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giovedì 28 mar
  • D’Azzò lascia la difesa di un imputato per pizzo

    Jimmy D’Azzò, assessore comunale all’Ambiente e avvocato, ha deciso di abbandonare la difesa di uno dei presunti estorsori accusato pochi giorni fa in aula dal commerciante Vincenzo Conticello (Antica Focacceria San Francesco). D’Azzò ha precisato che, pur non sussistendo alcuna incompatibilità, intende «proteggere il sindaco da attacchi strumentali».

    Palermo
  • 47 commenti a “D’Azzò lascia la difesa di un imputato per pizzo”

    1. …non sentite anche voi l’irrefrenabile impulso di aprire la finestra e fare entrare dell’aria fresca al posto di questa fetida ed irrespirabile???

    2. E chissene frega !!!

    3. Sergio se non sei interessato al post puoi benissimo saltarlo.

    4. la meglio cosa che poteva fare

    5. ma perchè un assessore, con tanto di stipendio, continua a praticare la sua precedente professione a posto di impegnarsi anima e corpo nel suo ruolo istituzionale??’

    6. alex ma che cazzate stai dicendo ??? allora se uno ricopre un incarico politico deve cancellare la propria vita professionale da sempre esercitata????

      non date sempre fiato alla bocca…risparmiatelo invece

    7. ” Proteggere il Sindaco da attacchi strumentali ? ” Mi pare una excusatio non petita. E poi cosa centra il Sindaco ?
      Chissà cosa ne penserà il suo ex assistito, visto che sino a prova contraria è ritenuto innocente. In base a questo ragionamento, tutti noi, prima di dare un incarico difensivo ad un legale, dovremmo chiedergli se ritiene di candidarsi alle prossime elezioni. Ci sono dei precedenti eclatanti in cui degli avvocati famosi e sotto inchiesta personale non hanno mollato la poltrona.
      Altro che abbandonare la difesa !
      Che da Palermo si voglia cambiare musica ?

    8. Alex per il mandato dura 5 anni, e se non te lo rinnovano sei col culo per terra.
      Ami i professionisti della politica?

    9. Vincenzo e Uma vi prego di utilizzare un linguaggio più consono.

    10. Quella dell’avvocato nonchè assessore mi sembra una scelta saggia.

    11. L’ass. D’Azzò, probabilmente per deformazione professionale, ha bisogno di leggere in qualche norma o regolamento un’incompatibilità che, per ogni persona dotata di un minimo di sensibilità civile e morale, è di tutta evidenza.
      Come si fa ad assistere l’estortore di un locale storico e simbolico di Palermo quando il titolare ha il coraggio, in una città di “pecorelle” come Palermo, di denunciarlo in aula?
      L’ass. D’Azzò dimostra di ragionare come quei commercianti che si sono guardati bene dal manifestare la loro solidarietà al coraggioso collega: con questa mentalità non si escurà mai dal pantano in cui versa Palermo!
      D’Azzò non è nè l’unico, nè, tantomeno, il migliore penalista di Palermo: non sarebbe quindi mancato, al diretto interessato, nè un patrocinio a pagamento che quello gratuito, ricorrendone le condizioni.
      Se D’Azzò ha voluto mettere a disposizione della città le sue competenze professionali facendo l’assessore, non può non tenere presente il danno che il racket delle estorsioni ha arrecato alle attività economiche e all’immagine della città che in questi processi dovrebbe invece costituirsi parte civile.
      Il suo passo indietro per “proteggere il sindaco da attacchi strumentali” fa perciò solamente sorridere …

    12. Mi pare una scelta felice da parte di D’Azzò.
      Vi faccio però presente che il diritto di difesa e la presunta innocenza fanno parte del nostro sistema giudiziario e costituzionale.
      Sarebbe utile per questo cominciare a ragionare su alcune incompatibilità tra professioni e cariche politiche e non lasciare la scelta alla coscienza di ciascuno.
      Le professioni giudiziarie (Avvocato, Magistrato(Giudicante, PM, GU, GIP o qualunque altra cosa sia) sono secondo me, per l’importanza pratica e simbolica dei ruoli, incompatibili con l’attività politica ed il ricoprire cariche istituzionali. Per il professionista sarebbe utile prevedere un’incompatibilità durante lo svolgersi dell’incarico istituzionale. Per il Magistrato ivece dovrebbe, a mio parere, essere impedito il ritorno alla professione magari trasferendo lo stesso magistrato, che volesse svolgere attività politica, ad altro incarico nell’amministrazione statale.
      Insomma dovrebbe essere la politica a porsi alcuni problemi ed il buon senso a guidare alcune scelte.
      Per lo stesso motivo bisognerebbe cominciare a fissare alcune regole su imputazioni, processi rispetto ad incarichi istituzionali svolti ed a possibilità di candidature tenendo presente il contemperare la volontà dell’elettore e la necessità di salvaguardare il bene comune con i diritti individuali di ciascuno.
      Nello specifico il problema è:
      è vero che bisogna trovare soluzioni che impediscano a imputati e condannati di nuocere al bene comune da postazioni istituzionali ma, nel contempo, chiedetevi se può bastare un sospetto per impedire a qualcuno di esercitare i suoi diritti politici…..
      Credo che siano problemi complessi e difficili da risolvere. Un po’ di riflessione quindi, prima di sparare a zero, non guasterebbe.

