è nata e cresciuta nel centro-nord, qua c’è la cultura baronale. Si sta realizzando il videocontrollo delle scuole pubbliche, ma si riducono le già scarse risorse di manutenzione alle scuole pubbliche: c’è stato un dibattito in consiglio? Non lo so. Se la rete semaforica, per ora solo sperimentale 🙂 sarà realizzata come a Barcelona, forse sarà realmente utile ma mi chiedo se il palermitano accetterà mai quel tipo di logica con conseguenti vantaggi e restrizioni. Il palermitano non ha cultura comunale, vuole solo i vantaggi. Saluti.

    22. Ah, la mobilita’ palermitana. Che splendido argomento: la giungla o lotta per la sopravvivenza. Il sottotitolo. Semafori? snervanti per quanto tempo durano e per gli effetti che producono. E funzionano peggio quando ci sono i vigili a controllare. Provare per credere incrocio via liberta’-via notarbartolo. Telecamere? ztl? Non partiranno mai, diciamoci la verita’. Non per disfattismo, ma perche’, nei piani alti di Pal.del.Aqu. se qualcuno lo voleva lo si sarebbe gia’ fatto. Se non sbaglio il nostro sindaco tennista e’ anche commissario per la mobilita’ (o no?). Il sito sulla mobilita’ urbana? ultimi dati del 2004, agosto. Lo chiamate aggiornato? Mi lamento e non propongo? (solito refrain panormita) Cammino in bici quando posso. E’ gia’ qualcosa.

    23. Ps. Il mio intervento e’ personalissimo e non vuole offendere nessuno. Anzi, apprendo cose nuove leggendo queste righe.
      Saluti.

    24. Uno dei svariati metodi di lotta all’inquinamento amosferico sperimantato in alcune città è il ROAD PRICING (pedaggio urbano). Si tratta della scelta da parte di un Comune di far pagare un pedaggio alle automobili che entrano e circolano in città.
      http://www.legambientepadova.it/files/cosa_e_il_road_pricing_generale.pdf
      A Padova si svolgerà il 15 marzo 2006 un Convegno europeo sul ROAD PRICING (organizzato da Legambiente, Comune di Padova Settore Ambiente, e SEP – Salone Internazionale delle Ecotecnolgie) – http://www.legambientepadova.it/roadpricing – con l’obiettivo di mostrare esperienze a livello europeo con un duplice obbietivo: la riduzione del traffico urbano e il ricavo di risorse per il potenziamento del trasporto pubblico.
      “Chi paga per l’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico?” Attualmente a pagare è la collettività in termini di aumento dei ricoveri ospedalieri per complicanze al sistema respiratorio, giornate lavorative perse, malattie respiratorie infantili che si cronicizzano, aumento della mortalità correlabile ai picchi di inquinamento da PM10.
      Nel documento che è disponibile nel sito sopra riportato si fa un ampia analisi su questo tipo di iniziativa che sta vedendo le città di Padona Firenze e Milano quali amministrazioni italiane pioniere.
      Londra, Bristol e Trondheim sono state le prime città europee a sperimentare il Road Pricing. Londra ad anni dall’avvio del pedaggio urbano ha visto ridurre di 1/3 il traffico automobilistico con le naturali critiche iniziali da parte di molte parti della società. Nella fase di implementazione dell’iniziativa, i londinesi hanno modificato le proprie abitudini con un conseguente incremento dell’utilizzo del mezzo pubblico e una consistente riduzione dell’inquinamento.
      Un metodo, probabilmente, radicale, da far rizzare i capelli a migliaia di palermitani, inorriditi all’idea di cambiare abitudini quotidiane e consolidate nel tempo (homus panormenis staticus in clacson).
      Un metodo che potrebbe apparire tra i più risolutivi del problema a quei palermitani che hanno una maggiore consapevolezza dell’importanza della salute umana, e per la cui tutela sono disposti a modificazioni di costume (homus panormensis dinamicus darwinianum).
      Un metodo, SICURAMENTE, sul quale discutere tanto (amministrazione, associazioni ambientaliste, associazioni di cittadini) e fare analisi comparative con le altre iniziative che a livello locale non riescono ancora a decollare, e che sono caratterizzate da uno scarso livello di efficacia per l’obiettivo della diminuzione del traffico e la tutela della salute.

