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venerdì 29 mar
  • Forum “La città che vorremmo”: ma la vorremmo???

    A giudicare dagli ultimi accessi, direi proprio che la città che vorremmo è proprio quella in cui viviamo.
    Obiettivo del forum raggiunto!
    Il Piano strategico di sviluppo della città di Palermo può fare a meno delle forze locali culturali e artistiche! Che nessuno si lamenti se nell’asse strategico “CITTÀ DELLA CULTURA” non saranno previsti progetti artistici e culturali di giovani (e meno giovani) emergenti palermitani.
    Non è nemmeno il caso di provarci, in molti avranno pensato.
    La cosa che mi fa sorridere è che si organizza pure al Palazzo di città un assemblea per il dialogo sull’emergenza cultura, (con consiglieri comunali ignari del Piano strategico di Palermo)…e non si è nemmeno capaci di dialogare in un forum per creare reti di soggetti in grado di interfacciarsi con l’amministrazione comunale nel processo di costruzione del Piano strategico per l’asse dedicato alla cultura.
    Se non l’avete capito il mio è un sfogo! A volte (e spesso) mi dico che sono nato nel posto sbagliato. Ho un karma caino.

    Il forum era nato e stava crescendo, ma ad un tratto si è arrestato, un attacco di cuore così giovane, miskino…cose tutte palermitane.

    La voglia di partecipazione della gente nelle scelte istituzionali non è un bagaglio culturale locale e nemmeno ci sono i presupposti per un domani diverso.

    Quello che sono riuscito a percepire (a livello sensoriale) è che a Palermo non ci si unisce per nessuna lotta, non faccio conoscere a te il mio progetto perché tu me lo copi e te lo vai a vendere all’assessore di turno. Questa è l’atmosfera che respiro in questa città. L’isolamento, la frammentazione, la precarietà delle iniziative anche dal basso, ma nessuna coalizione, nessuna rete. La parola rete non è nel vocabolario palermitano (tranne che in quello del pescatore). Ognuno si fa la sua piccola ed isolata lotta, la sua assemblea, la sua letterina al giornale locale. Ma se c’è un opportunità di fare rete (oggi con internet), la si evita con stile!

    Sono deluso. Lo avevo messo in conto sin dall’inzio. È stato un esperimento senza nessuna aspettativa. Ma ora posso dirlo, anzi posso gridarlo che Palermo non è ancora pronta per svegliarsi dal suo torpore culturale.
    D’altronde al 1° meeting sulla creatività tenutosi al Palazzo della Provincia (poco tempo fa) gli intervenuti addetti al settore lo hanno gridato anche loro che in Sicilia non si produce creatività (con colpe a 360 °), non è luogo di creazione bensì di consumo della creatività made not in Sicily.

    E allora anche questo tentativo di creare una rete della creatività e della cultura locale ne è stato una conferma. Tutto coincide e collima. Il gattopardismo culturale non ha affatto i giorni contati…

    Quando ho iniziato a scrivere nel forum parlavo di reti interconnesse, di stakeholders della cultura, di piano strategico, di vocazione del territorio, di project management, ma forse se avessi parlato di stigghiola, discoteca, critiche a questo e a quel politico e Smart il forum sarebbe stato un successo.

    Tony…diamo st’estrema unzione al forum e perdonami se ti ho portato un cadavere a casa. Prometto di non farlo più.

    Ospiti
  • 22 commenti a “Forum “La città che vorremmo”: ma la vorremmo???”

    1. Ho ascoltato la trasmissione su radiodue il pomeriggio scorso, vista l’ora..ho trovato interessanti spunti per parlare di questa meravigliosa città che mi hanno tanto decantato, ma fino ad ora mai visitato…mi ha un pò preoccupato il fatto che quando si atterra a Palermo si “applaude”!!!ohi…avevo già paura di salire in aereo…per venire fin là…non è che mi avete dato proprio una mano a convincermi eh!!! un sorriso…
      Tina…

    2. Tina forse hai sbagliato post. Comunque bentrovata.

    3. ecco …mi pareva…andrò a cercarlo perchè volevo parlarne nel mio blog…della vostra città…grazie per il bentrovata
      Rosalio

