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venerdì 19 apr
  • 15 commenti a “Cartoline”

    1. come sempre, poche battute, ma ben assestate e di un’ intelligenza e lucidità disarmante!
      BRAVISSIMO!!

    2. E già! ce ne vorrebbero cartoline così…e non solo per Palermo!
      tanti redimibili “non-luoghi” meriterebbero richiamo…
      Bravo Lobo!

    3. Se c’è una cosa di cui Palermo è priva, in tal senso, sono i nonluoghi propriamente detti.
      Su tutto il resto possiamo continuare a discutere…

    4. Quali battute? Ci sono 200 commenti sul fatto che il sindaco non è salito sul carro della Santuzza, e nulla sulla provocazione di Lo Bocchiaro. Andate a visitare lo Zen, dunque! Oppure stilate l’elenco delle parti di città che sviliscono il senso di luoghi. Vucciria è in cancrena, Albergheria è ipertrofica, Kalsa viene tenuta su da respiratori artificiali. Questo è un organismo? Questa è una città?

    5. Bellissime queste cartoline, Giuseppe. Complimenti!

    6. Maginifica, ma triste, la frase sullo ZEN come capolavoro dell’architettura moderna. In effetti lo ZEN2 era stato progettato con l’idea di creare un quartiere di aggregazione tra le persone. Ma siccome una cose è il progetto e un’altra la sua realizzazione, ecco che è nato un obbrobrio architettonico, privo di qaulunque servizio per la cittadinanza, un quartiere lasciato alla mercè della malavita e dove la mafia può permettersi di chiedere persino il pizzo al singolo cittadino, affinchè possa avere l’acqua o la luce nella propria casa.
      Benvenuti a Palermo.

    7. Irredimibile :”che non si può affrancare ,liberare o riscattare da ciò che la opprime e che le reca danno,dolore,umiliazione ecc…”. Non lo può fare,Palermo, o non lo VUOLE fare ??!?
      Quell'”accostamento mal riuscito di pezzi di città differenti e persone distanti” ci dona il mistero e la magia di differenze e distanze che si guardano,si toccano,e magari si scontrano..ma che(con un pò di quell’interesse a capire e collegare)possono generare unicità,alterità ,mescolanza e quindi Bellezza!
      Lo Z.E.N(e tutti i luoghi come lui!)..è una sconfitta! Ora,non sono un architetto,ma così,ad intuito,ritengo che l’Espansione di una città vada assecondata,sostenuta,seguita nel suo naturale e autonomo evolversi,e non decisa a tavolino con regole prefissate e avulse da contesto,territorio,e popolazione!
      “Mi sento a Palermo” in quei luoghi dove la commozione mi assale e una sorta di calamita mi attrae verso i muri ,la strada ,le pietre i cortili interni le scalinate… ma sempre più spesso alterno ,nelle mie “passeggiate a perdersi per Palermo”, questi due pensieri: ” Sta cadendo a pezzi!” oppure ” Noo,troppo nuovo sembra costruito oggi!!”
      da una che ama e amerà sempre Palermo..
      grazie Giusè!

    8. Grazie Valentina. Non avevo mai avuto una recensione così bella e appassionata! 🙂

    9. Ho vissuto a Palermo per qualche settimana, quelle cose che si fanno da ragazzini per lo sport.Ricordi ? i claxon, biiii, biiiiii. Chissà com’è adesso,mi piacerebbe ritornare da adulto.
      Un bacione dall’altra isola.

    10. Ciao Marco Benvenuto da queste parti 😀

    11. “biii biii “con il raffreddore, senza è “piii pipii”

    12. Immediata, pungente, reale.Drammatica ed affascinante fotografia.Bravo Peppe.

    13. 😉

    14. Tu ridi heheh BIII biii.. ricodi di un ragazzo di 16 anni per uno stage di judo, e noi ragazzini ospitati in casa di palermitani. ( un bacione all’amico Antonio ). Dal silenzio di una cittadina come Sassari alla metropoli Palermitana. A me sembrava New York, davvero, il ricordo più vivo che ho sono i claxon e un traffico pauroso.

    15. sigh…. lo zen….. e il centro storico… dio mio… ma kosa sarebbe se lo mettessero a posto?….. una perla…. la + rara ke ci sia…!… ma sembra quasi un’utopia….

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