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martedì 19 mar
  • Volevo solo andare dal dottore!

    Da casa mia, fuori dalle mura della vecchia città al centro attuale, in potenza solo sei chilometri, da percorrere, in atto una vera odissea!
    L’unico dato certo è dato dall’impossibilità di prendere un autobus per raggiungere in orario la mia destinazione.
    L’altra alternativa è rappresentata dall’automobile ma i nodi, putroppo, vengono subito al pettine, infatti basta visualizzare il mio mezzo di trasporto per accorgermi che davanti a lui è “sbocciata” un’ altra macchina, ma la colpa è mia, visto che abito vicino a due bar e abbandonare il proprio mezzo di locomozione per il palermitano è naturale, tanto da sentirmi dire, quando arriva il suo proprietario a spostarla: “E per cinque minuti, come fa”!
    Il viaggio comincia, subito, con otto minuti di ritardo sulla mia tabella di marcia, decido di affrontare strade secondarie, povera illusa, per evitare la confusione ma il destino vuole che io non abbia controllato il calendario dei mercatini di quartiere, così devo ricominciare di nuovo da zero: vai con l’inversione!
    Finalmente riesco a percorrere quasi, tranquillamente, un paio di chilometri ma arrivata in via Mariano Stabile si appalesa l’ennesima situazione che il mio concittadino adora: strada a senso unico = posteggio in doppia e tripla fila parallela da entrambe le parti, logicamente non calcolando l’eventualità che per errore possa passare un autobus, il quale logicamente mi precedeva.
    Altri otto minuti di storie tra il signore in doppia fila e l’autista del mezzo pubblico.
    Il primo, fuori dall’abitacolo, ovviamente, si sbraccia ed urla dicendo che lui la macchina non la toglie, l’altro fa spallucce, io guardo l’orologio e penso al mio dottore che mi aspetta.
    Durante questi tempi morti di attesa ho cercato di posteggiare ma ogni tentativo è stato vano, così dopo che la diatriba si risolve ed il signore sposta la sua macchina mi dirigo disperatamente a Piazzale Ungheria.
    Riesco stranamente ad entrare quasi subito nel parcheggio, forse perché ancora Palermo non si è risvegliata del tutto.
    O più probabilmente gli altri hanno posteggiato in modalità “puzzle” in giro per la città.
    Cerco il posto, ma vengo subito accerchiata da tre loschi figuri che mi seguono indicando il posto dove avrei dovuto lasciare l’automobile, uno di loro si mette tra le strisce blu tanto da farmi posteggiare male.
    La volta precedente mi ero già lamentata di queste persone, al box, ma la risposta era stata deludente mi è stato detto che il problema non era loro e che avrei dovuto chiamare le forze dell’ordine ma in quanto palermitana, hanno aggiunto: “Appena sentite parlare di denuncia vi scantate e non fate più niente”.

    Per evitare la stessa risposta oggi, ho fermato, alzando un ditino, due carabinieri in via Principe di Belmonte ed ho detto loro quello che mi era successo, mi hanno detto che ci sarebbero andati anche se non era compito loro…”Non per scaricare agli altri, signorina”…
    Quando ho finalmente raggiunto il medico, ed ho concluso la visita, a piazzale Ungheria c’era l’altro di appuntamento, che mi aspettava, sempre con loro.

    Questa situazione mi da un senso di oppressione che non dovrebbe lontamente toccarmi, alla fine ho solo la sfortuna di avere un mio medico curante in centro città, paradossalmente non raggiungibile con i mezzi pubblici, con tutte le conseguenze del caso.
    Perché non faccio altro che sognare una Palermo diversa, nella quale sentirmi libera?
    A trent’anni, i miei, e nel 2009 devo avere solo queste aspettative dalla mia città?

    Ospiti
  • 47 commenti a “Volevo solo andare dal dottore!”

    1. bicicletta

    2. bicicletta?

    3. picciotti.. 6 kilometri all’andata e 6 al ritorno non sono fattibili per una persona che non è allenata (oltre a rappresentare un grosso pericolo visto la città nella quale viviamo). all’autrice del post dico che condivido il suo dispiacere e la sua amarezza, in tutto e per tutto.

    4. Ma che fesserie: la città non raggiungibile dai mezzi pubblici ? ma dove vive questa qua ?

    5. bicicletta!

    6. bicicletta + casco in testa

    7. “gli altri hanno posteggiato in modalità “puzzle” in giro per la città”: Carina.. ti spiace se la riciclo?