    4. dal forum 3 mesi fa
      uno dei miei pochi
      interventi

      ………………
      da quando i cantieri hanno CHIUSO o quasi.. mi chiedo sempre PERCHE?era uno spazio fantastico e con grando possibilità,comunque…quest’idea di provare a riprendersi questi spazi mi affascina.
      Se vi avanza uno spazio non troppo piccolo ,io mezzo capannone lo prenderei…
      Per fare che? …un barlume d’idea ma…fatemici pensare un pò.
      comunque gran bel lavoro..leggere tutto è quasi impossibile ..io per quello che posso ci provo.
      consiglio! non imbarchiamoci in futuro in post chilometrici..allontana chi ha voglia di partecipazione,capisco che adesoso sia necessario ma..comincio a confondermi certo il Piano strategico è importante ..vediamo di concentrarci su un UNICO obbiettivo!
      quale? uno ambizioso che racchiuda tante opzioni ma NON tutte.
      è la mia idea…
      grazie a tutti per l’impegno
      pequod
      ………….

      “concentrarci su un UNICO obbiettivo!”
      NON è il principio del PIANO STRATEGICO !

      La città è fatta da una moltitudine di soggetti che possono esprimere potenzialmente una moltitudine di proposte.

      CI saranno dei soggetti che si concentreranno su un unica proposta, ma c’e ne saranno altri che si concentreranno su altre.

      Questo FORUM è il contenitore delle proposte negli ambiti culturali, economici, ambientali, sociali, ecc.

      Questo forum vuole esprimere le esigenze di una vasta rappresentanza di cittadini.

      PEQUOD, se hai proposte, presentale e fai rete con quelli che condividono e lavorano alla tua stessa proposta. Altri lavoreranno a fare reti in altre proposte.
      Questo è il ruolo dei molteplici portatori di interessi locali.

      Non ci sono solo proposte nel mondo della cultura, che quindi riguardano solo gli spazi culturali di Palermo.
      C’è chi è interessato maggiormente sulla qualità dell’aria e quindi inquinamento atmosferico e mobilità, c’è chi è interessato agli aspetti dell’integrazione dei diversamente abili nella società, c’è chi è interessato alla questione dei rifiuti e Bellolamo. Ecc, ecc. ecc.

      Meno male che ci sono tanti individui che portano avanti proposte in tanti ambiti ! Questa è la città !
      enzo76

      capisco bene il tuo rammarico personalmente faccio quello che posso per operare a rete dal basso e con il comitato ci siamo fino ad adesso riusciti bene… ma siamo sempre pochi..
      GRAZIE PER IL TUO LAVORO E I TUOI SFORZI.
      Rosalio ha messo quello che poteva,lo strumento,tu HAI MESSO LA PASSIONE, ma il VERO gruppo si crea con un IDEA,un AZIONE non in rete (un p.c. non basta)e poi arrivano le elaborazioni e tutto il resto..
      che sia un anno “battagliero”
      pequod

    5. enzo, io sono da sempre come te, una persona illusae spesso disillusa dal mettere insieme le idee. Sento la tua rabbia che é anche la mia. Io ho sempre pensato da in molti si riesce a fare più che uno. Che lo scambio di idee e relazione, sia proficuo.
      Non ho scritto sul piano strategico, nonostante mi fossi registrata, ed avessi delle idee, ma non per paura che qualcuno le copiasse. Solo forse un po’ per mancanzadi tempo ed un po’ per scetticismo.
      Io ci sono, cmq.
      le idee sarebbero tante e moltissime. Ma sono architetto, le metterei su carta, le renderei evidenti visivamente.Parliamone.

    6. “Quello che sono riuscito a percepire (a livello sensoriale) è che a Palermo non ci si unisce per nessuna lotta, non faccio conoscere a te il mio progetto perché tu me lo copi e te lo vai a vendere all’assessore di turno. Questa è l’atmosfera che respiro in questa città. L’isolamento, la frammentazione, la precarietà delle iniziative anche dal basso, ma nessuna coalizione, nessuna rete.”

      STRAQUOTO
      p.S.: ma come si fa ad aderire al movimento dei precari dello spettacolo?

    7. Ero un utente del forum e anche io avevo qualche “difficoltà” a scrivere.
      Non so perchè. E non penso che sia un problema di idee. Forse bisognava unire qualche incontro alle chiaccherate via web. Anche solo per conoscersi, per capire con chi si stava parlando. Mi dispiace molto di tale decisione cosi radicale. Perchè non provare prima con un cambiamento deciso, con una svolta, anzichè chiudere subito la baracca?
      P.S.: vedi P.S. di Alessandro.

