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martedì 23 apr

Archivio del 8 Marzo 2006

  • Una mente femmina

    No, non lo volevo dire. Però me ne sono accorta. Ci sono troppi manifesti di maschi desnudi in pose da strapponi per non accorgermene: è la festa della donna. Tutte le discoteche si sono attrezzate, in ogni dove si organizza un’ospitata, uno streap tease innocente, un attore, strappato a una soap opera o da un trono della de filippi, si presta al gioco: allietare la vista del pubblico mùliebre. Perché questa è la serata giusta: quella in cui le donne escono da sole (sole, pure se sono in due, tre o quattordici, se non hanno cavaliere per “sole” passano, mi fece notare una sera la mia amica Valeria) e vanno a rispolverarsi il senso della vista, ormai assuefatta al loro partner, per comportarsi come lui davanti a veline e schedine (non necessariamente intese come i moduli dove mettere 1,2,x). Ma è proprio così o si tratta dell’ennesima proiezione dell’universo uomo, che rigira in chiave femminile, una serata di festeggiamenti così come la intenderebbe un lui? Magari non si regalerebbero le mimose, che non è proprio macho, però un giro per i locali se lo concederebbero volentieri. Già di per sé, la conquista di poter uscire da “sole” non è mica da ridere, e non la voglio liquidare così, come se fossi una donna “liberata” che guarda dall’alto in basso i fans di “amici della de filippi”, ma non dovrebbe risolversi così, nello spazio di una notte passata ad applaudire un tronista. O no? Cosa si dovrebbe fare oggi, secondo me? Riflettere? Una sbirciatina in giro la darei pure, ma non mi illuderei di festeggiare niente di che, se non gli incassi della discoteca. Cercherei di ripetere spesso, se mi diverto, mica solo una volta all’anno. In discoteca ci sono cresciuta, è storia nota, la mia, tutti i miei romanzi parlano di discoteche e di dee jay. Comunque, in città ci sono valide alternative, come rosalio stesso informa, nemmeno necessariamente troppo seriose, i balletti ce li possiamo, oserei dire dobbiamo, concedere (sul perché le donne abbiano sempre voglia di ballare se ne potrebbe discutere a lungo, e gli parta subito la danza non appena sentano musica che le aggrada). Rimango in attesa di commenti che mi aprano la mente femmina che mi ritrovo.

    Palermo
  • Racconti, contraccezione e scrittura

    Oggi alle 15:30 nell’Aula magna “Li Donni” della Facoltà di Economia si svolgerà l’inconto Le donne si raccontano. Partecipano Rita Borsellino, Gloria Cammarata e Maria Balistreri. Dalle 11:oo sarà possibile visionare la mostra sui movimenti femministi del passato. Alle 14:oo verrà proiettato il documentario Rai sul ruolo della donna nelle varie zone del mondo, sul turismo sessuale, la tratta delle donne ecc.

    Alle 16:00 all’Hotel San Paolo Palace (via Messina Marine, 91) La contraccezione vista dalle donne, una tavola rotonda organizzata dall’Università di Palermo e dall’Associazione ginecologica ed ostetrica onlus “Marcella Palmigiano”.

    Alle 18:00 da Libraria (via B. Ricasoli, 29) esperienza di scrittura collettiva per donne condotta da Beatrice Monroy, Claudia Cincotta e Deborah Pirrera. Si scriverà un racconto collettivo circolare a partire da alcuni incipit di luoghi comuni delle relazioni uomo-donna (ingresso con tesseramento e prenotazione).

    Palermo
  • Sarnari in mostra e oggi all’Agricantus

    “I colori del nero”

    «Può capitare, mentre dipingo, di scoprire una parte a volte minuta del quadro “già raggiunta”…al di là di me. La sospendo, spesso smetto di dipingere, altre volte non guardo più da quella parte per timore di distruggere una quiete interna a me. Conservo vivo il ricordo. Con quello vado avanti. Senza guardare mi sento più forte, ne ho bisogno. Un’infantile menzogna più grande di me. Comunque si ha un tuffo al cuore e… speri che sia vero. Dipingere è anche questo: mentire a se stesso per quel tanto che non ti senti di nuovo pronto un’altra sconfitta».
    (Franco Sarnari, 1989)

    Si è inaugurata il 3 marzo alla Galleria 61 la mostra personale di Franco Sarnari “I colori del nero”. Continua »

    Palermo
  • Oggi e domani “Prede”

    Oggi e domani va in scena alle 21:15 al Nuovo Montevergini (piazza Montevergini) uno spettacolo-omaggio per tutte le donne: Prede – Storie di donne, di Giacomo Civiletti e del giornalista Angelo Vecchio. Oltre a Civiletti gli attori sono Giuditta Perriera, Fabio Manno, Claudia Martino, Alessandra Perrone e Fabrizio Romano; la scena è di Ninni Truden; i costumi sono di Alessandra Campo. Lo spettacolo è promosso dal Comune di Palermo – assessorato alle attività sociali.

    L’ingresso è ad inviti gratuiti, che possono essere ritirati dalle 9:00 alle 13:00, presso l’Ufficio Grandi Eventi a Palazzo Ziino (via Dante, 53). Se ne potranno ritirare massimo due a persona. Eventuali inviti non distribuiti saranno disponibili direttamente al Nuovo Montevergini, un’ora prima dello spettacolo.

    Palermo
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