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venerdì 29 mar
  • Ecco i lucchetti

    Lucchetti del ponte Milvio a Roma

    Alla fine, il lucchetto dell’amore è apparso al Foro Italico. Scenario. Villa al mare. Palo verde. Catenaccio rosso cuore. Paolo e Jenny. Davanti a uno scoop del genere, ci sono alcune reazioni a caldo che il sottoscritto vorrebbe freddamente evitare. Indignazione per l’uso improprio degli arredi urbani, con l’aggravante dello spregio di chi vanifica gli sforzi in sede estetica dell’amministrazione che ha perfino circondato la zona con dei birillini colorati assai in voga a Puffolandia. Sarcastica osservazione circa gli usi e costumi dei giovani contemporanei (mi farebbe sentire irrimediabilmente decrepito). Iscrizione all’associazione “Augusti Protettori dei pali del Foro Italico”. In era elettorale sarebbe perfino possibile galoppare con un temerario intervento a un Orlando Day o un Cammarata Party (Amici, parlo a nome dei pali a rischio. Dei pali silenziosi oggi sottoposti a una vera e propria invasione barbarica.) e strappare un accordo di desistenza nell’urna. Un assessorato al palo? Ce ne sono già tanti. E allora mi sono chiesto: cosa si può dire di un lucchetto dell’amore senza scadere nella tiritera? La questione non è semplice. Soprattutto, perché io scrivo quasi sempre di morti – come è ben noto e come ricorda spesso qui un mio fan, tignosissimo correttore di bozze – affrontare le problematiche dei vivi mi crea un certo disagio. Mi provoca un eritema dell’anima. Mi mette al tappeto. Ma ‘sti vivi che minchia desiderano? (la ricorrenza all’espressione fallica è un tentativo di corroborare il discorso con una spruzzatina di sano idioma giornalistico-casermatico). Ah già, il lucchetto. Direi che siamo su una falsa pista simbolica. La cosa che conta, nella nostra storia, brilla azzurramente dietro le quinte. È il mare.
    Di solito, le chiavette del catenaccino si lanciano nel fiume per forgiare il legame. Noi abbiamo l’Oreto. Capirete che non si presta. Per questo, Jenny e Paolo hanno gettato la loro chiavettina in mare. Il lucchetto è appena un fragile desiderio. È la trasparenza del sogno, l’arnese di scena ingombrante, eppure marginale. Il palo è la volontà a cui rimane abbarbicato. È il mare l’ingrediente formidabile dell’alchimia. Il mare protegge l’idea e il sentimento del reciproco contatto, alla stregua dell’anello del doge nel rito veneziano dello sposalizio. Il mare offre la custodia e la discrezione di un cassetto. Al mare si domanda la corrente necessaria per inghiottire la motivazione (la chiave) che ha serrato la morsa della relazione (il lucchetto). Dalle parti di “Amici”, se ne potrebbe dedurre che un amore è tale solo quando ha il coraggio di smarrirsi. Ma si affronterebbero argomenti che troppo esulano dalla mia vocazione. I morti navigano su mari più grandi.

    Ospiti
  • 40 commenti a “Ecco i lucchetti”

    1. Eccomi qua,Puglisi.
      Poiché mi chiami arrivo,e meno male perché oggi i lettori scarseggiano.
      1) il termine “fan” non mi piace, come “mito”,”idolo”,”elite”,”vip”,tutte queste m.inc.hia.te inventate dagli uomini per rompere le scatole ad altri uomini.
      Come gli autografi,che stupidi…….. chi li chiede e chi li fa…….. spero che a te nessuno venga a chiedere l’autografo e se lo fa qualcuno spero che tu lo mandi via………..per coerenza e per giustizia.
      2)se fai solo il cronista come in questo post puo’ andare,certo non tocchi cime eccelse,puoi fare meglio ma non ci possiamo lamentare.
      ………………………………………il contenuto del tuo post non lo vorrei commentare perché i fenomeni di moda infantili come questo mi lasciano indifferente,non costituiscono reato ma deturpano l’ambiente.Avrebbero dovuto installare questa geniale opera in uno di quei palazzi diroccati in attesa di restauri.
      In attesa del tuo prossimo racconto di morti disgraziate ti Saluto.
      Se mi richiami torno,non subito ma torno,
      e poi oggi i lettori scarseggiano……..