    8. Formalmente il forum NON è chiuso.

    9. pretendere che un forum informatico sia il luogo per discutere tutti i problemi di palermo mi sembra che sia un atto di superbia. sicuramente questo forum ha svegliato alcune coscinze è questo è un fatto positivo, ma tutti i palermitani non sono frequentatori di internet e blog, anzi la maggior parte o non ne è capace o non ha il tempo per vari motivi. Mi piacerebbe vedere uno sciopero per:l’adozione delle targhe alterne, per tutte le opere di palermo finanziate e mai completate ( rotonda di via leonardo da vinci, ponte sul fiume oreto, parco d’orleans), per il fatto che al foro italico è posibile creare un ristorante di frutti di mare accampato con tende in prossimità di piazza kalsa vicino ad un semaforo, per il fatto che non si è mai adottato il decentramento verso le circoscrizioni ( oggi hanno solo il potere di finanziare piccole attività culturali)nel merito bisogna rammentare che in una circoscrizione vivono circa 70.000 persone o più, ma queste istituzioni non hanno nessun potere sulle decisione del palazzo…. e così via.

      invece di piangere scendiamo in piazza.

    10. Sono d’accordo al Pianto Strategico nei contenuti, ma non nel modo in cui vorrebbe svilupparsi e far sviluppare idee concrete. In sostanza concordo con quanto ha scritto salvatore p. Forse è un pò troppo pretenzioso affidare tutto questo a un semplice forum. D’altro canto comprendo l’amarezza di Enzo.
      Forse, a Palermo (e non soltanto), un forum non basta per tentare di risolvere i problemi. Non ho aggiunto proposte o possibili soluzioni, dunque il mio potrebbe essere soltanto un comodo atto d’accusa, ma non lo è. E’ anche la mia, al pari di quella di Enzo, un’amara considerazione.

    11. *scusate, Piano non PIANTO Strategico..
      (..lapsus freudiano..?)

    12. Anche io ho trovato difficoltà ad inserire commenti all’interno del forum, e dopo i primi periodi in cui entravo spesso ho allentato la presa. Non essendo un esperto del settore e potendo esprimere soltanto alcune opinioni penso che le difficoltà siano state nel fatto che non si è mai sviluppato un vero e proprio dibattito, cosa che invece spesso accade nei commenti ai post.
      Per questo non credo che si debba rinunciare ma trovare delle vie alternative, il forum puo essere un ottimo strumento ma come detto da altri può non essere il migliore.

    13. Viviamo ancora nel … Regno delle due Sicilie. Due Sicilie, due diversi tipi di siciliani, convivono nello stesso territorio: è la diversa sensibilità civile e morale a fare la differenza, quasi fossero due popoli diversi. Ai siciliani dell’una va stretta quella degli altri e viceversa. La Sicilia dei servi, dei furbi e degli ignoranti ha avuto sinora buon gioco, facendo da “materasso” contro chi si è presto stancato di dare pugni a vuoto. Prevedo però a breve che la “rete” sancirà una prima sonora sconfitta di chi si fa “materasso” in Sicilia.
      Enzo, capisco la tua provocazione, ma “quando il gioco si fa duro, i duri scendono a giocare”, non gettano la spugna 😉

    14. Ciao a tutti..
      Forse, raccontandovi molto sommariamente la mia esperienza possiamo fare un pò di conti senza però tirare le somme!
      Sono il responsabile del sito Occhiocieco.com
      E’ un luogo dove si discute, si commenta, si “chiacchera” e si aprono gli occhi su determinati argomenti poco chiari. Spesso si scende anche in piazza.
      Nel 2005 abbiamo portato avanti una campagna contro la realizzazione di un albergo in una riserva naturale a Marsala.
      Il forum è stato il centro, il punto di raccordo di circa 50 persone le quali hanno lavorato (seppur con le cazziate di mio fratello) al di fuori del web.
      Erano le riunioni che tenevano compatto il gruppo ma SICURAMENTE è stato il forum e il passaparola ad alimentare l’interesse per l’iniziativa. Iniziativa che ha visto un consiglio provinciale aperto, una raccolta di firme, il blocco dei lavori e 17 avvisi di garanzia.
      E’ il nostro cavallo di battaglia ma è anche il nostro bagaglio.

