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giovedì 18 apr
  • Quaternario a Palazzo Pantelleria

    Quaternario – racconto parigino, scritto da Manlio Sgalambro e pubblicato da “Il Girasole” di Angelo Scandurra, editore di Valverde (CT), è stato presentato venerdì scorso a Palermo su iniziativa di Kasba comunicazioni. A palazzo Pantelleria erano presenti l’autore, Giulio Brogi che ne ha letto dei brani con la gran classe che lo contraddistingue, Franco Battiato, Pierluigi Aurea che ha presentato, un centinaio di ascoltatori pressoché attenti.

    [Aurea] Libro breve ma immenso … filosofia resa in poesia perché lo scrittore dell’irrazionale può solo narrare. Un’apertura verso ciòche è esoterico, ultima meta del filosofo in un mondo dove i pochi che vanno a messa neanche sanno che il cristianesimo delle origini aveva una profonda radice esoterica. In questo libro Sgalambro parla di sé per parlare del sé.

    [Scandurra] Mi piace pubblicare ciò che altri editori non vogliono pubblicare perché poco vendibili, difficili … ho bisogno di conoscere personalmente l’autore, perché per me è come un compagno di viaggio, c’è l’opera, l’autore e l’editore, è un’esperienza unica.

    [Sgalambro] Non è che si scrive un libro … sono idee, appunti che cominciano a prendere forma, si ripensano e nascono nuove idee. Lo scrittore non crea, si distrugge nelle pagine per poi ricomporre l’insieme in una veste nuova … è l’idea del creare che mi disturba. Non è che lo scrittore scrive per sé o per gli altri, è questa nebulosa che sta qui attorno e vuole prendere forma, è un’urgenza! … lo scrittore non può far altro che scrivere e pensare, pensare e scrivere fino a quando è fatto e finito e c’è il distacco dall’opera.

    [Battiato] Sgalambro non è che le racconta tutte! I primi appunti per il libro li ha scritti a Parigi, eravamo lì per registrare il disco dopo l’Ombrello, appena fuori dall’albero c’era la libreria Gallimard, siamo entrati e dopo aver guardato un po’ di libri abbiamo deciso di uscire per recarci altrove, lui col suo solito fare autoritario s’è rivolto al commesso gli ha puntato il dito contro e gli ha detto “Taxi!”, quello è andato via e dopo un po’ è tornato con un libro su Tacito, perché non aveva capito, Sgalambro l’ha guardato e gliel’ha restituito dicendo “Questa versione ce l’ho già” (risate, Sgalambro abbozza un sorriso) … Questo suo ultimo libro non è difficile come “la morte del Sole”, perciò lo consiglio anche agli studenti dei nostri giorni … ora si cazzeggia dalla mattina alla sera, mancano l’attenzione e l’impegno, ai miei tempi chi studiava il latino o magari il greco era abituato a pensare, a sforzarsi di capire, oggi lo studente a cui danno da fare una versione di latino o greco pensa “minchia mi futtiu!” (accento catanese)

    Il libro non avrà una gran tiratura, costa 15 Euro, è distribuito da Feltrinelli.

    Palermo
  • 2 commenti a “Quaternario a Palazzo Pantelleria”

    1. Nooooooooo!
      E tu lo dici dopo che lo presentano!!!
      Ma sei quanto meno imperdonabile 😀

    2. Oh davvero non ci posso pensare!
      C’era pure Battiato!!

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