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martedì 19 mar
  • I primi 6 mesi

    Non se elettoralmente sia una scelta che paga ma voglio essere sincero fino in fondo sin da ora: tranne alcune grandi iniziative di cui dirò sotto, dal valore altamente simbolico, nei primi sei mesi non ci sarà il tempo per portare a termine nessuna delle riforme strutturali che sono indicate nel mio programma, ma semplicemente per impostare appena L’Altra Palermo che vogliamo.
    Per primissima cosa verificherei la “linea di comando” interna a Palazzo delle Aquile: di che maggioranza consiliare dispongo, quali sono i rapporti “veri” con le altre forze politiche, quali le deleghe assessoriali politiche e quali quelle “tecniche” (che interesserebbero circa mezza giunta), quali i dirigenti e lo staff del sindaco, ecc. Se c’è da fare un po’ di spoil system si farà, altrimenti rischierei di essere un “re travicello” e di vedere naufragare le migliori intenzioni. Subito dopo mi farei un rapido giro di tutta l’amministrazione comunale e di tutta le principali realtà cittadine (non più di 30 giorni) per sentire subito il polso della situazione, prendere i provvedimenti-tampone più urgenti, stabilire contatti umani diretti, ascoltare esigenze vere e soprattutto a distanza dalle scadenze elettorali.
    Dopo ancora mi muoverei concretamente in due direzioni.
    Una sarebbe quella di dare subito segnali di legalità ad ogni livello, e per far questo chiederei al Governo poteri speciali in materia di ordine pubblico e una speciale scorta per il sindaco. Comincerei subito con quei provvedimenti impopolari e repressivi che sono però indispensabili per poter costruire il buon governo. Darei subito inizio alla riforma della polizia municipale che, da branca qualunque dell’amministrazione, diventerebbe una moderna ed efficiente struttura, “paladina” del nuovo corso contro ogni forma di illegalità, abusivismo, ecc.
    Un’altra sarebbe quella di avviare uno studio preliminare all’azione politica vera e propria. Nominerei una Commissione di economisti, giuristi, tecnici, esperti della cultura, alla quale chiederei di avere a breve (3 mesi) una diagnosi preliminare alla strategia da attuare e nel medio termine (6 mesi, 1 anno), un’accurata valutazione e programmazione delle politiche da attuare nel quinquiennio. In quest’azione di ricognizione si dovrà costituire, o avviare a costituzione, un vero e proprio sistema informativo direzionale a servizio della Giunta che ci dia tutte e sole quelle informazioni che servono per il governo della città, sia riguardo la città, sia riguardo l’amministrazione.
    Mentre questa attività di studio e programmazione sarà avviata, io stesso, con l’aiuto degli assessori competenti, mi occuperei della principale ricognizione: quella dei mezzi finanziari e delle risorse umane a disposizione. Avvierei da subito la prima “manovra finanziaria comunale” finalizzata alla razionalizzazione degli strumenti, finanziari e umani, a disposizione e, verificata la disponibilità in funzione del turn over previsto per l’anno, avvierei una trasparente procedura concorsuale per acquisire qualificatissime risorse fresche per l’amministrazione comunale.
    Alla fine del semestre (5°, 6° mese) i tempi sarebbero maturi per i primi interventi strutturali, urgenti, o, come detto sopra, dal maggiore valore simbolico:

    • prima riforma dell’amministrazione comunale con valutazione dei dipendenti (carriere e salario aggiuntivo) in funzione di un controllo della qualità che parta dall’esterno, in particolare dagli utenti del servizio, e non da “pagelle” date dai dirigenti;
    • apertura del progetto (per i cantieri sarebbe troppo presto) per le linee metropolitane di Palermo;
    • apertura del cantiere per la definitiva sistemazione autostradale della Circonvallazione e di quello per lo svincolo autostradale per il porto;
    • individuazione di ampie aree, anche a mezzo di riqualificazioni urbane e di espropri, da destinare ad insediamenti produttivi;
    • avvio di un progetto di collaborazione integrata con Università e CNR per creare un laboratorio tecnologico ed economico di livello mondiale;
    • avvio dei contatti con un grande gruppo bancario internazionale per la costituzione della “Tavola” (la Banca Comunale di Palermo) a servizio dell’economia palermitana;
    • avvio della politica identitaria, basata su tre pilastri: politica della bandiera siciliana, bilinguismo, riforma della toponomastica.
    Ospiti
  • 22 commenti a “I primi 6 mesi”

