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venerdì 19 apr
  • La bambina e la farfalla

    Vi ha mai afferrato una matta voglia di volare? Sporgetevi un attimo dal balcone. Laggiù, dieci piani più sotto, brilla un mazzo di fiori gialli in una mattina di primavera. Il colore abbacinante è una voce, un richiamo. Attraversa la pupilla. Lascia un telegramma per conoscenza al cervello. E arriva dritto al cuore. Il cuore cerca di fregarti. Dai, spalanca le ali. Dai, cogli quei fiori. Il cielo è azzurro. Cosa potrà capitarti di male? Apri le ali che non hai, quando arriva il cervello. Ha letto il telegramma e si è precipitato fuori dalla sua camera da letto ancora in camicia da notte, in tempo per urlare: “Che fai? Sei pazzo?”. E solo allora, dopo avere allargato sull’azzurro una consistente porzione di corpo, ti accorgi che il prezzo di un volo verso lo scintillio dei fiori sarebbe troppo alto.
    Quel giorno una bambina decise di inseguire una farfalla, oltre la nostra immaginazione, ma ben dentro la sua fantasia. Telefonata al pomeriggio presto: “Una ragazzina di colore è volata dal balcone. La trovi all’obitorio del Civico. Vedi se riesci a intervistare qualche parente”. È una consuetudine che odio. Perché è necessario fare domande ai congiunti del morto? Cosa potrebbero raccontare di originale? Mica diranno: “Sì, mio figlio Lazzaro in effetti è deceduto, tuttavia siamo fiduciosi. Sa, aspettiamo un suo amico che viene dalla Galilea. Resti con noi, forse ci scappa lo scoop”. Ma del porco – del mio lavoro – non si butta via niente.
    Una corsa fino all’obitorio del Civico. Davanti alla morgue dell’ospedale c’è uno slargo che rende impossibile l’arrivo di soppiatto. Le famiglie si schierano per ordine gerarchico. Appena fuori dalla porta, amici e cugini di secondo grado. Di seguito, una fiumana di cordoglio fino alla stanza che raccoglie il padre e la madre, il compagno o la compagna, il marito o la moglie, più eventuali figli, del trapassato/a. Amici e cugini hanno un naso infallibile. Fiutano il giornalista. Si avvicinano. Annusano. “Scusi, desidera?”. La domanda ringhiata, sotto una pennellata di cortesia, sollecita una risposta non menzognera. “Sono un cronista, condoglianze”. La trama prevede diversi sviluppi. Può scattare “la boffa”, lo schiaffone che estingue immediatamente la visita. I più educati, in vece delle dita usano gli occhi. Capita che gli sguardi siano talmente duri e penetranti da riscuotere lo stesso effetto del contatto tra la guancia e la mano.
    Oppure – se hai fortuna – si spalancano le porte del dolore. E riesci pure a pubblicare un’intervista con la madre dello sfortunato/a. In questi casi il bravo cronista gode dietro un velo finto di compianto, esibito unicamente per meglio ottenere confidenze e retroscena.
    Il giorno in cui la bambina decise di volare con la farfalla, nello spiazzo del Civico non c’era nessuno. Entrai nel corridoio che conduce alle stanze con i cadaveri in transito verso il cimitero. “La bambina? Subito a destra”. Lei riposava sul marmo. Non sembrava morta. Qualcuno le aveva coperto la ferita alla testa con una garza candida appena macchiata di rosso. Indossava un vestito da prima comunione. Tra le mani reggeva un santino di Padre Pio. La stanza odorava di incenso e di fiori marci. Un’ombra mi sfiorò la spalla sinistra. Ecco il padre, che non manca mai nell’ultima rappresentazione. Lui stringeva due sandali minuscoli tra le mani. Erano per i piedi scalzi di sua figlia, perché non prendesse freddo nel sonno.
    Il cielo era ancora sgombro. Forse la bambina aveva tentato una prova di volo. Forse aveva visto una farfalla posarsi sul balcone di casa e da lì saltare nell’azzurro. E aveva deciso di acchiapparla. Una tragica fantasia infantile. Ma chi non avrebbe inseguito ovunque quella farfalla gialla come un fiore, in un giorno di primavera?

    Ospiti
  • 19 commenti a “La bambina e la farfalla”

    1. Confermi quali sono i tuoi argomenti prediletti ,la tragedia e la morte, ma non ci trovo nulla di utile nel tuo post.
      Quanto allo stile…………

    2. Chi meglio di te puó farci capire che in questo mondo a volte ci sono episodi che non capisci il perché.Solo l´anima che ha deciso di fare quel volo ce lo potrebbe spiegare…ma forse non lo capiremmo……ciao

      Turiddu

    3. Gigi,
      perdona la mia,ma proprio le tragedie e la morte dovrebbero farci riflettere molto…se non é utile questo……ciao

      Turiddu

    4. TURIDDU
      sono d’accordo con te.
      Aggiungo,se me lo consenti,che provo profonda stima e commozione per la tua…vicenda personale e per come la vivi, la tua dedizione,la tua serenita’ nel viverla insegnano tanto.
      PERO’ se devo essere sincero dico che nel post di Puglisi non ci trovo nulla di utile,
      sia per lo stile, sia perche’ non si impara niente leggendolo,solo banalità.