      Atreju

      P.S.
      Leviamo ogni sospetto.
      Non ho votato nè conosco D’Azzò (anzi sono stato candidato in un’altra lista non autonomista), non sono del suo partito e non sono imputato o condannato 🙂

    13. Vorrei chiedere a vincenzo e uma se hanno idea di quanto lavoro ci sia dietro una difesa in un processo dove il tuo assistito è accusato di estorsione? io non ho assolutamente detto che un assessore deve annullare la sua carriera e dopo i 5 anni del mandato trovarsi col _ u _ o per terra… dico solo non fare l ‘ assessore. per me è inaccettabile che chi guadagna 8000 euro mensili con i soldi dei contribuenti debba dedicarsi “quando è libero ” dall’ altro lavoro. allora forse è per questo che la nostra classe politica è quello che è, perchè c’è gente come voi che avalla e giustifica queste cose. facciamo così, allora: chi può si mette in aspettativa dal lavoro che ha, e per 5 anni si dedica a “servire ” il paese… chi non può perchè è un libero professionista…. faremo a meno di lui e di quelli come lui.

    14. Alex, un assessore guadagna la metà di quello che dici (circa € 4.000) ed un avvocato di un certo livello guadagna molto di più.
      Tu dici che chi può mettersi in aspettativa può rivestire incarichi istituzionali e chi non può farlo: “faremo a meno di lui”.
      Succede già ed è uno dei motivi per cui il Consiglio Comunale di Palermo e gli amministratori cittadini in genere sono quel che sono.
      Al Consiglio comunale di Palermo (ma più in generale negli Enti Locali) mancano gli Sciascia, i Guttuso ma anche gli imprenditori ed i professionisti di un certo livello.
      Abbiamo un ceto politico locale ridotto (salvo rare eccezioni e con tutto il rispetto per il lavoro o il non-lavoro di ognuno) a dipendenti pubblici e disoccupati in cerca di lavoro.
      Il problema, per me, non è quanto guadagnano i Politici ma quanto producono.

      Voi quanto lo paghereste un grande leader politico? Ed un bravo Ministro?
      Sapete che un Ministro prende meno della metà del suo alto burocrate?
      Con almeno una piccola differenza: il politico, come l’imprenditore, investe sul proprio “lavoro” (campagne elettorali, raccolta di consenso, comunicazione politica, etc.) mentre il Burocrate(che è comunque il vero titolare del processo amministrativo da cui, con la Bassanini, la classe Politica si è vigliaccamente tagliata fuori barattando l’inedia con la salvezza dalle galere) come ogni dipendente no e quindi ciò che introita lo introita “pulito”.
      E sono tutti all’altezza i burocrati?
      Sapete quanto prende un Manager di un Ente Inutile e quanto un Direttore Amministrativo che ha fatto i buchi nelle ASL? E chi li nomina se non i politici scadenti che derivano dall’imbarbarimento della classe dirigente di questa povera Italia. Sapete quanto prende un Dirigente Regionale in Sicilia e quanto uno in Trentino?
      Se D’Azzò fosse un genio della politica ed un grandissimo avvocato cosa sceglierebbe razionalmente di fare?
      Un grande Avvocato all’apice della carriera guadagna cifre che un grande politico onesto non guadagnerebbe mai.
      Possiamo smettere di pagare i politici? Si, ma chi resta a fare volontariato? I Santi (pochi per definizione) ed i Disonesti (un po’ di più…). Preferirei poterli scegliere davvero i politici che risparmiare sul prezzo del loro lavoro.
      Possiamo provare a porci davanti a problemi complessi senza qualunquismo?