    25. Mi ero quasi dimenticato di questo thread, che a questo punto meriterebbe un signitoso posto al sole tra i cortili di Mondello, tra i sushieventi e le tendenze più o meno noiose degli artisti indigeni. Ricordavo che c’era il link all’avviso del comune e avevo bisogno di controllare una cosuccia, così sono ripassato da quì e ho trovato l’ultimo post del signor Locusta, ma prima di commentarlo voglio precisare che il l’avviso continua a non essere chiaro e non solo lui, che non può far nulla per migliorarsi: non chiarisce cosa dovrà fare chi svolge un servizio pubblico e perciò è costretto ad usare l’auto nelle ore del blocco. Un mio conoscente ha telefonato al comando VV.UU. per dei chiarimenti, le informazioni ricevute non hanno convinto la sua amministrazione (pubblica) che perciò ha telefonato a sua volta per chiedere conferma: il secondo chiarimento è stato di tenore opposto al primo. La telenovela continuerà nei prossimi giorni, quando il mio amico si recherà personalmente al comando: essì, la sua amministrazione, statale ma palermitana al 100% ha difficoltà a scrivere un fax o una raccomandata per chiedere chiarimenti ufficiali. Con questi presupposti, il road pricing mi fa ridere! Condivido il concetto caro amico di penna Locusta ma, per così dire, mancano i presupposti! Gli inglesi agli inizi degli anni 90 si trovavano in una situazione simile alla nostra ma in dieci anni hanno discusso e poi realizzato quanto deciso: le critiche e i suggerimenti di metodo e di merito sono state raccolte anche via web. Ci sono gli inglesi incazzati, naturalmente, ma la maggioranza è consapevole della necessità di modificare l’andazzo. Un abitante di Leeds può essere flemmatico quanto e più di un palermitano ma quando individua la soluzione a un problema che lo attanaglia, decide di cambiare anche se ciò costa. Il palermitano medio si sente un dio, perciò decide di non cambiare anche se l’aria è pestifera. Si tratta di stupidità? Contro la stupidità non esiste cura, vedi come hanno distrutto le coste, una delle due risorse naturali della Sicilia. Ma a parte la assodata stupidità generalizzata dei palermitani, c’è un problema di costi, che anche gli inglesi si sono posti e a cui fin’ora hanno dato solo risposte parziali. Ammesso che si riesca a creare un modello economico dei costi di sistema senza e con road toll, ed ammesso che sia dimostrato che il secondo caso sia economicamente conveniente, i costi per le reti di controllo videodati ed i mezzi di trasporto che dovranno sostituire i mezzi privati, chi li paga, come e quando? Saluti PS: meglio parlare d’arte minore e pesce crudo e riso avvolto in foglie d’alghe nori…

    26. anche questo lunedì molti palermitani non hanno voluto accettare il blocco di tre ore del tarffico, lamentandosi alle telecamere di non avere avuto la possibilità di raggiungere il luogo di lavoro. Così l’iniziativa appare poco efficace per la diminuzione dell’inquinamento.
      Sarà per un po’ così. La percentuale di quelli che trovano scomoda questa soluzione andrà sempre diminuendo. Pian piano si abitueranno ad alzarsi un ora prima il lunedì e constateranno l’assenza di mutamenti genetici nei loro corpi.
      Anche alla via Maqueda chiusa si stavano abituando un bel po’ di anni fa.
      Altro ricordo: le zone blu. Siamo a 3-4 anni e quasi tutti i residenti hanno il pass. Questione di abituarsi ai cambi di costume con un minimo di sacrificio personale. Sacificio personale che va a vantaggio della salute, e se si prende la bici anzicche’ l’auto, per gli spostamenti casa-ufficio, vantaggio anche per le proprie tasche.
      La lamentela è congenita nell’homo panormensis, l’importante è abituarsi ai MUTAMENTI di abitudini. Precedentemente ho parlato di pianificazione partecipata. Credo sia meglio che un inizitiva sia discussa con i portatori di interessi locali per arrivare ad un accordo che stia bene a tutti, anzicche poi accettare una direttiva dall’alto senza possibilità di discuterla. Fino a quando questo concetto non sarà compreso dalla cittadinanza i livelli di conflittualità con l’ente istituzionale locale saranno elevati e le decisioni dall’alto continueranno a piovere sulla città! Che peccato perdere tanto tempo nel non comprendere ciò!

