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giovedì 25 apr
  • La piazza e il palazzo

    Si è chiusa la stagione elettorale e inizia un nuovo periodo di amministrazione della città. La volontà popolare ha conferito mandato alla coalizione di centrodestra mentre il centrosinistra manterrà il ruolo dell’opposizione. Il gioco democratico e l’efficienza delle istituzioni si misurano proprio attraverso la dialettica fra maggioranza e opposizione. Una dialettica che non è retorica contrapposizione basata su slogan e fumose parole, ma una costante e proficua azione di verifica e controllo che l’opposizione è chiamata a svolgere. In assenza di questo si rischia di cadere nel consociativismo.

    Sono tutti uguali: questa è un’affermazione ricorrente nelle conversazioni con i cittadini. Su questa sensazione diffusa ci permettiamo di richiamare l’attenzione di un’opposizione che non è stata capace di conquistare fiducia, trasmettere un’identità e un programma realmente alternativo. “Sono tutti uguali” è un messaggio rassegnato di un elettore che non trova alternative a certe prassi di governo. È sfogo di chi non vede soggetti che sappiano rappresentare una sincera capacità di svolta. Ma soprattutto è rischio di adesione alla prassi del voto ad personam che confonde diritto e cortesia, bene comune e bene individuale.

    L’odierno risultato elettorale può essere rintracciato anche nel modo in cui la sinistra ha svolto, in questi anni, la funzione di opposizione. L’assoluta incapacità di esprimere una nuova classe dirigente ma soprattutto troppi silenzi. Essere all’opposizione non è un alibi per attribuire agli altri le colpe di una cattiva gestione. L’impostazione manichea della politica – in cui il bene tout court si confronta con il male tout court – non convince e non può convincere. Non è la demonizzazione dell’avversario ad attribuire credibilità ad una parte politica ma la capacità di proposta e di concretezza.

    È necessario adesso fare autocritica e ripartire da questo risultato per diventare efficace opposizione, costruttiva, propositiva, vigile. Ognuno dei consiglieri eletti ha ottenuto un mandato di rappresentanza per sedere a Palazzo delle Aquile e da lì servire il cittadino. Non se stesso.

    È ogni giorno, infatti, che si conquista la fiducia dei cittadini, non scendendo in piazza all’apertura della campagna elettorale per poi sparire subito dopo il voto. Il cittadino non dà fiducia a chi alza la voce solo per mostrare i muscoli e poi si ritira dalla scena. Vuole continuità. Alla nuova opposizione chiediamo di riappropriarsi con orgoglio e responsabilità di questo ruolo, di riacquistare capacità di comunicazione attraverso un impegno quotidiano. La possibilità di una futura alternanza democratica comincia oggi. È indispensabile mettere nuovamente in dialogo la piazza con il palazzo, ristabilire trasparenza, onorando il patto etico con i cittadini e liberandosi dalla schiavitù del precariato.

    È altresì indispensabile lavorare per realizzare un ricambio nella classe dirigente, inserendo soggetti giovani, portatori di nuove idee. Per interrompere quel circolo vizioso basato sul voto di scambio che sta snaturando la mission della politica siciliana, sono improrogabili la riforma della legge elettorale, che ponga fine alla proliferazione delle liste e dei candidati civetta, e un limite alla politica come professione. È ora di porre fine alla politica come monarchia. La politica deve tornare ad essere passione e slancio ideale. Si dice che ciò non avviene per non perdere le competenze maturate, ma spiace osservare che in molti politici di professione non si ritrovano grandi abilità di cui l’amministrazione non può fare a meno ma soltanto grandi interessi consolidati.

    Speriamo che questo nuovo periodo di governo della città sia caratterizzato da una dialettica democratica delle parti e che entrambi, maggioranza e opposizione, concorrano a realizzare nuovi scenari di sviluppo. Su questo chiediamo ai cittadini di vigilare perché Palermo è nostro interesse e il suo futuro non è qualcosa che verrà, ma qualcosa che tutti concorriamo a realizzare ogni giorno.

