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venerdì 29 mar
  • La Rambla de la Libertad?

    Domenica arriverà l’estate e a Palermo non c’è quasi l’ombra di una manifestazione, di una rassegna, di un’iniziativa culturale legata ai soggetti pubblici (a parte qualcosa in preparazione all’Università probabilmente sotto il marchio UniverCittà). Sono lontani gli anni delle passeggiate alla Kalsa e persino gli anni ’80 che mostravano segni di una vivacità non indifferente. Comune e Regione cercano di galleggiare sull’emergenza munnizza e l’incubo delle ultime due estati con la città buia e sconsolata, con i turisti stupefatti, ritorna.

    Venerdì scorso Antonella Romano mi chiedeva per la Repubblica Palermo un parere sulla città e, post catastrofismo, sottolineavo che a Palermo a mio avviso manca sia la fantasia da parte degli enti locali (in assenza di questa e/o di soldi in cassa si possono almeno scopiazzare buone prassi poco costose e molto creative come quelle di Salemi) sia una capacità di iniziativa da parte degli operatori culturali che senza denaro pubblico sembrano quasi del tutto inerti.

    Insomma io penso che qualcosa si possa e si debba fare, anche a basso costo. Sul giornale io buttavo lì la proposta di chiudere la corsia centrale di via Libertà almeno per l’estate (da piazza Croci al Politeama, ad esempio, se non si vuole andare oltre), a mo’ di Rambla, e di assegnare i tratti in gestione a imprenditori e a gente con idee.

    La Rambla (Barcellona)

    Sono impazzito? Ci sono altre idee sull’utilizzazione a fini culturali e ricreativi di spazi cittadini per l’estate che possiamo girare a chiunque sia in ascolto? C’è nessuno là fuori? 🙂

    Palermo
  • 30 commenti a “La Rambla de la Libertad?”

    1. secondo me la corsia centrale la si puo chiudere anche in maniera definitiva “”semplicemente”” mettendo il divieto di sosta nei controviali cosi i bus e taxi potranno camminare spediti e realizzando due grossi parcheggi sotterranei (uno già è in programma) a piazza a Sturzo e l’altro a piazza Croci, cosi si eviterebbero le infinite file di auto in cerca di posteggio in zona come quando i ngozi sono aperti al domenica e il viale in questione è chiuso.
      Va da sè che questo in una città come Palermo è fantascientifico mentre in altre città lo si deciderebbe e farebbe all’unanimità in Consiglio….

    2. il discorso di scopiazzare le nostre idee salemitane(o forse di sgarbi) mi sembra giusto…anche xkè molti ragazzi che lavorano qui per Toscani,sono proprio di Palermo…quindi la creatività ce l’avete in casa! XD

    3. A me sembra una buona idea. Io coinvolgerei anche le comunità straniere, sarebbe una iniziativa d’avanguardia anche rispetto ad altre città.

    4. caro Tony
      le tue validissime idee e proposte di utilizzo di spazi pubblici cittadini per eventi culturali e ricreativi sono lo spirito che anima il Comitato Spazio Pubblico Palermo fin dalla sua nascita.
      Un gruppo di ragazzi e ragazze, che si riunisce dalla fine del 2008 per sensibilizzare l’opinione pubblica e per chiedere all’amministrazione comunale che Piazza Bellini diventi pedonalizzata, cioè un luogo di aggregazione sociale con finalità ricreative, ludiche, e culturali.
      Sarebbe interessante condividere con te obbiettivi comuni, potremo unire le potenzialità mediatiche di Rosalio con quelle logistico-organizzative di Spazio Pubblico Palermo e lanciare proposte operative per il tratto di via Libertà da te indicato nel presente post; potremmo lanciare messaggi e idee progettuali sia ai gruppi culturali palermitani, che all’amministrazione comunale (consiglio comunale) che ai commercianti che gestiscono attività di ristorazione. Possiamo quanto meno tentarci.
      E complimenti per la proposta.
      Spazio Pubblico Palermo

    5. a chi bisogna rivolgersi per proporre idee o eventi musicali?
      ad es. serate o gare gastronomiche a tema
      concerti o musical
      palermo è ricca di artisti e musicisti di alto livello!
      si potrebbero fare tante cose, ma chi è pagato per occuparsi dell’organizzazione di eventi nella nostra città che fà????

    6. Ho vissuto per due anni a Torino ed ho visto una delle arterie dello shopping in pieno centro trasformarsi INTERAMENTE in zona pedonale in meno di 6 mesi (incluso il tempo per livellare al millimentro i singoli mattoni per terra, per fare quello che in gergo si chiama lavoro “a regola d’arte”)

      Non cito neanche la mole di eventi che ogni giorno mi si vengono proposte a Parigi dove vivo attualmente perché non sarebbe significativo mettere a paragone le due città, ma mi piace ricordare come il concetto di attività CULTURALE a Palermo e dintorni si riduca a nulla.

