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venerdì 29 mar
  • I soldi sono sempre buoni

    Salve a tutti. È la prima volta che scrivo su questo blog e avverto in un certo senso una responsabilità. Quella di riuscire a dare un punto di vista il più equilibrato possibile nel raccontare una notizia che, agli occhi di un cittadino che segue vicende di politica e attualità, può sembrare irreale.
    Il fatto è che, se non fossi così desideroso di informazione “di vario tipo”, probabilmente non sarei venuto a conoscenza di questa faccenda. Perché a me il giovedì sera piace guardare Annozero e non le Iene.
    E si da il caso che frequentando forum, meetup e quant’altro, mi sia imbattuto in questo video.

    Riassumo la notizia: la Regione Sicilia ha assunto a tempo indeterminato, senza concorso, con stipendio di partenza di 3800 euro netti, 23 caporedattori (4 assunti nel 2001, 4 assunti nel 2004, 15 nel 2006, previa modifica di una legge risalente al 1970) per la Presidenza della Regione. Nonostante il fatto che non ci siano dei redattori in numero adeguato da richiedere un tale numero di caporedattori. Cioè, in buona sostanza i redattori non ci sono proprio. Ci sono solo 23 caporedattori. Spesa annuale complessiva per il contribuente: più di 1 milione di euro .
    La cosa mi ha lasciato basito, anche perché da quelle che sembrano essere le condizioni delle casse regionali, una spesa del genere non mi sembra una spesa razionale.
    Quante cose utili per la popolazione potrebbero essere fatte con più di un milione di euro?
    Ora chiedo a voi, popolazione, avete notato ripercussioni positive per la vostra vita e per la vita della regione in seguito a questa assunzione “sui generis”?
    Personalmente ho estrema difficoltà nel credere a istituzioni che riempiono la testa della gente di prospettive meravigliose e poi rendono così traumatico l’impatto con “l’arido vero”.

    Anche perché a questa chicca, nel recente passato, se n’è aggiunta un’altra, derivata da una inchiesta del settimanale L’Espresso, in cui si parla del controverso fenomeno delle varie “Casa Sicilia” in giro per il mondo.

    Mi piacerebbe tanto sapere quali sono le giustificazioni di tale profusione di denaro pubblico in attività che, all’occhio inesperto di un cittadino che si informa tra TV, giornali e Internet, servono molto poco a migliorare la vita quotidiana di chi questa regione la abita e troppo spesso la subisce.

    Un pò di chiarezza farebbe bene a tutti.

    Ospiti
  • 143 commenti a “I soldi sono sempre buoni”

    1. La tua indignazion è anche la mia: si tagliano servizi essenziali e puoi si distribuiscono stipendi di dubbia utilità (tranne che per i diretti interessati).

    2. Ciao Marco io, passando da un canale all’altro ho visto il servizio delle IENE. Sono indignato, sconcertato, deluso ed esterefatto per quanto succede e quant’altro succederà (Che schifo). Ma sono ancora indignato per chi si faceva intervistare che anzicchè tutelare il suo UNICO (forse) posto di lavoro con motivazioni serie, seriose et valide quasi quasi prendeva in giro l’intervistatore. Che delusione! Che vergogna. E menomale che questo Governo Vi sta bene……tanto con un altro cambierebbero i personaggi ma sarebbe uno schifo uguale………. Buon week end…e piove pure ….

    3. Complimenti Marco. Nessun commento possibile è da fare a questo post Anch’io avevo saputo questa notizia e sentire che la Regione Sicilia ha un numero di “caporedattori” superiori alla somma di tutte le altre regioni c’è solo da rimanere sconcertati.Daltronde fa il pari con i contatombini comunali, quindi i nostri Enti Locali sono in sintonia.Di tutto questo però siamo responsabili noi che li abbiamo rieletti sapendo quanta collusione c’è al loro interno.E’ il risultato di una campagnae elettorale incentrata sull’affarismo ed i miei concittadini dovrebbero imparare a rinunciare a 100 € o ad un cellulare che poi , una volta eletti certi politici, costano alla comunità sicuramente più del loro costo intrinseco.

    4. che ne dite di “raccogliere” i nostri modi di essere basiti, le nostre indignazioni, i nostri modi di non condividere un azione delle istituzioni pubbliche su questi e altri temi, raccoglierli in uno spazio, un contenitore, e di renderle pubbliche sia alla stampa che all’organo pubblico che ha suscitato in noi queste sensazioni di disappunto ?
      Perche’ da sole individualmente le nostre indignazioni non so a quanto possono servire a cambiare un sistema.
      Cioè quello che propongo è:
      visto che la CLASS ACTION è passata al Senato (grazie ad un errore di un santo di forza italia) perchè non portiamo avanti una CLASS ACTION delle nostre indignazini locali e le indirizzaimo a quegli organi istituzionali che hanno generato la nostra indignazione ?
      😉

    5. @Enzo76:
      credo che il topolino partorito dalla montagna possa servire a poco in questa occasione.
      l’unico e ultimo strumento che hanno i cittadini per poter dire la loro è IL VOTO, che, stranamente, non segue il trend dell’indignazione. Forse la carenza più grave è la patologica assenza di una qualsiasi alternativa politica, che sia di destra vera o di sinistra vera.
      Siamo sempre nelle mani di gente che non appartiene a nessuna idea politica, che sia liberismo o che sia socialismo.
      personalmente lo definirei futtifutticadiuperdonaatuttismo.

    6. Se l’amministratore del vostro condominio assumesse portieri o giardinieri più del necessario continuereste a pagare la vostra quota senza fiatare?

    7. a meno che l’amministratore non ti dica che grazie alle sue assunzioni il giardino è più bello.
      e allora una parte sta zitta perchè gli crede. una parte ha parenti tra gli assunti. una parte fiata ma viene tacciato di essere asociale.
      almeno nei condomini, va pressappoco così 😀

    8. Prenderne atto e basta non va… a questo punto che si fa? petizione per cambiare la legge regionale? si può fare…?

    9. Quello che mi lascia totalmente spiazzata è l’assoluta mancanza di pudore o imbarazzo da parte degli esponenti politici rispetto a simili sprechi di denaro pubblico. Il loro ergersi al di sopra del giudizio dei cittadini, la loro spavalda impunità è un oltraggio al contribuente. Perchè non promuoviamo delle forti iniziative popolari di dissenso?

    10. E’ di oggi la notizia di un reparto ospedaliero,in Calabria,che e’ stato ultimato con tanto di costose attrezzature,solo che nelle more il Servizio che avrebbe dovuto svolgere
      e’ stato eliminato,mentre nessuno si e’ preoccupato di bloccare “la spesa”.
      Se si fosse bloccata la spesa,il contribuente avrebbe fatto una certa economia,
      ma qualche fornitore ne sarebbe stato danneggiato.
      L’andazzo e’ questo,per adesso,in Italia.
      In questi giorni si
      e’ parlato che dei 1.500 miliardi di euro
      che costituiscono l’ammontare del PIL
      in Italia attualmente,
      lo Stato ne sottrae in tasse ben 750.
      Tolti 150 per le pensioni e 100
      per la Sanita’,ci sono 500 miliardi di
      euro l’anno che i nostri governanti hanno a disposizione per “la spesa”.
      La “spesa” in Regione Sicilia si dice sia intorno ai 25 miliardi di euro/anno
      e la Sicilia 2007 si ritrova a coprire un “buco” di 2 miliardi di Euro.
      Ora facciamo un piccolo ragionamento.
      Ammettiamo di razionalizzare la spesa in Sicilia e di rispettare tutti i limiti
      preventivati.Che senso avrebbe fare questo se nel resto del Paese Italia
      altri “gongolano” negli sprechi?

    11. amodeo
      quando ho iniziato il mio commento,non
      era stato pubblicato il tuo,il cui
      contenuto,ovviamente,condivido…

    12. Ma infatti è proprio per questo che contesto Totò Cuffaro alla radice: prima ancora di addentrarsi nel merito delle sue pendenze giudiziarie, sono proprio queste iniziative (Casa Sicilia, 23 caporedattori) che mostrano quanto il re sia nudo.
      Buon proseguimento.

    13. Da una elezione ad un altra passano 5 anni!
      Durante questi 5 anni per i cittadini c’è la possibilità di interagire con la classe di amministratori eletta !!!
      Ma questo dipende dai cittadini che, se sono indignati per la cattiva gestione della cosa pubblica, possono unirsi e manifestare insieme il loro disappunto/indignazione per la cattiva gestione.
      Cio’ dipende solo ed esclusivamente dalla capacità dei cittadini indignati di unirsi in gruppi e di raccogliere i numeri per portare avanti un azione che mira a mostrare pubblicamente la non accettazione della politica della classe politica che amministra.
      Questa azione per essere efficace deve essere portata avanti in maniera pubblica, coinvolgendo quanti piu’ mezzi di comunicazione e deve essere indirizzata “ufficialmente” alla classe istituzionale di governo.
      Si chiama politica della “cittadinanza attiva” !
      Ci sono persino programmi finanziari dell’Unione Europea a supporto della “cittadinanza attiva”, quindi non è fantasia nè filosofia astratta.
      La cittadinanza attiva http://www.cittadinanzattiva.it vede i cittadini quali attori per la tutela dei propri diritti nei campi della vita pubblica.

      Se cio’ non avviene vuol dire che in fondo il cittadino non ha un elevato livello di indignazione tale da mettere questa azione in pratica !!!

    14. marco, nulla da dire… se non “che schifo”… e se penso anche che c’è tanta gente giovane e meno giovane che a palermo fa più di un lavoro per poter portare a casa i soldi giusti per l’affitto, le bollette e il pane… c’è davvero molto che non va nella nostra amministrazione. nessuno ha più opportunità di lavoro. anzi di lavoro si, ma senza essere pagati.
      se c’è una petizione da firmare io ci sono!

    15. @enzo76:
      ma in buona sostanza che cosa si potrebbe fare di concreto?
      noi sappiamo che in sicilia si potrebbe risolvere, ad esempio, il problema dell’approvvigionamento energetico facendo riferimento a fonti rinnovabili ad impatto ambientale veramente scarso. ma se la politica dello stato e della regione va in un altro senso (tra poco resteranno “tracce” di ferrovia in sicilia, ancora meno per quanto riguarda la ferrovia elettrificata, perchè ancora si va a diesel), noi cittadini che ci possiamo fare?
      se ci affligge il problema dei rifiuti, e sappiamo che con la raccolta differenziata si può immettere parte dei rifiuti in un circuito di riciclaggio, ma la politica della regione è quella degli inceneritori, noi cittadini che possiamo fare?
      se abbiamo il problema dell’acqua in molte zone della sicilia e poi quella che abbiamo la facciamo imbottigliare alla nestlè…
      c’è un sacco di gente che si sbatte per i diritti di tutti, ma resta il fatto che questo sacco di gente (almeno ancora) non è la maggioranza.
      quindi al momento di decidere chi votare vengono elette sempre le stesse persone.
      che perpetuano sempre le stesse politiche.
      qua quello che si fa è sostenere interessi diversi da quelli della collettività. a testa bassa, senza curarsi assolutamente del livello di sopportazione della gente.
      che non è infinito.
      il mio sogno è quello di vedere il popolo italiano riuscire ad aggiustare le cose tramite strumenti democratici. ma temo che a breve la misura sarà colma (se già non lo è) e molta gente si prenderà quello che le spetta senza strumenti democratici.

    16. Scusa la volgarità Marco, ma per dare bene il senso và detta così : ” c’è di lanzarsi”.
      Vorrei sottolineare una cosa che credo non sia stata ancora rilevata, nel servizio delle Jene la cosa più scandalosa non è Cuffaro da cui non mi aspetto niente di diverso, ma i giornalisti che alla domanda ” dovè Cuffaro?”, rispondono con un’omertà tipica …( vabbè non lo posso scrivere chiaro perchè se nò mi citano, e mentre loro gli avvocati ce li hanno anche gratis io non me li posso permettere).
      Ora, io sono pronto a qualsiasi iniziativa che possa manifestare il nostro sdegno, ma intanto, ORA, subito, l’unica cosa che mi viene ( e che credo non sia punibile dalla legge) è una bella “maledizione”;
      : A tutti i capiredattori della Regione, se pensate che quello che fate è pagato ragionevolmente, se pensate che quello che fate..serve ed’è essenziale, se pensate che isoldi che prendete NON sono tolti a gente che ne avrebbe bisogno, ai servizi, alla sanità,…e allora bene;
      in caso contrario…” TUTTI MIRICINALI”.