    5. ….NON credo che in questo blog, tra i post scritti da persone più o meno colte, erudite o ignaranti si debba trovare qualcosa di utile. Mah ! Chissà poi perchè le persone, non simpatiche a taluni, devono per forza essere attaccate. Comunque questa resta solo una mia piccola, modesta interpretazione dei post di tale gigi.
      Per quanto mi riguarda io avrei colto un fattore importante e cioè le disattenzioni dei genitori che spesso o talvalta causano drammi, tragedie irreparabili. Finestre e balconi troppo bassi e alla portata di bambini che andrebbero chiuse, serrate, protette. Il bambino è curioso e non conosce i pericolie Voi genitori dovreste tutelarli i Vs. figli ma capita, tuttavia, che li lasciate sin da piccolissimi ai loro destini anche crudeli.
      Saluti

    6. Bravo Maurizio,
      questa ennesima “vittima” a di per se fatto capire qualcosa.Talvolta la disattenzione dei genitori e veramente incredibile,tanto piú in questi tempi moderni,dove per forza maggiore debbono lavorare in due,levando tempo prezioso e piú attenzione ai bambini .Giá un´altra vittima dei giorni moderni (che si aggiunge alle tante vittime innoccenti e vittime del nostro egoismo),puó farci capire che siamo andati oltre i veri valori,mentre lassú nella dimensione dove si trova la bambina il suo sguardo pietoso e pieno di speranza ( per noi) sembra dire…” servirá a qualcosa il mio sacrificio ?..”
      saluti

      Gigi,
      mi accontento della stima…( e assupecchia..)ciao

      Turiddu

    7. Turiddu
      quando ho visto le foto su un muro di tifosi ero commosso ma poi ho capito che la reazione giusta é la tua.

    8. per TALE GAMBINO
      e la liberta d’espressione?
      lei pensa che tutte le critiche o contestastioni,talvolta spietate,nella storia della letteratura,cinema,teatro etc. siano state dettate dall’antipatia nei confronti degli autori delle opere?
      In questo spazio si tratta di un semplice post di Puglisi,perché gli amici che lo seguono e lo incensano dovrebbero godere del privilegio,libertà d’espressione,rifiutato a chi non apprezza?
      Stile utile?quando risulta gradevole alla lettura.
      Contenuto utile?quando insegna,distrae,o aiuta nella comprensione- e/o nella soluzione- di un avvenimento.In questo caso……………………

    9. La migliore parola……….e’ quella che nn si dice !

    10. No dcio,dobbiamo fare un applauso al dottor Puglisi?

      Un pò di rispetto per la famiglia della bimba,no vero?

      Che bello,scrivere qualcosa di cosi cruento per riceve dei complimenti,ipocrisia portami via.

    11. Nat,
      come ti permetti?
      Quest’uomo anche quando parla delle tragedie degli altri finisce col parlare di se stesso! e della sua professione-ma quale professione?-
      Stavolta ci mette pure il gossip,e i familiari distrutti dal dolore DEVONO essere pure EDUCATI!

      In codesto sito,che col tempo diventa indispensabile per chi si interessa alla propria città,ci sono persone che parlano anche della morte in modo profondo e spesso poetico.

    12. Gigi, hai saltato il fosso. Da critico di un sistema che vende il dolore, sei passato ad una guerra diretta contro un uomo. E credo che agli occhi di tutti tu la stia perdendo.

      Cordialmente

      Giullare

    13. Gigi, fermo restando il diritto di esprimere le proprie opinioni il reiterato attacco a questo autore da parte tua fa sospettare una mala fede di fondo. Ti invito a moderarti e a chiarire personalmente con lui se lo ritieni opportuno.

    14. Giullare
      Tu sai quanto ti stimo,
      sei certo che la mia amicizia per te é sincera,e sai pure che io sono PACIFISTA,
      ANIMALISTA ed altre cosette……..
      Sai pure che se riuscissi(ci riusciro’) a risolvere alcuni problemi logistici verrei/verro’ da te per partecipare alle opere di bene( che tra l’altro farebbero del bene soprattutto a noi stessi e alle nostre coscienze egoiste)dove tu spendi la tua esistenza.
      Caro Alfredo conoscendomi non dovresti usare il termine guerra che solo a scriverlo provo disgusto.
      Ti abbrraccio con stima e affetto immutati.

    15. Caro Gigi, tu scrivi: “perché gli amici che lo seguono e lo incensano”.
      Incensare? io non ho mai incensato nessuno!
      Nessuna polemica, ma son convinto che le parole del Giullare sono Vangelo!.
      Con molta stima e sincerità.

    16. Giullare e ROSALIO,
      il piacere e l’utilità, di leggere in questo sito,
      la stima nei vostri confronti, l’amicizia per Alfredo/Giullare sono per me importanti mentre non cosidero per nulla importanti i post banali di Puglisi,quindi da oggi non commentero’ piu’ i post di Puglisi.
      Alfredo , sai che rispetto i miei impegni.
      Ma non accetto di essere considerato in malafede(non lo sono quando critico Catania e Bertinotti),
      non solo il solo a criticare i post di Puglisi.

    17. Caro Antonio
      mantengo sempre gli impegni, non commento.
      Se me lo consenti mi spiego in privato sul significato della frase.
      P.S.sarei contento se tu desistessi dalle tue dimissioni, e quindi rileggere i tuoi interventi sul tuo sito.

    18. Puglisiiiiii, prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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