      Scusate lo sfogo ma comincio ad avere un’allergia da anti-politica dopo avere condiviso e continuando a condividere molte delle analisi di Grillo & Meet-Up.

      Atreju

      P.S. preciso che lo sfogo non è diretto contro nessuno, tantomeno verso Alex che ho citato all’inizio del post. 🙂

    15. atreju, ti ho letto con interesse, mi hai fatto anche riflettere su alcuni aspetti e chiavi di lettura.
      vorrei solo chiederti ( visto che hai affermato di essere un insider) di essere più preciso su quei costi..
      e mi citi anche qualche ente inutile?
      finalmente uno che li sa…. lo dica!
      te ne sarei grata
      grazie

      ps siamo qui a parlarne, quindi è tutto fuorchè antipolitica

      peste

    16. Ciao Peste,

      A disposizione.

      Enti inutili (alcuni esempi – lista personale, assolutamente non esaustiva e volontariamente tranciante nei giudizi):

      1) Da una indagine della Corte dei Conti:

      Al 31 dicembre 2006 gli enti superstiti (da una lista di Enti Inutili da chiudere n.d.r.)erano 110 e tra questi anche ”alcuni di rilievo”. Si va dall’Inam (Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie) all’Enaoli (Ente nazionale assistenza orfani dei lavoratori italiani), dall’Onmi (Opera nazionale maternita’ e infanzia) alla Gescal (Gestione case lavoratori), fino all’Enalc (Ente nazionale addestramento lavoratori del commercio). Si tratta, spiega la Corte, di enti le cui procedure di liquidazione iniziarono negli anni Settanta con le riforme della sanita’ e del parastato e con l’istituzione delle regioni a statuto ordinario.
      (sono Enti che spesso non amministrano nulla ma mantengono personale ed amministratori con regolari compensi)

      2) Tutti gli ATO (per come sono gestiti adesso hanno solo moltiplicato i costi per i cittadini perchè alle strutture elefantiache hanno affiancato nuovi aparati burocratici ed S.p.A.

      3) Le Opere Pie (anacronistici carrozzoni mangia-soldi con patrimoni immobiliari più o meno enormi “regalati” ad amici ed amici degli amici)

      4)Gli innumerevoli Consorzi di Ricerca della Regione Sicilia (fuori da qualsiasi armonizzazione di sistema, con risorse quasi totalmente assorbite dai costi per personale e funzionamento, utilizzati per “quasare” qualche amico)

      5)Le Municipalizzate travestite da S.p.A. (o tornano parte dell’amministrazione eliminando gestioni privatistiche di assunzioni e gare per aziende che hanno forme societarie private e che utilizzano le regole dei privati essendo però al 100% pubbliche oppure vanno privatizzate VERAMENTE tutte con contratti di servizio blindati per garantire minimi sociali)

      6) Le Ambasciate degli Enti Locali (nessuno dimostrerà mai che il rapporto costi/benefici delle innumerevoli sedi degli Enti Locali all’estero sono congrui)

      7) L’ESA (spende il suo bilancio per costi di personale e strutture ed ha compiti inadeguati alla realtà odierna)

      8)I Consorzi di Bonifica (non servono praticamente a niente che non possa sbrigare un ufficio qualsiasi)

      9) Le ASI (inutili carrozzoni di intermediazione di Fondi Pubblici con costi altissimi e con scarsissima inefficienza)

      10) Le Comunità Montane (inefficaci, inadatte, costose e spesso in posti di mare…)

      E dulcis in fundo:

      Le Province Regionali
      Hanno pochissime competenze reali. Il trasferimento di quelle poche competenze ai Comuni o a commissioni sovra-comunali farebbero risparmiare gli enormi costi di Consigli, Giunte, Personale per il funzionamento e molto altro).

      Le Circoscrizioni
      O gli si affidano poteri e bilanci oppure non servono ad un beneamato ca..o. Oggi hanno solo funzioni consultive e non vincolanti.

      Atreju

      P.S.
      Sui costi dovresti specificarmi meglio a quale parte della lettera ti riferisci

    17. Atreju, anche se un po’ fuori tema rispetto al caso D’Azzò, hai introdotto con competenza alcune questioni molto interessanti ed importanti che meriterebbero un apposito post.