    8. Con la mia vecchia bicicletta 6 km li faccio in 10 minuti senza problemi di parcheggio se invece avrei qualche piccolo problema di salute chiamo un Taxi è risolverei il problema.

    9. Fuori dalle mura della vecchia città – centro = 6 Km. ?
      Bicicletta, perdio!!!!!!

    10. @Moralix:eccellente nel traffico,deludente nella grammatica,palermitano DOC?

    11. Io ho risolto alla grande. Bicicletta elettrica (comprata con l’incentivo statale del 30%) e car sharing. Se voglio uscire di sera, mezzi pubblici all’andata e taxi al ritorno (procuratevi il tariffario e nessuno cercherà di fregarvi).L’auto l’ho regalata. E a conti fatti, nel primo anno ho risparmiato circa 3.000 euro, ed ho guadagnato in salute. L’auto? Stress, inquinamento e soldi regalati allo stato e alle multinazionali!!

    12. io propongo un semicingolato con bazooka ad attivazione vocale.. magari non ti farà arrivare in tempo ma vuoi mettere che soddisfazioni ti togli! 🙂

    13. In bicicletta vestita con l’armatura di Brancaleone. Se ti trovi a oltrepassare lo fiume Oreto dalle chiare acque, transita lo cavalcone in fila longobarda. Contromano su un autocarro un villico ti strombazza un “cedete lo passo”? Tu gridagli di rimando “cedete lo passo tu”.

    14. Poi dai…6 Km!!! Ma fatteli a piedi. risparmi “ibbili” e fai sport

    15. Scusatemi in anticipo, ma secondo me i post (forse) correlati non hanno colto il senso dell’intervento di Serena.
      Il problema non è quello di trovare un mezzo alternativo, perchè la ricerca dell’alternativo sancisce il fallimento del principale. Mi spiego. In una città normale NON DEVE esistere il cretino che ti blocca l’auto; in una città normale NON DEVONO esistere i cretino della doppia e tripla fila; in una città normale NON SI DEVE pagare il pizzo ai posteggiatori abusivi; in una città normale “non è un problema loro” NON DEVE essere tollerato; in una città normale NESSUNO si dovrebbe voltare dall’altra parte in presenza di un soppruso; in una città normale ogni uscita NON DIVENTA UNA LOTTA;
      In una città normale poi, io decido di andare in giro come voglio, compatibilmente con la struttura della città, l’organizzazione dei mezzi pubblici e il codice della strada.
      Se poi sono io a non avere colto il senso, mi scuso ancora una volta e torno a sognare come Serena.

    16. Finalmente è arrivato Filippo: Grazie.

    17. Si ma i Carabinieri che dicono : non è compito loro, che ci stanno a fare?.Evidentemente la Palermo che tu sogni diversa fa diventare diversi anche gli altri e…come ti capisco!!!!!

    18. Il senso del post è chiaro: 1) i medici devono essere obbligati ad avere lo studio medico fuori dal centro città; 2) gli autobus devono essere sostituiti da altri piu’ piccoli che possano passare tra due auto in doppia fila; 3) i parcheggiatori abusivi devono essere messi in condizione di nn subire i soprusi delle forze dell’ordine; 4) i carabinieri devono lavorare solo per le barzellette, cosi’ come i vigili urbani solo al bar o all’edicola; 5) ultimo ma non ultimo, è meglio, in fin dei conti, non avere mai bisogno del medico!
      Quindi da cio’ traiamo una grande conclusione, mangiate mele per il noto proverbio e magari una bella chilata di arance per eventuali raffreddori!
      W Palermo!
      :))