      I forum stanno vivendo giorni tristi in questo periodo. Lo vedo anche nel meetup di trapani. Sono sempre gli stessi a scrivere.
      Credo che le persone siano stanche di scrivere, lamentare, partecipare a qualcosa che riguarda più da vicino la propria città: la realtà è questa! I Siciliani non sanno cosa vuol dire “vivere la propria terra”.
      Non lo sanno e forse mai lo sapranno!
      Sono poche le menti che tengono ancora alto l’interesse per quella “cosa” che dovrebbe essere un interesse di tutti ma capisco anche il perchè: siamo governati da una massa di coglioni per cui c’è poco di cui felicitarsi!
      Sono convinto che esistono siciliani iperattivi ma sopiti.
      Per cui, non demordete.
      Le menti ci sono e non tutte le menti amano internet!
      Utilizziamo di più la posta elettronica: avere le notizie direttamente sulla propria casella è più semplice di aprire una pagina, cliccare, leggere ecc. ecc.
      Due, cerchiamo l’incontro reale: internet è un mezzo e non l’alternativa.
      E’ uno strumento che velocizza lo scambio di informazioni e non è l’attivismo.

      Infine, una cosa che ho imparato è questa: in qualsiasi gruppo è necessario la presenza del “cazziatore” ovvero chi si anima gli animi.
      In mancanza il gruppo non è compatto.
      Siamo come le pecore ma con la differenza che noi non abbiamo la lana!

    15. A che serve un forum online? A risparmiare tempo, a farsi un’idea dei potenziali portatori di interessi o stakeholder, ad accellerare il pensiero laterale, a concordare preventivamente cosa fare e come, serve a semplificare la raccolta delle informazioni, a condividerle con degli sconosciuti che forse sono nostri concorrenti ma spesso potrebbero essere dei partner in un progetto, perciò è necessario scendere un po’ nel dettaglio. E’ uno strumento di brainstorming che fa risparmiare un sacco di tempo e di energie perché permette di separare l’inutile dall’utile perché le energie sono sempre scarse al nostro livello, ben pochi possono spendere il loro tempo per riunioni preliminari, ricerca di informazioni etc, il forum da questa possibilità. Se non lo si usa non si può poi dire che non serve a niente, forse non produce risultati diretti ma facilita. Certo è che se uno vuole che il pollo voli in bocca già cotto questo no, non lo si può ottenere col forum online.

    16. Enzo..ho appena aperto il libro che sto studiano che si occupa proprio delle forme di consultazione on line e dei loro limiti e vantaggi, delle esperienze estere. Ad una prima occhiata posso solo dirti che il digital divide impera..magari proseguendo con la lettura potrei rifarmi un’idea. Purtroppo la consultazione virtuale credo debba essere supportata da incontri reali, se no rischiamo di perderci nei tasti di una tastiera e basta..è il rischio del solo web…l’idea resta cmq ottima, ma andrebbe potenziata a mio modesto parere…

    17. Credo che pretendere da un Forum, in qualunque città, che debba risolvere i problemi legata ad essa o che Comune, Provincia e Regione debbano essere i motori primi per creare occupazione, creare “i posti di lavoro”, sia la più grossa favola cui si possa credere.
      Solo un economia parassitaria, borbonica e raccomandatizia può venir fuori dal pensare a soluzioni che escludono sviluppo sociale e investimenti si privati, ma guidati passo passo da mano pubblica, da quella buona politica cui mi ostino a credere.
      Il Forum è uno strumento formidabile, dove circolano in assoluta libertà idee, opinioni, progetti.
      Mi fa solo ridere chi scrive “ho paura che si rubino le mie idee e che vengono passate all’assessore di turno”.
      Vogliamo anteporre gelosie e segreti di Pulcinella, all’interesse primario della nostra Palermo ?
      Dobbiamo credere che esistano davvero gli esperti dei massimi sistemi globali che trattano e discettano su tutto e che poi sconoscono i reali bisogni di oltre la metà dei palermitani ?
      I Forum sono utili a prescindere, sono momenti di incontro e di confronto eccezionali, sbaglia chi pensa che debbano per forza sfociare in qualcosa
      o che debbano avere qualche seguito istituzionale.
      Ovvio che chi frequenta e scrive sul Forum lo qualifica, lo rende tosto, vivace, interessante.
      Se, e concludo, in una città come Palermo
      sia la maggioranza che la minoranza dei vari consessi assembleari ignora totalmente una piazza virtuale di questa portata, novità bellissima nella nostra città, vuole dire che il nostro livello di democrazia partecipata rasenta complessivamente l’indifferenza.
      Sono altresì convinto che il seme piantato, anche con poca acqua e ancor meno concime, riuscirà a svilupparsi, fiorire, irrobustirsi e fare frutti.
      Ci vuole solo il suo tempo.
      Giuanni