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  • 15 commenti a “La piazza e il palazzo”

    1. Viri chi dannu cà fannu i babbaluci, cà cu li corna ammuttanu i balati, sunn’era lestu a jttarici una vuci…, viri chi dannu chi fannu i babbaluci!
      C’era na vota una Città tutta n’guajata, cà rà munizza oramai era suttirrata;
      Priannu a Santu, Santu Randazzu, ri la munnizza si inchiu tuttu ù “PAlazzu”.

    2. Condivido pienamente il contenuto del pensiero esposto, ma l’appunto che debbo fare è che il cittadino è libero quando può lavorare onestamente ed essere retribuito in maniera giusta, quando può mangiare, quando può assicurare un futuro ai propri figli, quando………… Inoltre una cosa che nessuno vuole dire è che in Italia ed in Europa siamo in un forte periodo di recessione.
      Ma tutti lo nascondono, tutti si nascondono dietro la foglia di fico. La dimostrazione è semplice: Oggi la maggior parte di noi malamente riesce ad eguagliare i risultati dei nostri genitori, in termini di benessere in termini di ricchezza, e questo riguarda tutte le classi sociali.
      La prima casa che secondo me si dovrebbe fare, molto semplice, è quello di riconoscere lo stato in cui siamo, senza vergogna, senza timore e da lì ripartire. Le soluzioni sicuramente non posso darle io ma una cosa è sicura che dobbiamo cominciare di nuovo osservare, ascoltare,parlare.

    3. La sinistra a Palermo, da anni, si riunisce nelle stanze opulente di edifici che non appartengono al popolo bisognoso.
      La sinistra siciliana è fatta da intellettuali che passano una settimana all’anno con la gente nel territorio.
      I cittadini palermitani hanno bisogno di alfabetizzazione per la partecipazione alla vita politica della città. Per il soddisfacimento dei loro bisogni, sono stati sempre abituati ad essere presi in giro, dall’una e dall’altra parte, due settimane prima di ogni elezione da decenni a questa parte. Quello di cui hanno bisogno molti palermitani è di gente che si dedica a loro due giorni a settimana minimo!!! Gente che li guidi ad ottenere i loro diritti quotidianamente senza clientele ed amicizie, ma solo con la trasmissione della conoscenza delle piu’ elementari norme che assicurano diritti a tutti dalla costituzione italiana.
      Questo manca a Palermo e in Sicilia!!!
      E la sinistra ha la sua parte di responsabilità. Ci sono pochi che lavorano sul territorio quotidianamente accanto alla gente con i problemi.
      Fino a quando la sinistra (ds, margherita, verdi, ecc.) sara’ lontana dalla gente, l’attuale discusso sistema di cose si perpetuerà all’infinito.
      Cosa ne sarà di questo 45% di consensi per un sindaco di sinistra ?
      Dove sarà Orlando quando i riflettori dei media caleranno ? Sparirà da Palermo per andare a tenere convegni sulla legalità in sud america ? Fino a quando le costruttive energie umane della sicilia emigreranno per trovare maggiore realizzazione all’estero, questa terrà sarà segnata dalla stessa sorte.
      Mi domando: in Sicilia chi sara’ ora in grado di spendersi quotidianamente per i diritti dei piu’ deboli, per la tutela dell’ambiente, per un rilancio dell’economia locale, per l’occupazione giovanile ???
      Chi saranno questi ??? Fate i nomi, uomini e donne della sinistra !
      Sentite parlare della sinistra che organizza periodicamente manifestazioni di protesta sull’aumento del costo dell’acqua, o sul problema dell’inquinamento atmosferico da traffico a Palermo, spiegando i pericoli di salute che tutti corrono quotidianamente ?
      Vedete queste migliaia di persone trascinate e guidate da leader dei Verdi che si oppongono quotidianamente ai termovalorizzatori/inceneritori siciliani ?
      Assistete a proteste mensili per il disagio abitativo organizzate dai leader della sinistra siciliana ?
      Assistete a manifestazioni con 10.000 persone guidate della sinistra siciliana contro la stasi della politicia regionale nel campo dell’economia e dell’occupazione ?
      Assitete a programmi e piani di formazione/informazione costanti della sinistra siciliana (fatte nei quartieri) per l’aumento della consapevolezza dei siciliani su tematiche quali: ambiente, economia, mobilità, lotta al disagio abitativo, partecipazione alla vita politica della città, ecc…. ?
      Quando vedro’ in Sicilia una sinistra presente quotidianamente nel territorio che organizza e realizza tutto cio’ che ho scritto sopra, e molto di piu’, allora sapro’ che una reale cambiamento del sistema sta per prendere forma.
      Fino a quando non saro’ testimone di tutto cio’ allora avro’ la inquietante consapevolezza che la destra siciliana continuerà a vincere le lezioni, e i brogli elettorali, il galoppinaggio davanti ai seggi e il voto di scambio non saranno che un insignificante dettaglio preso a pretesto da una sinistra presuntuosa e assente nel territorio !!!
      Diversamente da quello che dice N.Moretti “dì qualcosa di sinistra” io dico alla sinistra: “FA’ QUALCOSA DI SINISTRA”!!!
      Ripongo la mia fiducia nell’operato , spero, costante dei nuovi consiglieri comunali appena eletti (espressione della volonta’ popolare!!!).
      Mi auspico che la loro freschezza di idee possa contribuire ad avviare un costante e certosino lavoro sul territorio accanto ai deboli della città, per portare le loro istanze dentro il palazzo di governo della città. Spero siano loro a togliere le ragantele e la fuliggine che si era formata abbondantemente su buona parte della scorsa giunta consiliare. Spero siano sempre presenti quando ci saranno da votare interessanti atti con risvolti positivi per la qualità della vita della città! Spero non cadano nelle aberranti e già conosciute logiche, volute spesso dai grossi partiti, dell’immobilismo e della stasi dell’operato del Consiglio per lungo tempo. Spero che si ricordino quotidianamente che sono espressione della volontà popolare e che solo in virtu’ di questo pricipio operino nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali.

