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giovedì 28 mar
  • Verso un concorso di idee per Mondello

    La Giunta comunale, su proposta dell’assessorato all’Urbanistica, ha adottato lo schema del bando che prevede un concorso internazionale di idee per la riqualificazione di Mondello.

    Tra gli interventi individuati ci sono la pedonalizzazione del lungomare e della piazza Mondello, la creazione di nuovi parcheggi (soprattutto lungo l’asse via Venere – via Mattei – via Tolomea), la realizzazione di un by-pass stradale (tunnel o strada a monte) per consentire ai veicoli di oltrepassare piazza Mondello e l’allestimento di un parco urbano in prossimità di viale Galatea. Sul lungomare (da punta Celesi a piazza Piano Gallo) verrà ridotta l’attuale carreggiata stradale, che rimarrà solo per usi particolari o per le emergenze, e ci saranno maggiori spazi per pedoni e cicloamatori. Dovranno anche essere definiti modi d’uso e servizi per la fruizione della spiaggia. Per la piazza è prevista una nuova pavimentazione ed elementi di arredo fisso, eventualmente anche in forma di opere scultoree.

    Le idee progettuali dovranno includere una revisione estetica dei prospetti degli edifici e della cartellonistica pubblicitaria e una riconfigurazione degli spazi sul molo in cui ha sede la cooperativa dei pescatori: il versante rivolto verso la scogliera potrà essere concepito come belvedere, mentre l’altro dovrà rientrare nella logica progettuale adottata per la piazza antistante.

    Palermo
  • 3 commenti a “Verso un concorso di idee per Mondello”

    1. Troppo bello per essere vero…. Chissà se la prox generazione ne vedrà la realizzazione :-O

    2. Già l’espressione “concorso di idee” suona bene. Mi sembra un’iniziativa stimolante.
      Forza e coraggio!

    3. Vivo a Palermo, per tutta una serie di motivi, ma non sono palermitano. Ora, questa storia del concorso di idee. Certo, una buona idea proporre un concorso d’idee. Ma a che pro? Cioè, non mi voglio mettere in mezzo, ed è bene condividere con altri idee per un luogo come Mondello, in questo non posso che appoggiare il pensamento, ma la domanda è: a cosa, e a chi, serve un concorso di idee? Cercherò di spiegarmi. Ci sono stati progetti “palermitani” noti in Italia, confezionati da noti e bravi professionisti, non solo italiani, che, nonostante le polemiche di quartiere, danno lustro (o l’hanno dato, o lo daranno) alla città.

      Mondello è, non solo nel periodo estivo, un centro nevralgico della città e sarebbe cosa buona e giusta, eventualmente, prendersi la responsabilità (tutta e senza false remore) di dare un incarico “di qualità” magari a chi in questi anni ha prodotto e divulgato idee condivise. Un concorso di idee, invece, polverizza l’unità di visione del luogo e, per far contenti tutti (o scontenti tutti), si mette nella posizione di accoglie le istanze, le idee, e poi le fa sviluppare ad altri. Perché un concorso di idee NON E’ un concorso di progettazione, con relativo incarico e ipotesi di realizzazione, quanto, piuttosto, una valvola di sfogo, un contentino per tutti quegli architetti, ingegneri, designers che finora, alla finestra, hanno visto “i loro incarichi” dati ad altri. Per Mondello, dunque, ma per qualunque altro luogo nodale della città di Palermo proporrei all’amministrazione comunale una posizione più netta.

      Fatto sta che, però, ormai il danno è fatto: è stato promesso il concorso, si farà il concorso. Le linee guida sono state indicate dal Dipartimento di Storia e Progetto nell’architettura, Facoltà di Architettura, dell’Università di Palermo. Conosco il direttore, e altre persone che lavorano in quel Dipartimento, e non vedo perché non ci si debba fidare del lavoro prodotto a monte del concorso. Nei rapporti istituzionali, ne sono un convinto assertore, è un fatto positivo che l’amministratore locale investa la struttura universitaria a produrre cose utili alla propria città. Non solo è bene che questo avvenga, per dare forza alla struttura amministrativa e liceità scientifica a quella dipartimentale, ma è bene che siano palesi i metodi applicati, le idee che a questo intendimento hanno condotto, lo screening sulle scelte adottate e su quelle scartate. Ne verrebbe un maggiore credito verso le strutture indicate, e un principio di partecipazione non passiva dei palermitani (e non) alle eventuali scelte dei produttori d’idee. Per cui, prima di esaltarsi o di allarmarsi dinanzi all’idea che nuove idee confluiranno verso Mondello, sarà bene cercare di capire, esattamente (e di questo provo ad investire Rosalìo), quali idee abbiano il sindaco di Palermo e il Direttore del dipartimento universitario circa l’utilizzo che si farà, ex post, delle idee proposte.

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