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venerdì 19 apr

Archivio di Febbraio 2007

  • Si demoliscono i padiglioni al Castello a mare

    È iniziata ieri la demolizione dei padiglioni industriali adiacenti il Castello a mare che precludono la vista del mare. Le costruzioni che verranno abbattute sono dieci e lasceranno il posto a un parco archeologico con doppia vista sulla città antica e sull’insenatura della Cala. Gli scavi faranno riemergere le parti dei bastioni attualmente non visibili. I lavori, iniziati a ottobre, avranno una durata complessiva di due anni.

    Palermo
  • Musotto dice di non conoscere il boss Bonura

    Francesco Musotto

    Francesco Musotto, presidente della Provincia di Palermo ed europarlamentare di Forza Italia, ha dichiarato: «Io non conosco questo signor Bonura, non l’ho mai incontrato, né a casa mia né a casa sua. Sono stanco di subire cicilicamente questa valanga di fango che arriva su di me. Adesso basta». Musotto incontrerà nei prossimi giorni il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo.

    Nei giorni scorsi alcune intercettazioni depositate nel processo per le “talpe” della Procura parlavano di rapporti tra il boss mafioso Francesco Bonura e Musotto. Il presidente della Provincia venne arrestato nel 1995 per mafia ma fu assolto nei tre gradi di giudizio.

    Palermo
  • La Sicilia e Palermo su Italia.it

    Sito www.italia.it

    Sbirciate anche voi le nuove pagine legate alla Sicilia e a Palermo sul portalone turistico dell’Italia lanciato ieri e costato (immeritatamente) 45 milioni di euro (!).

    Palermo «è una città di grande fascino, splendente sotto il sole del meridione, vivace, a tratti caotica, che si affaccia luminosa sul mare Tirreno, protetta dall’aspro monte Pellegrino e, intorno, dalla lussureggiante Conca d’oro, valle di aranceti che colorano la terra».

    AGGIORNAMENTO: la petizione Not it my name sul blog dell’Aiap.

    Palermo, Sicilia
  • Attivati 300 nuovi punti luce

    Sono stati attivati in trenta strade nelle zone Cantieri, Libertà e Malaspina circa 300 punti luce nell’ambito del cantiere che avviato circa un anno fa per la manutenzione straordinaria di impianti d’illuminazione pubblica ormai obsoleti in alcune vie ad alta densità residenziale e di traffico. I lavori proseguiranno per altri sei mesi fino alla realizzazione di 624 punti luce. L’importo complessivo è di 3 milioni e 95 mila euro.

    Gli interventi finori effettuati riguardano le vie Rapisardi, Di Maria, Ariosto, Costantino, Almeyda, Angelini, Randazzo, Leanti, Natoli, Paolucci De Calboli, Bonfiglio, Cantore, Malaspina, Catania, Cantieri Finocchiaro, Turrisi Colonna, Marconi, Di Giorgio, Scrofani, La Marmora, Bonanno, dei Cantieri, Brigata Aosta, Cristoforo Colombo, Broggi, Quinta Casa, nel vicolo dell’Arsenale e nelle piazze Boiardo, Virgilio e Don Bosco.

    Palermo
  • “Le macchine di Leonardo” a Sant’Erasmo

    Inaugura stasera alle 20:00 all’ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo (via Messina Marine) la mostra Le macchine di Leonardo, promossa e organizzata dall’associazione Trinakria Development di Guglielmo Correnti in collaborazione con l’associazione fiorentina Le macchine di Leonardo e il sostegno del Comune di Palermo, della Provincia Regionale di Palermo e della Regione Sicilia.

    La mostra si compone dei modelli realizzati con legno, cotone, ottone, ferro e corde delle macchine raffigurate nei codici compilati da Leonardo da Vinci. I pezzi in esposizione sono dedicati ai temi del volo, dell’idraulica, della guerra e della meccanica.

    Il progetto e l’allestimento della mostra sono di Antonio Pierro, Luigi Pintacuda, Antonio Minutella e Alessandro Valenza dell’associazione 3813. I curatori sono Guglielmo Correnti, Roberta Milazzo ed Elettra Agrigento.