    19. …. nei diversi e numerosi commenti mi sembra che con quel “finalmente è arrivato Filippo” non si coglie un messaggio non così estremamente subliminale che è il seguente.
      Se le autorità pubbliche preposte al controllo e gestione del territorio palermitano e della relativa mobilità (Polizia Municipale, Polizia, Carabinieri, ….) non hanno risolto, non risolvono affatto il problema storico, atavico del traffico e delle doppie triple file, al cittadino non resta che elaborare una strategia tale da permettergli la sopravvivenza individuale senza mandare a lucciole il sistema nervoso ed il portafogli 😉
      Così se molti dicono , significherà che questi individui hanno capito molto bene che non c’è speranza, ad oggi, per risolvere il problema traffico palermitano per mano delle autorità, per legge, preposte.
      Se stiamo ancora anni a discutere della stranezza in questa città delle doppie file allora non abbiamo compreso affatto che questa e’ una realtà che persisterà e che postarne l’articolo su un blog non risolve affatto il problema, anzi nel caso di questo post dimostra che c’è una moltitudine di soggetti che trovano soluzioni sostenibili e originali, considerato che si sono convinte che non possono incidere nei comportamenti delle autorità pubbliche.
      Anzi questi individui che ti dicono bici, sono estremamente gentili e cortesi ad indicarti le vie per la sopravvivenza in questa giungla urbana.
      Le alternative di cittadini (o azioni integrative) al post sul blog che possono realmente incidere per il cambiamento, possono essere, a mero titolo di esempio:
      – denuncia quotidiana scritta e protocollata – con tanto di prove visive tramite foto/video – a Polizia Munic., Polizia, Carabinieri, Ministero della Salute, Assessorato Reg.le Salute, organi di informazione, Unione Europea (Commissione diritti cittadino alla salute), …..
      – raccogliere firme di altri cittadini e inoltrare numerosi la denuncia come sopra,
      Ma chi lo fa quotidianamente tutto cio’ ?????
      Ti rispondo: nessuno o pochissimi, rari, niente in una città di centinaia di migliaia di abitanti.
      E piu’ comodo scrivere un articolo ed inviarlo per email al responsabile di un blog. Un approccio più sbrigativo, ma che non cambia proprio nulla nella realtà quotidiana.
      Chi ti indica la bici ti propone pragmaticamente una modalità di spostamento che evita tantissime noie tipiche dell’auto (doppia fila, multe, parcheggiatori abusivi, carburante inquinante, perdita di tempo prezioso, ….) e che indubbiamente non evita altri fastidi (mancato rispetto degli automobilisti).
      La bici: un approccio alla risoluzione concreta anche se parziale, e lenta nel tempo, del problema. Ma un approccio che se praticato costantemente puo’ diffondere la cultura stessa della bici e col tempo puo’ portare a diminuire il numero delle auto circolanti.
      Alla fine si tratta di fare un analisi costi/benefici. Mettere nella bilancia le 2 opzioni e vedere da che parte pende.
      Vedi … le opzioni possibili sono tante e diverse nella loro capacità/potenzialità di risolvere il problema traffico:
      1) denuncia formale e costante agli organi competenti, = ma non risolve il problema nel breve termine,
      2) fare rete con la raccolta di firme per l’inoltro a più firme della denuncia, = comincia a fare quel giusto scruscio che serve,
      3) uso quotidiano della bici/bici elettrica/car sharing/bus di sera, = risolve il problema “individuale” a livello instantaneo, anche se non risolve quello a scala collettiva, ma il tuo tempo è prezioso e perchè te lo devi fare gestire da altri che detesti?
      4) un semplice post in un blog, = hai manifestato la tua indignazione ma il traffico è sempre lì e le doppie file pure e le autorità non leggono il tuo post
      Converrai con me che le varie opzioni sono tutte percorribili, ma alcune di loro hanno una maggiore possibilità di cambiare lo stato delle cose attuali, alcune in maniera piu’ veloce e con detemrinati effetti sulla nostra cultura, altre opzioni in maniera più lenta e con altri effetti sulla nostra cultura.
      Quale tra queste, o altre che ti vengono in mente, pensi sia quella che valga realmente la pena di seguire per mutare la condizione di traffico attuale ???

    20. Dobbiamo essere liberi di scegliere come vogliamo muoverci in una città CIVILE, sono d’accordissimo con Filippo. A Palermo è una continua lotta, un continuo pensare a delle “tattiche” per evitare posteggiatori abusivi e prepotenti e gente incivile. Il cancro della nostra città si chiama “assuefazione” che porta tutti all’impotenza. Perché chi tace, da sempre, acconsente. Alziamo la voce, ribelliamoci…ma tutti non solo poche voci!!!

    21. @Giorgio Siragusa..Scusami la mia ignoranza nella grammatica, non ho studiato ma mi faccio capire meglio di certi sapientoni.