    2. Ciao Pat Bum. Ho una sporta piena di morti disgraziatissimi, aspetta e vedrai che non ti deluderò. Sull’infantilismo: anche io ho fatto cose orribili (teneramente orribili) quando ero giovane (ma chi dice che i lucchetti non siano pure carini). Ho un solo rimpianto: non averne fatte di più.
      Mai preteso il Nobel per la letteratura. L’autografo? Vengo molto dopo del portiere del mio palazzo, in termini di popolarità.

    3. Puglisi,
      oggi mi sei simpatico.
      Pero’ anche quando recitavi il ruolo di presuntuoso,arrogante, cattivo non mi dispiacevi del tutto, paradossalmente.
      Per infantile non intendo cattivi, deturpano in modo innocente.
      Dalla foto mi sembravi piu’ giovane.
      Spero che nella tua gloriosa attività di esperto in lucchetti tu abbia lasciato ricordi belli e indimenticabili.Spero che ci siano in giro tanti nostalgici del giovane Puglisi,se sono ancora vivi.
      Non lo so se tu meriti o meno riconoscimenti pero’ ho notato che nei vari siti dove ti esibisci “spopoli” e non fai nulla per non distinguerti, questa non é una critica negativa.
      Il tuo finale non lo commento perché le mie attuali facoltà non riescono a contemplare un Puglisi cosi modesto.

    4. Vi invito ad attenervi al tema del post.

    5. Caro Rosalio perchè questo perentorio richiamo? Se togliate i siparietti, che sono veramente divertenti, cosa rimane? Il tema del post, direte voi! E cioè cosa? Acqua fresca! Non scherziamo: l’acqua è un argomento troppo serio. Diciamo – meglio – aria fritta.

    6. Forse avrei dovuto scrivere “tante nostalgiche del giovane Puglisi” riferendomi,ovviamente,alle tante fanciulle che hanno praticato l’arte del lucchetto con Puglisi,fortunate loro.
      Rosalio,Puglisi ed io abbiamo parlato comunque dei lucchetti pur divagando altrove,o dobbiamo essere sempre seriosi e litigare?

    7. Rino Porrovecchio evidentemente non ricorda quando era un Porro Giovane. O anche allora – magari – leggeva solo salmi e sonetti. Chissà. Comunque il mondo è spazioso e vario. Vi trovano posto liberamente sia i lucchetti che i “lucchettoni”

    8. Una precisazione. Roberto Puglisi nel suo ultimo post cita un signore. Casomai si riferisse me preciso che il signore in oggetto non sono io. Con quest’ultimo evidentemente condivido il nome (meglio il diminutivo) di battesimo. Grazie

    9. …ecco dov’erano finiti tutti gli yogurt andati a male della Parmalat!!
      Ve li siete magnati voi!! ^_^
      …su, su che toni!!
      Il post è carino, non divaghiamo!

      Mi complimento con l’autore…a me piacque! :o)

      Ciao a tuttiii…

    10. Mi scuso con Rino e con Porro Giovane (oops, Vecchio)

    11. bella disputa fra gli “eterni rivali” Puglisi e Patbum (scommettiamo che diventano amici inseparabili?) ce molto rispetto reciproco nei loro scontri,anche se non sembra 😉 se poi puntualemnte arriva il richiamo del webmaster anche se non si parla ne di morti e ne di articoli da pressa,allora mi domando chi ci capisce una pizza….o un Würstell (tedesco…sono buonissimi)..