    17. …….è inutile “toccarvi”, le mie arrivano.

    18. Io ho inviato il link a Beppe Grillo, magari potesse dare un pò di spazio a questo schifo….

    19. La cosa più assurda è un’altra: che oltre un mese fa questa inchiesta l’aveva fatta Repubblica, sia sul Nazionale che nelle pagine di Palermo, e nessuno si è indignato. Ora arrivano le Iene e sono tutti adirati. Mah… Allego il pezzo di Emanuele Lauria del 3 ottobre 2007. Saluti cari.

      In ventitrè nell’ ufficio stampa: più di Palazzo Chigi e del Quirinale
      Cuffaro, assunzione record di giornalisti

      Il sindacato: ‘Metodi clientelari’. Stipendi da 3.800 euro al mese Nello staff di Prodi sono dieci, nelle altre regioni non superano i tredici Da ieri in servizio gli ultimi due arrivati: tutti chiamati senza concorso

      EMANUELE LAURIA

      Le ultime due assunzioni sono scattate il primo ottobre: Guido Monastra, già direttore di diversi telegiornali locali nonché storica voce del Palermo calcio, e Francesco Inguanti, stretto collaboratore del governatore Cuffaro con in tasca da qualche mese la nuova tessera di pubblicista, sono gli ultimi arrivi nell’ ufficio stampa della presidenza della Regione. Una struttura extra-large, che oggi conta 23 giornalisti sui 24 posti previsti in pianta organica. Le due immissioni in servizio più recenti, come tutte le precedenti, sono state effettuate per chiamata diretta, in base a contratti a tempo indeterminato: questo prevede una legge regionale del 1976. Una legge cambiata più volte dall’ Ars, ma solo per allargare gli organici: Palazzo dei Normanni, dal 2004 a oggi, è intervenuto prima per portare da quattro a otto il numero dei giornalisti, poi da 8 a 24. E nel marzo del 2006, alla vigilia delle elezioni, Cuffaro ha messo la firma su una vera e propria infornata di comunicatori: dentro tutti i portavoce degli assessori uscenti. Erano rimasti tre posti liberi. Ora ce n’ è solo uno ancora in palio. Le richieste non mancano. Come le polemiche. «Metodi che, pur ammantati di regolarità formale, tradiscono clientela e collateralismo», dice Enrico Bellavia, segretario provinciale dell’ Assostampa. «No ad assunzioni lottizzate», affermano Pasquale Barranca e Nuccio Carrara, componenti dell’ esecutivo regionale dell’ associazione. Manca invece un coordinatore della struttura: Giancarlo Felice, che aveva ottenuto quest’ incarico, si è dimesso l’ 11 giugno: «Motivi di salute», ha spiegato nella lettera al governatore. Sullo sfondo, le difficoltà di gestione di una redazione fatta di soli “graduati”, come un esercito composto esclusivamente da generali. A sostituirlo, probabilmente, sarà Monastra. Il trattamento economico dei membri dello staff di comunicazione di Palazzo d’ Orleans è da caporedattore: 3.800 euro netti al mese. Felice ha tentato di riorganizzare l’ ufficio, assegnando a dodici componenti il compito di seguire, da Palazzo d’ Orleans, l’ attività degli assessorati. Ma il distacco nelle sedi decentrate, ipotizzato al tempo dell’ assunzione in massa del 2006, non è mai avvenuto. «La soluzione ideale – dice Felice – sarebbe stata l’ assegnazione fisica di due giornalisti per ogni assessorato: ma la legge non lo prevede, c’ è poco da fare». E così, i 21 componenti dell’ ufficio stampa della presidenza sono rimasti a lavorare negli angusti locali di Palazzo d’ Orleans e negli assessorati sono entrati altri 12 giornalisti, reclutati come portavoce – con contratti a termine – dai nuovi capi politici delle amministrazioni. Uno spreco di risorse? Felice non è d’ accordo: «Inutile disquisire sulla congruità del numero di giornalisti: ripeto, ci sono le norme e si applicano». La legge è legge, d’ accordo. Ma nessun’ altra Regione schiera una pattuglia così folta di comunicatori: in Lombardia sono 13 i professionisti al lavoro per la giunta, che divulga la propria attività attraverso un’ agenzia di stampa. E non è diversa la situazione in altre realtà meridionali: dieci i giornalisti in servizio per la Campania del presidente Bassolino, sette pubblicisti e tre professionisti. E in un’ altra regione popolosa come la Puglia (quattro milioni di abitanti) la presidenza ha a disposizione tre giornalisti, uno assunto a tempo indeterminato e gli altri con contratti a termine, più il portavoce di Nichi Vendola. Stop. Certo, nelle Regioni a statuto speciale le maglie sono un po’ più larghe: il governo del Friuli conta un ufficio stampa grande quanto quello della Lombardia, e la piccola provincia di Trento ha a propria disposizione uno staff di dieci giornalisti. Ma con Palazzo d’ Orleans, organici alla mano, non può competere neppure la presidenza del consiglio: fra l’ ufficio stampa di Palazzo Chigi e lo staff di comunicazione del governo sono dieci i giornalisti sotto contratto. E il Quirinale? Con il portavoce del capo dello Stato, Pasquale Cascella, c’ è una giornalista pubblicista e tre dipendenti che hanno fatto il corso di comunicazione della scuola superiore della pubblica amministrazione. Cuffaro, sotto questo aspetto, batte pure Napolitano.

    20. Per chi si è occupato di giornalismo a palermo, anche solo di striscio, la notizia era abbastanza nota da tempo. Anche perche questa chiamata diretta è il contrario assoluto di ogni meritocrazia trasparente. Ma mi rendo conto che di trasparente in Sicilia non c’è neanche l’acqua.

      Detto questo, avete notato che alla battuta della Iena “C’è ancora un posto libero” Cuffaro risponde “Se mi chiama QUALCUNO e mi parla bene di te, può darsi che TI FACCIO un COLLOQUIO e ti assumo”??? Ma vi rendete conto? CUffaro non si accorge di quanto sia istituzionalizzato nella sua percezione il meccanismo della raccomandazione. E’ una cosa deprimente.

      Ma tanto, come dice Monastra, “non è un problema mio”

    21. @Lucio:
      l’articolo era disponibile online? perchè generalmente mi informo online e la cosa non mi è arrivata.
      poi, cosa c’è di strano se ci si indigna “con ritardo” rispetto all’articolo da te postato?
      vuol dire che nessuno, tra le persone che ne erano a conoscenza, te compreso, hanno ritenuto il fatto di una gravità tale da diffonderlo in rete.
      o forse si è dato per scontato il fatto che lo sapessero tutti e che quindi non aveva senso amplificare la notizia.
      chiacchiere a parte sulla diffusione della notizia…nel merito?

    22. @Lucio:
      comunque grazie per aver postato l’articolo. rende tutto più preciso rispetto a un servizio delle Iene.
      grazie 🙂

    23. Un articolo su l’Espresso apparso qualche giorno fa criticava giustamente l’enorme dispendio di fondi che tutte le regioni italiane fanno al solo scopo di aprire sedi prestigiose di rappresentanza all’estero, sacrificando sull’altare di un ritorno di immagine – tutto poi da verificare – le esigenze ed i bisogni delle loro comunità emigrate.

      L’articolo riportava le spese più scriteriate, dai 12.776.000 euro della Toscana ai 2milioni della Puglia, ai 9milioni della regione Piemonte, fondi che se utilizzati in emigrazione avrebbero certamente contribuito a risolvere piu’ di un problema.

      Neanche la Sicilia faceva eccezione in quell’articolo che riportava lo scandalo (la vera vergogna) delle “Casa Sicilia”.

      Pur censurando nel merito e senza remore l’operato di Toto’ “Vasa Vasa”, noi dobbiamo ricordare a proposito delle Casa Sicilia, che la Regione Siciliana, a differenza delle altre regioni, avrebbe ben titolo ad aprire le sue Casa Sicilia, come vere e proprie Ambasciate, in quanto la sua stessa costituzione, nata nel lontano 15 maggio 1946, due anni prima di quella della Repubblica italiana, le conferisce uno statuto speciale di autonomia e la qualità di Stato confederato all’Italia e, di conseguenza l’abilita ad aprire ambasciate in tutte le capitali europee e del mondo intero.
      Disgraziatamente i politicanti siciliani non vedono al di là dei confini della loro circoscrizione elettorale.
      Immaginarli come uomini che conoscono la mondializzazione, le lingue straniere e le esigenze dei mercati, le relazioni internazionali e il giusto risalto dell’agricoltura siciliana di qualità e delle vinificazioni isolane di marca sarebbe come vincere una lotteria.
      Immaginarli abbandonare la dimensione provinciale e isolana, per abbracciare le tematiche della gente, è vana speranza. Riferendosi alla mondializzazione in atto di tutti i processi conoscitivi, produttivi ed sociali, se realmente credessero nell’esigenza di essere finalmente Nazione, si sarebbero messi a studiare e forse avrebbero imparato la geopolitica, la dipendenza dei fenomeni e degli eventi. Invece non sono mai riusciti , purtroppo, a riconoscere le potenzialità della nostra Terra e a darle il giusto rilievo. Cooperazione, artigianato, commmercio e pesca sarebbero potuti diventare Ministeri utilissimi e, grazie ad un vero Presidente e non al “vasa-vasa” di turno, com’é nel caso attuale, sarebbero riusciti ad innescare le operazioni giuste per l’avvenire e il progresso della nostra Sicilia.
      La decisione di aprire Casa Sicilia all’estero pur in ottemperanza ad una legge regionale del 2002, alla fine risulta ripresa e copiata di sana pianta da un nostra precisa proposta che, per di più, metteva a disposizione della regione uomini e non pupi e avrebbe consentito di ridare lustro ad una Sicilia, oggi continuamente ridicolizzata da troppi tristi personaggi.
      Allora si’ che avremmo potuto organizzare realmente quelle ambasciate di cui la nostra Sicilia ha realmente bisogno e non, per l’ennesima volta, offrire strumenti ed occasioni di vantaggio ad associazioni a del……, specchio di tutti quegli enti bidoni che in Sicilia nascono come funghi.
      Questi squallidi rappresentanti non hanno alcuna remore nell’accumulare debiti per milioni di euro aprendo e chiudendo fatiscenti ambasciate che servono solamente a soddisfare amici, parenti e a sistemare politicanti e qualche fidanzata/amante che hanno incontrato in qualche loro missione intercontinentale.
      Quanta improvvisazione con relativo spreco di fondi pubblici che, se altrimenti indirizzati, avrebbero certamente risolto alcuni dei tanti problemi delle nostre comunità della Diaspora.
      Parliamo dei problemi degli anziani, di giovani, di disoccupazione, di rientri, di lingua siciliana, di necessaria alfabetizzazione, di formazione professionale, di corsi scolastici integrati con i sistemi dei paesi di accoglienza, di centri di riunione diurni, di consultori familiari, di ospizi, di consultori per le tossicodipendenze e le varie patologie, etc… .
      Quanto ci sarebbe da fare, Presidente “Vasa Vasa”, abilissimo a promettere senza l’impegno di mantenere promessa. Al pari dei tuoi omologhi, dovresti finalmente essere mandato a casa vuoi per incompetenza, vuoi per poca trasparenza, vuoi più semplicemente per avere ormai fatto il tuo tempo.
      La Sicilia ha bisogni ed esigenze che sfuggono alla classe politica attuale, distratta dalle gite turistiche e dall’apertura/chiusura delle casa Sicilia, ma puo’ contare ancora sui suoi figli migliori, quelli che non accettano i compromessi, che non patteggiano il posto di lavoro come un favore, ma lo reclamano come un diritto negato, quelli che non fanno la coda nelle segreterie dei partiti o negli ufffici elettorali del “vasa vasa” di turno, ma sono capaci di prendere la valigia, non più di cartone ma, ahimé, pur sempre valigia, e cercano lontano dalla propria terra opportunità di lavoro ed esistenza, miraggi e magie che una Madre matrigna non riesce ancora ad offrire loro.