      Dici: “è vero che bisogna trovare soluzioni che impediscano a imputati e condannati di nuocere al bene comune da postazioni istituzionali ma, nel contempo, chiedetevi se può bastare un sospetto per impedire a qualcuno di esercitare i suoi diritti politici…” . Se ti riferisci alle proposte del V-Day, mi sembra che venga richiesto non che il sospetto (che qualcuno ha definito “l’anticamera della verità”), ma la condanna DEFINITIVA per reati di una certa gravità comporti la decadenza da cariche parlamentari.
      La sensibilità civile e morale, oltralpe, ha portato un valido ministro dell’economia francese del precedente governo a dimettersi solo per aver affittato la casa di proprietà mentre utilizzava una dimora istituzionale oppure un collega inglese a dimettersi per non aver messo in regola la colf … e non faccio il raffronto tra la vicenda Clinton (il presidente che ha assicurato agli USA 8 anni di crescita economica e di disoccupazione ai minimi) e il nostro Cesa …
      E’ normale che la classe politica e il mondo dell’informazione vedano come fumo negli occhi il fenomeno Grillo che ha prepotentemente eroso, in poco più di due anni e con un semplice blog, il loro potere e scompaginato i relativi giochi.
      Conosco personalmente Grillo e il mondo dei Meetup e penso che rappresentino semplicemente il vero ingresso nel nostro panorama politico della cyberdemocracy, della democrazia digitale.

      Pensavo di scrivere un post intitolato: “Facciamo la festa alla Provincia” nel senso di toglierci di torno un ente locale NON PREVISTO DALLO STATUTO SICILIANO le cui funzioni, come correttamente affermi, potrebbero essere più efficacemente espletate dall’esercito dei regionali (un esercito fatto più di ufficiali che di truppa vera e propria). Trasformerei, ad esempio, più utilmente in albergo Palazzo Comitini. Le decennali autocelebrazioni di Musotto mentre vengono tagliati servizi sociali essenziali anche se di competenza comunale (disabili, asili nido, assistenza agli anziani, ecc.) mi sembrano un insulto intollerabile ed un cattivo uso delle nostre tasse. E lo stesso discorso vale per gli altri enti inutili citati.

      Non mi scandalizza affatto che un pubblico amministratore venga adeguatamente ricompensato e l’ho scritto anche in queste pagine ( https://www.rosalio.it/2007/01/19/cacciatori-di-teste/), sono convinto però che la “madre di tutte le battaglie” per migliorare la qualità della vita politica, soprattutto a livello locale, consista nel pretendere una brutale trasparenza amministrativa che porti potenzialmente tutti gli interessati a poter verificare attraverso internet “chi è stato pagato, quanto e per che cosa” così come si fa con il rendiconto dell’amministratore di condominio: un’informazione diffusa circa le modalità della spesa pubblica favorirebbe un naturale controllo incrociato tra i cittadini e ridurrebbe gli abusi. Anche qui non mi ripeto oltre:
      https://www.rosalio.it/2007/01/12/condominio-palermo/

    18. Atreju e Donato hanno detto cose molto giuste e pertinenti, ma mi chiedo: non dovrebbero essere i cittadini, con i loro voti, a espellere i politi che deviano da comportamenti corretti ?
      Se, nonostante il deterioramento dei servizi pubblici (asili nido mai aperti, scuole con bilanci dimezzati, vigili urbani invisibili, etc.), gli elettori confermano l’amministrazione, con quale diritto ci ergiamo a fustigatori ?
      Chi è più distante dalla vita vera, noi che sputiamo sentenze davanti a un pc, o il politico che “eroga” favori e privilegi incontrando ogni giorno centinaia di persone cercando di dare risposte ai loro bisogni individuali ?

    19. DonatoDiDonna, non mi pare che TUTTI i cittadini siano preparati ad una corretta interpretazione di un rendiconto guadagni/spese per ogni parlamentare/politico/funzionario che dir si voglia.
      Sono convinta che così si alimenterebbe solo la sensazione di disparità sociale.
      Non è facile per uno che ha problemi economici capire ed immedesimarsi in esigenze di rappresentanza, spese per collegamenti, ed altre attività che di certo possono far parte del mondo di un amministratore, ma di certo non di un comune cittadino.
      E si andrebbe al linciaggio mediatico.
      Forse invece bisognerebbe pubblicare le attività svolte da ciascun amministratore: cosa ha fatto, cosa ha proposto, in cosa si è impegnato questa settimana?

      Così sapremmo chi sono gli assenteisti/lavativi/mangiapaneatradimento. No?