      Turiddu

    12. “..Di solito, le chiavette del catenaccino si lanciano nel fiume per forgiare il legame. Noi abbiamo l’Oreto..”
      se poi le chiavette si buttano in zona Brancaccio,dove i “resti” delle fognature sfociano vicino ad una zona “balneare” dove tutto sembra pulito all´infuori di quell´acqua (si sente la puzza,eccome) che scorre inesorabilmente per andare a inquinare il mare,allora povere “chiavette”.
      PS.Forse sono uscito fuori tema,ma a proposito del fiume´Oreto.

      Turiddu

    13. Caro omonimo, ricordiamoci che i lucchetti hanno una rilevanza diversa a seconda di quali occhi li guardino… E il romanticismo dove lo metti???

    14. Chi ha tolto i miei commenti??

    15. e anche la mia risposta a MEMededimo?
      non credo che cerano i presupposti per farlo,anche perché avevo chiesto a MEMededimo se lo conosceva cosi bene per giudicarlo a Puglisi….mah!

    16. io porto la tronchessa… chi mi accompagna?

    17. Più che dei giornalisti, sembrate dei bambini che litigano per una caramella!!!!!
      Poi invece di parlare di u palo deturpato ……Perchè non girate la città o anche i cimiteri volendo….sapete quanto scempio c’è?Credo che tutti siamo stati giovani,teste calde,quante cose si sono fatte che se ripensate oggi magari ci vergogniamo di averle fatte?Un catenaccio non è la fine del mondo!!!!!Vorrei suggerire al signore che si occupa di morti…di fare una visita ai cimiteri regionali…….Il rispetto dei morti si è andato a farsi friggere!!!!Addirittura a Catania hanno fatto le “villette” con tanto di balconcini,lampadri con i brindoli.foto gigantesche,panchine in legno,e le classiche “comari” sedute che si scambiano il menù del giorno!!!!Quello è scempio !!!!!!!Purtroppo in quest’Italia siamo solo abituati a sentire o leggere la cronaca nera o cosa ancora più devastante le liti politiche.Credo che si debba iniziare proprio da chi ci governa…magari facciamo un regalo collettivo a tutti i parlamentari…..UN BEL LIBRO DI GALATEO!!!!!Scusate se mi sono intromessa nelle vostre discussioni….ma essendo la mamma di jenny,mi sono sentita parte lesa!Per moltissimi anni ho fatto le mie piccole guerre per migliorare questa città restando sempre o quasi, all’ombra ma portando a termine ciò che mi ero prefissa.Ma dopo 30 anni che vivo in questa città mi sono resa conto che “si semina all’acqua e si zappa al vento”.Quindi un consiglio…..lasciate perdere i catenacci e impegnatevi nelle cose più utili alla città,scuole posteggi,strade,legalità,e perchè no…anche un decoro per i morti!!!!!!

    18. Cara Manuela, non ha capito niente

    19. Roberto,mi dispiace se non ho capito niente di ciò che c’è scritto….però siamo stati in 8 stupidi a non capire,perche abbiamo letto in 8…..

    20. Otto che hanno evidentemente scambiato per sfottò ciò che non lo era. Ancora pochi, per fortuna.

    21. Roberto,forse non ha letto tutti gli interventi….non vedo sfottò sul fatto del catenaccio,magari l’idea l’avranno avuta in tanti e per paura dei giudizi della gente non lo hanno fatto.Ma il mio intervento ,a parte i catenacci,era perchè leggendo vari post di questo sito .hanno attaccato Lei….e non certo,almeno ciò che traspare,con molta grazia……

    22. Mi scusi, Manuela. Non avevo capito io.

    23. per rendere il “foritalico” ancora più orrendo ci mancavano giusto i lucchetti.
      guardiamo un po le foto di palermo ai primi del 900: meravigliosa, eppure avevano meno mezzi.
      non necessariamente aggiungere vuol dire abbellire. i lucchetti sono il male minore in confronto a quei ridicoli paletti colorati a forma di testa che sono reputati fighi solo perchè disegnati da pincopallo.. raccapricciante pugno in un occhio.