    27. e che sono, discendente di Lady Barbara??? Ne parlavo di concertazione sì, ma pensavo a tempi più lunghi sinceramente, e invece ecco il comunicato stampa del comune. KURI US il 7 Marzo 2006 scrivevi che la condivisione ti faceva ridere. Oggi rido io (in positivo) per questo passo concreto verso la pianificazione partecipata!
      Comunicato stampa del Comune:
      MISURE ANTISMOG, TAVOLO DI CONFRONTO TRA COMUNE E PARTI SOCIALI
      Un tavolo di concertazione fra il Comune e le associazioni di categoria per elaborare strategie comuni in merito ai provvedimenti antismog in città. Questo, il primo risultato dell’incontro, avvenuto questa mattina, a Villa Niscemi, fra l’Amministrazione comunale e i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cidec, Uil Trasporti, Adiconsum, Adoc e Federconsumatori. Presenti, in rappresentanza del sindaco Diego Cammarata, l’assessore al Traffico, Lorenzo Ceraulo, l’assessore alle Attività produttive, Eugenio Randi, e i dirigenti degli assessorati.
      Al termine della riunione si è concordato di dare vita a un tavolo permanente di concertazione, che si riunirà nuovamente mercoledì 22 marzo. Gli assessori Ceraulo e Randi hanno sottolineato che le associazioni di categoria possono avanzare proposte e suggerimenti da sottoporre a valutazione, ribadendo che l’obiettivo primario, per l’Amministrazione, resta la tutela della salute dei cittadini.

    28. Scusa Locusta, più che a Ladybarbara la tua uscita mi fa pensare allo smemorato di Cologno. Hai ragione, non è ridicolo, è patetico. Il 12 Marzo ho scritto ancora “Con questi presupposti, il road pricing mi fa ridere!” e ho menzionato le avventure di un mio amico al telefono con il centralino VV.UU. Altre persone per esempio hanno avuto l’auto rimossa ma non registrata nel database per poi trovarsi a pagare un mese di rimessa quando finalmente qualcuno si è accorto che c’era un’auto di troppo nel garage. Non trovo ridicola l’idea della “concertazione” bensì l’idea che si possa far qualcosa per questa città e per i suoi abitanti senza intaccare profondamente il substrato d’ignoranza, arroganza, edonismo, ipocrisia, disprezzo, irresponsabilità, disorganizzazione, pressappochismo … ti risparmio la sequela del biasimo. In teoria i palermitani potrebbero anche trovare delle soluzioni innovative, in pratica mancano della capacità e forse dell’intenzione di far funzionare sistemi relativamente semplici: come possono pensare di affrontare interventi così complessi? Qualcuno ha già tirato fuori i denari necessari per creare il modello tecnico-economico del sistema di road-toll alla palermitana? Chi non potrà o vorrà sostenere il pedaggio sulle strade urbane, cosa dovrà fare? Tornare alla bicicletta? In linea di massima non avrei nulla in contrario, a parte che alla mia età e con i miei impegni la bici non è il mezzo più adatto. Allora bisogna anche accettare: costi delle piste ciclabili (decine di km, chi paga?) e riduzione degli spazi assegnati a pedoni e auto. Usare il mezzo pubblico? AMAT ha già la metà dei mezzi fermi per mancanza di denari, no pezzi di ricambio, carburanti etc: chi paga per il ripristino della flotta, per le assunzioni di altri autisti, per l’acqusito di nuovi mezzi? Pagano forse i pochi (o molti) ricchi che possono permettersi di pagare il road toll? E come pagano? Aggravio tasse dei ricchi? Dei poveri? C’è qualcuno dei sognatori che s’è già posto il problema? Caro amico di penna Locusta, oltre a essere velleitari molti palermitani sono poveri anche culturalmente, poco pragmatici e per giunta proni al servilismo. Si risvegliassero dall’incantesimo, forse… Ci sono principi o principesse capaci di dispensare la guarigione con un bacio o un sorriso? Qualcuno vuol fare credere di esserlo. Saluti

    29. e che sono, discendente del mago Merlone? Chiusa la pagina Rosalio sono andato a leggere i titoli di Repubblica e cosa trovo? Il risultato del sondaggio di IPR Marketing sul confronto BE/PR di ieri: “… Infatti Berlusconi vince tra i maschi, tra gli anziani e tra coloro i quali hanno un titolo di studio basso, mentre il Professore è stato apprezzato maggiormente dalle donne, dai giovani e da quelli che hanno il diploma o la laurea … Berlusconi ha vinto per gli abitanti nelle Isole mentre al Sud la distanza tra i due leaders è di appena 1.4%, a favore di Prodi, contro la media nazionale del 6%. Invece la forbice si allarga nel Centro e nel Nord Est.” A noi piace sognare, che c’è di male?