    La mostra rimarrà visitabile fino al 22 marzo dal martedì alla domenica. L’apertura è dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, ma dal venerdì alla domenica si protrarrà fino a mezzanotte, anche intrattenendosi nella caffetteria interna gestita dall’Osteria Calatrasi. Il biglietto di ingresso costa 7 euro, 5 il ridotto.

    Palermo
  • Centro isterico (1)

    Angel

    Poniamo che all’interno della città di Palermo esista un luogo che per comodità, e senza scomodare ipotesi censorie, chiameremo Piazza Garraffello, un nome d’invenzione. Alla Borges, dunque: “Per oltre tre secoli la piccola piazza, d’impianto basso medievale, è stata uno dei polmoni commerciali dell’organismo chiamato Palermo. Non a caso. Il progressivo interramento del bacino naturale del porto ha creato le condizioni per la realizzazione di spazi urbani nuovi, sempre dediti alle attività di scambio che fosse acqua o terra quella che stava sotto i piedi. La piazza era così chiamata per via di una fonte d’acqua (dall’arabo gharaf), non salata, che però non andava confusa con quella di Piazzetta del Garraffo legata anch’essa ad una fonte d’acqua ma d’altra provenienza e che fonti storiche certe la danno più pura e limpida della nostra.” Chi legge potrà notare il balzo del diminuitivo tra Piazza Garraffello e Piazzetta del Garraffo, ma in una storia d’invenzione è possibile questo ed altro. E poi, anche, il bisticcio tra documenti e origini, zampilli e salti: sempre fonti sono. Continua »

    Palermo
  • La Provincia alla Bit di Milano

    Anche la Provincia di Palermo è presente con uno stand alla Bit – Borsa Internazionale del Turismo a Milano da oggi fino al 25 febbraio. La Provincia presenta insieme all’AAPIT Palermo anche il circuito Palermo convention bureau per il turismo congressuale, le offerte di marketing territoriale Gusta la Provincia e Cefalù e Madonie tutto l’anno (vacanze enogastronomiche, naturalistiche e sportive).

    Nello spazio espositivo di oltre 100 metri quadrati ci saranno anche in qualità di partner e co-espositori la Provincia Regionale di Catania, le autorità portuali di Palermo e Catania, la Gesap e la Sac.

    Alla Bit c’è anche uno stand della Regione Sicilia con gli operatori turistici siciliani.

    Palermo
  • Ero Barbie Luce di Stelle

    La fine del carnevale mi mette sempre un po’ di tristezza. Non so perchè. In fondo non è una festa che amo particolarmente, non l’aspetto per tutto il resto dell’anno. Poco prima che cominci, di certo non sono tutta un fremito, nell’attesa di quell’tripudio di coriandoli, inchiostro simpatico e piritiere…anzi, questa festività mi coglie sempre un po’ di sorpresa: “Ah, già siamo a Carnevale?!”, dico stupita. “E sticazzi?”, penso poeticamente subito dopo, con lo sguardo tra le nuvole. Le feste in maschera per grandi, in città sono state tantissime. Vorrei segnalare la festa del 161, dove si sono avvicendate un migliaio di persone, la maggior parte, a differenza degli anni scorsi, mascherate. Diciamo subito che chi non ci è andato si è perso Gery Palazzotto vestito da geisha. Si dice che sia uscito quatto quatto dalla redazione del Giornale di Sicilia, già truccato e vestito… La maschera più bella, a cui spettava l’open bar per tutta la sera, è stata quella di Fiamma Formisano, che si è vestita da indigena: tutta dipinta di nero, i capelli raccolti con un osso e la gonna di paglia. Continua »

    Palermo
  • Il nuovo degli Akkura al Metropolitan

    Viene presentato stasera alle 21:30 con un concerto al Teatro Metropolitan (viale Strasburgo, 352) Zaun, il nuovo cd degli Akkura. Biglietto intero 12 euro, ridotto con Metropolitan Card 10 euro, acquistabile presso il botteghino del teatro e da Ellepi (via Libertà, 29/c). Acquistando il biglietto stasera al botteghino e aggiungendo 2 euro si riceverà il nuovo cd della band.

    Sul palco ci saranno anche i musicisti Claudio Terzo, Fabrizio Oddo e Giuseppe Mazzamuto e l’attore Davide Enia.

    Il concerto di stasera apre anche il tour italiano.