      Negli anni ho visto sparire il Kals’Art (non basta riprendere le facciate – e solo quelle – di qualche palazzo barocco per dare slancio ad un quartiere intero), il Windsurf World Festival (sempre puntuali invece le concessioni per le cabine!!!), le celebrazioni per il Natale (dobbiamo parlare del NULLA o piuttosto delle casette abusive al Politeama?) ed infine il Festino.

      Insomma, le idee ci sono (o forse c’erano), ma se non cambiano gli utenti di questa tanto voluta CULTURA alla fine si va avanti con l’aumento dei venditori di calia e semenza nonché con l’apertura delle boutiques Hermés per i nuovi parvenus alias “viddani arrinisciuti”

    7. bella proposta, davvero!
      un bel pezzo di strada x farci tante belle vasche, avanti e indietro.
      come si addice ai migliori paesi della provincia.

      oh, ma quanto siamo cool!!!!

    8. @ riccardo
      cosa proponi? tu hai altre idee o proposte?

    9. Riccardo temo che tu non abbia letto bene il post. Inoltre attendo le tue proposte. 🙂

    10. Spazio Pubblico Palermo sono aperto a questo tipo di collaborazioni, sentiamoci.

    11. Perché ho la netta visione di via libertà chiusa al traffico con una lunga teoria di panellari, venditori di sfincione, di pasta coi ricci, di birra nei secchi col ghiaccio? Il tutto spacciato per “villaggio gastronomico” come piazza magione?

    12. Isaia Panduri l’ho immaginato ed era un incubo. 🙂

    13. “…sottolineavo che a Palermo a mio avviso manca sia la fantasia…”
      E’ vero: si tratta soprattutto di un problema culturale. In Spagna è molto sentita la “cultura del paseo” (il nostro “passìo”): in ogni città o paese ampi spazi pubblici vengono destinati a “paseo” e la sera si scende da casa e si va a passeggiare, prendendo il fresco ed incontrandosi con gli altri.

      Da noi è prevalsa nel tempo la cultura dell’automobile ad ogni costo e della serata passata in coda dentro l’abitacolo. Oppure parcheggiati sul divano a guardare la tv.

    14. Un tempo, parlo del 95/96, alle Mura delle Cattive ogni sera c’era in programma qualcosa.
      Un concerto, uno spettacolo, un semplice mercatino. Era bello andare, un luogo dove incontrarsi con gli amici, fare due passi, ascoltare un po’ di musica o semplicemente bere una birra.
      E’ durato per due stagioni di seguito, poi il nulla.
      Ecco si potrebbe replicare in via libertà.

    15. Se una cosa è riuscito a fare il nostro sindaco ridens è stato farci dimenticare tutto quello che aveva organizzato il suo predecessore. Quell’orlando che quando lo nomini, Cammarata si tramùta nella faccia. Le cattive di cui parla Manuela, ma anche i concerti a villa trabia, il cinema a villa filippina (lo dimentichiamo? No, per piacere) qualche festa ai Cantieri culturali. L’assessore alla cultura era un tale Giusto Catania, all’epoca poco più che trentenne. Poi si pensò bene di affidare la cultura agli uffici grandi eventi (a proposito, Camma nominò una task force per Palermo un paio di mesi fa, sono finiti nella munizza anche essi?) e si è visto come siamo ridotti… Con gli assessori con il billino abusivo a Carini… siamo messi male…

    16. Guarda caso oggi anche io immaginavo su Palermo Bloggalo il viale della Libertà pedonalizzato http://palermo.bloggalo.it/2009/06/18/¡ostia-que-calor/

    17. Ed il corso Vittorio Emanuele pedonalizzato il sabato sera ve lo ricordate? Pieno di gente di qualsiasi tipo.

    18. ottima idea quella di Tony Siino!!!
      concordo che anche se ci sono pochi soldi qualcosa va fatta, non possono continuare a dire che mancano i soldi e quindi non si fa niente… allora vadano a casa e risparmiamo anche sui loro stipendi!!!