      Francesco Paolo Catania

    24. Questo scandalo è terribile ma il vero scandalo è la sua quotidianità. Tutta la finanza locale e regionale è così:la formazione professionale, la sanità, le guardie forestali, le consulenze, le “case Sicilia”, tutto, tutto, tutto. Appena hanno un centesimo assumono un amico.
      Che fare?
      Non basta indignarsi. Né invocare il taglio della spesa pubblica in quanto tale. Le stesse somme possono servire a tante di quelle cose che nemmeno possiamo immaginare. Nè si può invocare la disoccupazione per questo scempio assistenziale. I migliori, perché pochi, i migliori, che tratterrebbero con il loro know-how risorse e attirerebbero veri insediamenti produttivi, non hanno scelta che la fuga, i peggiori sono assunti dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune, dall’ente inutile pubblico e da quello inutile privato foraggiato dal pubblico.
      Ma la nostra democrazia è bloccata. Il POPOLO SICILIANO NON SI INDIGNA NELLA CABINA ELETTORALE! Gira, gira il problema è questo. Non c’è vera alternativa, è vero. Ma non ci sono in giro nemmeno molte persone che si vogliono impegnare in politica per crearla. Questo popolo ha problemi specifici che nessun partito risolve? Bene, organizziamoci, facciamo un Nuovo Vespro. Macché! Vogliamo il giustiziere della notte che faccia tutto per noi e poi votiamo per l’amico che si porta con…
      Non ho molte speranze.

    25. Beh, quelle assunzioni rientrano, come ben sanno gli addetti ai lavori, nel quadro più generale delle “stabilizzazioni” dei giornalisti. Anche il nostro pocoamato sindaco potrebbe (e dovrebbe) stabilizzare i suoi giornalisti dell’ufficio stampa del comune, che invece risultano “consulenti”.
      Ovviamente il fatto che si assumano 23 giornalisti professionisti (dovrebbero almeno essere tali, per quel che ne so) TUTTI con la qualifica di caporedattore (e quindi relativo stipendio) è la solita presa per i fondelli che trasforma un atto “dovuto e auspicabile” nel solito atto di clientelismo a cui tutti siamo abituati.
      Anche perché di caporedattore ne bastavano 2 e gli altri sarebbero potuti entrare come redattori. Ma poi si sarebbero offesi…

    26. ‘sta storia era nota da tempo e anche fosse passata in TV nazionale ad ora di cena in periodo elettorale io credo che il popolo siciliano non si sarebbe indignato, molti viceversa si sarebbero chiesti se c’era uno spiraglio per il proprio cugino o nipote.

    27. E’ spiacevole dirlo, ma l’unica soluzione che c’è è andarsene via da qui e da lontano continuare ad amare questa terra e quei poveri siciliani che vivono nell’illusione che le cose possano cambiare…

      un ragazzo senza lavoro che forse si vedrà costretto ad emigrare…

    28. Ventirè.
      Culo.

    29. Vincenzo, io sono tra quelli che si è preso la truscia molti anni fa e il lavoro se l’è andato a cercare da solo in una città che non conoscevo, dove non mi conosceva nessuno e dove non avevo conoscenze.
      Mi sono inventato un mestiere per il quale non avevo studiato ma che sono felice fare e questo già mi gratifica.
      Il fatto che ventotto di noi abbiano pensato fin ora di commentare questa notizia che offende chi lavora e si spacca la schiena per portare il pane e un poco di companatico a casa e fa inca..are chi lavora a sei mesi, a tre mesi o in nero, oppure ancora chi a 40/45 anni è ancora precario, il fatto dicevo che siamo noi in ventotto ha due valenza fondamentali.
      1) Siamo liberi pensatori e giustamente ci viene rabbia a pensare a quanto si arriva e con quale sicumera.
      2) Siamo tra quelli che non riusciamo, o per scelta rinunciamo, ad avere la giusta raccomandazione per “sistemarci”.
      Questo per dire che nel sistema siciliano ho la convinzione che almeno il 90/95 per cento occupa posti pubblici perchè raccomandato, quindi parliamo di una gran massa di persone, e loro familiari, che legata a doppia mandata ai politicanti ai vari livelli, mai e poi mai si permetterebbe sputare nel piatto dove mangia e dire peste e corna di chi ci governa o ci ha governato.
      I meccanismi che regolano i concorsi pubblici hanno duecento lati deboli sfondabili con un soffio, se poi ci sono, perchè ci sono, leggine regionali ad acta, le vogliamo chiamare così, che consentono nella piena legalità, ci mancherebbe, a chi ci governa di assumere direttamente e non a livelli impiegatizi ma a livelli di quadro, allora ci dobbiamo dare randellate sull’apparato riproduttivo e fare il mea culpa per il nostro distacco dall’amministrazione regionale che legifera, o emette circolari della Presidenza, non conosco i termini esatti, nell’assoluta indifferenza dei cittadini.
      Certo il voto è l'”arma” che ci resta ma voi credete che i 61 a 0 nascono per simpatie, per vicinanze ideali o politiche o piuttosto per ringraziare di favori, favoretti et similaria ?
      Io credo che chi percepisce quei 3.800 netti avrà serie difficoltà a giustificare con la propria coscienza di essere nel giusto quando poggia la testa sul cuscino, tutte le notti.
      Chi ce li ha messi, credo abbia perso anche il senso della propria coscienza e non gli fa ne freddo ne caldo.C’è la legge….
      Giuanni

    30. Mi scusi Giuvanni, ma lei non pensa che puru tutti sti ventirè giornalisti si spacchino il ventitrè per portare il panuzzo a casa? (non a caso è stato scelto il numero. Una chiara strategia di marketing)
      Veda che il lavoro c’è ed è moltissimissimo:
      Rassegne stampa dei nemici della cuntintizza, fissarie contro l’antimafia, gomblotthi, remissioni, rimessioni, missioni, proclami, dichiarazioni di guerra, etc.
      Secondo me picca sono ventitrè ce ne vorrebbero minimo minimo settantanove.

    31. scusate la mia ingenuità: ma se alle prossime elezioni regionali invece delle destre salgono le sinistre, i 23 capiredattori verranno licenziati? :-S

    32. A me pare che, a parte una sparuta minoranza, i siciliani siano più inclini all’indignazione solo quando vengono esclusi dalla spartizione della torta.
      Poichè questa metodologia della spartizione nonchè la difesa del privilegio sono assunti a sistema, appare chiaro come notizie riguardanti questo specifico episodio, come tanti altri, passino perlopiù sottotraccia.

    33. Non ci interessa come popolo questi fatti. QUello che ci preoccupa invece e` l’implimentazione immediata e applicazione totale dello Statuto Speciale per l’autonomia Siciliana e la riattivazione dell’Alta Corte. Tutto altro che si discute qui non ha nessuna importanza. Solo la difesa dell’autonomia del popolo Sicliano ci interessa!!!!!!!!!

    34. @tuhapi:
      I 23 capiredattori sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato, cioè rimarranno dipendenti fino all’età della pensione o fino a quando dovessero decidere di dimettersi (?).
      Giova riflettere sul fatto che, essendo stati reclutati da un governo di centro-destra, nell’ipotesi di un futuro governo di sinistra potrebbero in teoria costituire, come dire, una difficoltà alla veicolazione delle informazioni dal Palazzo verso la gente.
      Comunque, possiamo stare tranquilli: quello che fanno per ora è soprattutto la rassegna stampa, cioè una sorta di raccolta-collage (o, se preferite un copia-incolla…) delle notizie ritenute interessanti per l’attività del presidente.
      Da notare che questo compito è stato svolto per tanti anni e altrettanto bene da alcuni dipendenti non giornalisti di quello stesso ufficio (però pagati meno della metà).
      Forse si potrebbe ipotizzare anche l’ipotesi di un danno erariale, che ne dite?

    35. anche io ho visto questo servizio. Non si può tacere dinnanzi al fatto che quelli che pagano gli stipendi a questi siamo noi…noi tartassati dalle tasse, quelli che con 600 euro di pensione detraendo l’irpef è meglio che se la tengano la pensione ..e solo un prestito, quelli che se per caso sbagliano a gettare i rifiuti almeno di 5 minuti beccano 200 euro di multa , quelli che se parcheggi sotto casa tua ti ritrovi la multa dell’apcoa ….cavolo il marciapiede sarà anche mio dopo tutte ste tasse!!!! quelli che se vai al collocamento ti guardano male perchè forse è meglio che te ne vai a Lourdes.. almeno li hai più speranze… quelli che il progetto inla ….HIHIHIHI chi non si è iscritto al progetto inla?????????!!!!
      è ORA DI DIRE BASTA!!!!!!!!!di fare cose concrete …..di fare capire che siamo noi che dobbiamo decidere cosa fare per governare meglio.CAVOLO LI PAGHIAMO PURE!!!! PER FARCI COMANDARE!!! l’uomo ha fatto tante cose geniali perchè su questo si è fatto fare fesso????

    36. Questisono i nomi…in caso vi possano servire..http://82.187.202.146/ufficiostampa/redazione.htm

    37. http://82.187.202.146/ufficiostampa/Index.htm
      Sito dell’Ufficio Stampa Presidenza della Regione Siciliana.

      Con 21 addetti stampa per Palermo, un sito che come dominio ha un numero: 82.287.202.146. Complimenti !!!

      21 addetti stampa a Palermo per postare alcuni (2-3-4) comunicati al giorno? E tra l’altro dal 13 novembre ad oggi (18 nov.) non ci sono comunicati !!! E che lavoro hanno svolto in questi 5 giorni 21 addetti ?

      Riflessione:
      se l’indicatore per misurare la necessità di impiegare 21 persone nell’ufficio stampa della presidenza regionale è la mole di informazioni che debbono essere rese pubbliche sull’attività dell’organo istituzionale, una verifica della mole di laoro puo’ essere rappresentata dai contenuti riportati nel sito web!
      Allora la domanda è: da cosa è giustificato il pagamento di 21 stipendi se nel sito viene riportata una quantità di informazioni che potrebbe essere elaborata da molte meno persone (2-3-4) ?
      Se non è possibile trovare una risposta a questa domanda, e’ leggittimo pensare al danno erariale.
      Ma chissà che qualcuno non ci dimostri che oltre al lavoro di raccolta e pubblicazione delle notizie sul sito web, ci sia altro lavoro di comunicazione stampa essenziale all’organo istituzionale, ma che non risulta visibile al pubblico !

    38. …INTANTO…scrivere un bel ” VERGOGNA”, non sarebbe male..

      guido.monastra@regione.sicilia.it
      Giulio Ambrosetti 091 70 75300 gambrosetti@regione.sicilia.it
      Laura Compagnino 091 70 75300
      lcompagnino@regione.sicilia.it

      Fabio De Pasquale 091 70 75300 fdepasquale@regione.sicilia.it
      Ivana Di Nuovo 091 70 75300 idinuovo@regione.sicilia.it
      Giancarlo Felice 091 70 75247 giancarlo.felice@regione.sicilia.it
      Maria Pia Ferlazzo 091 70 75300 mpferlazzo@regione.sicilia.it
      Enzo Fricano 091 70 75300 enzofricano@regione.sicilia.it
      Fabio Geraci 091 70 75300 fgeraci@regione.sicilia.it
      Francesco Inguanti 091 70 75339 f.inguanti@regione.sicilia.it
      Stanislao Lauricina 091 70 75300
      slauricina@regione.sicilia.it

      Ludovico Licciardello 091 70 75300 lulicciardello@regione.sicilia.it
      Pietro Messina 091 70 75300 pmessina@regione.sicilia.it
      Luisa Miccichè 091 70 75300 lmicciche@regione.sicilia.it
      Franco Nicastro 091 70 75129 franco.nicastro@regione.sicilia.it Pietro Nicastro 091 70 75285 pietro.nicastro@regione.sicilia.it
      Vito Orlando 091 70 75300 vorlando@regione.sicilia.it
      Wladimir Pantaleone 091 70 75300 wpantaleone@regione.sicilia.it
      Santa Scolaro 091 70 75120 sscolaro@regione.sicilia.it
      Stefania Sgarlata 091 70 75300 stesgarlata@regione.sicilia.it
      Manlio Viola 091 70 75300 mviola@regione.sicilia.it
      Gregorio Arena Ufficio di Catania – 095 7152505 gregorio.arena@regione.sicilia.it
      Luigi Sarullo Ufficio di Roma – 06 49272720 lsarullo@regione.sicilia.it

    39. L’ufficio stampa, mah! Per ritagliare articoli non è necessario essere giornalisti e neanche laureati, se devono essere selezionati in base a delle parole chiave (sicilia, totò etc) si potrebbe assegnare il compito anche a del personale d’ordine. Se viceversa questi funzionari-giornalisti devono elaborare comunicazione principalmente verso l’esterno una qualche giustificazione potrebbe esserci. Vorrei sapere se esiste un Dipartimento Comunicazione che abbia la responsabilità sia della comunicazione esterna sia di quella interna, la seconda probabilmente più necessaria della prima. Non è che la politica ha bisogno sopratutto di propaganda? Comunque ecco un prodotto dell’ufficio stampa della RS
      http://82.187.202.146/ufficiostampa/2007/OTTOBRE/cuffarounomattina.htm

    40. Ho accolto in pieno l’invito di GOKU, 23 “vergogna” scritti in maiuscolo e firmati “uno di quelli che vi pagano lo stipendio”… invito anch’io a fare altrettanto

    41. Con le facce di bronzo che si ritrovano ci rideranno sopra! Disgustorama! 🙁

    42. forse è vero ma la mia coscienza ne gioverà. Spedito anch’io.

