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giovedì 25 apr
  • Abito qui

    Riceviamo e pubblichiamo da un lettore che ha preferito rimanere anonimo.

    Abito qui

    «Da una settimana il contenitore giallo per la raccolta di capi d’abbigliamento usati, scardinato, si presenta così. E chiamando il numero di telefono dell’altrimenti meritoria iniziativa “Abito qui” risponde solo una voce registrata della Telecom, secondo la quale quel numero nemmeno esiste. Siamo in via Marchese Ugo, davanti alla Chiesa.
    Anch’io abito qui».

    Palermo
  • 13 commenti a “Abito qui”

    1. da notare la bmw m5 da 500 cv e ‘almeno’ 90 mila euro dietro il cassonetto… si riconosce dal quadruplo tubo di scappamento e dal profilo estrattore 😀
      è vero che a palermo c’è finta povertà

    2. “Abito qui” è un’iniziativa che risale agli anni Novanta. Ho trovato qualche traccia: il sito di Cogeme, e un comunicato del Comune di Palermo del 28 aprile 1999: l’allora assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Siragusa e l’allora presidente dell’AMIA Ettore Artioli presentavano l’operazione.
      Chissà se c’è ancora qualcuno che si occupa dei cassonetti…

    3. siamo in piena zona residenziale oltre che davanti uno degli hotel + importanti della città, sono basita…

    4. C’ero passata proprio ieri e notavo appunto lo scempio cittadino.
      Bisogna comunque condire il tutto con la sporcizia stradale diffusa su tutte le strade circostanti piene di cartacce d’antiquariato (nel senso che lo vedi che sono vecchie, stanno là da un bel pezzo) e coltivazioni di parietaria officinalis ben nutrita(a bordo marciapiede) degne di un Orto Botanico.

      Stiamo in una discarica!

    5. Se volete (Rosalio) giro un filmatino e ve lo mando…

    6. e per una segnalazione del genere c’è bisogno di rimanere anonimi?

    7. De lresto basta leggere questo articolo di repubblica per capire in che mani siamo

      http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Brogli-elettorali-a-Palermo-tre-candidati-azzurri-arrestati/1524250

    8. E’ giusto che si sappia che questo triste spettacolo non si trova solo in Via Marchese Ugo, ma in tanti altri posti della città ove sono ubicati questi contenitori gialli.
      E bisognerebbe anche sapere che molto spesso il loro contenuto viene raccolto e depositato in un anfratto poco visibile della zona Albergheria della nostra Città, alla portata di tutti…compresi coloro che fanno una scelta della merce a loro disposizione per una succesiva vendita di “abiti usati”.
      Viene quindi da chiedersi quale sia il senso d questa iniziativa!

    9. io non abito qui ma diva abito io e’ uguale

    10. mi sembra perfettamente in linea con lo stato di abbandono progressivo di questa città…ancora siamo a nulla…a nulla…

    11. signor lei, venga in via Pietro Scaglione (traversa di via Brunelleschi) dove abito io, poi vediamo che cosa ne pensa.

    12. Ci passo ogni giorno e mi chiedo anche perché su quel tratto di marciapiede, al cospetto di una delle ultime opere del Basile – la chiesa di Santa Rosalia – tutelata dai BB.CC., possano stazionare impunemente un paio di automobili, mentre noi che posteggiamo regolarmente nella sede adatta, ovvero nella carreggiata stradale, stiamo bene attenti ad utilizzare le strisce blu e non gialle, esponendo permessi o bollini!

    13. Dovete contattare la ccoperativa Lavoro Solidale.
      Un tempo il numero era 091 6622215.

      Il primo presidente era una persona seria, ora non so in che mani sia…

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