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mercoledì 24 apr
  • Sulla difesa dei diritti di ratti e affini

    Da qualche giorno riscopro con piacere, un interesse della nostra città verso i diritti e le ragioni di animali ingiustamente perseguitati in molte altre parti del globo.

    Ormai entrati nella seconda decade del nuovo millennio trovo una sensibile cura e nostalgica seicentesca passione, verso la ricostruzione di un habitat a dir poco perfetto per l’evoluzione di specie come il ratto nero (rattus rattus), lo scarafaggio (blatta germanica, blatta orientalis e la periplaneta americana), il pidocchio del capello (pediculus capitis) e le pulci (pulex irritans) oltre a una discreta serie di non classificati volatili, comunemente chiamati piccioni ma che richiamano nelle fattezze il compianto ed estinto Dodo.

    Come nelle più suggestive attrazioni per zoofili e cacciatori, presto sarà possibile effettuare un vero e proprio safari all’interno della città di Palermo, e sarà richiesto un biglietto d’ingresso e una preventiva vaccinazione antimalarica.

    Le guide accompagneranno il turista nelle strade con mezzi accuratamente blindati, si avvicineranno ai cassonetti e alle foci fognarie, e inviteranno il piccoli turista giapponese a fotografare pantegane grasse e lucenti come scaldabagni grigi e autentiche colonie di Zanzombe, un incrocio evoluzionistico tra le ormai amiche zanzare tigre (forse qualcuno ricorda che solo dieci anni fa non erano presenti nell’isola) e l’autoctona colomba color topo.

    Una nuova trionfante era si pone davanti al cittadino Palermitanese che con scarso entusiasmo ha accolto gli interventi continui e mirati a raggiungere il più alto livello di scolarizzazione per ratti e affini, istituendo per questi non solo la scuola dell’obbligo ma anche la presenza nelle migliori strutture sanitarie.

    Comunque tutti i meriti non vanno solo alla brillante amministrazione, ma anche alla mirata sensibilità del cittadino nella gestione del suo potenziale contributo di rifiuti.

    Ho appreso con perplesso rammarico la notizia di gruppi organizzati ed estremisti, che incurante della fantastica opportunità e del primato che la nostra città vuole raggiungere, insorgono con manifestazioni di piazza e plateali proteste mediatiche volte a porre fine all’ecosistema delicato in cui questi animali si riproducono.

    Ed è con orgoglio che qui propongo una raccolta di firme volto a scongiurare qualsiasi forma di raccolta differenziata o riciclaggio pulito, e l’istituzione di un comitato di verifica (che fa sempre la sua figura) per la tutela dei diritti di ratti e affini.

    Grazie.

    Ospiti
  • 10 commenti a “Sulla difesa dei diritti di ratti e affini”

    1. GRANDISSIMO!!!

    2. io firmo la petizione!!!

    3. forse con la satira e il prendersi in giro otterrete qualcosa.continuate così.Auguri

    4. è bello pensare che invece delle solite balene e panda, animali da verde radical-chic, i nostri attenti politici si dedichino con sprezzo dei luoghi comuni ad altre specie animali.per questo i palermitani sono pronti a rieleggerli in massa!!!

      uno dei migliori articoli degli ultimi mesi

    5. Aderisco! Aderisco!

    6. Solo l’antimalarica? Mi sembra riduttivo oltrecchè ottimistico!! febbre tifoidea e peste bubbonica di manzoniana memoria, che fa, ce le lasciamo scappare?

      Post MERAVIGLIOSO!!!!!!!!!!!!!!

    7. …e io che l’avevo scambiata per criminale sprezzo di qualsiasi elementare prassi di buona amministrazione …incuria…menefreghismo e mi accorgo adesso che il mio modo di vedere le cose è totalmente sbagliato. Mi pento adesso di avere più volte telefonato all’AMIA per segnalare rifiuti ingombranti abbandonati in una via del centro storico che i turisti si precipitavano a fotografare … ignorante me!

    8. Anche i branchi di cani randagi sono entrati a far parte di questa fauna protetta. Ormai la loro evoluzione si è invertita per tornare all’originario lupo….ed i numerosi bisogni sui marciapiedi stanno generando i batteri del terzo millennio. La cosa potrebbe invertire il fenomeno della fuga di cervelli e fare arrivare le migliori menti del globo….Palermo capitale della ricerca!

    9. Includerei nella petizione la dispersione dell’uomo palermitano verso le terre d’Africa al fine di lasciare vivere tranquilli gli animali, poiché oltre all’inciviltà del suddetto cittadino, è evidente che è pure responsabile di avere legittimato negli ultimi 60 anni una classe di dilettanti pseudo-politici che hanno totalmente affossato la città. E non venite a parlare di voto giusto, perché il sistema è cancerogeno e distrugge le rare cellule sane, non c’è nessuna possibilità di voto giusto dentro la metastasi, è un sistema fallito in mano a dilettanti, per meglio dire “un cinn’è nuddu i pigghiari”.

    10. ……..e le piattole????? ditemi ke è stata solo una vs dimenticanza nn fatemi stare in pensiero…..

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