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venerdì 19 apr
  • Palermo novantottesima nel dossier Ecosistema Urbano di Legambiente

    Il dossier sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani Ecosistema Urbano di Legambiente boccia la nostra città per i «i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale».

    Palermo è novantottesima (l’anno scorso era ottantanovesima). Desolante, ad esempio, la posizione per il riciclaggio di carta nelle amministrazioni comunali: siamo ultimi con lo 0%.

    Palermo
  • 17 commenti a “Palermo novantottesima nel dossier Ecosistema Urbano di Legambiente”

    1. nessun commento?
      a tutti sta bene questa posizione in classifica ?
      Ah.. dimenticavo, l’importante è avere il Palermo calcio in serie A,
      tutto il resto è noia !

    2. cara fatamorgana, stanno tutti ballando il “Pappons’ crew” di capitan siino…la cassa che fracassa.
      che ti vuoi commentare ancora?
      desolante…

    3. Tutti a lamentarsi dei post “poco intellettuali” o “demenziali” poi però quando ci sarebbe da discutere seriamente, i frequentatori di Rosalio, latitano!

    4. C’è poco da commentare…sempre peggio..il prossimo anno si chiuderà la classifica

    5. Ma di che vuoi discutere, ci daranno finalmente un premio, i primi degli ultimi, urraà!!!

    6. Questa classifica per me andava fatta diversamente. Come si possono paragonare grandi Città come Roma, Napoli e Palermo con Belluno o Prato? Come si possono far paragoni con Città ad alta affluenza turistica (anche i turisti producono spazzatura) con Città che sono poco popolate? Per me è da rifare! Forse bisognerebbe farne due: una per le Grandi Città e l’altra per le piccole. Allora forse si che sarebbe una classifica “onesta”!

    7. @ jolanda: probabilmente se facessero una classifica “onesta” saremmo ugualmente (fra) gli ultimi…

    8. Io, non ci credo! Non mi fido dei polentoni che fanno queste classifiche! Ho vissuto 2 anni a Milano, se non hai “4 soldi” fai una vita da emarginato! La nebbia provoca centinaia di morti e invalidi all’anno. Il traffico e i trasferimenti dei lavoratori sono “eterni”! Solo se “stai bene”, stai meglio a Milano che a Palermo!
      Ah, dimenticavo! A Milano c’è il lavoro… anche per i meridionali che sono costretti ad emigare per trovarlo!
      “Costretti”? La dice già lunga sulla gioia di vivere a Milano!

    9. Due anni fa, “goletta verde” ha dato 10 bandiere alla Emilia Romagna, 3 o 4 alla Sicilia e solo 1 alla Sardegna…
      Siete mai stati nel mare marrò dell’alto Adriatico? La fogna del fiume più inquinato d’Europa!

    10. e’ da anni che seguo queste classifiche delle citta’ sostenibili e i relativi criteri. Il problema e’ che in qualsiasi campo della vita di qualita’ (ciclabilita’, servizi pubblici, raccolta differenziata rifiuti, ecc) palermo ha standard bassi, che non accennano (in alcuni settori) a decollare. Naturale che gestire una piccola citta’ e’ piu’ facile. Ma almeno queste classifiche hanno l’obiettivo di tenere alta l’attenzione generale(cittadini e amministratori pubblici) sulla sostenibilità e sulla qualita’ della vita nelle citta. Insomma meglio che ci siano, anche se possono essere discutibili per alcuni aspetti.

    11. jolanda, non se sei stata ultimamente a trapani, un posacenere ogni 50 metri e non una cicca per terra, cartacce neanche a parlarne, sono rimasta senza parole, una città da sogno.
      l’amminastrazione ha fatto il suo e i cittadini l’hanno seguita. vi ricordate cosa era trapani pochi anni fa?
      certo avrà anche contribuito l’americans cup che ha fatto tappa lì, che forse ha fatto capire ai trapanesi che vivevano in in posto invidiabile ed invidiato.
      se a palermo si butta per strada la qualunque non puoi dare la colpa ai turisti!
      che poi trapani abbia altri problemi sarebbe OT!!!!

    12. @stalker: vero, verissimo. Solo che Trapani non ha lo sesso numero di abitanti di Palermo. Non voglio con questo giustificare le “cattive abitudini” palermitane, ma resta il fatto, che una classifica per dirsi “buona e giusta”, a parer mio, deve essere fatta analizzando Città con elementi simili tra loro.
      _
      Riguardando la classifica vorrei far notare: Prato ha persino superato Firenze. E’ assurdo! Conosco bene la Toscana, ed ho avuto modo di vivere sia a Firenze che a Prato. Beh, Prato oltre ad essere più piccola è anche una “città dormitorio”, dove alle 20.00 vi è già il coprifuoco, una vera e propria “chinatown”. Firenze la conosciamo tutti, è una Città con un enorme flusso turistico, oltre che con molti extracomunitari. Detto questo capirete da soli che questa classifica non è ben fatta.

    13. @stalker: dimenticavo, dove hai scritto che davo la colpa ai turisti? Mi limitavo a far presente che nelle Città dove c’è più gente, è più facile che ci siano più problemi e quindi siano più sporche.

    14. io a palermo non ho mai buttato niente per terra, neanche il più piccolo pezzetino di carta, anche se il cestino è distante da me 100 metri, questa si chiama educazione civica che si impara a scuola ed in famiglia.Ritornando alla classifica del sole24ore, per quanto riguarda il verde pubblico non credo che in italia ci siano città con più verde di palermo, ed io ho girato tantissimo in italia e sull’utilizzo di questo verde che ci sarebbe da ridire.Queste classifiche vengono fatte da giornali del nord che tirano silamente i propri interessi economici, andiamo avedere i parametri di queste classifiche…non sono reali è normale che una città di 30mila abitanti sia più vivibile di una che ne abbia 700mila, ho sbaglio?

    15. http://www.legambiente.eu/documenti/2007/0925_ecosistemaUrbano2008/EU2008.pdf
      Alcune cosucce su questa graduatoria……
      Ecosistema Urbano 2008 impiega 27 indici tematici (erano 25 lo scorso anno), basati su 57 indicatori primari.
      In Ecosistema Urbano 2008 il sistema dei pesi è stato revisionato a seguito di un sondaggio
      effettuato su un panel di circa 40 amministratori e funzionari pubblici.
      Il panel ha definito il ranking e l’importanza relativa delle 6 aree tematiche (aria, acqua, mobilità, rifiuti, ambiente urbano, energia) in cui sono classificati i 26 indicatori. Aria e mobilità sono risultate le due aree tematiche ritenute più importanti dal panel.
      Il controllo dei dati si è concentrato sulla omogeneizzazione dei dati inviati dai Comuni per
      garantirne la comparabilità.
      Le città per cui sono stati calcolati tutti e 26 gli indicatori sono 55 pari al 53% dei comuni. Oltre il 90%
      degli indicatori è invece disponibile invece per circa il 75% dei comuni.
      ….
      Dopo aver letto e compreso, possiamo fare commenti anche piu’ circostanziati.

    16. Ma c’è bisogno della graduatoria di Legambiente per sapere che il siciliano è ingrasciato ?

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