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sabato 20 apr
  • Dissequestrata Bellolampo

    È stata dissequestrata la discarica comunale di Bellolampo: la chiusura non era stata chiesta dal pm ma disposta autonomamente dalla polizia giudiziaria.

    Oltre duemila tonnellate di rifiuti giacevano sui mezzi di raccolta dell’immondizia e nei cassonetti di Palermo e dintorni.

    Palermo
  • 26 commenti a “Dissequestrata Bellolampo”

    1. Quello che preoccupa è l’inciviltà di alcuni palermitani che, appena trovano qualche cassonetto più pieno del solito, gli danno subito fuoco, con grave danno per la salute pubblica. E se a Palermo ci fosse un’emergenza rifiuti come a Napoli, con l’immondizia traboccante in tutti gli angoli della strada, cosa farebbero quegli stessi palermitani? Avremmo dei falò in tutti i quartieri con tanta bella diossina da respirare? Altro che inceneritori e termovalorizzatori!

    2. Se la stampa e le TV locali non apriranno subito un dibattito pubblico e onesto con autorevoli posizioni pro e contro i termovalorizzatori e con l’analisi delle soluzioni alternative realisticamente percorribili, il risultato sarà già scontato: si costruiranno questi impianti sulla spinta di un’ emergenza, magari, creata ad arte.

    3. Mi sembra di aver capito, del resto, che a Palermo non siamo ridotti come a Napoli solo perchè è stata concessa una proroga nell’utilizzo della discarica di Bellolampo, della quale peraltro non esistono attualmente alternative: i comuni limitrofi sul cui territorio sorgono discariche hanno infatti risposto picche in questi giorni alla richiesta di poter conferire da loro i rifiuti palermitani.
      E quando, tra breve, Bellolampo avrà raggiunto il massimo della capienza, cosa succederà?

    4. Quello che fa più schifo è stato vedere gente FELICE del fatto che la discarica fosse stata sequestrata e che l’immondizia cominciasse ad accumularsi, perchè questa si è rivelata una occasione come tante per additare il sindaco. Meno male che il sindaco ci ha messo meno di 24 ore per farla dissequestrare tappando la bocca a certi fetenti…

    5. Ah cmq se non volete fare la fine di Napoli dovete iniziare a fare la raccolta differenziata, sono sicuro che se vi chiedo dove vanno buttate le scatolette di simmenthal lo sa solo 1 utente su 100. Se vi chiedo dove vanno messi i tovaglioli di carta lo saprà solo 1 su 200 e se vi chiedo dove va il polistirolo 1 su 1000…scommettiamo???

    6. Caro Filippo, non c’è dubbio che la raccolta differenziata vada incrementata, perché altrimenti non sapremo più dove andare a nascondere la nostra immondizia. Ma non puoi dare la colpa ai cittadini palermitani se l’incidenza della differenziata è ancora molto bassa da noi. Nelle città civili si potenzia la differenziata attraverso la raccolta porta a porta, non mettendo qualche campana qua e là. Tra l’altro ti invito a fare un giro per la città, e vedrai che quasi sempre i contenitori per la differenziata sono pieni, nonostante siamo in pochi a utilizzarli. Che cosa succederebbe se tutti quanti volessimo fare la raccolta differenziata? Sarebbero sempre traboccanti. Parliamoci chiaro, l’Amia non è per nulla pronta ad affrontare un sistema di raccolta differenziata, e non ha mai fatto nulla di realmente serio per attrezzarsi.
      Sicuramente sono comunque d’accordo con te che il problema va affrontato, e in maniera seria, sensibilizzando il cittadino, ma anche mettendolo nella condizione di fare la raccolta differenziata. E sensibilizzando ancora di più i commercianti e il mondo produttivo in generale. Onestamente, oggi quando vado a buttare la plastica o il vetro o la carta nei vari contenitori dedicati mi sento un po’ frustrato, perché poi vedo come i commercianti gettino carte e cartoni nei cassonetti. La differenziata che può fare una famiglia è un centesimo di quella che può fare un singolo commerciante.