      Basta aprirsi gli occhi e guardare la realtà, quello che ho scritto è constatabile da chiunque apre gli occhi nel nostro territorio !
      Spero solo che questo faccia riflettere, palermitani e anche la sinistra locale sul fatto di iniziare a lavorare costantemente sul territorio insieme alla gente.
      Spero solo questo, se si inizia con questo proposito, si possono avere buone speranze di cambiare il nostro sistema in tempi non biblici.
      Questo blog è un ottima opportunità per scambiarsi civilmente opinioni ma quello che vedo al 90% sono liti e legittimazioni dell’operato dell’uno o dell’altro candidato o politico. Si babbia costantemente, ma se si continua a babbiare per anni non abbiamo dato individualmente un contributo positivo ad un cambiamento.
      Non leggo mai opinioni sulle condizioni del nostro sistema, nè consigli propositivi, ne’ quali potrebbero essere i nuovi scenari possibili o le possibili strategie efficaci per una qualità della vita migliore per tutti.
      Sono tutti bravi a criticare l’uno o l’altro, a schierarsi con l’uno o con l’altro difendendo a spada tratta il propro schieramento politico senza rendersi conto minimamente dei lati deboli e delle criticità della parte politica o del politico in cui ci si riconosce. Ma questo è frutto del clientelismo diffuso che ha generato cecità, ormai diventata una brutta e grossa bestia da estirpare !
      Io penso che siamo noi gente comune che dobbiamo scuotere i nostri rappresentanti politici-partitici e dirgli, guarda che quello che fai (e che hai fatto per decenni) non funziona piu’, devi cambiare strategia e programma bello mio, se no’ ti mando a quel paese. Non puo’ essere sempre il politico a dettare le sue personali regole e la gente comune ad adeguarsi per non perdere dei vantaggi personali acquisiti con anni di fedeltà incondizionata.
      Bisogna sovvertire l’equilibrio consolidato da decenni, altrimenti non ci sarà mai un cambiamento del sistema ed un miglioramento della qualità della vita per TUTTI i cittadini.
      Ma per mettere in atto questo cambiamento c’è urgente bisogno di maggiore consapevolezza dei cittadini del senso della cosa e della vita pubblica, e questa consapevolezza deve essere trasmessa innanzitutto dalle istituzioni pubbliche (enti locali, scuole). Accante a queste istituzioni che dovrebbero lavorare nel territorio per trasmettere il senso civico dell’essere un buon cittadino, il lavoro puo’ essere svolto da associazioni politiche in maniera del tutto spontanea, ma sono scelte che si fanno e allora la domanda che faccio a me stesso e agli altri è: quante associazioni o partiti politici sono disponibili a fare questo lavoro quotidiano nel territorio di alfabetizzazione civica e democratica dei cittadini ?
      Questo è il grande dilemma e allo stesso tempo la sfida che noi cittadini sensibili possiamo lanciare sia alle istituzioni pubbliche preposte che ai partiti politici !!!
      In poche parole bisogna unirsi in tanti e portare avanti queste istanze collettive insieme.
      In quanti siamo ?