    22. @ Marco Disalvo non credere che io abbia scritto questo post per scegliere la via più breve e più inutile o più comoda, come dici tu.
      Non credo neanche che parlare ai miei concittadini sia altrettanto inutile, io credo nella comunicazione, e Rosalio mi ha permesso di arrivare ad un pubblico più vasto di palermitani e non solo, anche se all’inizio molti hanno interpretato questo post male, credendo che non volessi allontanarmi dalla mia macchina, era soltanto il mio punto di osservazione ma non devo certo mettere la “didascalia” a quello scrivo.
      Non mi conosci, e non sai come mi possa comportare fuori da questo blog e sicuramente non è questo il luogo per parlare di me ma ci potresti tranquillamente arrivare, visto che ho scritto come la penso.

    23. calma ragazzi, calma.
      il motivo per cui scrivo molto raramente in un blog è perchè alla fine si perde il senso del post iniziale e si arriva a una vera e propria battaglia tra gli utenti magari su argomenti svariati.
      La cosa è seccante anche perchè spesso ci si ritrova con persone che la pensano allo steso modo, o almeno hanno a cuore gli stessi problemi e la stessa voglia di risolverli.
      non voglio commentare il mio post, ne fare commenti sugli altri che lo hanno seguito, ma consentitemi di ribadire il concetto. nessuna critica a chi usa la bici, ma cerchiamo di vedere il problema nella sua dimensione enorme e pressante: una città invivibile. i mezzi che ciascuno di noi adotta per sopravvivere sono benvenuti, i consigli pure, ma il senso del post di serena secondo me era un’altro.
      p.s. anch’io uso la bici
      p.p.s. io normalmente posteggio lontano dal centro e cammino molto a piedi
      p.p.p.s. recentemente, proprio su rosalio, ho scritto un itervento nel quale cercavo di mettere in luce le cause del traffico a palermo e le possibili soluzioni al problema; cause annose e soluzioni forse impercorribili a causa della loro complessità.

    24. Finalmente dopo un mese trascorso all’estero sono rientrato a Palermo.Ora si che mi posso rilassare.
      Finalmente posso guidare con gli specchi retrovisori chiusi,Tanto nessuno mi fà la multa o altro!! posso lasciare la macchina in doppia tripla e se mi và anche in quadrupla fila,Tanto nessuno mi fà la multa o altro!!
      posso tranquillamente parlare al cellulare mentre mangio un gelato e sgommando parto al semaforo come in formula 1,Tanto nessuno mi fà la multa o altro!!
      posso guidare in autostrada a sinistra a 60km orari,visto che mantenere la destra e un diritto e non un obbligo,Tanto nessuno mi fà la multa o altro!!
      posso finalmente mantenere l’interno della macchina pulito senza cartacce che ovviamente getto liberamente dal finestrino,Tanto nessuno mi fà la multa o altro!!
      Insomma posso fare quel che voglio finalmente sono tornato e mi posso godere la mia bella città a modo mio..Tanto nessuno mi fà la multa o altro!!
      … certo pago i posteggiatori abbusivi che tutti conoscono e sanno dove sono e ci stanno perchè Tanto nessuno gli fà la multa o altro!! ma e’ poca cosa, vuoi mettere? ora vivo rilassato!!…
      E speriamo che non comincino a far rispettare le odiose regole che ho dovuto rispettare all’estero proprio ora che mi stò comprando il suv, bhe quello mica lo posteggerò!! Aiuto mi sono spaventato ho sognato ad occhi aperti che in Italia” Palermo credo ne faccia parte” all’improvviso si cominciava a rispettare e far rispettare la Costituzione, che incubo…
      Ora vado a spostare la macchina che è messa sul marciapiede o no? visto che lo fanno tutti!! Tanto nessuno ci fà la multa o altro!!

    25. @ STANCO: praticamente fai quello che vuoi…..del resto siamo nella casa…città delle libertà!!!

    26. beh …. se inconsapevolmente ti ho urtata, non perdo tempo a chiederti scusa.
      La mia domanda finale non voleva entrare nella tua privacy/intimità, ma era diretta a conoscere la tua opinione/punto di vista in merito all’argomento:
      “Quale tra queste, o altre che ti vengono in mente, pensi sia quella che valga realmente la pena di seguire per mutare la condizione di traffico attuale ???”.
      La ritiro se non ti è gradita, congedandomi dal post.
      cordiali saluti

