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venerdì 29 mar
  • Quei video dal Meli su YouTube

    Il nostro amico Vassily Sortino, giornalista de la Repubblica Palermo, ha scovato un po’ di video legati alla generazione YouTube e alle scuole palermitane. Il preside e i docenti del liceo Meli non devono aver gradito particolarmente le bravate degli studenti e, sembra, avrebbero imposto di scusarsi utilizzando lo stesso medium. 🙂

    Nei giorni successivi anche altri filmati sono stati rimossi e seguiti da scuse.

    Vassily non passare davanti al Meli per un po’. 😉

    Palermo
  • 19 commenti a “Quei video dal Meli su YouTube”

    1. mi sa che si sta esagerando e parecchio, non vorrei si finisse come quella pazzesca vicenda della insegnante denunciata per avere obbligato un alunno a scrivere “io sono un defi.cente”…ne è nato un caso italiano con pubblicità a livello nazionale e dibattiti in tv per mesi e mesi, anche fa capire come in Italia le scemenze diventino un problema nazionale mentre efferati delitti che non arrivano ad avere l’indice d’ascolto di Cogne o altro rimangono nei trafiletti del giornalino locale.

    2. Il giornalista Sortino ha inserito tra video orgiastici il video di un ragazzo che sosteneva una interrogazione di arte.
      Essere impreparati in arte certo non è bullismo ma per un giornalista alle prime armi tutto fa notizia e tutto è buono per ricevere un sorriso dal caporedattore.
      Quello pubblicato il 31 maggio è stato un esempio di manipolazione di informazione bello e buono infatti è assolutamente fuor di luogo il video dei ragazzi del meli in quel contesto in cui vengono descritte “simulazionie di atti sessuali”.
      Infatti nel web, anche pubblicati da ragazzi dello stesso Liceo Meli, sono comparsi video con veri atti di bullismo che sono passati insosservati rispetto ad una “peccaminosa” impreparazione in storia dell’arte.
      Io consiglierei piuttosto al giornalista di non farsi vedere sulle pagine dei giornali fino a quando non avrà trovato delle notizie serie da raccontare.

    3. esagerando, sei uno studente del meli…?

    4. Caro “Esagerando”…odio raccontarmi in prima persona…ma “alle prime armi” non sono. Comprendo di sembrare più piccolo della mia età per la faccia che ho, ma avendo cominciato a 19 anni a fare il giornalista e avendone oggi 28…vuol dire che un minimo sindacale di esperienza la tengo per capire cosa è una notizia.Ti informo che da quasi 3 anni ho un tesserino da professionista e da due dirigo e supervisiono un paio di periodici di respiro nazionale.
      Ergo, tanto scarso non sono 🙂
      Non ho bisogno quindi di ricevere sorrisi da capi o consigli da parte tua su cosa è il giornalismo…Io passo la giornate a cercare notizie…e quel fatto…era ed è una notizia con tutti i crismi. Perché riprendere un compagno impreparato (cosa che a scuola è vietata da circolare del ministero) e riderci sopra mettendolo al pubblico ludibrio su YouTube fa più male che fracchiarlo di legnate…si chiama bullismo psicologico…
      Se poi ho beccato qualcuno che tu conosci con le “mani nella marmellata” e ti ostini a difenderlo per ideologia…non posso fare nulla per la tua poca…come dire…maturità? Va sturia 🙂

    5. FACCIO NOTARE che il primo commento l’ho scritto io e non c’era alcuna LONTANA IDEA di attacco al giornalista che ha fatto la notizia ma alla situazione generale, infatti ho parlato di tutt’altro, mentre il secondo commento NON E’ MIO, è di qualcun altro quindi SIGNOR VASSILY che hai avuto provocazioni da un altro e non da me VA STURIA vallo a dire all’altro che ti ha provocato! ah e non sono uno studente del Meli.

    6. Certo un accusa di manipolazione di informazione risulta pesante (ma c’è! e ci sta tutta!) quindi Le risulta convenevole sviare l’attenzione su tematiche futili e portare tutto sul piano “ideologico”.
      Riconosca l’errore e non prenda troppa confidenza. (Non gliel’ho data).

    7. Vi prego di essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    8. E’ qui che casca l’asino…in cosa consiste la manipolazione? Spiega? Dimostra? Prova? 🙂
      Io ho le immagini linkate sopra dalla mia parte (che, come disse qualcuno, “valgono più di mille parole”), tu, caro “Esagerando sì”, non hai nulla.
      Io ho una serie di ragazzi che hanno compiuto un atto di bullismo (documentato), lo hanno fatto violando una direttiva del ministero (documentata), e che (nel caso di una scuola) sono stati puniti giustamente per quello che hanno fatto (documentato anche questo). Io mi sono limitato a raccontare il fatto, reale, semplice e cristallino, che ha avuto una sua evoluzione (vedi video dei ragazzi che chiedono scusa “spontaneamente”). Dove sta la manipolazione in una cosa che tutti possono osservare? I protagonisti di sta storia mica li ho pagati per farsi “sputtanare” sui media. Hanno fatto tutto da solo. Io ho scritto quello che è successo. Ma poi perché ti ostini a difendere solo il Meli? Conflitto di interesse?