    4. Complimenti davvero, Sig. Notari.
      “Palermo è nostro interesse e il suo futuro non è qualcosa che verrà, ma qualcosa che tutti concorriamo a realizzare ogni giorno.”
      Mi fermerei a riflettere su queste sue parole…e il tempo non mi basterebbe!

    5. Chi ritenesse, anche alla luce delle recenti amministrative, urgente la riforma del sistema elettorale, ha domani pomeriggio, in piazza Politeama, la possibilità di firmare per il referendum. Maggiori informazioni su: http://www.referendumelettorale.org/

    6. Donato, su questo referendum ci si può ragionar sopra e probabilmente sostenerlo è un bene. Non solo Palermo o la Sicilia ma tutta l’Italia è marcia per la quantità inaudita di privilegi e prebende di cui gode un sottoinsieme della nostra società, un numero di persone piccolo ma non così tanto piccolo da non produrre danni sostanziali a tutta la nazione.

    7. Cari Amici,
      ho letto con interesse i vostri commenti.Sono stimolanti.Io vivo da troppo tempo nel Nord italia.Vengo da turista nella nostra bellissima citta’.Credo che molte cose siano cambiate ed anche in meglio, ma… siamo sicuri che i palermitani(o meglio la maggioranza di loro)desiderino cambiare il volto della citta’ anche a costo di rinunciare a….
      Vedo molte similitudini con quanto sta accadendo anche qui!!Non linciatemi, vi prego, non appartengo alla categoria di quelli che:”tanto ormai abita ddancapu e divento’ continentale!! Un abbraccio a voi tutti e W Palermo

    8. complimenti,Gianni Notari
      le sue note sono scritte con tanta passione e con una visione lucida,consapevole, della situazione Palermitana,postelettorale.
      ………………………………….. x NANNI
      mi pare importante che cala la presenza di commenti di gente che trovava,nel blog, l’opportunita’ del “babbio”.
      Va bene se c’e’ la vigilanza di Rosalio,
      meglio se c’e’ una presa di coscienza
      e/o maturazione individuale.
      ………………………………….
      Resta comunque un forte dubbio su cosa
      potranno fare gli Eletti,di qualunque colore essi siano,visto che la maggioranza di noi ha dovuto votare degli illustri sconosciuti………

    9. NUOVI SCENARI DI SVILUPPO
      si potrebbe realizzare
      un VADEMECUM per il Cittadino,
      in cui,oltre la presentazione AGGIORNATA della
      “Macchina Comunale”,intesa come Sindaco,Giunta,Consiglio,Delegazioni,
      Commissioni Consiliari,Municipalizzate,Uffici Amministrativi,(con tanto di dati per la reperibilita’,e quindi indirizzo delle sedi,telefono,fax,e-mail),
      vengano riportate la Consistenza degli Organici in essere,la copertura dei medesimi,la missione,i tempi medi di espletamento delle pratiche,la quota
      di Bilancio di pertinenza alle singole strutture.
      Una sezione potrebbe indicare orientativamente i Programmi del quinquennio e dettagliatamente i piani
      del I anno di attivita’,con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere.
      Una sezione dovrebbe riportare gli elenchi delle strutture i cui Servizi un Cittadino puo’ utilizzare giornalmente
      (un concetto di numeri utili,ma molto
      piu’ esteso di quanto fin’ora si e’ visto.),ed i punti di contatto
      Cittadino-Comune
      Una Sezione potrebbe riportare”come fare cosa…”,riportando,per quanto possibile,i facsimile della modulistica piu’ significativa.
      Ancora un’altra sezione potrebbe riportare i dati di reperibilita’ degli URP (Uffici di Relazione con il Pubblico),che vanno potenziati in modo da lasciare una sicura traccia delle segnalazioni ricevute.
      Ovviamente questi sono solo alcuni cenni su come si puo’ arricchire il Vademecum
      la cui strutturazione puo’ essere perfezionata sia dagli addetti ai lavori,sia da chi ci legge.
      Una versione del VADEMECUM dovrebbe essere disponibile On-Line sul sito del Comune di Palermo,dove gia’ in verita’ esistono parecchie delle notizie indicate,solo che sono un po’ disperse,e comunque
      l’On Line non e’ accessibile a tutti.