    Akkura - “Zaun”

    Palermo
  • Un libro e una mostra per Kodra

    Oggi alle 17:30 si presenta a Palazzo Ziino (via Dante, 53) Giorno dopo giorno. Omaggio a Ibrahim Kodra, volume che commemora l’artista albanese scomparso nel 2005. L’incontro è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune e dall’Associazione Ibrahim Kodra.

    Circa 50 opere dell’artista saranno in mostra a Palazzo Ziino fino al 4 marzo, dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:30.

    Palermo
  • La casa di piazza Europa

    Sono tornato, sai. Ho chiesto al portiere di farmi salire un attimo. “Per amarcord” gli ho detto. Lui ha pensato a un calciatore francese. E mi ha spalancato la dogana dei ricordi. Mi sono fermato davanti al campanello. C’è un altro nome, adesso. Ma quel campanello io lo riconosco. Il mio dito rammenta i suoi lineamenti a naso. Le mie orecchie non hanno dimenticato il tintinnio stridulo. Bisognerebbe commissionare uno studio metafisico per sapere quanta anima si lascia sulla superficie di un normale campanello d’appartamento, nel corso di una vita. Quanto pesa l’indice di un ragazzino che torna sudato da una partita in strada? Quanto il pollice in fibrillazione di un adolescente che ha dimenticato le chiavi, dopo una notte d’amore? Se il campanello fosse una capocchia di infinito potrebbe registrate tutto. Ma è troppo minuto e liscio. Le emozioni gli scivolano addosso.
    Sono tornato, dunque. La porta blindata è socchiusa. Non ho nemmeno bisogno di spingerla. Eccomi. Che buffo, sai. Casa mia – cioè casa tua – è come era allora, nonostante il nome diverso sulla targhetta. All’ingresso comincia un lunghissimo tappeto grigio. Un tapis roulant. Un Virgilio impolverato per guidare i passi del ragazzo di una volta, diventato straniero nel cuore del suo stesso cuore. Non andare subito a destra, suggerisce il tappeto. Il gioco dell’oca prevede un salto in cucina. C’è una nebbia fitta da minestrone in corso. Continua »

    Ospiti
  • Un brano da Palermo ad “Amici”

    Manuel Aspidi, diciottenne toscano che partecipa ad Amici di Maria De Filippi, canta un brano composto dalla bagherese Giusy La Piana e dal trabiese Salvatore Taormina: Soli a metà. Gli autori si sono diplomati al Centro Europeo di Toscolano guidato da Mogol.

    Ascolta un frammento di Soli a metà.

    Palermo
  • Provenzano aveva autorizzato l’omicidio di Lumia

    Beppe Lumia

    Bernardo Provenzano nel 2000 aveva autorizzato l’omicidio di Beppe Lumia (Ds), allora presidente della Commissione nazionale antimafia. Sono stati arrestati Domenico Virga, 44 anni, ritenuto elemento di spicco del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, e Salvatore Fileccia, 43 anni, del clan di Villagrazia.

    L’omicidio doveva essere eseguito con dei Kalashnikov. La conferma è giunta da un nuovo collaboratore di giustizia che ha rafforzato le dichiarazioni del pentito Nino Giuffrè, ex boss di Caccamo.