    24. A me i lucchetti sembrano carini. E anche i paletti colorati. Forse preferivi i giostrai…

    25. dicevo che giusto i lucchetti sono il male minore e a me non dispiacciono, anzi, credo sia un modo migliore di passare il tempo x i ragazzini. e poi, ma perche, la scelta è tra paletti umani di colori psichedelici e giostrai? comunque preferivo un bella passeggiata con chioschetti, tavolini, panchine e verde. possibilmente tutto in ferro battuto stile liberty. se proprio devo dire tutto.

    26. A me – ti dirò – piace così. Ci vado raramente perchè in primavera l’asma allergica non consiglia pic-nic. Tuttavia, mi pare uno spazio ben sfruttato, una via di fuga verso il mare. Quando e se ci ridaranno il mare sarà ancora meglio.

    27. Roberto,l’impressione che danno quei terribili paletti colorati,è dei soldati messi in fila!!!Certo è che si poteva fare di meglio con tutto il denaro pubblico che si è speso!Comunque nella nostra Palermo c’è anche di peggio!
      p.s. perche non risponde al telefono?

    28. Perchè sono alle prese con un lutto familiare

    29. E il telefono mi serve libero per comunicare.

    30. Condoglianze

    31. Anche a Mondello, nella banchina che corre verso il mare, di fronte alla piazza, sono apparsi i lucchetti.

    32. Io avrei preferito un bel concorso internazionale d’architettura (certamente non per piazzarci “chioschetti, tavolini, panchine e verde. possibilmente tutto in ferro battuto stile liberty”).

    33. SCUSATE:
      NON VI VERGOGNATE???

    34. Rino, mi dispiace avere letto il suo messaggio solo ora, non guardo molto il mio blog,comunque,quella lettera è di un uomo che stava morendo e non del Paolo dei lucchetti….Le avevo sritto una mail al suo indirizzo ma la notifica è fallita…magari avrò sritto male il suo indirizzo….comunque non era un post anonimo se vuole la mia mail è manuelazuccarello@libero.it

    35. Roberto Puglisi avrei bisogno di parlare con te,pero’nn riesco ad inviare mail al tuo indirizzo di posta

    36. Salve, volevo farvi sapere che i lucchetti in sicilia sono anche virtuali. per ora solo a trapani in seguito amplieremo. Venite a trovarci su http://www.unlucchettoxsempre.it

    37. LA SFINGE CON I LUCCHETTI… MAHHH. DICO SOLO UNA COSA: IO M’AFFRUNTASSI PERSINO A FARE IL FOTOMONTAGGIO. MA CONOSCETE IL SENSO ESTETICO DELLE COSE?? 1O MILA ANNI DI EVOLUZIONE EVIDENTEMENTE NON SON SERVITI AD UN CAXXO……….. I LUKKETTI MITTITIVILLI NU CIRIVIEDDU !!

    38. mizzica! io lo trovo carino invece e molto rispettoso dei monumenti! anche di quelli di 10 mila anni come dici tu Cicciolino!!
      Proprio per rispettarli è meglio metterli Virtualmente che non Realmente come qualche CRETINO potrebbe fare. e Poi voglio dire a quel Stefano di >http://www.unlucchettoxsempre.it, che non si mettesse i lucchetti in testa ma continui a metterli in tutto il mondo come già fà! Grazie per l’inventiva carina ed intelligente! cosa che a non tutti riesce EH! EH!.. vero cicciolino?

    39. Caro cicciolino, meglio attaccare i lucchetti su una foto virtuale, anche se il soggetto risale a 10000 anni fa che attaccarli veramente su un lampione di un ponte VERO che ha “solo” un paio di millenni!!! Che ne dici!?!

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