    10. Egregio Gianni Notari
      voglia prendere atto che,quando si scrive
      qualcosa di propositivo,la grancassa
      mediatica si dilegua.
      All’idea del Vademecum da me lanciata
      non vedo alcun seguito,ne’ positivo,ne’ negativo.
      In altri post ho visto decine e decine di interventi sullo “zero assoluto”
      che mi ha fatto venire l’angoscia
      dell’esistenza di “un ventre molle” di Palermo,non so quanto esteso,certamente agiato,ma anche annoiato,e che nei blog trova un passatempo come un’altro.
      Di culi di brasiliane si e’ parlato,
      di pani cu i rizzi si e’ parlato,
      forse rimane da esplorare il sesso degli angeli.

    11. riki massimo apprezzamento per il Vademecum ma qui è Palermo, non Helsinki o Copenaghen. La certificazione ISO è malamente applicata nel privato, figurati come lo sarebbe nella pubblica amministrazione, che ora come ora è in massima parte incertificabile.

    12. oggi ho voluto fare un’azione di Volontariato.
      **************************************
      Oggetto era la definizione di un atto
      amministrativo a favore di un “invalido”.
      Ho chiamato l’Ufficio interessato alle ore 9 (URP),per telefono,e mi sono stati
      comunicati i documenti necessari.
      Prodotti i documenti,ho fatto 1 ora di strada e parcheggio,ed alle 11 mi sono presentato all’ufficio interessato.
      La gentile addetta all’ufficio,prontamente,dice:
      OGGI NON E’ GIORNO DI RICEVIMENTO.
      NON VEDE? C’E’ PURE SCRITTO SULLA PORTA!
      faccio cenno alla mia telefonata informativa all’URP(CHE IN QUESTO CASO
      ERA UBICATO DI FRONTE,A 2 METRI)
      risposta:niente da fare.Torni domani
      che e’ giorno di ricevimento.
      Parlo con l’addetta all’Urp.Mi dice di non avermi detto dei giorni di ricevimento,perche ‘ io non glielo ho
      chiesto.
      QUESITO 1
      poteva essermi utile un VADEMECUM?
      QUESITO 2
      perche’ tanti uffici funzionano
      a giorni alterni?
      Siamo sicuri che non ci sono altre
      soluzioni
      QUESITO 3
      spero che mi legga il responsabile
      dell’Ufficio interessato (una USL)
      PERCHE’ NON VIENE ABOLITO DEL TUTTO
      L’UFFICIO ESENZIONE TICKET
      (di questo si trattava),dal
      momento che con il riconoscimento
      della invalidita’ la USL sa gia’
      quali sono i benefici riconosciuti
      all’invalido (le patologie sono
      dichiarate nelle istanza di invali
      dita’ e comunicate direttamente
      all’interessato,per posta?

    13. PS
      eliminazione di un ufficio inutile e’ un
      “contributo ai tagli di spesa pubblica”
      tanto auspicati nei dibattiti di questi giorni

    14. non c’e’ nessun laureato in scienze della comunicazione che offre consulenza per la messa a punto di questo
      benedetto VADEMECUM?

    15. MA CHE STAI PROPONENDO?
      DI LAVORARE?………

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