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giovedì 28 mar
  • Arriva a Palermo “Libero cinema in libera terra”

    Cinemovel Foundation e Libera hanno ideato Libero cinema in libera terra, carovana itinerante del cinema sui luoghi delle cooperative che gestiscono i terreni confiscati alle mafie.

    Tutte le proiezioni, a ingresso gratuito, iniziano alle 21:00.

    Stasera a Palermo (piazzetta Bagnasco) verrà proiettato Milk di Gus Van Sant.
    Domani a Corleone (villa comunale) verrà proiettato L’uomo di vetro di Stefano Incerti.
    Lunedì a Monreale (Villa Belvedere) verrà proiettato Pater familias di Francesco Patierno.
    Martedì a Partinico (Real cantina borbonica) verrà proiettato Vota Provenzano di Salvatore Fronio.
    Mercoledì a Cinisi (pizzeria Impastato) verrà proiettato L’onda di Tennis Gansel.

    “Libero cinema in libera terra”

    Palermo
  • Un commento a “Arriva a Palermo “Libero cinema in libera terra””

    1. di solito sono spesso perplesso su manifestazioni cinematografiche e rassegne che riguardano un tema che ha divorato letteralmente (o stornato) la cinematografia siciliana, altre volte ne ho discusso qui, e non credo ci sia il bisogno di accendere di nuovo la discussione basata sul binomio “se parliamo di mafia siamo stanchi, se non ne parliamo occultiamo un problema”…tuttavia questa rassegna mi sembra molto interessante a partire dal fatto delle opere scelte, evitando quelle solite volute da speculatori che usano vicende private per fare cassette e messina-denari, per continuare con il fatto che si propone veramente come una carovana piuttosto che inginocchiarsi ai soliti luoghi non comuni dei Comuni siciliani (e dunque gli attuali epicentri della cultura di Palermo per fare un esempio, stazioni di passaggio obbligato per i “grandi eventi” oramai) e terzo e non ultimo il non piegarsi all’altrettanto passaggio obbligato dei soliti-nomi locali che non hanno il diritto di invito a priori altrimenti la manifestazione non si può fare (critici, giornalisti, registi…parlo di tutti “questi” nomi)…
      una bella iniziativa mi appare quindi, che non penso dia man forte a quelle altre iniziative (film e rassegne stanche e becere eppure superfinanziate) che partono lontano da Palermo (almeno a livello decisionale) per usare (e sfruttare) Palermo unicamente come set da speculo-siculo e tornare nuovamente al centro del potere perchè l’operazione commerciale dello sfruttamento moda-mafia è ormai terminato e la Sicilia cinematografica può tornare, non a dormire, ma a quella dormiveglia apparente che è data in mano e voluta dai pochi depositari del cinema locale indiscussi.

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