    30. KURIUS ….Il road pricing era un idea che girava nella mia testa. Un metodo utilizzato in qualche città, tutto quà. Non penso se ne stia parlando al comune, troppo presto. Quindi bloccati. Non ti avventurare in analisi costi benfici, busuness plan etc. Questo non è la sede adatta. Si parla di idee, si lanciano input per discussioni, si vede l’aspetto per lo più da un punto di vista del vantaggio arrecato alla collettività per la tutela della salute. PUNTO.
      La bici rappresenta una preziosa risorsa come al nord italia ed europa!
      In questi giorni sono state finanziate, con fondi di Agenda 2000, 2 piste ciclabili a Palermo. C’è pure il post sul Rosalio. Quindi vedi che i soldi ci sono ogni tanto. Non ti lamentare in continuazione!!!! Si le piste ciclabili possono rubare un po’ di spazio alle piste pedonali e allora, questa città mutera’ in qualche modo, insomma cotta non la vuoi cruda non ti piace, ma sei incontentabile. Sono abituato a essere propositivo e a non piangermi addosso nè piangere nelle spalle di nessuno. Non possiamo essere sempre pessimisti e augurarci un modello di cambiamento positivo per questa città. Cogliamo quanto di positivo sta avvenendo a Palermo (con la destra e con la sinistra) e pensiamo al prossimo passo.
      Il fatto che l’amministrazione comunale sta dialogando con le categorie è sicuramente importante.
      E allora: il telecontrollo per i semafori c’è, un nuovo sistema di video sorveglianza c’è, 2 piste ciclabili finanziate ci sono, il comune sta dialogando con le categorie per i problemi correlati al traffico veicolare, se non sbaglio son cose tutte positive?

    31. Siamo relegati in fondo a questo thread, parliamo (?) noi due soli da qualche post a questa parte, ma meglio che niente no? Ok, mi blocco. 🙂 Delle piste, eeeeh … il mio vicino di stanza fa parte dei club della bicicletta, per così dire, perciò sapevo in anteprima 😉 Io non mi lamento, di che dovrei lamentarmi? La mia è stata una scelta obbligata: sono tornato per ragioni familiari (ah!). Se fossi stato libero avrei scelto Barcelona, superiore a Milano da tutti i punti di vista. Il mio non è pessimismo, è realismo. Quando vedrò un numero sufficiente di vigili urbani in giro (vigili, non ausiliari del traffico) ben informati e preparati, e quando i semafori funzioneranno secondo un senso logico (durata regolata con intelligenza da un’intelligenza software che attraverso dei sensori tenga conto dei flussi di traffico) allora realisticamente ammetterò che c’è qualcosa di nuovo a Palermo. Se vuoi possiamo continuare il dialogo in altra sede o ancora qui, tra un sushi e una stigghiola 😉 Saluti

    32. un ta siddiari, i gipponesi si ponnu manciari u pisci crudu, ma a me piace fare un bel fuoco e cuocerlo a fuoco lento (pesce o stigghiola), quindi quando vuoi organizziamo da me. Il vino lo porti tu.
      Si siamo noi due parlare, gli altri sono per ora a spare fissarie nell’ultimo post sulla palermo bene! Chi ci vo fari, ognunu avi i so difetti.
      Va bene che il realismo è: a Palermo tante cose non vanno bene.
      Domanda: ti sei reso conto che i semafori non funzionano secondo logica di flussi di traffico, allora, cosa hai fatto per interagire con l’ufficio comunale che gestisce questa attività di pianificazione? Hai scritto loro, a giornali, insomma fare un po’ di scruscio per farsi sentire, perchè in italia se vuoi farti sentire non basta parlare, bisogna fare scruscio. Oggi fortunatamente abbiamo nuovi mezzi a disposizione: striscia la notizia, le iene! Ti pare niente?
      Quindi non basta avere le buone idee che circolano nel cervello. Bisogna comunicarle e tentare di farle attuare confrontandosi con altri e cercando di coinvolgere gli altri!!! Lo credo fermamente. Le cose non cambiano da sole, bisogna lottare day x day! Se no’ la vita che senso ha? Mi annoierei senza lottare, preferirei morire!!!!