    7. il termovalorizzatore è davvero il meno, con tutti i suoi pro e contro, perché la sua costruzione è definita da un progetto tecnico industriale ben specificato, a me preoccupa invece la “costruzione” del sistema di raccolta differenziata, di vaglio e pretrattamento dei rifiuti, 27 ATO cosa hanno prodotto fin’ora? Ci potremmo ritrovare tra qualche anno con un TV che non sappiamo come alimentare perché non abbiamo creato la rete di smaltimento attorno ad esso. Il presidente Lombardo gli ATO li ha ridotti a 10 che è il numero previsto dalle norme, speriamo che ciò sia favorevole alla qualità e ai costi del servizio.

    8. L’importante è farla … io mi sono reso conto che da quando la faccio ho influenzato almeno 3 persone, senza contare che mia figlia di 6 anni ormai butta plastica e vetro nel contenitore apposito che ho messo sul terrazzo in maniera praticamente automatica.
      Dobbiamo farlo pensando di trasmettere questa cosa più possibile e non pensando che è 1 centesimo, che non ci sono le campane ecc. ecc.

    9. @filippo, ripeto quello che già da queste parti ho scritto io la raccolta differenziata la faccio, metto tutte in quelle pochissime campane per vetro, plastica ect ect peccato che ho visto con i miei occhi i compattatori dell’Amia ricompattare tutti i rifiuti anche quelli che io avevo differenziato

    10. Ciao ragazzi, io lavoro per l’ATO Partinico,molta gente che abita nei comuni di palermo (Carini, Cinisi, Torretta, Isola delle Femmine, Montelepre, Partinico etc…) sono stati obbligati a fare la raccolta differenziata..figuratevi che in alcuni comuni hanno tolto i cassonetti…fino a qui nulla di male…ma il problema è sempre lo stesso: IN SICILIA LE COSE NON FUNZIONANO!!!!!Arrivano milioni di telefonate da parte dei cittadini, che lamentano il mancato ritiro dei rifiuti..Se c’è un servizio perchè non farlo funzionare in maniera PERFETTA?La gente paga centinaia di euro per la tassa sui rifiuti ma in cambio0 cosa ha????solo DISAGI…E’ veramente un peccato!!!!

    11. “ho visto con i miei occhi i compattatori dell’Amia ricompattare tutti i rifiuti anche quelli che io avevo differenziato”
      ____anch’io la faccio la differenziata. un giorno, per caso, affacciandomi ho visto dall’alto uno di questi automezzi che svuotano le campane. se lo vedi ad “altezza uono” sembra che tutto vien insieme, in realtà, ti posso assicurare, il camion ha diversi scompartimenti che si notano solo dall’alto.

    12. “altezza uomo”

    13. ad altezza uomo vedi solo le fiancate del camion e sembra che tutto finisca in un’unico grande contenitore. in realtà, visto dall’alto, vedrai che il camion di contenitori ne ha + di uno (non ricordo bene quanti di preciso), in ognuno dei quali viene conferito il materiale di ogni specifica campana

    14. scusate. unico è al maschile e non va apostrofato. “un unico”

    15. ma la Polizia Giudiziaria da chi dipende?
      Come mai ha attuato un provvedimento cosi’ importante
      come il sequestro,per poi fare rapidamente la revoca?
      Non si potevano studiare meglio le carte,prima?

    16. effe, e poi a quale ditta specializzata per lo smaltimento rifiuti vengono consegnati i miei rifiuti differenziati? non e’ domanda polemica ma proprio informativa perche’ non conosco nessuna societa’ di riciclaggio rifiuti che operi nel territorio. vorrei essere rassicurata di non star perdendo tempo

    17. questo non lo so

    18. “Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
      Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
      Fonte: Il Venerdì di Repubblica (notizia ripresa da Beppegrillo.it)

    19. prima o poi moriremo tutti,con o senza cancro.
      Anche la combustione dei cassonetti e delle tante piccole numerosissime discariche produce diossina (almeno cosi’ viene detto).
      Intanto cerchiamo almeno di essere piu’ rispettosi
      degli orari di smaltimento e di riporre i rifiuti nei contenitori.Per adesso il modo in cui ognuno di noi
      smaltisce i propri rifiuti e’ indegno di civilta’.
      Anche chi ha l’incarico di prelevare i rifiuti non fa bene il proprio lavoro.Spesso ai cassonetti non ci si puo’ avvicinare.E’ tutto uno spettacolo indegno.
      Siamo condannati a stare in mezzo ai rifiuti.
      Forse e’ il segno,che prima o poi tutto finisce in rifiuto.