    43. fatto anch’io

    44. Inviata anche io!

    45. Caro Marco, capisco che c’è chi si informa solo on line, ma io lavoro nei giornali e ti dico: se ti vuoi informare sul serio, prendi i giornali e lascia perdere la tv. Baci e abbracci

    46. A scusa, nel merito, sto nel sindacato dei giornalisti da 10 anni e ho sempre fatto battaglie contro queste porcherie negli uffici stampa istituzionali. Come vedi, però, non sono (ancora) servite a molto

    47. Lucio io credo che se ti vuoi informare sul serio devi rivolgerti a chi fa informazione sul serio, con qualunque mezzo, compresa l’oralità. Direi che questa distinzione tra giornalisti e resto del mondo, considerato anche il livello medio del giornalismo italiano e le bufale pubblicate, dovrebbe cedere il passo a buone fonti vs. cattive fonti.

    48. Se ti vuoi informare sul serio devi rivolgerti a chi fa informazione sul serio. Ma chiddi seri sono chiddi che scrivono apoliticamente parlando?, Seri sono chiddi convinti che quello del giornalista è un mestiere slegato dalle logiche di potere? Seri sono quelli che cercano di informare manifestando palesemente tutti i punti di vista? Seri sono chiddi che rispettano il lettore? Per cui se uno si vuole informare si deve accattare tutti i giornali quotidiani, si deve ascoltare tutte i notizi radio, s’ava vidiri tutti i telegiornali, tanto vale che non si travagghia più e si cerca in tutti i modi un posto di caporedattore alla regione siciliana.

    49. per l’oralità va bene youporn.com????????????

    50. Citerò l’intellettuale palermitano Pecorella (…): «La mamma dei cretini è sempre incinta e a Palermo i padri dei cretini hanno le amanti». 😀

    51. ..perchè meravigliarsi tanto .E’ solo
      la punta di un iceberg chiamato VERGOGNA.
      Don TOTO’, in Sigilia può permettersi questo e altro,in ogni campo.Infondo ha tolto dalla strada 23 padri di famiglia che si fanno chiamare “caporedattore” per soli 3.800 euro al mese.Circa poi,la qualità di questi “professionisti”
      degli uffici stampa della regione è solo un fatto marginale. I giornalisti,quelli veri,quelli quelli seri,continueranno amangiare pane duro,ma conservano la dignità…preferibilmente lontani dalla Sigilia.

    52. Tonyno, questa è buona. 😀

    53. semplicemente vergogna….vergogna vergogna….3800 euro al mese…vergogna….e gente che nemmeno puo comprarsi i farmaci….3800 euro x 23 lavoratori…..vergogna!!

    54. ..non’è un problema mio!

    55. ciao marco,lo sappiamo tutti è la politica di cuffaro e vero che la legge è stata fatta nel 70 ma il buon senso di come spendere il denaro pubblico dove lo mettiamo.ci sono famiglie che vivono sulla soglia ella povertà e noi spendiamo 1 ml di € per far piacere a qualche amicooooooo..be!be!bbbbbbe dicono a striscia…

    56. @Lucio:
      per quanto riguarda l’informazione la tv la uso moooolto poco, e di questo moooolto poco non fanno parte i tg. report ad esempio. minoli ad esempio. lucarelli ad esempio. di questo tipo insomma.
      le notizie quotidiane le apprendo dalla rete. E ne girano tante. molte di più rispetto a quello che si trova sui giornali.
      questa l’ho letta sul meetup palermo1 in cui veniva citato proprio il servizio delle iene. tracce altrove non ce ne sono. neanche usando il motore di ricerca di Repubblica.it.
      @Tony:
      d’accordo con quello che hai scritto. anche se ci dovrebbe essere una tendenza generale di chi fa informazione, anche a livello “amatoriale”, di mettere in evidenza certe notizie. e di cercare di diffonderle. soprattutto quelle in cui è evidente un “eccesso di zelo” delle istituzioni supportato da fondi pubblici.
      @nino:
      tra i commenti c’è l’articolo sull’argomento pubblicato dalla versione cartacea di Repubblica, postato da Lucio.
      rende tutto più chiaro.:)

    57. Marco hai ragione. Infatti quando hai proposto questo tema ti ho incoraggiato a scriverlo e a spedirlo. Giusto?

    58. la risposta di Monastra è davvero un insulto. Non riesco a non fare sangue amaro, sul serio. Ha detto bene Pietro: è una questione di dignità

    59. Chiamiamo le cose con il loro nome:CHE SCHIFO!La Sicilia sta morendo e tutti se ne fregano! Nonostante pensi alla mia Terra in ogni istante della mia giornata è in occasione come questa che dico volentieri:”Meno male che me ne sono andata!!!”.

    60. Confermo tony. però sicuramente sia tu che altri che scrivono qua erano a conoscenza già da prima della notizia.
      perchè non c’è esitazione se si tratta di esprimere delle opinioni, ad esempio, su Beppe Grillo, mentre per diffondere questa notizia si è attesa la nascita di un nuovo ospite?
      questa è l’unica cosa che critico.
      per il resto devo solo ringraziare rosalio per lo spazio che ho avuto.:D

    61. Io non la ritenevo una notizia meritevole di commento (mi sembra autoevidente nella sua assurdità), mentre quella di Grillo sì. Credo che l’importante sia aver dato spazio a chi riteneva di dover dire la sua sull’argomento…a Palermo pure tu! 🙂

    62. Cari Marco e Tony, non sarà certo un caso che questa notizia è uscita un mese e mezzo fa sui giornali e solo dopo tanto tempo l’hanno ripresa tv e Internet. I giornali, non tutti per carità, fanno un certo tipo di informazione. La tv è intrattenimento a parte rarissimi esempi come Report e le Iene, appunto. Peccato che spesso ci arrivino un mese e mezzo dopo sulle cose… poi per carità, le amplificano perchè il mezzo è molto più ampio e, soprattutto, è gratis. Quando dico che per informarsi è sempre meglio leggere i giornali (ripeto, non tutti) intendo dire proprio questo. Poi figuratevi, io ho lavorato in tv, in radio, scrivo su Internet, pensate che voglia denigrare questi mezzi? Ripensandoci, l’unica cosa che non ho fatto in questo campo è farmi assumere a 3.800 euro netti alla Regione come caporedattore. E siccome c’è un posto libero… tanto mica sono affari miei, no? Bacioni a tutti

    63. @Tony:
      la notizia sicuramente è incommentabile. resta il fatto che ad esserne a conoscenza erano in pochi. e sicuramente ora sono molti di più.
      però, anche se incommentabile, imho meritava la vetrina anche 1 mese e mezzo fa. quando è uscita su repubblica (cartacea).
      @Lucio:
      se la notizia è importante dovrebbe andare sia sul cartaceo che online. per non parlare di illustri testate straniere che a breve lasceranno il cartaceo per favorire esclusivamente la versione online. mi sa che più che un problema dei lettori è un problema di arretratezza della stampa italiana. arretratezza che chissà a chi spesso fa gioco. IMHO.
      Un appunto: le iene arrivano in ritardo sicuramente, ma Report non credo proprio. anzi in genere arriva prima di molti altri. o addirittura, arriva dove molti altri non andrebbero proprio.

    64. A proposito di notizie incommentabili.
      1) Il Senato ha dato l’Ok per la class action… e Mastella cosa fa? Si affretta a dichiarare che occorrerà un’analisi più approfondita da parte del Parlamento quando si tratterà di approvarla definitivamente.
      2) A Palermo sembra ormai inevitabile, per far quadrare i conti in rosso del Comune, raddoppiare l’aliquota IRPEF (dal 4 all’8%): magari ci si accorderà su un aumento meno gravoso, ma comunque resta il fatto certo che si pagherà di più.
      @ Rosalio: non varrebbe la pena fare 2 post su questi argomenti? Grazie.

    65. Il primo tema non c’entra nulla con Rosalio. Il secondo prima o poi finirà in un post.

    66. Riguardo case sicilia devo fare un appunto. Nascono secondo un decreto presidenziale del 9 febbraio del 2004 che regola i «criteri e i contributi alle Case Sicilia» si legge che «la Regione può concedere un contributo una tantum a parziale ristoro delle spese sostenute per la costituzione della Casa commisurato alle disponibilità delle somme stanziate sul relativo capitolo di spesa». Inoltre, questo contributo è previsto nella «misura massima dell’80% delle spese indicate». E, inoltre, il contributo «non può essere riferito a spese sulle quali il gestore abbia fruito o fruisca di altri finanziamenti o contributi da parte di qualsiasi soggetto pubblico e privato».
      Questo è per leggere le carte e non per sparare sentenze. Non me ne voglia alcuno.
      Secondo. Non sono delle “ambasciate” nè tantomeno sedi di rappresentanza ma una sorta di franchising del marchio “Sicilia” che viene affidato a degli enti privati. La Regione vigila sulla affidabilità di questi.
      A mio modesto parere se fanno poco non è colpa loro quanto della casa madre che le ha create e “abbandonate”.

      Sull’ufficio stampa della regione (di cui tralascio l’operato) l’organico al completo sarebbe di 24 persone. Il nome della prossima gira già da qualche tempo.

      Saluti.

    67. @my name is:
      sarebbe interessante sapere questo nome…

    68. Ah, tocca a voi scoprilo.

    69. Marco, la notizia è on line da quando è stata pubblicata. La trovi sul sito di Repubblica dove per giorni è stata consultabile liberamente, adesso è in archivio e si paga. Naturalmente non spetta a me dire se è giusto o sbagliato pagare, comunque la notizia c’è. Sul fatto che il cartaceo cederà il passo a Internet ne sono perfettamente consapevole. Ma non sono sicurissimo che la cosa sia immediata e comunque, la mia era solo una constatazione: un mese e mezzo fa ‘sta’notizia non se l’è filata nessuno, oggi si sono svegliati tutti. E’ un limite della stampa, sicuramente. Il 24esimo nome non sono io. Questo lo so per certo. Chi sia sinceramente non lo so e nemmeno mi interessa. Tanto o lui o un altro che cambia? Non si discute il valore dei prescelti ma le modalità di scelta.

    70. Hai detto bene Lucio. E’ un limite della stampa. Perchè certe informazioni vanno rese disponibili gratuitamente.

    71. e poi, sul valore dei prescelti c’è da discutere eccome, dato che non è stato valutato.

    72. comprarsi i giornali sarebbe troppo?

    73. assolutamente no, ma non capisco secondo quale criterio certe cose (totalmente insignificanti) sono online gratuitamente mentre altre, più significative, sono a pagamento.
      Non capisco questo insistere sul fatto che la notizia già fosse uscita un mese e mezzo fa e ci si indigni sontanto adesso. E’ un disonore che la gente si indigni perchè l’ha appreso alle iene e non ha cmprato il giornale? o è più un disonore il fatto che in questo paese, in cui si combatte per un posto da precario, per arrivare alla fine del mese, e per vedere riconosciuto il proprio merito, vengano assunte di botto 15 persone senza concorso a 3800 € al mese netti a tempo indeterminato per stare su internet a vedere se Cuffaro viene attaccato, e che una tra le principale testate giornalistiche italiane metta a disposizione questa notizia soltanto a pagamento?
      Io continuerò a informarmi come ho fatto fino ad ora. non è possibile che per avere un quadro chiaro delle notizie ognuno debba comprare 15 testate giornalistiche, vedere tutti i tg e in tutto questo stare appresso a internet.
      se tutti i giornalisti fossero onesti, dovrebbe bastare solo una testata giornalistica o un telegiornale.
      questo pluralismo di “verità” è la prova del fatto che la stampa sia strumento di poteri vari.
      Comunque, mi sembra il caso di chiudere questa diatriba sul “dove” informarsi, che porta al nulla. Il tema del post è un altro.