    19. Nitto non avevo riflettuto su questo ulteriore risparmio. 🙂

    20. Ai tempi di Palermo di Scena le serate estive si passavano in città, altro che villino.

    21. L’idea di Tony è estremamente interessante per ravvivare la città d’estate.
      Bisognerebbe mettere in comunicazione gruppi capaci di produrre eventi, una sorta di soluzione di autoproduzione, un opportunità per creare visibilità intorno ad ogni associazione e organizzazione culturale e artistica.
      L’unico problema che vedo all’orizzonte e’ quello per il quale le associazioni, i gruppi non so se si muovono se non ci sono fondi in compenso.
      Se gruppi musicali, teatrali fossero’ così disponibili da organizzare performance in via Libertà senza ricevere in cambio fondi, si potrebbero cercare sponsor in grado di coprire le spese di service indispensabili e per organizzare qualche aperitivo una volta la settimana ad esempio.
      Insomma c’è da studiarci sopra un po’ testando al tempo stesso la disponibilità degli artisti che dovrebbero dare vita a performance.
      L’idea c’è, serve solo far girare la voce, fare tam tam e vedere che se ne pensa in giro.
      Magari si potrebbe fare anche un sondaggio online su questo blog, chiedendo ai lettori e agli artisti se sono disponibili a questo esperimento di animazione culturale. Se la disponibilità c’è si potrebbero cercare gli sponsor e presentare un progetto al comune il quale senza uscire soldi potrebbe comunque contribuire chiudendo quel tratto di via Libertà alle auto.

    22. Ottima idea. Anche se tra il dire e il fare… c’è di mezzo la politica!
      Comunque non demordere Tony. Dovresti dare spazio a questo post tenendolo per un po’ in primo piano in modo da catturare l’attenzione di eventuali sponsor e non solo degli organizzatori (io sono tra questi ultimi…) anche perché senza soldi è davvero difficile mettere in piedi qualcosa.
      Ricordo che via Libertà è stata chiusa più volte per celebrare le domeniche dell’eccellenza del gusto con degustazioni di prodotti tipici. Ma in quel caso è evidente che c’era l’interesse del politico di turno. Ahimé.
      Ma dato che l’idea è davvero carina. Direi di aspettare che maturino i risultati relativi ad una prima comunicazione sul blog.

    23. E poi non dimentichiamoci che lo spirito di emulazione è una delle molle più forti che muovono le idee sul nostro territorio.
      Palermo come Barcellona? Pronti.
      Prima però leviamo la munnizza!

    24. Via Libertà pedonale?
      Dove devo firmare?
      Il mio sogno è trasformare i quattro mandamenti in una città delle biclette, come il centro di Ferrara.
      Io chiuderei al traffico via Maqueda e Corso Vittorio (con deroga per i bus amat per corso Vittorio).
      Il centro storico dovrebbe diventare “zona 30” (limite di velocità per le auto 30 km/h) in modo da non costituire pericolo per pdoni e bici.
      Poi, quando ci saranno i piccioli, magari attivare anche il bike sharing.

    25. So di essere disfattista ragazzi, ma dibelle proposte simili in passato se ne è fatte tante; ricordo due anni fa si pensò seriamente di pedonalizzare via maqueda allargandone i marciapiedi ed installandovi panchine, per citare un esempio. Uno si “illude”, “ci spera”, lancia le sue proposte, immagina già i musicisti di strada col violino o le fioriere lungo il marciapiede…poi arrivano i padroni di Palermo (i commercianti) dicono in coro “NO” e no deve essere. Sia in questa amministrazione che nella precedente i veri assessori al traffico di Palermo sono sempre stati i commercianti,loro non ammettono nessuna chiusura al traffico e nessuna pedonalizzazione, loro vogliono la jungla di auto dovunque per paura di perdere clienti.
      Per questo lodo la vostra iniziativa ma vi esorto a non illudervi.

    26. Se sono davvero i commercianti i detentori del potere allora scioperiamo contro di loro. Basterebbe istituire un sabato in cui nessuno compra niente. La giornata del non consumo. Forse la smetterebbero di sentirsi i padroni.

    27. Luftwaffe concorderai con me sul fatto che se via Libertà fosse un fiume di turisti e palermitani le sere d’estate e potessero aprire converrebbe anche a loro. Semmai il problema è spiegarglielo. 🙂

    28. concordo con Tony:
      il problema è spiegarglielo, cioè la santa comunicazione che in questa città sembra non averci mai messo piede.

    29. Tony, aiutami a diffondere questo depliant dell’unione europea dal titolo “Città in bicicletta, pedalando verso l’avvenire”.

      http://www.fiab-onlus.it/tecnica/cycling_it.pdf

      A pagina 20 e 21 è spiegato che gli automobilisti non sono migliori clienti di pedoni e ciclisti.

    30. @ Tony – Sarebbe davvero bello che si realizzasse tutto ciò e credo che avrebbe un impatto positivo sulla cittadinanza e sui turisti. Molte città si identificano con una via che ne diventa il cuore pulsante.

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