    20. http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5715
      Invece, secondo una ricerca dei ricercatori dell’Unità di Epidemiologia Ambientale del Dipartimento di Salute Pubblica del London School of Hygiene, che con l’ausilio di tecniche statistiche originali, coinvolse 14 milioni di persone che vivevano intorno a 72 inceneritori di rifiuti urbani (alcuni molto vecchi, costruiti all’inizio del ‘900) e queste vennero seguite fino a 13 anni dopo, non sono state evidenziate differenze nell’incidenza e mortalità per cancro nei 7,5 chilometri di raggio presi in considerazione e in particolare i ricercatori non hanno osservato nessun declino dell’incidenza di tutti i tumori allontanandosi dal sito dell’inceneritore. Vi era solo una piccola incertezza per quanto riguardava il cancro al fegato, legata per lo più ad errori diagnostici come l’attribuzione, come primitivi, di tumori secondari del fegato.
      Chi ha ragione?
      A me gli inglesi non sono molto simpatici, ma comunque piu dei francesi e quindi protendo per loro. anche perche l’istituto ha un nome piu altosonante! 😉
      ed infine, se l’alternativa è qullo che sta accedendo in campania, non c’è gara!

    21. OK.Pero’ la Sicilia non e’ la Campania.In Sicilia
      esistono vastissime aree disabitate ed incolte ,e lontane dai centri abitati.Tra l’altro ci sono moltissime aree collinari che ben si prestano a diventare “contenitori naturali “(si pensi che nel
      “New Jersey” si sono dovute erigere colline artificiali per contenere i Rifiuti).
      Pero’ va detto che questo continuo stillicidio di
      dubbi non fa bene alla progettualita’ ed alla pianificazione ed alla fine ne avremo solo maggiori danni.

    22. Infatti, perché impiantare gli inceneritori vicino ai centri abitati se esistono vaste aree disabitate? I link molecularlab apre una pagina che titola “Non esiste nessuna prova di una relazione tra emissioni degli inceneritori e effetti negativi sulla salute” per confermare che gli inceneritori sono innocui 🙂 L’attività scientifica è fondata sul dubbio, non sulla certezza. Esistono altri studi recenti non così definitivi, anzi al contrario auspicano altre ricerche più amipe e approfondite, per esempio un’indagine giapponese sulle malformazioni neonatali
      http://sciencelinks.jp/j-east/article/200517/000020051705A0615048.php

      Uno studio APAT sull’inquinamento in 13 città italiane, tra cui Palermo mette in evidenza la necessità di misurare il PM2.5 che è direttamente correlabile con le fonti di emissione mentre il PM10 non lo è. La scienza trova (non sempre) ciò che cerca, secondo me sarebbe opportuna una campagna di studi sul PM2.5 e le sue correlazioni con le patologie croniche da una parte e con le emissioni in aria degli inceneritori dall’altra.
      http://www.apat.gov.it/site/_contentfiles/00143900/143930_miscellanea_pm10.pdf

    23. al simpatico pepe'(un nome da siciliano puro!)
      Il termovalorizzatore di Vienna e’ in piena citta’,
      e consente grandi economie nel trasporto dei rifiuti.
      Sotto questo aspetto l’ideale sarebbe potere ridurre al minimo i tragitti.Cerchiamo ,nel dubbio,di mediare le esigenze.
      .
      L’attività scientifica è fondata sul dubbio, non sulla certezza.D’accordo.
      Attraverso i dubbi si approfondisce e si progredisce,
      ma ad ogni nuova certezza intervengono nuovi dubbi.
      E’ un processo inarrestabile.
      Ma mentre la ricerca prosegue,i problemi vanno gestiti
      al meglio di quello che ci consente la tecnologia disponibile.
      Mai fare confusione tra ricerca e tecnologia disponibile.

    24. Ah già, Vienna 🙂 E allora mettiamo bene in chiaro che “viennese” “palermitano” sono incommensurabili, raccolta differenziata, filiera del trattamento e ultimo anello della catena l’inceneritore, non il contrario. Per dirla tutta, io dei palermitani e più in generale degli italiani non mi fido.

    25. hai fatto centro.
      Ricordo che anni fa visitai Vienna con un politico locale,ed un bel momento lo persi di vista e me ne preoccupai.Quando torno’ mi disse:
      “sono stato in giro per alcune stradine per verificare se c’e’ la stessa pulizia che c’e’ qui,in piazza.
      E’ incredibile.E’ tutto pulito! “.

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