    74. Stai sereno, ti indigni a scoppio ritardato ma stai sereno. Voglio solo dirti che un po’ prima di te ci siamo indignati in tanti e abbiamo fatto battaglie politiche su questo e altri temi attinenti. Purtroppo le abbiamo perse tutte ma con questa classe politica che ti vuoi aspettare? Detto ciò scusa il disturbo, ti lascio alla tua indignazione. Saluti cari

    75. secondo me la gara a chi ci arriva prima e dopo è una cosa ridicola. se ci siete arrivati prima, perchè non avete tentato di diffondere la notizia invece di fare non meglio precisate battaglie politiche?
      io ci sono arrivato adesso, ho ritenuto di doverlo comunicare in qualche modo ai concittadini, mi è stata data la possibilità di farlo.
      comunque sono abbastanza sereno. amareggiato ma sereno. l’indignazione è momentanea, poi subentra l’amarezza di vivere in un mondo al contrario. ma tant’è…
      ah, nessun disturbo

    76. …daltronde uno come monastra
      dove poteva arrivare. . .

    77. D’accordo con Maurizio Salerno. L’indignazione è spesso figlia dell’esclusione da quel privilegio che poi si attacca. Ps. Guido Monastra è un grande professionista.

    78. @Roberto Puglisi:
      è un’affermazione molto grave. se ho ben capito si sminuisce la reazione legittima a un caso di malamministrazione a semplice invidia. in ambito forumistico potrebbe essere considerato un tentativo di flame, anche perchè mette in discussione le intelligenze di molti che hanno commentato. forse sarebbe utile un chiarimento in tal senso.
      per quanto riguarda la professionalità di Guido Monastra, se è così grande, di fronte a una severa selezione (trattandosi di posto fisso ottimamente remunerato, una rarità di questi tempi) non avrebbe avuto problemi. una assunzione del genere sminuisce le qualità del giornalista in questione.

    79. L’indignazione, per me, è spesso nipote alla lontana di quello che dice lei sig. Puglisi.
      Parente di parenti che a me, personalmente, non mi vengono nenti.

    80. buuuu buuuuu buuuuuuu

    81. La professionalità di Guido Monastra – di cui non sono avvocato difensore e sostengo le cose da semplice osservatore – è testimoniata da anni di lavoro fatto bene. Lo dico perchè è giusto riconoscerlo. Io non tolgo un grammo all’indignazione dei giusti (ma quanti sono?) e all’anomalia della situazione in questione. Semplicemente, può capitare che gli intransigenti siano tali con i compromessi altrui. E poi accettino quelli in prima persona, senza battere ciglio. Proprio non vi risulta?

    82. mi risulta che tra tutti i commentatori, due giornalisti hanno cercato di sviare l’attenzione dal tema, focalizzandola sui commentatori.
      va bene, ci sono quelli che parlano bene e razzolano male (basta vedere le discrepanze tra i programmi elettorali e la realtà, o certe pratiche di certa parte del clero, oppure i richiami alla libertà di informazione da organi di stampa pagati dal potere).
      andando oltre: è giusto che soldi pubblici vengano spesi in questo modo? anche se gli indignati fossero tutti quanti degli ipocriti, è corretta una pratica del genere da parte della Presidenza della Regione? lo sarà formalmente (anche se dati i poteri in questione, piuttosto che modificare una legge del 1976 per accelerare le assunzioni, quella legge poteva essere cancellata, o comunque adattata a una spesa minore), ma razionalmente (e moralmente) non lo è.
      non so quando finirà, l’eterna lotta tra la luna e il dito.
      La professionalità di Guido Monastra non è valutabile (anche se a me personalmente piaceva, come commentatore del Palermo, più degli attuali di tgs). La pancia è piena, ma la coscienza è serena?

    83. La coscienza è serena. A quelli come Marco Scognamillo risulta che i giornalisti sono asserviti, che tirano la volata a Berlusconi, etc, etc… Peccato che poi alla prova dei fatti – bel modo di sviare e di fare finta di niente davanti all’evidenza di quello che scrivono Corriere e Stampa – tali risultanze assumano la consistenza dell’aria fritta, come è facilmente dimostrabile. Morale della favola? Quelli che criticano i giornali nemmeno li leggono… Ma se volete cullarvi nella favoletta del buon selvaggio, della società civile immacolata e strangolata dai poteri forti e subdoli – in cui voi, per inciso, siete gli unici eletti con licenza di moraleggiare – fate pure. Peccato perchè è solo un altro modo di strillare, per non cambiare le cose.

    84. E daje Roberto! Il giornalismo italiano è pessimo nel suo complesso. Poi possiamo fare salvi alcuni giornalisti, testate, inchieste. Mi pare oggettivo.

    85. mi risulta che tra tutti i commentatori, due giornalisti hanno cercato di sviare l’attenzione dal tema, focalizzandola sui commentatori.

      seeeeeee

      giornalisti……..

    86. 1) parlavo della coscienza degli assunti; se ha creduto fosse riferito a lei, vuol dire che mi sono spiegato male.
      2) che gran parte del giornalismo sia asservito ne abbiamo avuto la prova in occasione del v-day. ormai è storia d’Italia, anche se passata in secondo piano grazie al perfetto lavoro degli organi di stampa.
      3) nessuno moraleggia: questo lavoro lo lasciamo fare a chi predica il bene di tutti per fare solo quello suo. qua si parla di cittadini che vengono a scoprire delle cose e giustamente si sentono presi per i fondelli. e si strilla, perchè il ruolo di risolvere i problemi lo dovrebbe avere la politica, che però, a quanto pare, è il problema principale. i cittadini, che pagano, dovrebbero essere i primi ad essere tutelati e invece sono solo “papà pantalone”. e vengono attaccati se si lamentano.
      4) se si fa un giro per la rete, lo sa quanti ne trova di Marco Scognamillo? gente esterefatta di fronte alla condotta disinformativa di gran parte della stampa?

    87. ah, ultima cosa: non sostengo che il giornalismo italiano “tiri la volata a Berlusconi”, ma che continui a tirare la volata di questa classe politica, anche se indifendibile. tutta, da destra a sinistra. almeno in questo c’è del pluralismo….

    88. Ma che senso ha generalizzare?! Ci sono giornalisti asserviti e altri che non lo sono. E questo in qualunque categoria professionale.

    89. D’accordo con Puglisi. Su tutto. Anche Marco – dal suo punto di vista – non ha torto. Ma chiedo, a proposito della coscienza degli assunti: cosa avrebbero dovuto fare questi giornalisti assunti – a torto o a ragione – all’ufficio stampa della Regione? E soprattutto cosa avrebbero fatto altri signori giornalisti, come ad esempio il sior Lucio, se avessero ricevuto tal proposta? Alcuni di questi (ora assunti alla Regione) hanno una carriera tra giornali, agenzie, tv e varie, altri invece, dopo anni di precariato giornalistico (mica da postino, ma con tesserino da pubblicista) finalmente hanno visto il coronamento di una carriera. Cosa avrebbero dovuto fare: dire no, in questo modo, proprio no! E magari vedere un altro collega (magari assunto in un giornale, quindi non precario; magari di quelli che di giorno hanno fatto ferro e fuoco contro questa vituperata operazione e di notte lavorare per ottenere il posto tranquillo alla Regione) sedersi a palazzo d’orleans? La cosa più brutta è vedere giornalisti che sperano di rispedire a casa altri giornalisti, magagnare per togliere il lavoro (perchè di questo si parla) ad altri colleghi. E non perchè quelli dell’ufficio stampa non fanno niente e guadagnano troppo. Ma perchè – caro Marco – chi li attacca, sotto sotto spera di essere al posto loro. Non è invidia. E’ solo ambizione condita da tanta ipocrisia, soprattutto da parte di giornalisti che in questo blog hanno scritto (il sior Lucio mi pare che presti la sua illustre penna a Repubblica) mentre, pensa un po’, uno degli autori di questo blog è uno degli ormai decani (non me ne voglia) del giornalismo palermitano: Daniele Billitteri, del Giornale di Sicilia che ricopre anche un ruolo di primo piano nel sindacato dei giornalisti che misteriosamente tace!(Pensa che il ruolo del sindacato è tutelare il lavoro degli iscritti; ma finora il sindacato su questo diciamo che resta freddo, non prende posizione: insomma è il primo caso di associazione sindacale di categoria i cui vertici non intervengono per tutelare colleghi il cui posto di lavoro viene messo in discussione. Strano, no?). Caro Marco, fai bene ad attingere informazioni in maniera libera e disinteressata da quel fantastico mondo che è Internet!
      Forza Puglisi! Come sempre scrivi bene (e giusto)! A tutti!

    90. comunque un fatto è certo,
      e abbia il coraggio di contestarlo chi ancora ricordi cosa significhi buon senso
      (non parlo di etica perchè sarebbe pretendere troppo!): in Sicila,chi va al potere, deve,prima o poi “sistemare” i suoi clienti!

    91. Scusa Cannavazzo (con rispetto parlando) ma dove ti risulta che io sarei invidioso dei colleghi dell’ufficio stampa della Regione siciliana? Così, tanto per chiarire, ci siamo mai visti o parlati e ti ho confessato di ansimare per essere al servizio di Cuffaro e soci? Non ho mai lavorato in nessun ufficio stampa, ho fatto un’altra scelta di vita, ho collaborato per il Giornale di Sicilia per anni, poi sono passato in una tv privata catanese, ho fondato un minuscolo giornale che, però, ho amato più di me stesso (finchè è durato) e sono andato a Repubblica nel ’97 quando il gruppo Espresso ha deciso di aprire una sede a Palermo. Per la cronaca, ho iniziato a collaborare per Repubblica nel ’90 e solo per questo mi hanno preso. E adesso sto a Roma per proseguire un certo percorso professionale. Se mi avesse chiamato Cuffaro avrei cortesemente rifiutato. Ma anche se il presidente della Regione fosse uno di centrosinistra avrei fatto cortesemente la stessa cosa. Soltanto perchè io un lavoro ce l’ho, non sono caporedattore ma mi basta essere caposervizio. Rispetto chiunque lavori e anche i colleghi dell’ufficio stampa della Regione, alcuni dei quali sono bravissimi e hanno una lunghissima storia professionale alle spalle. Contesto il metodo di selezione, come scognamillo. Solo che i grillismi dilaganti mi danno l’orticaria. Come i facili giudizi senza sapere di che si parla. Dite che i giornalisti sono una fogna: è possibile. Ma almeno compratevi i giornali prima di dare sentenze. Se nemmeno li leggete siete poco credibili. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ovviamente. Un caro saluto

    92. invidia…..

      brutta cosa…….