    1. Caro Massimo, mi permetto di darti del tu visto che siamo coetaeni. Ho letto la tua biografia. E’ vero è un pò lunga, ma sono arrivato fino alla fine. Bhe, questa potrebbe essere un vero manifesto politico.
      In bocca al lupo per questa nuova avventura.

    2. A parte Cammarata, che già ha fatto tutto, mi pare che altri candidati sindaci abbiano in animo di trasformare in realtà il libro dei sogni.
      Fa eccezione Lei, Costa, me l’aspettavo. La sua sobrietà, il suo realismo non saranno forse premiati da un popolo di sognatori. Forse però in questo caso mi permetto di dire che ha sbagliato, doveva vendere fumo pure lei, perché funziona così. Mah! Chissà!

    3. Ho trovato i punti programmatici qui. 😛

    4. Io invece ho apprezzato che almeno Costa non abbia “venduto fumo”: sono stanco dei gonfaloni, degli spot, delle promesse; la politica si dovrebbe fare in maniera più seria, con più contenuti e meno propaganda.
      E chi se ne frega se qualcuno ci resta male perchè voleva un voto più alto 😉

    5. Poco gent.mo “wikipino”,
      fare il professore è come fare il “giudice”, almeno in sede di esami di profitto, e come tale penso che i cittadini apprezzino di più un giudice severo che non un giudice compiacente che cerca solo di essere popolare perché fa politica.
      Pensa davvero che a qualcuno possano interessare le sue gratuite offese contro di me dettate dal rancore di essere stato uno dei pochi cui ho abbassato il voto dallo scritto all’orale di contabilità?
      Proprio in questi giorni sto facendo la sessione di recupero dei fuori corso, sacrificando la campagna elettorale, da uomo normale che non vive di politica e che non ha e non vuole assistenti precari “schiavi” cui delegare il lavoro più duro, e le posso garantire che non regalerò neanche un voto per la campagna stessa. Penso che sia questo quello che conta. Lasci perdere la mia professione e la qualità della mia didattica, suffragata nel tempo dalle ottime valutazioni da parte della media degli studenti (certo qualcuno scontento c’è sempre…) e dai risultati del curriculum che parlano da soli.
      Ma anche fossi un mediocre docente, oggi io non mi presento come tale, ma come candidato, e solo per le mie idee di candidato voglio essere giudicato.
      A Sergio dico grazie.
      A “Siciliano” rispondo che sono fatto così. Non solo non voglio , ma non posso prendere in giro la gente, peraltro con un’amministrazione comunale quasi in dissesto.
      Però voglio anche puntualizzare che a me (e penso agli altri) sono state chieste le azioni dei primi sei mesi e non di tutto il mandato. Io mi sono attenuto a questo. Per il resto del mandato ho i miei programmi, anche piuttosto ambiziosi, anzi sicuramente più degli altri.
      Se poi gli altri in sei mesi ci rendono felici, beati loro…, mi farò spiegare dove si compra la bacchetta magica.

    6. Nella lettera prima indirizzata volevo ringraziare anche Fausto, poi il nome è rimasto nella tastiera. Me ne scuso con il diretto interessato e lo ringrazio esplicitamente adesso. Posso dirti, caro Fausto, che il mio curriculum forse è interessante proprio perché comune, proprio perché è la prova che ai giovani palermitani di oggi come di qualche anno fa è negata una vita normale.
      Il mio sogno è quello di una Palermo in cui emigrare sia una scelta e non un obbligo. Possiamo provarci, ma ci vuole molto, molto coraggio a sfidare un sistema di potere assai consolidato. Grazie di nuovo per l’incoraggiamento.