    20. Angela, il denaro pubblico è di tutti, ma non è necessario che tutti debbano controllare tutto: basta che i fornitori della Pubblica Amministrazione abbiano modo di controllare i propri concorrenti (es. sulla congruità dei prezzi pagati per le forniture) o che un professionista possa verificare perchè è stato prescelto un collega. Ci sono consulenti che nessun imprenditore privato assolderebbe mai mentre vivono di incarichi pubblici: come mai?

    21. Lo Nardo, la seconda che hai detto: i politici devono comunque essere migliori dei cittadini che rappresentano.

    22. Donato d’accordo sù tutti i fronti.
      sopratutto” che un professionista possa verificare perchè è stato prescelto un collega. Ci sono consulenti che nessun imprenditore privato assolderebbe mai mentre vivono di incarichi pubblici: come mai?”
      inoltre ritornando al tema del post vedo senza stupirmi che prontamente “la Casta” ( o per dirla alla Travaglio “la cosca”…) degli avvocati ha fatto sentire la sua voce,da Repubblica,”la camera penale difende il diritto alla difesa del cittadino e soprattutto il diritto a difendere dell’avvocato d’azzò,niente di nuovo sotto i ponti…
      ciao
      pequod

    23. “L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perchè ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Il sospetto dovrebbe indurre soprattutto i partiti politici quantomeno a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati.”

      Paolo Borsellino, 26/01/1989

    24. quanto detto da Paolo Borsellino vale per una quantità davvero notevole – purtroppo – di situazioni qui in Sicilia, decisamente attualissime.

      tra parentesi, spulciando su internet, sembra che d’azzò sia stato uno dei difensori di Tano Badalamenti al processo per l’assassinio di Peppino Impastato.

      11 aprile 2002 – PROCESSO IMPASTATO: ERGASTOLO PER BADALAMENTI
      “Il Nuovo”
      “Secondo uno degli avvocati del boss, Jimmi D’Azzò “se Impastato è stato ucciso dalla mafia, lo avrà fatto una cosca diversa da quella di Badalamenti”.
      da
      http://www.almanaccodeimisteri.info/mafiaaprile2002.htm

    25. ogni tanto si scopre qualche politico intelligente… Bravo Jimmy così ci piaci! 😉

    26. in aspettativa ?????? chi non può faremo a meno di lui ???

      allora un assessore che ipoteticamente ha un impego all AMIA con turno di notte cosa dovrebbe farE ????? vige la stessa regola per l avv D aZZo’ ?? o nella fattispecie visto che è un operatore ecologico e guadagna molto di meno è più SOPPORTABILE ????

      Alex il tuo l inquadro come un attacco politico…non vedo nulla di costruttivo in quello che affermi

    27. atreju grazie per la risposta, ho copiato in un file tutti gli enti da te citati. spero tra anni di poterne depennare qualcuno.
      (da chi dipende?)
      quanto ai costi, mi riferivo a quelli dei burocrati.
      grazie mille per le notizie che mi hai fornito.
      peste

    28. #DonatoDiDOnna: ora si che ci siamo capiti. Concordo, evidentemente.
      Sul tuo quesito finale posso dirti che anch’io da anni continuo a chiedermelo…
      Per quanto riguarda l’elenco di Enti e Uffici da eliminare vorrei aggiungere:

      – “L’Ufficio Tecnico Speciale per le TRAZZERE”.

      Che esiste, eccome se esiste!

    29. Vedo che si è movimentato molto il commentario….

      Peste,
      Prego.
      Ricostruire i costi degli alti burocrati è un’operazione complicata. Allo stipendio base devi sommare i contratti ad hoc e le commissioni, i nuclei di valutazione nonchè i premi obiettivo, ecc. Non parliamo della rete di incarichi esterni alla loro amministrazione che in genere assommano grazie ad un facilmente immaginabile giro di riconoscenze trasversali. Parte dei guadagni li conosco per esperienza personale e diretta.