    93. Il giornalismo italiano non è affatto pessimo. Ho dimostrato dati alla mano che non lo è, mi pare, sulle contestazioni precise che – di grazia – sono arrivate. Ci sono cattivi giornalisti e cattivi giornali (come ci sono cattivi blogger) e soprattutto lettori disinformati (che non leggono i giornali, ma sputano sentenze lo stesso). Ps. Anche in questo caso, la notizia delle assunzioni degli uffici stampa è stata data da Repubblica con dovizia di particolari. E non mi sembra proprio che Grillo sia stato un personaggio mediaticamente sottovalutato, semplicemente: non è Gesù Cristo, checchè ne pensi lui…

    94. 1) “soprattutto lettori disinformati (che non leggono i giornali, ma sputano sentenze lo stesso)”
      ritengo di non avere bisogno di acquistare la versione cartacea di un giornale per accedere alle informazioni. tanto alla fine, anche se con colpevole ritardo, ci arrivo lo stesso e l’idea me la faccio lo stesso, anche partecipando a dibattiti che portano più lontano della semplice consultazione del cartaceo. e anche molto chiara.
      ——————
      2)”la notizia delle assunzioni degli uffici stampa è stata data da Repubblica con dovizia di particolari”
      ho ringraziato il signor Lucio per averla postata. anche perchè ha dato un contributo importante alla conoscenza dei dati precisi. sicuramente il servizio delle iene era approssimativo.
      resta il fatto che facendo una ricerca su google per “caporedattori regione sicilia” tra i risultati mancano le testate giornalistiche e appaiono solo blog e forum. e questo la dice lunga.
      ——————
      3) “E non mi sembra proprio che Grillo sia stato un personaggio mediaticamente sottovalutato”
      devo pensare che neanche lei legga i giornali. scherzi a parte, la visibilità grillo l’ha avuta quando si è capito che poteva costituire un problema, e cioè il giorno dopo il vday. quando su 50.000 firme necessarie ne avevano raccolte più di 300.000. fino ad allora, dal gruppo “L’Espresso” erano arrivate soltanto invettive, compresa una vergognosa campagna denigratoria apparsa sul “Venerdì”.
      sicuramente non è gesù cristo, su questo almeno siamo d’accordo. ma non credo nemmeno che lui voglia ergersi a tanto. ce ne sono altri personaggi in giro che si investono di divine virtù. ed hanno molta più visibilità di quel vuciaro di Beppe Grillo.

    95. volevo deviare un attimo dall’argomento in questione per fare una domanda ai Grillo’s boys intervenuti (che sembrano molti…): rileggendo tutti i post non vi sembra che ci siano un paio di errori di fondo?
      mi riferisco a:
      1) avete assaltato verbalmente persone che vi hanno espresso idee differenti dalle vostre.
      2) se un giornalista navigato vi dice qualcosa riguardo la sua sfera lavorativa (il giornalismo appunto) penso che ne sappia qualcosa in più di noi che ne abbiamo solo sentito parlare.
      3) nessuno vuole mettere in secondo piano l’informazione via internet, ma la carta stampata va letta comunque perchè è altrettanto importante (e non prendete stupide posizioni ideologiche tipo “sono contro l’informazione a pagamento” … un giornale costa un euro o addirittura gratis nelle biblioteche e in alcuni bar).
      4) per portare avanti le proprie idee non è necessario offendere persone a noi sconosciute (come monastra) di cui abbiamo sentito parlare male o hanno idee differenti dalle nostre.
      Mi scuso anticipatamente per essere uscito fouri tema ma mi sembra una discussione così interessante che sprecarla con litigi da bambini è un peccato.

      P.S. la domanda e le riflessioni sono rivolte a tutti, grillini e non.

    96. scusate la firma in codice, non me ne ero accorto… mi chiamo Gaetano

    97. Ogni tanto i giornali li compro, spesso li leggo. Per informarmi utilizzo il medium internet perché a poco costo mi consente di leggere le notizie secondo molteplici punti di vista e in breve tempo. La differenza tra il quotidiano e il video è pressoché nulla. Il cartaceo approfondisce un po’ di più ma sostanzialmente il bignami elettronico dice le stesse e identiche cose in maniera più fast.
      Per cui per me, per quanto mi riguarda e personalmente parlando, internet e carta sono, sostanzialmente, la stessa cosa.
      Non capisco qual è la differenza reale. No perché se c’è una differenza reale per quale motivo le testate cartacee utilizzano anche internet per divulgare notizie?
      Ma questo non è il problema che il sig Scognamillo vuole evidenziare.
      Non si discute sulla professionalità dei giornalisti che lavorano a piazza indipendenza si discute sui modi con cui sti professionisti seri, senza macchia e senza paura, siano stati assunti.

    98. personalmente non mi definisco nè un grillino nè un non grillino. mi limito a constatare dei fatti. e vorrei aggiungere che certe constatazioni le fanno tante persone, quindi prima di bloccarsi sulla figura del “grillino”, sarebbe utile e costruttivo, bloccarsi sulle questioni.
      nessuno ha assaltato nessuno. semplicemente due punti di vista sono andati fuori tema, uno perchè la notizia era stata data 1 mese e mezzo prima solo sul cartaceo di repubblica quindi forse non era lecito riportarla con tanto ritardo solo perchè era arrivata tramite canali diversi, l’altro perchè si è insinuata una certa invidia e, implicitamente, una ipocrisia da parte di chi critica, quando in realtà, si chiede semplicemente chiarezza.
      aggiungo che negli ultimi commenti si è arrivati anche a discreti livelli di attacco personale verso chi scrive.
      il che la dice molto lunga.

    99. Gaetano o smokensuperstar,
      un illustre sconosciuto il primo ed altrettanto il secondo,almeno per quanto mi riguarda,cosa vuoi che mi importi?
      Sono i concetti che contano,i contenuti,
      non tanto chi li esprime.
      Sono d’accordo sul fatto che nei blog assistiamo continuamente questo
      “assalto ad personam”,
      oppure questa ricerca di capire chi si cela dietro un nick,
      oppure il vizietto di colpevolizzare chi la pensa diversamente.
      E cosi’ nascono fiumi di commenti praticamente inutili.
      Sono errori che un giornalista professionista raramente fa.
      In questo Post e’ mancata la replica di un portavoce dei 23.
      Io non so di cosa effettivamente si occupano questi 23.
      Mi aspetto che qualcuno si faccia vivo.
      Spero che svolgano un ruolo di cui
      possiamo trarre vantaggio tutti quanti.

    100. le CASE SICILIA
      credo sia un argomento importante sollevato da Marco Scognamillo.
      Un argomento che sta uscendo di scena,senza essere stato sufficientemente trattato.
      Non sarebbe male conoscere quante sono,
      queste case Sicilia,
      dove sono,
      che attivita’ fanno,
      quale e’il calendario delle prossime manifestazioni,
      e,per i piu’ curiosi
      quanto costano e
      chi ci lavora.
      Queste informazioni potrebbero coinvolgere
      i tanti siciliani emigrati nel mondo,
      che sicuramente si attiverebbero
      per massimizzare i risultati di questa iniziativa che vuole promuovere la Sicilia.

    101. chiedo scusa se mi sono permesso…quella dei grillini era soltanto una battuta.
      comunque io ti ringrazio perchè non ero al corrente del fatto (sono all’estero e non posso leggere il cartaceo), quindi sicuramente era lecito riportare la notizia (a me è stato utile…).
      quello che volevo dire prima è solamente di calmare la discussione perchè mi interessa e altrimenti diventa difficile da seguire.
      un saluto a tutti.

    102. supervisor mi dispiace di essere intervenuto da illustre sconosciuto, la prossima volta inizierò “lei non sa chi sono IO…”.
      scusa ancora per essermi permesso.

    103. Buona la battuta.

    104. Chiedo scusa supervisor, ho commesso un errore non degno di un giornalista professionista. Mi sono messo a chiacchierare su un tema con perfetti sconosciuti. Imperdonabile, è vero. Mah… ah, Totò, qualche piccola differenza tra cartaceo e Internet io la vedo. Tu no. Può essere che hai ragione tu, io mi tengo stretti i miei cari giornali di carta, almeno finchè durano…

    105. Signor Luca, probabilmente abbiamo ragione entrambi.
      Sa qual è il problema? Il tempo. Se avessi tempo li leggerei i quotidiani. La carta esercita ancora ha un certo fascino. Il profumo dell’inchiostro e del petrolio è straordinario.
      L’RGB non sa di niente ma è veloce.
      Ma il punto non è questo.
      Qua si discute del modo in cui questi straordinari e grandissimi professionisti dell’informazione sono stati chiamati nell’ufficio stampa di Palazzo d’Orleans tutti e ventitrè trotterellando.

    106. giornalisti pseudo qualcosa……

      Onore a Gabo.

      Uno di Noi.

    107. 3800 euro.

      addiventu un pazzu.

    108. Ma una petizione?

      Onore a chi si guadagna il panuzzo con sacrificio.

    109. @Lucio, supervisor, Puglisi etc….tutte le volte che leggo notizie interessanti su Rosalio mi imbatto nelle vostre sterili polemiche.
      Non fate altro che ribattere su ogni cosa non vi stia a genio, a fare attacchi ad personam del tutto gratuiti e finite spesso per andare fuori tema e far perdere il filo del discorso.

      @Scognamillo
      appoggio in pieno l’idea di affrontare un argomento a mio avviso grave e di raccogliere l’opinione della gente. Bravo!!

    110. Chi pensa che il giornalismo italiano sia complessivamente pessimo alzi il mouse! 😛

    111. Bravo Scognamillo.
      Io mi ero già indignato leggendo ( l’ottimo)l’articolo su “Republica”, ne avevo parlato con i colleghi e poi con gli amici; Scognamillo lo ha appreso da un’altra fonte, l’ha ripreso e rimbalzato ottimamente, ora se ne parla qui dove si può interagire più velocemente con una platea più vasta.
      Buono il 1°, buono il 2°, buono il 3°; non vedo qual’è il problema; quando si parla di certe cose più si è maglio è, anzi, se qualche studente volesse farci un’articolo in classe…
      +++++++++++++++++
      @ Tony Siino.
      Mi è ” quagghiato ” il sangue nel bicipite, posso abbassare il mAus ?

    112. e pensare che c’è chi deve fare 4 lavori contemporaneamente e manco riesce quasi a portare u’ panuzzu a casa… evviva! questa è palermo… questi sono i palermitani! 🙁 complimenti marco.

    113. Guardate che non sono soltanto 3.800 euro al mese…
      Questi signori fanno anche del lavoro straordinario: sono altri soldi in più non facilmente quantificabili.

    114. 3800 Euro al mese procapite non mi scadalizzano, mi sembra che sia più o meno la paga del funzionario pubblico ad elevata professionalità e con responsabilità operative, dotato di autonomia decisionale nell’ambito delle direttive disposte dal dirigente della struttura. Allora mi sono chiesto: cosa fa un Ufficio Stampa nella PA? La risposta l’ho trovata nel sito http://www.upr.it. La funzione principale di questo ufficio è quella di selezionare, filtrare e veicolare il flusso delle informazioni provenienti dall’interno dell’ente/organizzazione verso gli organi di informazione. I suoi principali interlocutori sono i mass media: quotidiani, radio, tv, riviste, ecc. in grado di raggiungere precisi e circoscritti target di utenza così come il pubblico di massa in generale.
      L’ufficio stampa svolge molteplici attività quali: organizzare la raccolta e l’archiviazione della documentazione di base inerente l’organizzazione (il piano di comunicazione, le strategie di sviluppo dell’ente, informazioni sui prodotti o servizi erogati, biografie, profilo storico, foto e immagini, video, ecc.); rassegna stampa quotidiana, elaborazione dossier tematici, verificare fonti, notizie, riferimenti all’attività e reperire documentazione; curare una serie di rapporti personali con giornalisti, addetti stampa, personaggi della politica, del sindacato, della cultura quali destinatari dell’informazione; promuovere e organizzare particolari eventi, conferenze e manifestazioni; individuare i punti di forza dell’organizzazione utili alla promozione della stessa. L’Ufficio Stampa della RS si occupa di tutto ciò? Non lo so, lo spero! 🙂

    115. 1000euroalmese
      non so se rispondere o meno al tuo commento.
      Sterili polemiche?attacchi ad personam?
      Non scherziamo.E’ quello che contrasto tutte le volte che posso.
      Qui c’e’ troppa gente che scrive di cose che non sa.
      Qui c’e’ troppa gente che si confronta
      con chicchessia.
      Qui si fa troppa confusione tra ruoli
      e relative remunerazioni.
      Ma,secondo alcuni di voi,l’Italia e’ un paese da massificare sui 1000 euro/mese?
      Che dite,calmieramo i proventi di imprenditori,professionisti,manager’s
      etc. a 1000 euro al mese?
      ***************************************
      Rientriamo in tema.
      C’e’ una Legge della Reg.Siciliana che ha consentito queste assunzioni.
      Le assunzioni si sono fatte per chiamata.
      E’ un criterio dentro o fuori la Legge?
      Si contesta la Legge o la sua applicazione?
      Per me questo e’ l’argomento da chiarire.
      Dopo non si puo’ escludere che ci siano anche trecento bravi giornalisti,ma i posti erano solo 24.

