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martedì 19 mar
  • Punta Raisi, rilevatore di wind shear in “alto mare”

    Il Comune di Isola delle Femmine ha ribadito nei giorni scorsi il suo no all’installazione sul suo territorio di un radar che fa parte di un sistema di avviso del valore di otto milioni per segnalare agli aeromobili in atterraggio e decollo a/da Punta Raisi la presenza del “wind shear”, un fenomeno atmosferico in cui si verifica una variazione improvvisa di vento in intensità e direzione.

    Il radar della discordia si chiama TDWR (Terminal Doppler Weather Radar), la cui ubicazione è/era prevista presso il sito della Marina Militare Italiana (MMI) nei pressi di Isola delle Femmine, ed è uno dei tanti elementi che compongono il progetto del PWDS (Palermo Wind Shear Detecting System) che doveva essere completato entro il 2007.

    Isola delle Femmine (foto di Gilberto Gaudio)

    Gli aeroporti sul mare con particolari conformazioni orografiche sono soggetti frequentemente a questo problema, in Italia i più colpiti sono Palermo, Reggio Calabria e Genova. Il sistema di avviso posizionato a terra lungo i corridoi di decollo e atterraggio consentirebbe ai controllori di volo di avvisare i piloti della presenza del “wind shear” a bassa quota in modo tale da permettere manovre evasive preventive, aumentando notevolmente la sicurezza del volo. Fasi delicate come il decollo potrebbero essere ritardate se i piloti potessero essere avvisati dal controllore di volo che riceve l’avviso dal sistema di rilevamento automatico, evitando problemi simili a quello avuto da un volo nel settembre del 1989. Lo stesso varrebbe per la fase di atterraggio.

    Il sistema sarebbe particolarmente utile sopratutto in situazioni di vento di intensità medie in cui normalmente il “wind shear” non è intuibile, ma che talune volte si presenta ugualmente, in aeroporti con orografie particolari.

    Per approfondimenti: Progetto PWDS di ENAC/ENAV/GESAP.

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  • 28 commenti a “Punta Raisi, rilevatore di wind shear in “alto mare””

    1. di norma, queste “insane”richieste, si fanno al capo mandamento locale…

    2. Ma la motivazione del NO qual’è?

    3. Appunto, perchè il comune di Isola ha detto no? sarebbe interessante, oltre che corretto, conoscere le posizioni di chi si oppone….

    4. Giusto.
      A fronte di una utilità che sembra indiscutibile, perchè Isola dice NO? Solo per pregiudizio ed oscuri presentimenti o per ragionevoli studi e prove di effetti collaterali pericolosi?

    5. poche chiacchiere quando c’è di mezzo la vita di chi vola. Al solito, dobbiamo aspettare il morto o qualcosa di simile per attivarci o petr dire si srebbe potuto evitare e balle simili. la domanda, a mio parere è:serve o non serve? se serve si mette punto e basta.

    6. Ho un commento in attesa di approvazione da 2 ore ma non capisco quale parola ha innescato la moderazione.
      mahhhhhhhhhh
      Rosalio’s mistery!

    7. @werner: se ci scappa, purtroppo, non ci cappa IL morto…ma I morti!
      Oviamente le lungaggini della bruocrazia italiana (e siciliana in particolar modo) sono ben note a tutti!
      Permessi, controperemessi, scaricabarile, “non è competenza mia”, 4 mesi per una firma, i verdi che, COME SEMPRE, romperanno le palle…
      Poi, come successe a Malpensa, un DC9 cade in mare, muoiono 80 persone e tutti ci chiedermo indignati “PERCHE’ CA@#o NON C’ERA IL RADAR?!?!?!?!?!”

    8. Angela abbiamo una casella di posta dove puoi chiedere tutti i chiarimenti che vuoi. Perché farlo qui dove sei fuori tema e metti in atto un comportamento scortese nei confronti degli altri lettori e di chi gestisce il blog? Saluti.