      Daniela123,

      Concordo a pieno con Paolo Borsellino e con te. Il problema è che la politica deve avere il coraggio di non lasciare a poteri terzi (burocrazia, giustizia, Economia, etc.) i compiti che le spetterebbero. Ad esempio un rigido controllo preventivo sulle candidature.
      Io concordo con buona parte delle proposte di Grillo e fra le altre con quella che parla dell’estromissione dalle cariche pubbliche per i condannati in via definitiva (escluderei i reati di opinione ed i reati politici, non di sangue, svoltisi in periodi anteriori agli anni ’90). Anzi sono per portare l’interdizione a dopo il 1° grado. Il problema è che anche una legge, come sottolinea Daniela, non basta. Si può essere innocenti per il Codice Penale ed intollerabilmente sporchi per il Codice Morale.
      Per vigilare servirebbe, e torniamo alla necessità che la politica si riappropri dei suoi doveri prima di rivendicare ancora diritti, che esista una vera democrazia interna ai partiti. Solo tramite quella si può scegliere veramente. In un mondo in cui le scelte sono sempre più verticistiche serve garantire la reale possibilità di ricambio della classe dirigente. Specie continuando sulla strada di un sistema bipolare in cui la qualità del singolo poco incide sugli esiti finali di molte consultazioni elettorali. Spesso infatti si sa già il colore della maggioranza che governerà e quindi si può candidare non il cavallo di Caligola ma Lo Scecco di Prodi o il Maiale di Berlusconi. Per questo serve una legislazione che riporti i partiti, i sindacati e tutte le organizzazioni del consenso all’interno di un alveo di riconoscimento dando così piena attuazione alla Costituzione Italiana e garantendo la correttezza dello svolgimento della vita politica di Partiti e Movimenti.
      I Partiti infatti servono. L’alternativa non sono i cittadini al potere ma la Plutocrazia, l’accesso per Censo oppure La Tecnocrazia, un’oligarchia burocratica inattaccabile.

      Date un’occhiata alla proposta congiunta Alemanno-Di Pietro su Politica ed Anti-Politica(http://www.fondazionenuovaitalia.org/archivi/evento.php?ID=66). Secondo me è interessante ed equilibrata.

      In ultimo consentitemi un appunto a Donato di cui apprezzo alcune idee e con cui condivido l’iscrizione all’albo PF.
      Donato,
      Io sono anche iscritto ad un Meet-Up ma penso che mi cancellerò.
      Grillo ha senso come voce indipendente e fuori dal coro.
      Ha senso con i suoi paradossi.
      Ha senso come… Grillo Parlante. Se prova a fare anche Pinocchio (il protagonista politico) rischia solo di diventare l’ennesimo….. Gatto (perchè di volpi in giro ne vedo pochine).

      Scusate la lunghezza del Post.

      Atreju

    30. Quello che serve è un’informazione indipendente non addomesticata che bilanci il potere politico e quello economico: Grillo in questo momento supplisce (aggiungendo talvolta opinioni discutibili) alla grave mancanza di giornalismo indipendente e consente con il Blog e i Meetup uno cambio orizzontale di informazioni alla base della società. Se poi qualcuno, partendo dalle discussioni dei Meetup, vorrà cimentarsi nelle amministrative con liste civiche e con la benedzione di Beppe, non significa che Grillo sia sceso in politica o che abbia fondato un partito: ha solo riempito un vuoto.
      Un fatto a mio avviso benefico e con un rischio accettabile: quale sarebbe l’alternativa oggi?

    31. x ATREJU leggo :
      ***************************************
      5)Le Municipalizzate travestite da S.p.A. (o tornano parte dell’amministrazione eliminando gestioni privatistiche di assunzioni e gare per aziende che hanno forme societarie private e che utilizzano le regole dei privati essendo però al 100% pubbliche oppure vanno privatizzate VERAMENTE tutte con contratti di servizio blindati per garantire minimi sociali)
      ***************************************
      rifletti sul fatto che
      IL RICORSO A FORMULE MIXED
      (51% PUBBLICO E 49% PRIVATO)
      SI E’ spesso ATTUATO IN ASSENZA
      DEL NECESSARIO KNOW-HOW IN CASA DELL’ENTE PUBBLICO
      E PER GARANTIRE IL CONTROLLO DELLA SPA
      DA PARTE DELL’ENTE MEDESIMO
      (A PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA) CUI SONO DESTINATI I SERVIZI.
      PER ESEMPIO TALE E’ STATO IL CASO DELLA
      SISPI (LA SOCIETA’ PER L’INFORMATIZZAZIONE DEL COMUNE DI PALERMO,NATA TRA COMUNE DI PALERMO E FINSIEL).
      *************************************
      Il Comune di Palermo e’ stato l’ultimo
      grosso Comune d’Italia ad informatizzarsi con un ” ritardo ” ultraventennale rispetto,per esempio,al Comune di Bologna(e su questo tema ci sarebbe da scrivere un libro) .
      ****************************************
      Senza il ricorso alla Societa’ Mista,
      con buona probabilita’ il Comune di Palermo sarebbe ancora Utente di Servizi Esterni,in quanto mi pare assolutamente
      improbabile che “da solo” potesse sperare di realizzare un sistema di automazione funzionale.
      ***************************************