    27. Ma siete mai stati in giro per l’Italia? Milano, Genova, Roma, Napoli? Pensate abbiano una situazione migliore della nostra? Una cosa che non ho mai sopportato di noi palermitani è questo continuo darci addosso. Abitiamo in una grande città, che come ogni grande città ha i suoi problemi. Se non vi riuscite prorpio ad abituare dovreste prendere in considerazione l’eventualità di trasferirvi in un centro più piccolo. Ma non dite che Palermo è una città invivibile, è caotica, ma come tante altre grandi città.
      Che poi, a dirla tutta, sei uscita un pomeriggio in macchina e sei arrivata a queste conclusioni….prova a uscirci ogni giorno per lavoro, forse allora avrai un quadro più completo della situazione 😉

    28. Cioè fammi capire, secondo te Genova è caotica? vialetti incantevoli (che mi ricordano tantissimo quelli di Nizza,vista anche la vicinanza), strade,stradine e piazzette chiuse al traffico, biciclette dovunque e tu osi anche lontanamente a paragonarla a Palermo??? ci sono stato di recente, se vuoi ti link un archivio con più di 200 foto, non c’è assolutamente caos a Genova. 😉

    29. C’era da preoccuparsi! Era impossibile che fra decine di commenti non saltasse fuori il solito a dire che: ..che c’è da lamentarsi, .. la situazione di Palermo è più o meno come il resto d’Italia e così via. Sono allora io a chiedere ad ascle che considera Palermo vivibile come il resto d’Italia: ma sei mai stato veramente in giro per l’Italia? Se vuoi fare un paragone calzante puoi confrontare con il Cairo o Dakar ma non con il resto d’Italia dove esistono realtà lontane anni luce dalla vivibilità di Palermo.
      Darci addosso, come dici tu, è fare una sincera autocritica per cercare di migliorare. Io, per fortuna, vivo in una città dove quando si individuano inconvenienti e disservizi non si dice :bhe, c’è chi sta peggio! Si cerca di eliminare ciò che non va e basta.
      E’ purtroppo per l’ascle-pensiero che a Palermo si va sempre peggio.

    30. La prox volta scendi 1 ora prima…secondo i miei calcoli dovresti arrivare con 15 minuti di ritardo…in anticipo quindi sul ritardo previsto!

    31. Tempo fa ho chiamato il 113 per segnalare la presenza di una flotta di “lavavetri” all’incrocio tra via Perpignano e viale della Regione. La risposta è stata, con voce scocciata: “Si, si, ce ne saranno due o tre. Ma comunque adesso mandiamo qualcuno.”. NO COMMENT.

    32. Come dice ascle è vero che anche nelle altre grandi città esistono situazioni simili. Napoli in particolare è molto ma molto più caotica di Palermo. Ma esiste una profonda differenza tra Palermo e Napoli da una parte e le altre grandi città del centro/nord: ognuno fa il proprio dovere. I Vigili fanno le multe, la Polizia e i Carabinieri intervengono se chiamati, gli spazzini puliscono le strade, ecc… In questo modo la cittadinanza viene EDUCATA a rispettare le regole. A Palermo e Napoli invece vige la regola dell’impunità per cui tutti si sentono autorizzati a fare tutto.

    33. il problema è che i palermitani non viaggiano, se non dentro palermo con la macchina. andate a torino, andate a bologna o a firenze o a milano. vedrete cosa vuol dire poter contare sui mezzi pubblici e vedrete che i centri storici hanno un traffico limitatissimo perché regolato o scoraggiato tramite pagamento di pedaggio. cullarsi col “mal comune mezzo gaudio” è sbagliato e inesatto contemporaneamente

    34. @ Zelig: Ascle era serio? Pensavo fosse sarcastico 😉
      @ Ascle: dico che a Milano ci sono stata tantissime volte ed ho capito cosa vuol dire vivere in una città dove sei libero di andare dove vuoi in pochissimi minuti e con una metropolitana o con un autobus che passa all’orario in cui è deciso che debba presentarsi , sulla tabella, alla fermata (foglio di carta) rispettato al millesimo di secondo, o quasi.
      Anche a Genova sono stata e anche lì di simile a Palermo non visto proprio nulla!

    35. brava Serena. Sono appena tornata dal Veneto e tornare a Palermo è veramente pesante, se poi si ha un bimbo di pochi mesi per muoverti con il passeggino si impazzisce!!! scivoli e marciapiedi occupati da auto e moto! insomma come si fa a farli crescere qui! E rifletti anche su chi deve muoversi sulla sedia a rotelle….impossibile!
      Non cambierà mai nulla qui, l’unica soluzione è andare via da questa amata e odiata terra.