    7. Gent.mo prof. Costa io non ho mai avuto l’onore di avere lei come prof. quindi parlo soltanto a seguito delle risate che mi sono fatto per frasi attribuitegli come «Non basta la tecnica, ci vuole un Bla-Bla-Bla». 😀

    8. Io invece non compro fumo, quindi voto Costa.
      Non metto piu’ piede nei seggi elettorali da dieci anni, e continuero’ ad astenermi nei prossimi anni per tutte le elezioni-business future, ovvero, provinciali, regionali, nazionali, e referendum spreca denaro. Faccio questa eccezione per le prossime comunali di Palermo perchè Costa mi intriga.
      Qualche mese fa ho scritto i motivi che mi hanno allontanato per sempre dalle urne, ripasso il post e spero che Tony non mi estragga nessun cartellino giallo.
      …(febbraio) Ritornero’ a votare quando si verificheranno almeno alcuni cambiamenti:
      1)Abolizione di una delle due camere nazionali.
      2)Riduzione di metà del numero degli eletti per la camera restante.
      3)Il Quirinale costerà quanto l’Eliseo e quanto il corrispondente tedesco, cioè dieci volte meno di quel che costa oggi.
      4)Tutti gli eletti, a parte il governo, avranno un lavoro nella società e faranno politica part-time previo rimborso spese e compensazioni sui mancati introiti da stipendio(tanto la camera si distingue spesso per astensioni).
      5)A livello regionale, provinciale e comunale riduzione della metà degli eletti e sistema di remunerazione come quello nazionale sopra descritto.
      6)Come deciso dal popolo sovrano abolizione del finanziamento ai partiti, anche dei finanziamenti camuffati(rimborso elettorale) praticati oggi.
      7)Ripensare, se non é possibile abolirlo, il finanziamento ai giornali(anche quelli che vendono poche centinaia di copie) in ogni caso fissare quote(minime, non le decine di milioni attuali) uguali per tutti se non é possibile abolire il finanziamento.
      8)I politici(ex e non) saranno sottoposti alle stesse regole degli altri cittadini del simil-Paese Italia per aver diritto alla pensione, di conseguenza saranno aboliti pluripensioni, pluristipendi di Stato, pensioni baby, indennità di Stato, vitalizi.
      9)La delocalizzazione: la Polonia, l’Ungheria, la Slovenia superano il Sud Italia(cioé il sud del simil-Paese chiamato Italia) per infrastrutture e competitività.
      Sarebbe interessante fare un inventario di tutte le imprese italiane che delocalizzano verso quei Paesi. Cosa hanno fatto tutti i governi italiani che si sono succeduti per rimediare a questo fenomeno? A parte ripristinare delle pseudo casse per il Mezzogiorno che sappiamo come finiscono?
      ……………………………………………
      praticamente torno a votare quando smetto di sognare!

    9. A seguito delle incomprensioni sorte dopo che qualcuno, da me non conosciuto (wikipino), non ha trovato di meglio da fare che fare pubblicità del mio blog…ho deciso di dire la mia.
      So benissimo che un voto in più o in meno in un esame universitario non vale neanche minimamente quanto una campagna elettorale seria per la rinascita di una città come Palermo.
      Eppoi, chi mi conosce veramente sa che in quell’intervento l’ironia era alla base di tutto…

    10. Zecchin mi sa che te la stai “rifaldiando”. Che pensavi che una cosa messa in Rete rimanesse non letta?

    11. Caro wikipino pensala come vuoi….ma io volevo solamente dire che di certo non sarà una banale disavventura universitaria ad’influenzare la mia scelta alle prossime elezioni amministrative.