    Palermo
  • Carnevale

    E anche questo Carnevale sta per finire… Tiro un sospiro di sollievo, perché è una festa che mi è sempre piaciuta poco. Col senno di poi men che meno. Ho iniziato a nutrire seria antipatia per il Carnevale quando ho capito di avere subìto una sorta di trauma infantile. Sissignori ora vengo e mi spiego.
    Essendo stata bimba negli anni ’70, ho attraversato molti carnevali, diciamo trentasei. Tali anni possono essere divisi in fasi ben distinte:
    1) LA FASE DELL’INNOCENZA
    Dal primo anno di età fino ai 10 anni: iniziai bene, per la verità, con un vestitino di cappuccetto rosso che era un amore. Certo, a quell’età tutti belli eravamo. Poi iniziò l’epoca della fatina: bellissimo pure questo, ho vaghi ricordi di me che batto i piedi per averlo, mi piaceva talmente tanto che non esitai ad indossarlo per tre anni di seguito. L’unico inconveniente fu che, crescendo (all’epoca ancora allungavo…bei tempi), l’abito mi stava di anno in anno più corto, con le maniche a tre quarti e i bottoni dietro che non si chiudevano, finché un giorno tira di qua e tira di là non si spardò del tutto e fu sostituto da un vestito dal nome affascinante ARCOBALENO. Era l’epoca, per noi bambine degli abiti fruscianti, dai nomi ermetici: RAGGIO DI LUNA, VENTO D’ORIENTE, BREZZA D’AUTUNNO. Una mia compagna un po’ in carne e molto alta per avere solo 9 anni (e perciò crudelmente soprannominata DAMIGIANA) venne a scuola infagottata in una specie di abito millestrati azzurro e rosa dal nome quanto mai accattivante: PRINCIPESSA DEI SOGNI. Degli incubi forse (i suoi). Era talmente convinta che quando un mio compagno l’apostrofò dicendole “Talè! Ti vististi ‘i dama?” lei rispose gongolante “No, principessa dei sogni” e lui “Sempre dama sei! Dami-giana vistuta ‘i carnevali!”, pianse per tutto il giorno e si scordò pure di mangiare, perseguitata da crudeli ulteriori battute, come solo sanno essere quelle dei ragazzini… “Picchi chianci? Bella stai vistuta ‘i MONTE CUCCIO. Pure io mi sentivo tutta, vestita da ARCOBALENO. Tale abito, costato nel ’77 la bellezza di trentamilalire, era così composto: corpetto argentato e sotto mille volant di tulle colorati. A completare il tutto un bel cerchio rigido sull’orlo, una parrucca bionda con tuppo e boccoli. Ma la cosa più bella era il trucco, perché solo a Carnevale ci si poteva truccare e allora ecco le mamme sbizzarrirsi: ci sono delle foto che mi ritraggono all’età di 8 o 9 anni, intrusciata in quel vestito ma soprattutto truccata come una battona!!! Ombretto azzurro cielo, fard rosa, rossetto rosso e, dulcis in fundo, un vezzoso neo disegnato con la matita. Che io mi portavo appresso a scuola per disegnarmi altri nei: due, tre, quattro. C’è una foto in cui sembro Bruno Vespa. Anzi Bruno Vespa con la parrucca bionda e truccato da battona. Continua »

    Palermo
  • Malvestiti

    Mmm……dunque dove eravamo rimasti?…..Ah si! Malvestite & co..
    Qualcuno mi ha fatto richiesta di dare sfogo anche all’altra faccia della medaglia e spendere qualche parolina a proposito di malvestiti… Allora, cari maschietti, vediamo di trovare qualche difettucolo anche sul vostro modo di abbigliarvi e sulle vostre scelte in fatto di stile e gusti.
    Ancora una volta mi servirò di testimonianze dirette.
    Tempo: sabato pomeriggio. Luogo: parruccheria/centro estetico di viale Strasburgo. Soggetti: giovani fanciulli, di età oscillante tra i 16 e i 20 anni circa. Look richiesto: capelli rigorosamente lisci, ottenibili anche artificialmente, con riga molto laterale e ciuffo occupante l’intero spazio della fronte; oppure versione hi-tech del cosiddetto “crestino” di origine punk, ora riadattato negli anni 2000 in ambito fighetto (…..ma è contro natura!!!!!!): si sollevano le ciocche centrali della testa, si sfrangia il tutto, si aggiunge, a piacimento, il solito ciuffetto sulla fronte (di cui sopra) e si definisce la piega con cera o gelatine “anti-urto”. Continua »

    Ospiti
  • “Sotto il segno di Hermes” alla Scuola di Giornalismo

    Verrà presentato oggi alle 16:45 alla Scuola di Giornalismo “Mario Francese” dell’Università degli Studi di Palermo (viale delle Scienze, edificio 15, ottavo piano) il libro di Giuseppe Savagnone Sotto il segno di Hermes. La comunicazione giornalistica dal conflitto alla democrazia (Rubbettino.

    Interverrano alla presentazione l’autore, il prof. Antonio La Spina, presidente del coordinamento delle lauree in Scienze della Comunicazione e Franco Nicastro, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Modera il dott. Vincenzo Morgante, caporedattore di Rai Tre Sicilia.

    “Sotto il segno di Hermes”

    Palermo
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