    9. Il Comune di Isola nega il consenso per non meglio specificati timori di rischi per la salute e perché la torre del radar potrebbe pregiudicare lo sviluppo turistico del paese (i turisti si spaventano!). Sono molto perplesso per questa presa di posizione. Che sia utile è utile, così come tutti gli accorgimenti per migliorare la sicurezza del volo. Sono molto contento che ne abbia scritto Gilberto che da comandante porta in questo blog un parere molto autorevole sulla questione.

    10. sullo svilupo di punta raisi mi permetto di segnalare il dvd che è allegato a I love Sicilia.
      Veramente interessante.
      sulle perplessità del comune di di Isola non posso che dire che se i motivi stanno nella genericità di quanto scritto è veramente ridicolo!!

    11. SKUSATE, MA CHE BISOGNO C’è DI QUESTO COSO?? NON BASTA USCIRE DALL’OBLO UN POLLICE BAGNATO PER SAPERE DA DOVE TIRA IL VENTO???????????????????????????

    12. MAGARI, VISTO CHE VOI PILOTI DOVETE TENERE IL VOLANTE ,LO FATE FARE ALLE HOSTESS , NO????????????????

    13. la cloche volevo dire 😀

    14. su queste cose di sicurezza decide il comune? anche se andrebbe in un’ area militare?

    15. Rosalio, hai ragione ma non del tutto.
      Almeno 5-6-7 volte nella vita ho provato ad inviare mail, richieste di chiarimenti o proposte di argomenti sulla casella di posta che mi indichi e non ho mai ricevuto risposta. Mi si sarà formata nella mente la subdola convinzione che non è facile ricevere risposta seguendo quella via.
      Chiedo scusa agli altri per questo ulteriore OT.

    16. Angela non mi risulta che tu non abbia ottenuto risposte sulle richieste di chiarimenti, mentre mi risulta che tu stia continuando l’off-topic con estrema scortesia. Rimuoverò ulteriori tuoi commenti fuori tema. L’e-mail rimane a tua disposizione, così come di tutti. Saluti.

    17. @Tony: a sto punto, se fossi l’ENAC, fare scrivere al comune di Isola una bella lettera dai miei avvocati in cui dico che, alla luce di un diniego non meglio specificato e motivato, si riterranno civilmente e penalmente responsabili di QUALSIASI evento causato con certezza dal fenomeno del windshear! A partire da un carrello danneggiato e 80 paia di mutande da risarcire ad arrivare a…meglio non scriverle più certe cose!

    18. Ogni volta che devo atterrare a Palermo , mi ricordo del
      fenomeno del wind shear…,e prego!
      Anche perchè non riesco a dimenticarmi di quel lontano inverno, mentre ero sul palcoscenico del Piccolo Teatro
      durante una recita, arrivò la notizia del disastro aereo di Punta Raisi.

      Non credo che si debba far pagare agli abitanti di Isola la scelta scellerata di un aereoporto costruito
      quasi sul mare. Ma la questione sicurezza, non può aspettare, certamente, e ci riguada tutti. Ma si è fatta una concertazione coi paesi limitrofi per valutare insieme il terreno da scegliere per la collocazione del radar, o la scelta è stata imposta come decisione già presa? Finalmente se ne parla, ma come mai è stato scelto questo momento? Mica c’è il pericolo di una chiusura definitiva del nostro scalo?

    19. Isola delle Femmine dice NO perchè non vuole un fascio continuo di onde elettromagnetiche pericolosissime sulla propria testa. Ci sono altri siti che potrebbero tornare utili all’installazione del radar e salvaguardare comunuqe la salute pubblica. Isola delle Femmine dice NO alla scelta del sito non al radar.

    20. @Orazio: potrei sbagliarmi ma un radar doppler è una RICEVENTE non una EMITTENTE di onde radio! !Mi corregga se sbaglio l’autore del post
      Mi sa tanto che negli ultimi anni la partola “campi elettromagnetici” è stata usata, a sproposito, un po’ troppe volte!