    33. A me il sushi è sempre piaciuto, con salsa di rafano. Stigghiola, le aborro 🙂 Possiamo intenderci sul pesce a fuoco lento, per il vino ghe pensi mi. A tempo debito troveremo il modo per organizzare. Mi piace il post sulla palermobene, ogni tanto ci vuole un po’ di leggerezza e di stupidità … vivere non è difficile potendo poi rinascereee … pardon, questa andrebbe bene per Cristina Alaimo. Risposta alla tua domanda: niente. Dato che “combatto” con i palermitani per mie vicende di lavoro, nel tempo libero vorrei riposare … e invece mi spano il c*** per costruire qualcosa per me stesso, per ora “combatto” con il template css di un cms, il design l’ho finito ma gli stili non sono allineati … non posso disperdere energie, sono anziano 😉 Mi sono reso conto che i semafori non funzionano ma c’è un ufficio comunale con personale pagato dai contribuenti per far questo! Se non sono capaci paghino dei consulenti. Per il resto, comunicare le notizie etc posso anche essere d’accordo con te, entro i limiti delle mie possibilità posso far qualcosa più o meno gratis per comunicare le idee (lo sto facendo ora). Il resto, le idee sistemistiche, io le vendo. Saluti

    34. Di road pricing si e’ parlato ieri al Sep, il salone delle ecotecnologie di Padova.
      Alcuni dati: l’Italia perde ogni anno almeno 6,4 miliardi di euro, lo 0,6% del Pil, a causa del traffico urbano, e parallelamente si assiste alla continua contrazione nell’uso e nell’offerta di trasporto pubblico, con 100 milioni di biglietti in meno ogni anno, una diminuzione dei dipendenti del 2,1% e di mezzi in dotazione dell’1,3%. Nelle città con più di 100mila abitanti il numero dei passeggeri è calato dal 22,7% al 22,2%, mentre la quota di spostamenti urbani in automobile è passata dal 78,9 all’ 81,9 %. Questi dati si accompagnano ad un giudizio complessivo severo dato dagli utenti ad autobus e tram: da un 6,29 (su 10 punti di scala) del 2003 si passa al 6,04 del 2004, e scende sotto la sufficienza nel 2005 con 5,88.
      A Londra ad esempio in due anni di road pricing il Comune ha guadagnato 74 milioni di euro, reinvestiti poi nel trasporto pubblico, che ora trasporta 2 milioni di passeggeri in più.

    35. Non si vive di solo curtigghiu perciò eccomi ancora qui a romper le balle. Il sindaco di Londra dice che si tratta di “assumersi come scelta cosciente se contribuire o no ogni giorno a frenare il processo di riscaldamento climatico della Terra”. Lo dico anch’io dagli inizi degl anni ’80, da quando ho iniziato a riflettere sull’inquinamento: EM, atmosferico, acustico. Ma per restare nel tema, i numeri bisogna interpretarli. Londra è 10 volte più grande di Palermo ed ha un reddito procapite che è del 315% rispetto alla media europea mentre quello palermitano è il 75% della media europea, cioè il 25% in meno: 3.15+0.25=3.35, numero che moltiplicato per il vostro “incoming” vi darà un’idea della capacità di spesa del londinese e del relativo costo della vita. Una stima spannometrica: il comune di Palermo nei due anni poteva guadagnare 74/10*3.35=2.2 Milioni di Euro. Non è così ovvio: il sindaco di Londra ha preparato i cittadini con una massiccia campagna d’informazione, non riesco neanche lontanamente a immaginare come potrebbe essere la campagna palermitana per il road pricing. Se vogliamo informare i cittadini dobbiamo metterli nelle condizioni di capire la relazione che c’è tra costi e benefici, con diagrammi animazioni videoclip e quant’altro. Creaiamo un’unità di business? Scusate se ci torno sopra, vizio professionale 🙂 Saluti

    36. ciao. lavoro in un Ente pubblico e mi occupo di comunicazione. Trovo giusto quello che dici: si combatte ogni giorno per semplificare testi e documenti…ma l’Ente locale è come una specie di blob, di piovra che ti avvolge inesorabilmente: ti occupi di semplificare? Bene, dopo aver scritto un paio di atti amministrativi interni (le determine) in quell’incredibile, iperbolico, stralunato linguaggio burocratico che tutto significa e nulla vuol dire, ecco che magicamente scompare tutto quello che avevi studiato e anche tu hai una metamorfosi: impari ad amare quel linguaggio oscuro, perché lo hai compreso, decifrato, smontato come un puzzle e ricostruito. Ecco: sei il nuovo massone di un linguaggio cripato. E ti senti depositario di un sapere lontano…sei ormai un massone della confraternita segreta dei dipendenti pubblici!!!! :))

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