    116. Lucio
      dici “Contesto il metodo di selezione”,
      puoi chiarire se contesti cio’ che prevede la Legge oppure
      se contesti il modo in cui e’ stata applicata?

    117. ..allora 3.800 euri sono pochi,mischini!

    118. dato che a molti può essere sfuggito, lo ri-posto. chiarisce molte incertezze.
      la legge era del 1976, ma è stata modificata prima per portare il numero degli assunti prima da 4 a 8 (nel 2004) e poi da 8 a 24 (nel 2006).
      un grazie al signor Lucio che lo ha postato per primo.

      “Le ultime due assunzioni sono scattate il primo ottobre: Guido Monastra, già direttore di diversi telegiornali locali nonché storica voce del Palermo calcio, e Francesco Inguanti, stretto collaboratore del governatore Cuffaro con in tasca da qualche mese la nuova tessera di pubblicista, sono gli ultimi arrivi nell’ ufficio stampa della presidenza della Regione. Una struttura extra-large, che oggi conta 23 giornalisti sui 24 posti previsti in pianta organica. Le due immissioni in servizio più recenti, come tutte le precedenti, sono state effettuate per chiamata diretta, in base a contratti a tempo indeterminato: questo prevede una legge regionale del 1976. Una legge cambiata più volte dall’ Ars, ma solo per allargare gli organici: Palazzo dei Normanni, dal 2004 a oggi, è intervenuto prima per portare da quattro a otto il numero dei giornalisti, poi da 8 a 24. E nel marzo del 2006, alla vigilia delle elezioni, Cuffaro ha messo la firma su una vera e propria infornata di comunicatori: dentro tutti i portavoce degli assessori uscenti. Erano rimasti tre posti liberi. Ora ce n’ è solo uno ancora in palio. Le richieste non mancano. Come le polemiche. «Metodi che, pur ammantati di regolarità formale, tradiscono clientela e collateralismo», dice Enrico Bellavia, segretario provinciale dell’ Assostampa. «No ad assunzioni lottizzate», affermano Pasquale Barranca e Nuccio Carrara, componenti dell’ esecutivo regionale dell’ associazione. Manca invece un coordinatore della struttura: Giancarlo Felice, che aveva ottenuto quest’ incarico, si è dimesso l’ 11 giugno: «Motivi di salute», ha spiegato nella lettera al governatore. Sullo sfondo, le difficoltà di gestione di una redazione fatta di soli “graduati”, come un esercito composto esclusivamente da generali. A sostituirlo, probabilmente, sarà Monastra. Il trattamento economico dei membri dello staff di comunicazione di Palazzo d’ Orleans è da caporedattore: 3.800 euro netti al mese. Felice ha tentato di riorganizzare l’ ufficio, assegnando a dodici componenti il compito di seguire, da Palazzo d’ Orleans, l’ attività degli assessorati. Ma il distacco nelle sedi decentrate, ipotizzato al tempo dell’ assunzione in massa del 2006, non è mai avvenuto. «La soluzione ideale – dice Felice – sarebbe stata l’ assegnazione fisica di due giornalisti per ogni assessorato: ma la legge non lo prevede, c’ è poco da fare». E così, i 21 componenti dell’ ufficio stampa della presidenza sono rimasti a lavorare negli angusti locali di Palazzo d’ Orleans e negli assessorati sono entrati altri 12 giornalisti, reclutati come portavoce – con contratti a termine – dai nuovi capi politici delle amministrazioni. Uno spreco di risorse? Felice non è d’ accordo: «Inutile disquisire sulla congruità del numero di giornalisti: ripeto, ci sono le norme e si applicano». La legge è legge, d’ accordo. Ma nessun’ altra Regione schiera una pattuglia così folta di comunicatori: in Lombardia sono 13 i professionisti al lavoro per la giunta, che divulga la propria attività attraverso un’ agenzia di stampa. E non è diversa la situazione in altre realtà meridionali: dieci i giornalisti in servizio per la Campania del presidente Bassolino, sette pubblicisti e tre professionisti. E in un’ altra regione popolosa come la Puglia (quattro milioni di abitanti) la presidenza ha a disposizione tre giornalisti, uno assunto a tempo indeterminato e gli altri con contratti a termine, più il portavoce di Nichi Vendola. Stop. Certo, nelle Regioni a statuto speciale le maglie sono un po’ più larghe: il governo del Friuli conta un ufficio stampa grande quanto quello della Lombardia, e la piccola provincia di Trento ha a propria disposizione uno staff di dieci giornalisti. Ma con Palazzo d’ Orleans, organici alla mano, non può competere neppure la presidenza del consiglio: fra l’ ufficio stampa di Palazzo Chigi e lo staff di comunicazione del governo sono dieci i giornalisti sotto contratto. E il Quirinale? Con il portavoce del capo dello Stato, Pasquale Cascella, c’ è una giornalista pubblicista e tre dipendenti che hanno fatto il corso di comunicazione della scuola superiore della pubblica amministrazione. Cuffaro, sotto questo aspetto, batte pure Napolitano.”
      EMANUELE LAURIA

    119. D’accordo, la legge è legge, ma con tante leggi inapplicate in Sicilia, bisognava invertire la rotta proprio con questa?
      La sensazione è che si fanno solo le leggi che si vogliono fare e si applicano quelle che convengono a qualcuno.
      E’ di oggi la notizia per cui i dipendenti regionali (escluso i giornalisti, i componenti degli uffici di gabinetto, tutti i dirigenti, i responsabili degli uffici speciali, gli esperti esterni a vario titolo reclutati dai vari assessori e che quasi sempre sono indicati da altri politici, in definitiva una certa “casta burocratica” che non avrà alcun problema), non riceveranno il cosiddetto salario accessorio relativo al 2° semestre 2007.
      Si tratta di poche centinaia di euro a testa, che vanno a “rimpinguare” uno stipendio che, per quanto ritenuto sicuro (anche se, continuando con questo andazzo, non c’è certezza per il futuro) si aggira intorno ai 1400 euro mensili.
      Mi rendo conto come sia difficile da credere, visto che spesso si sente dire che è quasi impossibile campare una famiglia oggi con 1000 euro al mese, ma è così.
      Il problema è che la gente ha un concetto ormai consolidato del dipendente regionale come di un parassita che vive, con retribuzioni da favola, alle spalle della collettività.
      In certi casi è purtroppo vero, ma generalizzare offende la dignità di quei lavoratori che si “sbattono” (sissignori, anche alla Regione!) tutto il giorno per far andare avanti (bene o male, su questo si può discutere) la carretta.
      L’esistenza di questi privilegi è un oltraggio per tutti, ma lo è ancor di più per quei regionali che sgobbano (e ce ne sono, credetemi), che non vedono riconosciuti i loro meriti ma, anzi, vengono accomunati a questi impostori.

    120. Contesto la legge supervisor, l’ho sempre contestata e dunque contesto i metodi di selezione previsti dalla legge. Non contesto i nomi dei prescelti. Alcuni li conosco e sono bravi, altri non so chi siano e magari sono pure più bravi degli altri. Contesterei i metodi di selezione anche se all’ufficio stampa della Regione siciliana ci fossero i 23 migliori giornalisti d’Italia. Non esiste, secondo me, la chiamata diretta: si fa un concorso per titoli e si sceglie. Detto ciò, la legge esiste, è stata applicata correttamente, e quindi non ci trovo nulla di scandaloso. Fu scandaloso il giorno in cui la legge venne approvata, tutto qui. Spero di essere stato chiaro. Giuro, non invidio nessuno, sto bene dove sto, guadagno bene e l’ufficio stampa, al momento, non è un mio obiettivo.

    121. Marco, basta Lucio… non mi dare del signore, non lo merito… eheheh

    122. spero che non tu l’abbia interpretato in modo offensivo. era semplicemente per sentirmi più giovane 😀
      scherzi a parte, quando parlavo di interventi nel merito mi riferivo proprio al suo penultimo commento. credo che alla discussione serva questo.

    123. beati coloro che ancora si indignano…perchè di essi sarà il regno dei cieli….

    124. Lucio scusa se ti ripeto.Dici:
      “….la legge esiste, è stata applicata correttamente, e quindi non ci trovo nulla di scandaloso. Fu scandaloso il giorno in cui la legge venne approvata…”
      FORSE BISOGNAVA SEGUIRE DI PIU’ LE ATTIVITA’ DELL’ARS
      PIUTTOSTO CHE DISCORSI SU PANE E PANELLE,
      ABBRONZATURE E TANTE ALTRE AMENITA’.
      ***************************************
      Quindi,in conclusione,questi 24 costano
      alla Regione circa 1 milione di euro/anno.
      ***************************************
      Nessuno pero’ risponde si scandalizza su questi altri numeri.
      Regione Sicilia :
      14.000 dipendenti stabili
      + 5.000 dipendenti precari
      SONO NUMERI DA MULTINAZIONALE.

    125. Al sig. Luca: Lei contesta il metodo di selezione, ma in Rai, ente pubblico, i quaranta e rotti redattori, capiservizio, inviati e capiredattori (e questi altro che 3.800 euro al mese) come sono stati assunti? Per concorso o me le segnalazioni di Dc, Pci, Psi?
      A Scognamillo: a 27 anni perchè non sta qualche ora in più sui libri e cerca di laurearsi, che i suoi studi e l’Università la paghiamo ( e costa tanto) noi pantalone. O l’ha dimenticato?
      Infine non conosco nessun giornalista che se potesse scegliere tra un posto in un ufficio stampa o uno a Repubblica, all’Ansa o al Giornale di Sicilia (nonostante tutto) ci penserebbe un attimo anche a guadagnare meno, perchè per 23 che hanno ottenuto la stabilizzazione, ce ne sono almeno un centinaio che rischiano ogni giorno di essere licenziati, che non hanno previdenza ne cassa mutua, e guaadagna quasi come un artcolista, lavorando il doppio!

    126. Marco,al contrario di te io seguo più le Iene, che Santoro. Perché Santoro fa demagogia politica e le IENE, spesso, fanno informazione approfondita.
      Te ne sei accorto anche tu. Mi fa specie, che ormai a sfruculiare sulle cose tacite e sottese, che spessono si fanno nelle PA, devono essere giornalisti di una redazione di TV privata, che non il servizio pubblico, viziato e legato, da problemi di ‘intoccabilità’ e ‘prudenza politica.

    127. Supervisor, non è che voglio essere pedante, ma il giornale per il quale lavoro di pezzi sugli sprechi della Regione ne ha scritti almeno un migliaio da dieci anni a questa parte. Denunciando tutto con nomi e cognomi. Se poi le leggi le fanno lo stesso (spesso con la complicità dell’opposizione) noi che altro possiamo fare?? Non è che ce ne stiamo accorgendo oggi che le cose non vanno come dovrebbero. Ho detto che la legge fa schifo, ma siccome c’è la applicano. Non è stata commessa alcuna irregolarità, ma dal punto di vista etico la Regione non fa una gran bella figura. Indipendentemente dai nomi dei prescelti, alcuni dei quali (ripeto) sono di altissimo valore. E ripeto che il mio giudizio sui criteri di selezione non cambierebbero nemmeno se all’ufficio stampa ci fossero Scalfari, Bocca, Pansa, etc. Più chiaro di così…
      Conformista, ha visto che brutta fine ha fatto la Rai? Lei non conosce giornalisti che se potesse scegliere tra Regione e Repubblica, Ansa o Gds andrebbe a lavorare da Cuffaro. Io sì. Almeno una cinquantina, forse anche di più. Saluti

    128. Lo scrivo meglio che ho sbagliato qualcosa…
      Conformista, ha visto che brutta fine ha fatto la Rai? Lei non conosce giornalisti che se potesseRO scegliere tra Regione e Repubblica, Ansa o Gds andrebbeRO a lavorare da Cuffaro. Io sì. Almeno una cinquantina, forse anche di più. Saluti

    129. Allora quando parlava dell’invidia, si riferiva a questa cinquantina di giornalisti, che lascerebbero un mestiere – che questo penso volessero fare quando hanno scelto cosa fare nella vita per una cosa che è certamente diversa, non discuto se meglio o peggio. E perchè? Per qualche centinaio di euro in più? E’ davvero triste

    130. @Conformista:
      quello che faccio nella vita non è affar suo. poi non credo di conoscerla, quindi non so in che misura lei contribuisca al pagamento delle mie tasse universitarie.
      sarebbe bene attenersi strettamente all’argomento.
      @Uma:
      guarda che anche da santoro si scoprono cose molto interessanti. magari meno legate al livello locale, ma lo stesso interessanti.