    21. Salve Beny,
      non so se si tratta di una ricevente o una trasmittente. Crede che la direzione della comunicazione sposti il problema? Da A verso B o da B verso A sono sempre onde elettromagnetiche sulla testa.
      Saluti

    22. Salve,
      per opportuni chiarimenti vi comunico che un radar doppler, come quello che voglioro installare (anche se non so a quale frequenza) é comunque un radar che emette e riceve, e che il pericolo di radiazione REALE é entro un certo range dal sito di installazione (di solito 500 metri di raggio intorno al sito radar). Ritengo che il Comune di Isola abbia delle perplessità solo limitatamente al sito prescelto (magari vicino a nuclei abitati, dove il pericolo é ampiamente dimostrato). Non é un caso infatti che i radar in Italia per la sicurezza aerea vengano di solito installati in territori militari, dove non sono richieste particolari autorizzazioni. Se invece é solo un problema di immagine, allora sospetto che chi ne parli non abbia assolutamente le conoscenze tecniche del caso.

    23. @orazio: la cosa è BEN differente!

    24. Forse c’è un interpretazione sbagliata da parte di chi legge questo intervento e di chi magari non vive a Isola delle Femmine o nei paraggi.L’Installazzione di questo apparecchio causerebbe un fascio continuo di onde elettromagnetiche tali da scaturire problemi nella ricezione dei telefoni cellulari , TV Satalitari e tutto ciò che comunque funziona in modo simile. Ma tralasciando queste conseguenze tecnlogiche , i primi a pagarne le conseguenze mettendo a scapito la propria salute sono i cittadini di Isola!Quindi non è solo un capriccio da ambientalisti da come si può evincere dai numerosi commenti .E’ una protesta da parte di chi vede la propria salute messa a repentaglio e non trova da parte dello Stato una risposta a questa LEGGITTIMA difesa. Pensate si possa vivere con un pericolo perenne sopra la testa?

    25. questa storia mi riporta alla mente le polemiche nate con l’apparizione dei primi telefonini: qualcuno, forte di non so bene quale scienza infusa, decise che i ripetitori erano dannosi. sappiamo tutti come è andata a finire. nonostante cio il luddismo è duro a morire e ognitanto qualche adepto, incurante del rischio di figure barbine, insorge per tentare di bloccare il progresso.

    26. tutte le antenne direttive esistenti al mondo trasmettono un fascio che si allarga man mano che ci si allontana dalla fonte. Il radar che dovrebbe trovarsi ad un’altezza di 30 metri trasmetterebbe un segnale che non passa solo sopra il paese de isola, ma lo investe anche.
      Volendo ipotizzare che le onde elettromagnetiche emesse non siano ionizzanti, l’esposizione continua agli abitanti di isola a lungo andare potrebbe provocare dei danni superiori a quelli che potrebbero accadere a punta raisi senza il tdwr.
      Gli effetti certi delle radiazioni non ionizzanti sono un surriscaldamento della temperatura corporea, ma negli ultimi anni si sta cominciando a studiare l’assorbimento di queste onde sul corpo che a quanto pare è la vera causa dei mali.

    27. Manuel Fantoni, non so quali sono le tue fonti, ma da biologo molecolare sono piuttosto sicuro che le onde elettromagnetiche interferiscono con la salute umana.
      Non ho la scienza infusa, ho solo studiato. E tu?

    28. Negli ultimi tempi? Wireless World già verso la fine degli anni 70 pubblicò una serie di articoli sull’argomento delle radiazioni em non ionizzanti a bassa intensità, naturalmente si sarebbero dovute ripetere tali ricerche in modo estensivo per pervenire a conclusioni statisticamente provate ma la questione in fondo è di una banalità estrema: non sarà mai sostenuta su scala mondiale una ricerca del genere dato che l’evidenza su scala mondiale di una correlazione tra campi e.m. non ionizzanti a bassa intensità e salute costringerebbe (forse) i governi a prendere provvedimenti restrittivi sia per le radiodiffusioni sia per le comunicazioni cellulari, pertanto tutto resterà come è. D’altra parte chi l’ha detto che dobbiamo vivere sani e felici? 😉 In passato si moriva più per le pandemie, ora per le malattie degenerative, le neoplasie etc..

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