    36. So bene di cosa stiamo parlando, un tempo abitavo in C.so Calatafimi e lavoravo in Via Velasquez (pieno centro), oggi ho tirato giù il percorso da Google Map che così recita: distanza 5,5 Km, tempo di percorrenza 12 minuti, significa che chi ha fatto Google pensa che si possa avere in città un’andatura media di circa 27Km/h. Andiamo alla realtà: per andare a lavorare in macchina ci mettevo circa 50 minuti visto il traffico e la doppie file selvagge di C.so Calatafimi il che significa 6,6 Km/h ma naturalmente parcheggiare era impossibile, come ha illustrato correttamente Serena, allora prendevo l’autobus (frequenza più o meno ogno 30 minuti anche la mattina, vergognoso!!!) la velocità scendeva a circa 4 Km/h, praticamente più lento che a piedi. Ma allora di cosa stiamo parlando, bicicletta? E quando avrò 70-80 anni o chi gia li ha? Cosa fa sta murato vivo a casa??? Oppure andiamo tutti a vivere lungo il percorso del 101….

    37. Ah dimenticavo, in un altra città d’Italia che non nomino per evitare assurdi campanilismi e che è notoriamente caotica, per andare a lavorare ci metto sempre più o meno 1 ora….i chilometri però sono 20, e se prendo i mezzi pubblici il tempo si riduce a 45 minuti!

    38. Spero che non si offenda nessuno, ma andare in vacanza a Genova o a Milano, magari ad agosto, e poi dire che in queste città si può camminare in macchina, mi sebra un pò banale come discorso. Come sono banali le osservazioni di chi dice ” nella mia città si fa e si risolve”. Tutto facile, in realtà dobbiamo confrontarci con un centro storico immenso in cui convivono uffic e abitazioni, che dal punto di vista urbanistico è un gran casino. Cmq, invito tutti a dare uno sgurado alle tangenziali di milano o di roma, poi vediamo chi sta peggio. Stiamo affrontando il problema del traffico basandoci sull’esempio di Serena che fa 10km per andare dal dottore. E’ come affrontare in tema dell’inquinamento mondiale partendo dallo scorreggio delle vacche!! Con tutto il rispetto, mi sembra una discussione di una banalità enorme, in cui, come al solito, sappiamo solo dire che palermo fa schifo, ma nessuno pensa a quanto sia difficile gestire un patrimonio storico come il nostro con gli interessi commerciali di negozianti e uffici. Io, per sfortuna, non vivo in una zelig-città dove tutto quadra e i problemi si risolvono. Ma di sicuro non banalizzerò mai il mio pensiero con i “che schifo” o i “vergogna”, sono affermazioni tanto inutili, quanto il posteggio in doppia fila.

    39. @ascle: dopo avere paragonato il mio post ad uno scorreggio, credo che il rispetto sia andato già via da tempo.

    40. se sono stato offensivo mi scuso, non era mia intenzione.
      Se cerchi su internet, vedrai che lo scorreggio delle vacche è realmente indicato come una delle causa dell’inquinamento globale.
      Può sembrare paradossale, ma è così. Spero che dopo esserti documentata potrai rivalutare il mio esempio, sicuramente colorito, ma per nulla offensivo.

    41. …io vado a Genova ogni anno nel suo periodo di massima confusione e posso confermare che resta comunque un paradiso rispetto alla situazione di Palermo.
      Come si fa a ritenere una “banalità enorme” fatti oggettivi come l’assenza di controlli da parte della polizia municipale? è un fatto incontrovertibile o no che in strada va solo una minima percentuale dell’organico dei vigili urbani che in massima parte resta in ufficio (almeno secondo le notizie di stampa)? Se è davvero così, si vuole sostenere che questa è una realtà comune anche alle altre città?
      Trovo inoltre offensivo in quanto mi sento trattato da suddito vedere proposte soluzioni al traffico che si limitano a sostenere di andare in bici, a piedi o in autobus (che tradotto in pratica vuol dire solo il 101) quando signorotti e vicerè di palermo sanno benissimo che se vogliono muoversi efficacemente hanno bisogno di pass, corsie preferenziali e parcheggi riservati nelle piazze monumentali. Nel nord europa danno (il buon) esempio anche i regnanti andando in bus…
      Per carità è anche vero: tanti usano l’auto (come peggio non si potrebbe) anche quando potrebbero farne a meno e potrebbero ad esempio andare in bici come già suggerito.
      Ma per i tanti altri che invece non possono farne a meno (qualcuno ha già fatto gli esempi di chi vive in periferia o ha bimbi piccoli, ma ce ne sono tanti altri), dovrebbe essere possibile – come altrove – poter scegliere…
      P.S.
      mi sa che ci si avvita sempre sugli stessi discorsi fatti mille volte per ZTL, confronti con altre città, etc…e con le stesse contrapposizioni di argomentazioni dei commentatori sempre un po’ troppo simili…
      Si forse è vero: si prenda atto che Palermo è così e forse non cambierà mai.
      O la si accetta così com’è, oppure chi può vada via o eviti di andarci (che è quello che io faccio, evitando il più possibile il centro della città) e chi non può si rassegni…