    9. Non difendo il Meli semmai prendo le difese di quei ragazzi che hanno visto una mediatizzazione esagerata di quello che, presumo, doveva essere un atto scherzoso tra compagni. Il fatto è che bisogna fare le dovute differenze tra scherzo e bullismo. Riprendere col videofonino un interrogazione puo’ essere un atto compiuto così per poi riderci su’, di certo non si puo’ paragonare chi riprende un interrogazione con chi riprende la simulazione di atti sessuali. Qua sta la manipolazione, poichè i lettori non avendo tutti la possibilità di guardare il video e di capire che quello compiuto dai ragazzi era un atto, certo non nobilitante, ma neppure lesivo nei confronti di nessuno, sono stati indotti a credere che il video dell’interrogazione era una prova di bullismo al pari del palpeggio di una professoressa o di altri episodi che sono venuti fuori dalle cronache più o meno recenti. Riguardo alle vicende successive non mi sento di poter parlare di manipolazione ma di “mediatizzazione”.

    10. la differenza tra le due riprese sta nel ruolo del ripreso

      l’interrogato si presume fosse inconsapevole
      i simulatori hanno mimato quei gesti appunto perchè sapevano di essere ripresi.

      e comunque ritengo più grave che chicchessia utilizzi l’immagine di persone ignare per diffonderle sul web.

      mi stupisce anche chi si scandalizza se degli adolescenti giochino a mimare degli atti sessuale, questo stupore potrebbe sembrare inutile perbenismo

    11. il suo punto di vista, sign. Massimo, puo’ essere per certi versi condivisibile, pero’ le faccio notare che anche se puo’ essere scorretto diffondere l’immagine di un compagno (sempre che fosse all’oscuro del fatto di essere ripreso ) sul web non è nè un reato (è reato solo la diffusione a fini commerciali) nè “bullismo”.
      Non mi “stupisco” per la simulazione di atti sessuali nsottolineo pero’ che apporre insieme i due video è senza dubbio ingannevole nei confronti dei lettori.
      E poi se è perbenismo stupirsi per la simulazione di atti sessuali figuriamoci stupirsi per un interrogazione.

    12. Mi sembra comunque di capire, sign. Massimo, che siamo daccordo sull’eccessiva mediatizazione dei video in questione.

    13. il diritto alla privacy prescinde dall’utilizzo a scopi commerciali dell’informazione

    14. Ma non sappiamo se il ragazzo fosse ignaro o meno quindi nessuno (e neanche un giornalista) puo’ avere voce in capitolo se non il protagonista del video.

    15. Non vorrei apparire un bacchettone o uno stupido idiota d’antan ma se nei nostri licei, e scrive uno che ne ha combinato più di Bertoldo, si pensasse si a divertirsi ma ogni tanto anche a studiare ? E’ necessario usare telefonini in classe, filmare, riprendere e quant’altro ?
      Ci possono essere, tra l’altro nel mio piccolo ho anche insegnato, momenti di sivo, grivianza, anche di casino, se ben gestito, voluto da tutti e rilassante.
      In concreto, una cosa è una “pausa” di dieci minuti in due ore chiummuse di promessi sposi, una cosa è dieci minuti di promessi sposi in un’ora e cinquanta di caxxeggio.
      E non è vero che conoscere la Cappella degli Scrovegni ti cambia la vita o ti fa diventare grande, però se finisci con il non prendere sul serio nulla, dall’ Arte all’aoristo passivo, dal dualismo kantiano al pessimismo non più pessimismo leopardiano, allora coerentemente smetti il Liceo e dèdicati ad altro.
      Giuanni

    16. caro giuanni quello che io affermo e critico è la mediatizzazione dell’ episodio non difendo l’episodio in se che puo’ essere accettabile o meno a seconda del punto di vista.

    17. ritengo che il giornalista ha perso l’occasione di mettersi in luce facendo un buon articolo.ha creato un caso(paragonando il video ad atti di bullismo)costringendo il ragazzo a delle umilianti scuse(a mio parere).con questa non vorrei giustficare il ragazzo ma invitare tutti a fare un po di attenzione e cominciare anche dai piccoli articoli a fare della buona informazione.
      grazie a tutti

    18. Menomale che “ai miei tempi” non c’era il cellulare, altrimenti altro che “mediatizzazione”, l’ora di educazione fisica era un’ora di baldoria, per non parlare dell’ora di religione che serviva solo per coltivare i propri hobbies! Le coppiette si appartavano in fondo alla classe come se ci si trovasse al cinema, alcuni giocavano a carte e invece io facevo gli esercizi di matematica, così a casa avevo meno da studiare.
      Ed il prof. di religione? Vi starete chiedendo voi.
      Beh lui fumava ed usciva dalla classe.
      Non abbiamo mai denunciato il fatto al Preside perchè ci faceva comodo!
      😀

    19. Quanto alla presunta “mediatizzazione” dell’episodio in esame, sottolineo che questi prodi esponenti del Meli non hanno certo fatto nulla per evitarla. Anzi, l’hanno proprio cercata mettendo il video su youtube.
      Quindi mi sembra un po’ incongruo scagliarsi contro i “giornalisti” per aver fatto da cassa di risonanza dell’episodio.
      Il giornalista ha solo fatto il suo mestiere, che è quello di raccontare fatti, dopo averli debitamente verificati.
      Ergo, gli studenti possono solo prendersela con sé stessi se la cosa è saltata fuori oltre quello che loro avevano immaginato.

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