Non abbiamo il primato
In spiaggia mi è capitato di fumare e di portarmi appresso le cicche, avvoltolate con la carta argentata. Come scrivono quelli che “ci capiscono di tendenze” a tal proposito segnalo un oggetto “cult”: il portacenere da tasca. Ottima idea regalo per le prossime festività. Basta farsi un giro a Mondello per rendersi conto che i resti delle sigarette vengono abbandonati e, quando va bene, ficcati a fondo nella sabbia come per occultare le prove del proprio tabagismo. Ma non è che funziona così: occhio non vede ambiente non duole. Come chiunque anch’io inquino, spreco elettricità, vado col motorino, canto sotto la doccia. A guardarsi intorno non si direbbe, ma bisogna sfatare un mito: non è che il palermitano produca più rifiuti di qualsiasi altro essere umano nel mondo, non è che fumi di più o usi la plastica o le bibite in lattina smodatamente, non abbiamo nessun primato, il problema è che dei rifiuti non se ne disfa con accuratezza, per questo ce li troviamo sempre tra i piedi, da noi la munnizza è manifesta manco fosse un’installazione di arte moderna. A un tavolino di una birreria, insieme all’ingegnere ambientale, Maurizio Quagliana abbiamo provato a stilare un poco di gesti quotidiani che noi palermitani potremmo compiere per non dolere troppo a questa città. Continua »
Ultimi commenti (172.508)