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venerdì 19 apr

Archivio del 12 Dicembre 2007

  • Lettera a qualcuno

    Sapessi quante volte ho detestato questa che è soprattutto la tua città prima che la mia.
    Sapessi quante volte, stizzita, mi sono chiesta perché sono capitata in questa terra strapazzata dal tempo, dalla storia e dagli uomini.
    Sapessi quante volte, nelle notti d’estate, con la musica di un grillo nella testa, distesa con la faccia verso il cielo nudo, ho guardato Monte Pellegrino e ho detto che era colpa sua. Di questa città, della tua città.
    Ho sempre creduto di avere bisogno di nuovi cieli, sempre con l’anima dentro una valigia pronta sono stata.
    Sapessi quante volte ho detto domani me ne vado, non ascoltando chi mi diceva sembri una zingara.
    Eppure, dentro di me, sapevo che la risposta c’era. Mi aspettava qualcosa che dovevo cogliere. Qua. In questa città. Dovevo coglierla prima che sfiorisse. Continua »

    Palermo
  • La Palazzina Cinese dimenticata

    Di questa palazzina me ne parla sempre mio padre.
    Come una delle cose più belle di Palermo, nel cui parco spesso e volentieri ci si andava la domenica mattina a giocare, ma anche meta abituale dei giovani sposini in cerca di un luogo suggestivo in cui fare le foto del loro giorno più bello.
    Si prestava molto a foto in bianco e nero e filmini superotto, sia per il meraviglioso parco, sia per il piano cosiddetto nobile, in cui mobilia (ora tutta a Palazzo Niscemi), affreschi ed altro conferivano al tutto uno scenario quasi mistico.
    Tutte queste cose le so perché le ho lette o viste su dei libri, o semplicemente dai racconti dei genitori, poiché lei, una delle palazzine che tutto il mondo ci invidiava, è rimasta chiusa per una intera generazione e lo rimarrà per chissà quanto altro tempo ancora poiché le imprese che avevano l’appalto per il restauro hanno mollato la spugna e ora si dovranno attendere i permessi per le nuove imprese. Continua »

    Ospiti
  • Purpura, che dire!

    Venerdì mattina ho avuto una visione. Non di stampo religioso, non vi preoccupate, ma egualmente mistica. Improvvisamente ho incrociato di fronte a Porta Carini in via Volturno non so quanti vigili urbani, con relative camionette, che facevano multe alle macchine normalmente posteggiate in doppia e tripla fila e/o dove sta la rimozione.
    Ora, considerando che le uniche due volte in vita mia che ho visto cose del genere (ovvero la via Volturno senza macchine sovrapposte e senza traffico) sarà stato per la conferenza sulla criminalità dell’ONU e per la recente visita di Ciampi presidente, mi sono chiesto che fosse successo di straordinario stavolta. Ebbene non era successo nulla. Proprio nulla, eppure sgombravano le bancarelle di frutta che ormai dalla Porta erano arrivate a superare di un paio di metri il marciapiede della via, e tanto altro.
    Mi sono reso allora conto che qualcosa era in effetti successo… Era stato nominato il nuovo comandante dei vigili urbani: Purpura. Che dire!
    Il venerdì, però, un minuto dopo che le pattuglie sono andate via la “sosta selvaggia” ha ripreso il solito tran tran. E quando dico un minuto intendo proprio 60 secondi!!
    Da lunedì così staziona una pattuglia tutto il giorno e come per magia c’è molto meno traffico. Addirittura talvolta nemmeno una fila. Sarà un sogno? Ma allora è possibile a Palermo far valere le regole della legge? Si può superare il vigente diritto personale?
    Voglio inviare un plauso al nuovo comandante che mi ha ridato la speranza, ma mi chiedo pure: quanto durerà?

    Ospiti
  • “Quel che resta del mio regno” al Malaspina

    Quel che resta del mio regno, lo spettacolo che chiude la terza edizione del Palermo Teatro Festival, debutta oggi alle 21:15 (con repliche fino a sabato 15) all’interno del teatro Polis nel complesso Malaspina (via Principe di Palagonia). La rappresentazione è tratta dal Re Lear di Shakespeare e viene messo in scena da Claudio Collovà con i ragazzi dell’Istituto penale minorile di Palermo. L’ingresso è libero per ottanta spettatori al giorno. Per assistere allo spettacolo è obbligatoria la prenotazione alla segreteria del Festival: tel. 091 6124314.

    “Palermo Teatro Festival”

    In Quel che resta del mio regno re Lear è un padre stanco e desideroso di approdo che ha messo in commedia la sua tragedia, disputando la sua esistenza con una famiglia numerosa e ribelle, poco incline al rispetto per l’assurda decisione di smembrare ciò che si possiede. Nel teatro visionario di Collovà, le figlie di Lear, Cordelia, Gonerilla e Regana, si moltiplicano in una moltitudine di figli che tramano per avere la parte migliore del regno, professando un amore dettato dall’interesse: l’eredità diventa testamento e scontenta tutti, genera tempeste e morte e capovolge il mondo.

    Palermo
  • “Il discorso di marca” a Scienze della Formazione

    Oggi alle 17:00 verrà presentato nell’aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione (via Pascoli, 6) il libro Il discorso di marca del professor Gianfranco Marrone. Introduce e coordina Patrizia Lendinara. Intervengono Michele Cometa, Umberto La Commare e Franco Lo Piparo.

    Il libro parla della marca, soggetto/segno iperpresente e ipersfuggente dell’immaginario collettivo e delle pratiche individuali contemporanei, madre-padrona che, regolando le nostre scelte d’acquisto, costituisce surrettiziamente la nostra identità ormai fatalmente metamorfica di consumatori blasé, di vecchi e felici bamboccioni.

    Ztl A

    Palermo
  • Emergenza cultura a Palermo

    Mercoledì 12 dicembre ore 15:30
    Aula Rostagno – Palazzo delle Aquile, Palermo

    EMERGENZA CULTURA A PALERMO
    REGOLE PER UN DIALOGO

    L´iniziativa, rivolta a tutti coloro che operano nella cultura, intende promuovere il confronto sugli aspetti fondamentali della gestione e dello sviluppo delle attività culturali nella città di Palermo.
    Il documento che verrà presentato propone un possibile modello da adottare e potrà essere in questa occasione sottoscritto da tutti gli interessati.
    Il dibattito sarà preceduto da alcuni interventi tra cui quello di Matteo Bavera per i Cinque Teatri d´Arte, di Eva di Stefano per le Arti visive, di Manuela Plaja per la musica e di Beatrice Monroy per la letteratura. Continua »

    Palermo
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