    131. Conformista: “in Rai, ente pubblico, i quaranta e rotti redattori, capiservizio, inviati e capiredattori (e questi altro che 3.800 euro al mese) come sono stati assunti?”
      Ma cosa vuol dire? In che modo questa osservazione può legittimare il meccanismo? Allora siccome quello scempio clientelare della lottizzazione in rai è praticamente istituzionalizzato, è normale che si continui per quella strada? Lo fanno gli altri, perchè noi no? Beh questo sì che è vero “conformismo”, ma nel senso più retrogrado possibile. Non si poteva scegliere un nick più appropriato

    132. Lucio
      “Non è stata commessa alcuna irregolarità, ma dal punto di vista etico la Regione non fa una gran bella figura”
      auguriamoci un post di qualche portavoce
      della Regione Sicilia che chiarisca
      meglio la cosa.

    133. Mai parlato di invidia io… conformì, leggiteli bene i post prima…

    134. per me scrivere
      per un giornale tradizionale,
      per un’azienda,
      per una societa’ sportiva ,
      per un partito politico o
      per un ente pubblico,
      non fa alcuna differenza,
      se c’e’ dietro
      capacita’ di informazione
      correttezza
      ed onesta’ professionale.

    135. Domando scusi. Mi sono preso un pomeriggio per leggere tutto e forse qualcosa mi spetta. Scrivo, come si dice, nella mia qualità di presidente dell’assostampa siciliana, il sindacato dei giornalisti. Un sindacato, in primis, difende gli iscritti. Su questo non ci piove se no i sindacati diventano strutture etiche e non devono esserlo. Proprio per questo motivo, tanto per cominciare, lascerei fuori ventitrè giornalisti che occupano un posto sulla base di una legge che non hanno fatto loro. Sul problema della provenienza e dell’appartenenza, per favore, stendiamo un pietoso velo. Faccio questo mestiere da 37 anni e ne ho viste di tutti i colori. La nostra è una categoria particolarmente esposta perchè viaggia si un’autostrada “all’affaccio”. Tutto wquello cvhe succede a noi è sempre paradigma che fa “giurisprudenza etica”. Me l’accollo, non difendo la categoria a tutti i costi ben consapevole che è quella dove hanno convissuto Biagi e Farina, Montalenni e Pecorelli. Per carità. La conta delle pecore nere non mi appasiona specie in un gregge ormai da tempo sufficientemente brizzolato. Ma una cosa non si può fare: prtendersela con i colleghi. PerchéP se facciamo cos’ì andiamo a chiedere a i catalogatori che si apprestano a finire sulle nostre spalle da chi sono stati assunti e perché loro si e mia figlia no. Discutere serenamente sull’automatismo del passaggio da precariato a definitivo. Sonpo problemi enormi sui quali non ho una ricetta. Ma faccio il sindacalista e difende 23 colleghi alcuni dei quali neanche conosco. Non so se sono bravi, se sono mangiapane a tradimento o no. A un sindacalista è propibito porsi questo problema. Se ne deve porre invece un altro: quello del sistema che crea le condizioni in cirtù delle quali questa polemica sorge e si sviluppa. Quando ero segretario regionale del sindacato, proprio su qwuesto problema dell’ufficio stampa della Presidenza ho sempre sostenuto, e agito di conseguenza, che i precari andavano stabilizzati visto che, di fronte ai numeri del precariato della Pubblica Amministrazione, quello dei giornalisti è quasi insignificante. Questo si doveva a colleghi che hanno lavorato per anni e anni. E da sindacalista l’ho fatto. Ma in quell’occasione il sindacato avvertì anche che quello che non può accadere è che a un precartiato che viene stabnilizzato se ne sostituisca subito un altro perché se no vuol dire che il sistema è malato e bisogna cambiaro. Intanto mettendosi d’accordo sul fatto che un ufficio stampa pubblico è uno sportello di trasparenza della pubblica amminsitrazione e non un deposito di portaborse. Questo mortifica innanzitutto il collega prima ancora del suo eventuale dante causa politico. E’ dunque evidente che, stabilizzato, com’è sacrosanto, il precariato, bisogna realizzare un sistema tyrasparente di accesso che non può prescindere da u8n meccanismo di selezione oggettiva. Se i politici vogliono un portavoce, trovino le risorse per dotarsene. Ma un ufficio stampa è un’altra cosa e, com’è facile affermare, si sottrae, per esempio, ad ogni forma di “spoil system”. La legge che ha portato a questa situazione è vecchia ed è nata quando l’ufficio stampa della presidneza aveva ben altri (e minori) adempimenti cui provvddere. Ma non ci è mai piaciuto, e lo abbiamo sempre detto, il meccanismo della cooptazione, della chiamata diretta. Ma wuesto non chiama in causa, ancora una volta, la professionalità e la condizoione etica di colleghi sui quali non è consentito esercitarsi in un catalogo di ingiurie. Il problema è un altro: sono i meccanismi che vanno cambiati. Ed è proprio quello che il sindacato dei gironalisti siciliani ha fatto firmando con la Regione un vero contratto molto articolato che stabilisce meccanismi e soprattutto definisce i profili professionali del giornalista nella pubblica amministrazione. Questo a tutela della legge e della dignità di una professione. Che questo poi non impedisca comunque e chi ritiene di doverlo fare, di avere col politico un rapporto di referenza diverso, è un altro discorso. Le vicende di Rai-Mediaset di questo ultimi giorni dimostrano che si tratta di una patologia cronica. Ma i diritti sono un’altra cosa. E se proprio vogliamo fare un discorso sulle consulenze, facciamolo per intero e andiavo a fare le pulci alla Babilonia delle associazioni che, a vario titolo, hanno rapporti con la pubblica aministrazione in cambio di intenti morali ineccepibili e di qualche contrinuto per le spesucce. Signori miei, qui si parla di lavoro, non di Travaglio. Negli anni settanta i Travaglini erano un gruppo di cabaret: facevano ridere (bontà loro). E qui invece non c’è niente da ridere. Mi sia dunque consentito di respingere ogni espressione che suoni, anche involontariamente, a linciaggio di colleghi che non hanno nulla da rimproverarsi. Sono solo usciti dal precartiato. CXerto, di precari ce n’è ancora tanti, a ulteriore dimostrazione che era il sistema che non andava. Lo abbiamo cambiato. Altre cose faremo, trta le quali, spero, un contratto di lavoro che ci vede attualmente fermi a sei anni fa. I giornalisti guadagnano bene, si dice. Forse e vero. Io ci campo la famiglia, non lo nego. Devo vergognarmene perché un attempato studente universitario mi fa i conti in tasca? Far passare il “sentire” che quei 23 colleghi sono ladri è ingiusto e fruttov di un ragionamento pauperista e barbaro. Grillo le conmparsate in tv non le faceva gratis. Santoro guadagna quello che guadagna e Travaglio ogni giovedì non va a farsi le passeggiate. Mi si dimostri che vale di più il suo lavoro e meno quello di Monastra.

    136. Daniele Billitteri scrive:
      “Devo vergognarmene perché un attempato studente universitario mi fa i conti in tasca?”
      Io non faccio i conti in tasca a nessuno. Quello (i 3800€) è un dato pubblico. Non credo che da quello che ho scritto sia passato un attacco agli assunti. Ma al metodo di assunzione. E tutti quelli che hanno criticato la cosa, facevano riferimento al metodo di assunzione, oltre che alle condizioni dell’assunzione. La critica è al fatto che in seguito a una modifica di una legge regionale sono state assunte drasticamente molte più persone contemporaneamente di quante già non ce ne fossero. E tutti nella qualifica di “Capo” senza nessun sottoposto.
      Io non conosco la qualità degli assunti. perchè a parte il Monastra telecronista del Palermo non conosco veramente nessuno. Ma non è il punto su cui con il post ho tentato di porre attenzione. E l’ho spiegato.
      E insisto, perchè questo continuo riferimento personale all’autore? Perchè non si parla semplicemente di opinioni? ognuno ha una sua esperienza di vita, e chi è più brizzolato dovrebbe averne esperienza e non scadere in questi inutili attacchi.
      Cerchiamo di attenerci all’argomento, che una discussione chiara può fare solo bene. Ho letto con molto interesse il suo commento fino a 7 righe dalla fine, e in gran parte sono d’accordo, ma l’attacco personale mi sembra fuoriluogo.

    137. Signor Billitteri, non sono d’accordo (e mi dispiace, perchè quando La leggo, di solito mi si apre il cuore).
      Questi 18-19 giornalisti (escludendo quindi coloro che erano già all’ufficio stampa da anni) NON erano precari.
      Alcuni sono diventati giornalisti APPUNTO per entrare a far parte di questo ufficio stampa.
      Le regole che sono state stabilite nel contratto di cui parla sono SUCCESSIVE all’assunzione di questi signori.
      Non credo di dover aggiungere altro.
      Con grande rispetto La saluto, rammaricandomi di aver dovuto puntualizzare queste cose.

    138. Casa Sicilia significa soldi e tanti all’estero senza bisogno di rendicontare nulla (o quasi)Soldi per gli amici degli amici. CHIUDETELE SUBITO!

    139. La Promotion e’ fondamentale.
      Non credo siano proprio da chiudere,semmai da rivederne i criteri
      di Gestione,
      affidando a gente seria il Management,
      ed introducendo delle attivita’ che consentano di misurarne l’efficacia.
      Penso ad una Agenzia,ospitata in ogni Casa Sicilia, capace di raccogliere le adesioni ai vari Tour con destinazione Sicilia.
      I vantaggi sarebbero di vario tipo,come
      assicurarne la apertura regolare e
      disporre di dati per verificarne l’efficacia.
      La cosa,ovviamente,in aggiunta ad un Calendario di Manifestazioni (meeting)
      in cui si presentano i Prodotti ed il Folklore Siciliano.

    140. a Lucio.
      E’ vero che uno dei portavoce della presidenza della Regione, è anche un giornalista de “L’Espresso”, che è dello stesso editore del suo giornale? Che un altro scrive per Milano Finanza? E uno ancora per un agenzia di stampa? E domenica ho visto Monastra ancora a TRM! Questa mi sembra la cosa grave…

    141. Scusate se intervengo con questo ritardo su un tema che ha sollecitato tanta passione e così tanti interventi, ma ci ho pensato un pò, ho verificato le mie considerazioni, ho letto con molta attenzione tutti gli interventi che mi hanno preceduto; adesso non ho dubbi: 23 giornalisti (ne amanca ancora uno per colmare l’organico) all’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione sono inutili, la legge regionale che consente la loro assunzione con le modalità che conosciamo rasenta lo scandalo (“ma siccome c’è, va applicata”), l’intera vicenda conferma ancora una volta che l’etica dei comportamenti (e delle scelte che dovrebbero sostenere professioni “socialmente utili” come qulla del Giornalista), non ha valore rispetto alla forza di leggi, norme e regolamenti formalmente ineccepibili (per favore, mi si risparmino nuove considerazioni patetiche come quelle sull’uscita dal “precariato”). Insomma, quella delle assunzioni ad personam nell’Ufficio Stampa di Palazzo d’Orleans è una vicenda che – in estrema sintesi – indigna e basta (e non c’entra la professionalità dei singoli; anche se uno dei nuovi assunti si ritrova “capo redattore” dopo aver appena preso il tesserino di Pubblicista, ma lasciamo perdere…). Posso aggiungere un ultima considerazione? Il Giornalista è colui che cerca le notizie, le scava, le approfondisce, le verifica, rivolta i fatti, li legge in controluce, li offre per fornire un pezzo di verità. I 23 dipendendenti dell’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Siciliana (tutte persone rispettabili, beninteso), per favore, chiamateli con un altro nome, ad esempio “Operatori dell’informazione istituzionale”. Per una rassegna stampa, un tg di palazzo, una decina di comunicati al giorno e un pò di conferenze stampa alla settimana direi che è più che sufficente.

    142. Spero vivamente che queste 23 persone vengano condannate e licenziate. Una vera offesa alla povertà dei siciliani.

    143. […] L’uffico stampa da un milione di euro (di soldi pubblici) …Ma per fare che? By siciliabedda I soldi sono sempre buoni […]

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