    32. x Angela
      spero che l’Ufficio Tecnico Speciale
      Trazzere mi sistemi un paio di trazzere
      (campa cavallo….),prima di chiudere i battenti.
      Sono tantissime le Trazzere in Sicilia
      ed andrebbero tenute in condizioni ottimali,se non altro per facilitare
      la Prevenzione Incendi,o gli interventi in caso di Incendi.
      **************************************
      Ovviamente,poi ci sono tantissimi Enti
      cosi’ detti inutili,ma che CONTINUANO
      perche’ le procedure di Liquidazione
      sono portate alle Calende Greche.
      Una delle professioni piu’ “lucrose”
      mi pare proprio quella di
      Liquidatore di Enti Decotti.

    33. x Donato Di Donna scrivi
      *************************************
      “Ci sono consulenti che nessun imprenditore privato assolderebbe mai mentre vivono di incarichi pubblici: come mai?”
      ***************************************
      QUESTO POTREBBE ESSERE UN V PUNTO
      (IL IV E’ L’ESCLUSIONE DI AVVOCATI E
      MAGISTRATI in esercizio professionale, dalla vita politica)
      IN UNA EVENTUALE “ESTENSIONE” DELLE 3
      PROPOSTE GRILLO.
      *************************************
      IL RICORSO ALLA CONSULENZA E’ MORTIFICANTE PER CHI LA DA’
      (IN QUANTO COSTITUISCE
      UNA MANIFESTAZIONE DI INCOMPETENZA)
      E PER CHI LA RICEVE IN QUANTO POI
      NASCONO COMUNQUE LE “CHIACCHIERE”
      ***************************************
      meglio rinnovare il management pubblico
      ponendo nei posti chiave persone preparate a coprire i Ruoli in Autonomia,
      e curarne l’Education per tutta la
      vita lavorativa presso l’Ente di pertinenza.

    34. Riki,

      perchè per informatizzare un Comune serve una municipalizzata?
      Non basterebbe comprare Hardware e farlo gestire da una o più società esterne (scelta Privata)? Oppure non si potrebbe acquistare l’hardware e poi assumere il personale con le competenze per assisterle ed utilizzarle (scelta Pubblica)?
      Perchè serve un carrozzone con CDA, Presidente, Direttore Generale ed un socio privato che diventa praticamente monopolista nelle forniture ad un Ente Locale ma che in realtà sub-appalta quasi tutto costringendo i fornitori di servizi e macchine a ribassi da fame?
      Perchè si crea una società con un unico cliente (parlo di SISPI ma potrei citare anche Gesip….) con i costi che una società pubblica ricarica sul costo base del personale?

      Ecco riki questo era il senso del mio post.

      Quanto al fatto che è servito tutto questo ad esempio perchè con un ritardo ultra-ventennale il Comune di Palermo si informatizzasse (nel frattempo, per uscire dal limitato campo del Comune, ti invito a dare un’occhiata alla simpatica operazione Sicilia-Innovazione messa in campo con 50 anni di ritardo da Cuffaro& C.) mi sembra solo una ulteriore conferma del degrado progressivo del sistema e non la conferma di ua buona scelta.

      Atreju

    35. Per giocare: http://www.regione.sicilia.it/bilancio/documenti/dati_societa_per_web.pdf

      Un elenco delle società partecipate dalla Regione Siciliana.

      Mancano chiaramente tutti gli Enti.

      Atreju

    36. Atreju e del fondo immobiliare della Regione cosa mi sai dire?

    37. Donato,

      molto poco perchè è a tutto’oggi un’operazione abbastaza nebulosa.

      Se vuoi un parere per quel poco che so: E’ una follia o un affare colossale (dipende solo da che parte lo guardi…)