    42. A causa delle continue dominazioni straniere, la specie siciliana nel tempo si e’ evoluta in una direzione differente rispetto alle altre specie mediterranee. A differenza delle ultime, infatti, la specie siciliana contiene nel proprio genoma il gene MNF, ossia il gene del ‘mi nni futtu’.
      Questo gene fa del siciliano, un essere adattabile a qualsiasi variabile esterna: il traffico, la doppia fila, la coda a ventaglio, l’ufficio chiuso, il posteggiatore, la sporcizia per terra e tante altre…
      In termini evolutivi, questa tipica intelligenza/adattabilita’ della specie e’ assai diversa delle altre. Tuttavia capita (per fortuna), che alcuni individui perdano il gene.

      Prima che cambiassi la mia nicchia ecologica (dal momento che sono un individuo privo del MNF, con possibilita’ di sopravvivenza nulle) restavo sbalordito nel constatare la palese attivita’ del suddetto gene.
      Mi ricapita oggi, qui, in questo blog.
      E’ interessante notare come la maggior parte dei commenti possano essere raggruppati nella categoria MNF ( mi nni futtu).
      La povera Serena, priva del gene, soffre nel non poter adeguatamente portare a termine la sua missione. I siciliani MNF invece, trovano subito la strada alternativa: ‘la bicicletta”. Come non averci pensato subito?

    43. Per OPUNZIA!
      Probabilmente non hai mai preso i mezzi..o stai in centro per cui..è comunque per servito!Mi rendo conto da Architetto che la periferia non puo essere servita come il centro!!Ma prendo i mezzi da 15 anni ne ho 30..prima i percorsi erano lunghissimi poi sono stati dimezzati la situzione è identica!!il servizio pessimo!!non so se hai viaggiato esei stata fuori..manco in Africa le fermate non hanno tempi di attesa e tu stai li a tempo indeterminato!Sarebbe piu veloce e impiegherei molto spesso meno tempo a venire dalla provincia con autobu s di linea piuttosto che il servizio urbano!ma Ahime..cara Serena siamo a Palermo!!e in Africa quando succede qualcosa che non si puo spiegare dicono c’est comme ca!c’est l’Afrique!è cosi.. è L Africa!sono molto rassegnata oramai!

    44. Penso anche che Palermo non abbia la cultura alla Bici!!mi dispiace per tutti quelli che la propongono come mezzo alternativo..ma non mi pare molto fattibile a parte lo smog e poi ti ammazzano letteralmente!!a parte piste ciclabili..a dir poco ridicole sul marciapiede!ma come si puo!?..

    45. Rido, anzi sorrido; ironicamente ma anche con un pizzico di amarezza. Qui vedo che si sprecano i più svariati consigli e si dispensa saggezza (o saccenza) da più lati. C’è chi consiglia l’utilizzo dei velocipedi, c’è chi sostiene la neccessità di una forma fisica ottimale, c’è chi si chiede in quale città si viva , c’è chi sostiene che tutto ciò sia normale per un grande centro urbano, c’è chi invita a non cadere nella banalità, c’è chi dice ‘prendere o lasciare’ e consiglia di andar via, addirittura.
      Il mio punto di vista vuole cosi distaccarsi un po’ dal senso comune e non tentare, qui almeno, di trovare una ottimale soluzione ai problemi descritti quasi con un pizzico di timore, scadendo nella banalità di non invitare a ragionare quanto piuttosto di fermarsi ed osservare. Tutto ciò è sbagliato, punto. Questo è assolutamente indiscutibile. Qualcuno lo aveva notato?

    46. qualcuno si…

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