    18. “Purtroppo” c’è chi mette su un forum, lo organizza, fornisce informazioni utili e competenze progettuali e poi si rifardia. Hai capito enzo76? Dovevi anche trovare dei locali adatti per facilitare gli incontri, tenere la rubrica dei contatti, creare l’agenda, scrivere gli ordini del giorno, preparare le riunioni, redigere i verbali e stilare i progetti, incontrare i politici, trovare le fonti di finanziamento etc etc etc etc etc …

    19. …di conseguenza sono dell’idea che solo le cazziate possono risvegliare le anime dormienti!
      Francesca che libro stai leggendo?
      Io sto scrivendo proprio la tesi sulla E-democracy e sulla possibilità che internet serva realmente ai cittadini. Sto analizzando anche il mio forum per capire se il forum stesso è servito per stimolare la partecipazione politica dei marsalesi o se è stato un momento per fare gruppo, scampagnate e sosizza party!
      Non so se mi sono spiegato 🙂

    20. Scusate, a me sembra che la questione nel suo complesso sia mal posta.
      Non capisco se la posizione di ziotom sia ironica o seria, perchè se fosse seria darebbe veramente la cifra culturale della nostra città. L’approccio prevede che la colpa deve ricadere necessariamente sui pochi che provano a fare, avendo la colpa di non fare tutto quello che sarebbe necessario fare e che spetterebbe alla collettiivtà nel suo complesso fare (la ripetizione del verbo non è per niente casuale). Enzo ha dato avvio ad un percorso e nella sostanza è rimasto solo. Allora chiediamoci perchè.
      Ciascuno di quelli che avrebbe voluto o potuto contribuire ha le sue legittime ragioni, ha spiegato che ha difficoltà con internet, che voleva gli incontriperosnali, che ci voleva la sede ecc. ecc. ma il risultato finale è che attorno ad uno strumento che gestirà il futuro di Palermo, e rispetto al quale c’è una iniziativa concreta e pratica (qua si tratta di avere le carte per sedersi ai tavoli che gestiranno centinaia di miliardi ed avere voce in capitolo) non si è creato neanche un gruppo minimo di interessati disposti a scommetterci, postare delle idee per quanto semplici e banali, fossanche un semplice sono con voi ma non so che scrivere.
      Francamente io stesso dopo un iniziale entusiasmo mi sono sgonfiato a vedere lo sviluppo dei pochi post che hanno preso corpo sempre nella direzione di demonizzare le cose fatte piuttosto che cercare la chiave che consentisse di capire meglio cosa fare e come.
      Io credo caro enzo, senza amarezza, ma con molta franchezza, che Palermo abbia una coscienza di base non ancora pronta ad una fase aggregativa così moderna e lungimirante come quella da te proposta. Ed il problema non è lo strumento teconolgico. Il punto è che sedersi davanti ad un foglio di carta e dare forma ad un’idea, condividerla e farsi in quattro perchè venga realizzata costa fatica, troppa fatica e siamo tutti abituati a non farne.
      I così detti operatori sono concentrati sui loro ombelichi e poco propensi a fare rete, poco propensi a costruire qualcosa. Pensano che condividere sia un modo per doversi dividere quel poco che hai, non un modo per costruire un domani più ricco per entrambi.
      E quindi il forum non poteva funzionare, è stato lo specchio fedele della nostra città un luogo nel quale c’è poca capacità propositiva (molta di lamentela), e la poca capacità anche di semplice polemica è stata rivolta a quelli che intervenivano con delle proposte concrete, magari come nel mio caso con dei progetti in corso. Il classico spirito distruttivo, che cerca il marcio sempre e comunque purchè non si faccia mai nulla.
      Ed allora, se posso dirla, con rispetto parlando, questa è la palermo che vogliamo, nella quale potremo sempre dare la colpa a qualcun altro per le cose che non ci sono e ci dovrebbero essere.

    21. Vi ricordate le vecchie barche della tonnara di Vergine Maria .? be adesso non esistono quasi più. dopo l’ultimo intervento di restauro,ancora in corso, hanno pensato bene di far crollare il tetto della cavana proprio sui vascelli della vecchia tonnara.queste barche rappresenano tutta la tradizione del borgo marnaro nato proprio attorno all’attività della pesca del tonno forse per i nuovi gestori noo è importante questo preferiscono un bel ristorantiono a loro posto o non so cosa .perchè non fare un PUTTANAIO?^????????????????

    22. @ Callea: la prima che hai detto 😀 enzo76 si ricorderà bene del colloquio che abbiamo avuto al termine del secondo compleanno di Rosalio, ha tutta la mia ammirazione, io non ci perderei neanche una frazione del suo tempo.

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