      Atreju

    38. Atreju
      premesso che non c’e’ mai nulla di definitivo e che,sopratutto nel campo di
      Information Tecnology,sono necessarie
      “Continue Verifiche” sul permanere della validita’ economica
      di una qualsivoglia soluzione,
      anche per l’affacciarsi di alternative gestionali tipo l’Out-Sourcing
      (che e’ una filosofia affermatasi per un
      fatto fondamentale e cioe’:
      gli uomini invecchiano e gli skill’s
      diventano obsoleti,col tempo cala
      la voglia di seguire l’evoluzione di
      prodotti e sistemi ed e’ facile
      trovarsi in casa un cimitero di elefanti,non potendo licenziare)
      *************************************
      nell’esempio specifico,mi pare che
      quando e’ nata, la soluzione adottata
      era considerata ottimale,in quanto dava
      facolta’ di attrezzarsi con uomini e
      mezzi praticamente con i vantaggi di una rapidita’ decisionale tipica dell’Azienda Privata.
      Altre formulazioni,pur possibili,avevano sempre creato vari livelli di difficolta’
      rendendo il percorso impraticabile e
      mettendo il Comune in posizione di fanalino di coda,in questo settore.
      **************************************
      Credo che l’azienda in questione divenne
      Municipalizzata,dopo.
      ****************************************
      Io ritengo che le REVISIONI vadano fatte anche per le altre Municipalizzate del
      Comune di Palermo,(acqua,gas,trasporti),
      e questo potrebbe portare a”considerare”
      diverse formule gestionali.
      E’ l’eterno dilemma:Privatizzare o lasciare la gestione in mano Pubblica?

    39. e poi…
      tu ce lo vedi il Comune che si mette a
      comprare hardware,sotware etc.?
      Dove c’e’ l’ha il personale preparato per effettuare queste Scelte?
      COMUNQUE,LA DISCUSSIONE E’ APERTA.

    40. SORRY….SOFTWARE

    41. per non parlare poi di un altro aspetto
      (CHE,OVVIAMENTE,NON RIGUARDA IL COMUNE DI PALERMO):
      ai tempi di tangentopoli,quanti furono i Comuni che si dotarono di apparecchiature
      acquistate in modo diretto (con gare formalmente regolarissime)
      rivelatesi poi ferraglia inutilizzabile?

    42. Conosco i problemi che citi, fra le altre cosa soo socio di una società di servizi infornatici.

      Il problema però è che le società pubblico-Privato sono risultate spessissimo fallimentari, costose e monopoliste.

      Per quato riguarda il personale preparato concordo. Fino a quando invece di fare concorsi e di investire sulla formazione della P.A., il personale si prende nel bacino del precariato trasformando il lavoro in assistenza sociale di lusso non avremo persone preparate ma questo è u problema da affrontatre non un dato di fatto da accettare.

      Per quanto riguarda la ferraglia ti invito a visionare il parco macchine esistente e poi mi dirai.

      In ultimo concordo con l’out-sourcing. Con contratti di servizio seri e stringenti mi sembra la soluzione migliore.

      Atreju

    43. Solo x chiudere l’argomento.
      1.L’informatizzazione al Comune di Pa e’ arrivata almeno con 25 anni di ritardo
      rispetto ad altre citta’ italiane
      ed era osteggiata dai Politicanti di varie epoche x motivi che lascio ai lettori approfondire.
      2.Il settore richiede Selezione ed Addestramento e Livelli di Remunerazione
      del Personale che sono fuori delle logiche praticate nella P.A.
      3.I sistemi invecchiano ed andrebbero sostituiti ogni 3 o 4 anni .
      4.Non credo che il bacino del precariato
      possa contribuire alla formazione di Organici validi in questo campo,che
      seleziona cervelli e li chiede preparati.
      5.etc etc….ma non annoiamo i lettori.
      ****************************************
      Ma lascerei questo discorso sulle Municipalizzate,e tornerei su una
      disamina di Enti e Servizi inutili
      che e’ un argomento divenuto di importanza vitale,dato che non si riesce
      a portare avanti alcun progetto degno
      di questo nome x assenza di finanziamenti e quindi “bisogna” guardare ai
      TAGLI DELLA SPESA

    44. x Atreju
      dei 10 (dieci) e piu’ punti da te toccati
      in un tuo precedente commento,abbiamo
      appena approfondito solo una piccola parte inerente il punto 5.
      Vedo poco dibattito sui rimanenti punti,
      e,sopratutto,chi ha elementi per chiarire
      sopratutto alle giovani generazioni come
      vanno certe cose,tace.

    45. mi hanno raccontato che adesso viene praticato il “piccolo pizzo”.
      In un noto rione di Palermo,c’e’ un giovane,di robusta corporatura,che gira con casco e moto di grossa cilindrata,e si presenta alla cassa di piccoli esercenti,i quali,senza batter ciglio,
      mettono mani a cassa pur per piccoli importi.Ma il salasso e’ quotidiano…

    46. L’avv. D’Azzò è uno straordinario professionista che ha deciso di fare politica mettendo a disposizione di questa terra la Sua straordinaria preparazione professionale.

    47. e noi tutti ne siamo straordinariamente felici…

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