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venerdì 19 apr

Archivio del 6 Novembre 2007

  • Baciamoci

    Oggi avrò baciato almeno una trentina di persone. E non è nemmeno Natale. Tra tutti i baci che ho dato e ricevuto quelli di cuore saranno stati al massimo tre. Manca all’appello solo il mio portiere. Già che ci sono, da domani saluto pure lui con una bella vasata. Perché, diciamocelo francamente: il siculo è così. Baciatore. Se non bacia non vale. Se non è baciato non si sente salutato. Bacia pure al telefono o via sms. La formula di congedo diventò: ciao-ciao-un-bacio. L’esempio più eclatante l’abbiamo tra i nostri politici. Totò vasa vasa lo chiamano. Ci superano solo gli spagnoli che ti baciano addirittura al momento delle presentazioni.
    Forse io avrò, tra i miei antenati, qualche gelido nordico, ma, dopo 36 anni, mi siddiò. E lo dichiaro apertamente. Solo che ogni volta passo per scucivola. Non è grevianza, lo posso garantire! Da piccola, mia madre mi diceva “avanti saluta che andiamo”. E io salutavo. E tutti a baciarmi, zie, ziane, parenti ri parenti. E io mi asciugavo la faccia con la mano dopo ogni bacio e, puntualmente, appena uscivamo, m’arrivava un timpuluni…forse fu questo il trauma. Non lo so. Ma, mi chiedo “ciao”, “arrivederci”, “buon giorno” e “buonasera” non sono saluti? Continua »

    Palermo
  • E ora?

    Quel giorno di aprile mi trovavo a lavoro. Mentre controllavo slide e appunti prima di iniziare la lezione, mi collegai a internet per prendere qualche immagine divertente su Palermo da inserire in una diapositiva. Digitai così su Google P-A-L-E-R-M-O e venne fuori una pagine di Repubblica online: “Arrestato Provenzano”. La prima cosa che mi passò per la testa fu “si sono sbagliati” mentre sapevo che non poteva essere così cliccai sul link e si aprì la pagina di Repubblica che riportava ancora la foto del vecchio identikit che titolava, senza ombra di dubbio “Preso il boss dei boss a Corleone”. Lo dissi ai miei colleghi e anche loro risposero con il mio stesso stupore “Non è possibile”. Poi anche loro capirono che era tutto vero. In quel momento mi sentii come quando vidi, l’11 settembre, le torri gemelle che crollavano davanti agli occhi attoniti di tutto il mondo.
    Non solo per l’assurdità del gesto (Provenzano era a Corleone, a casa sua e sotto gli occhi di tutti), ma anche e soprattutto per le conseguenze che si sarebbero presto scatenate. Mi sembrava di ascoltare il silenzio assoluto che avvolge la campagna prima del primo lampo in attesa dello scrosciare della pioggia. “E adesso?”mi chiesi. Ieri, 5 novembre 2007, a distanza di un anno e mezzo da quel giorno di aprile un’altra testa alla piovra è stata recisa. Anzi quattro teste. E tutte e quattro le teste si trovavano ancora a “casa loro” vicino Palermo. La sensazione è sempre quella…un misto di nausea, soddisfazione per il lavoro dei ragazzi della Catturandi, preoccupazione e attesa. Per ora ascolto solo il silenzio prima della tempesta.

    Palermo
  • Inizia “Orienta Sicilia” 2007

    Si svolgerà da oggi fino a giovedì Orienta Sicilia 2007, manifestazione sull’orientamento universitario e professionale. L’obiettivo della fiera è di creare un network che metta in contatto tutti i soggetti interessati a vario titolo al mondo della formazione e del lavoro.

    La manifestazione si svolge alla Fiera del Mediterraneo.

    “Orienta Sicilia”

    Palermo
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