    12. Per Zecchin e wikipino: ok, capire le goliardate non è il mio forte, ho il difetto di prendere spesso tutto sul serio; discorso chiuso per parte mia, che peraltro mi risentivo solo per qualche parola un po’ troppo fuori posto per essere scambiata per una goliardata mentre già prima non mi ero risentito affatto per alcune frase prese fuori dal contesto dove ovviamente non hanno significato (ma “la somma che non fa il totale” fa eccezione ed è invece una grande verità: esempio, un Popolo di 6.000.000 di persone non è la somma di 6.000.000 di persone ma molto, molto di più).
      A Gigi devo dire un grande grazie ma non perché mi vota, e nemmeno per il fatto che torna a votare dopo tanti anni. Il vero ringraziamento è per essere un vero “altro siciliano”, che non ricade nel solito fatalismo qualunquista, in affermazioni del tipo “sono tutti gli stessi”, “quanti consiglieri possono prendere?” “quanti assessori negozieranno al secondo turno?”. Basta! Basta con questa vecchia politica siciliana! Appoggiamo le novità per quello che sono, altrimenti saremo anche noi responsabili dell’immobilismo che sta uccidendo il nostro Popolo.
      Vedi Gigi, non so se sono all’altezza della fiducia tua e di quelli come te. Spero di riuscirci e sento la vostra solidarietà come una propulsione irresistibile che mi spinge a dare il meglio che posso per una grande causa che meriterebbe quante più risorse umane e materiali. Avrai letto sul nostro sito della proposta, forse anche moderata per te, di dimezzare di colpo tutte le remunerazioni della politica in Sicilia. Nessuna risposta dalle controparti. Il sistema è autoreferente e quando percepisce qualcosa di veramente di nuovo la parola d’ordine è “oscuramento”, prima che i Siciliani se ne possano rendere conto.
      Comunque, quello che pochi vogliono ammettere, noi siamo la vera novità di queste elezioni e basta poco, davvero poco, perché anche una modesta affermazione si trasformi in un vero trionfo.
      Basta un segnale forte perché inizi una rivoluzione…e io sento che questo segnale sta per arrivare.

    13. A proposito di goliardate, errori di battitura da registrare proprio perché di un “professore”: “alcune frase”, “qualcosa di veramente di nuovo”. Chiedo venia, almeno sono la dimostrazione di risposte buttate giù senza “i dosaggi esatti degli esperti” (per citare una vecchia canzone di Pierangelo Bertoli)

    14. Signor Costa, mi hanno detto che la TARSU 2007 sarà maggiorata di circa il 100% rispetto al 2006 e le cartelle saranno emesse a Giugno per cause più o meno oscure. Desidero conoscere la sua opinione in merito all’incremento della tassa rifiuti urbani.

    15. Gent. perplesso,
      credo che sia vergognoso che le cartelle siano emesse “dopo” le elezioni e che non ci sia altro da aggiungere su questa volgare tattica elettorale.
      Nel merito ritengo che la TARSU sia un tributo iniquo e regressivo. Colpisce indiscriminatamente anche soggetti deboli e non dovrebbe superare soglie di sopportabilità per un medio bilancio familiare. Io sarei favorevole ad una diminuzione di questa tassa, come ho spiegato nel mio programma, e le spiego come. Le tasse non dovrebbero finanziare singole spese, ma questa fa un po’ eccezione perché si può pensare che idealmente compensa i costi per lo smaltimento dei rifiuti o comunque aiuta in tal senso. Palermo ha una delle più basse percentuali di raccolta differenziata d’Italia (anche se relativamente alta rispetto ad altre città siciliane) e la raccolta differenziata darebbe all’AMIA un introito tale da potere potenzialmente anche abolire la TARSU. Si può provare ad incentivarla in vari modi. Quello che abbiamo proposto nel nostro programma e che – ci fa piacere – è stato ripreso da un altro candidato, è la raccolta porta a porta per “isolato”, condominio, etc. con conseguente abbattimento della TARSU in funzione della raccolta differenziata effettuata. In altre parole un condominio virtuoso vedrebbe crollare in modo verticale l’odioso tributo che, per contro, potrebbe addirittura essere inasprito per quelli meno virtuosi. Questi ed altri provvedimenti simili incentiverebbero i cittadini a tenere puliti da sé la propria città e non solo non avrebbero alcun costo, ma comporterebbero un enorme beneficio. Mi scuso per la sinteticità della risposta, che potrebbe prestarsi ad accuse di semplicismo, ma sono i limiti dei post.
      Alla prossima.

    16. egr. Prof.
      Inaspettatamente ho ricevuto un invito per la lectio magistrale da Lei tenuta sullo “Statuto speciale della Sicilia…”, ieri ad Acireale. Non le nascondo che la provenienza dell’invito è dovuta ad una persona di cui ho una particolare stima, pertanto oltre l’interesse per l’argomento non avrei in ogni caso rinunciato. Con mia grossa sorpresa sono stato particolarmente colpito dalla chiarissima esposizione ed ancor prima dal contenuto. Non voglio dilungarmi in apprezzamenti, ma ci tengo, anche se l’ho gia fatto di persona, a manifestarle ancora una volta, il mio plauso per quanto da lei detto, augurando che i siciliani, non gli appartenenti alla Sicilia, bensì quelli che possono vantare la dignità di appartenere ad un popolo fiero del proprio territorio senza alcun timore di competere con altre realtà regionali, nazionali o europee, ma sempre nel massimo rispetto del cittadino, abbiano la possibilità di comprendere chi siamo e da dove veniamo, nella cui lezione di ieri da lei tenuta, vi è stata un’impronta illuminante.
      Mi auguro che questo segni l’inizio di una presa di coscienza nei ns. giovani, i quali hanno il solo torto di conoscere informazioni ad hoc strumentalmente artefatte, il cui scopo finale, purtroppo raggiunto, è sotto gli occhi di tutti.
      Ancora grazie, proveremo ancora una volta a ripristinare le sorti della nostra isola, il cui appellativo di “palla al piede” calza perfettamente solo nella sua dimensione di non voler accettare il ruolo di causa giustificatrice di tutti i mali economici e non solo che lo “stato” sino ad oggi fa passare, purtroppo con la complicità di siciliani appartenenti solo numericamente alla regione.

    17. Frank enimaster le suggerisco di utilizzare l’e-mail personale e non i commenti per comunicare con Costa. Saluti.

    18. Caro Massimo ,
      ho letto il tuo curriculum e mi ricorda quello di qualcuno a me molto vicina, mia figlia claudia,anche lei come te “migrata” temporaneamente in svizzera, e decisa a tornare nella sua terra, appena troverà la possibilità,senza compromessi.
      Ti sosterrò perchè vedo in te (potresti essere mio figlio),una persona pulita e sincera.
      In bocca al lupo
      Francesca

    19. io vado spesso di “pancia”..e di pancia dico che uno che poteva fare il fighetto fuori, Milano ecc..peraltro con in tasca un lasciapassare bocconiano, ma ha deciso di tornare caparbiamente nella sua terra, mi piace. A pelle sento che non sei uno stronzo (permettimi il linguaggio popolare)ma il tuo limite è che sei supportato dagli stessi che per anni hanno gestito di merda questa isola e questa città..

    20. erruri ri sbagghiu ri pissona ci fu`!

    21. Caro massimo,ho letto il tuo curriculum ed ho avuto la forza di arrivare fino alla fine,man mano che procedevo nella lettura più mi piaceva leggerti e sapere di te!
      mi piacciono tutte le tue idee e sicuramente ti voterò.ma ti prego!siamo troppo martorizzati per permetterci ancora di avere un sindaco come è stato l’ultimo.ti sei reso conto che palermo è una “città aperta” senza regole?incivile,sudicia con una polizia municipale incapace di essere all’altezza del ruolo per cui esiste!il sabato e la domenica lavorano solo in regime di straordinario………
      insomma se sbagli pure tu per tutti noi esiste solo l’emigrazione cosa che tu hai sempre aborrito…..dai!ti daremo fiducia,non gtradirla!

    22. Confusione di persona: nella pagina https://www.rosalio.it/author/costa/ la fotografia che avete pubblicato accanto al nome non è quella del prof. Massimo Costa nato nel 1967 candidato a sindaco di Palermo nel 2007 per “L’altra Sicilia” di cui riportate la biografia, ma quella dell’omonimo Massimo Costa nato nel 1977 e candidato a sindaco di Palermo nel 2012 per il PDL, Grande Sud e UDC.

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