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venerdì 19 apr
  • Chiesto risarcimento di più di 7 milioni di euro a Cuffaro e a Lombardo

    Il pubblico ministero Gianluca Albo ha chiesto ai giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti presieduta da Luciano Pagliaro la condanna a un risarcimento complessivo di circa 7 milioni e 300 mila euro da parte dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, dell’attuale presidente Raffaele Lombardo e dell’ex capo dell’ufficio legislativo e legale della Regione Francesco Castaldi.

    Viene contestata la violazione della legge nazionale 150 del 2000 per la nomina fiduciaria di venti giornalisti nell’ufficio stampa della Presidenza della Regione. La legge prevede l’utilizzo di personale interno o l’affidamento di incarichi a esperti a tempo determinato. La Corte dei conti ha contestato l’attribuzione a tutti i giornalisti della qualifica di capo redattore.

    La Procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda per abuso d’ufficio.

    Palermo
  • 8 commenti a “Chiesto risarcimento di più di 7 milioni di euro a Cuffaro e a Lombardo”

    1. Non vorrei mai essere eletto a qualche carica pubblica. L’indomani mattina dovrei revocare tutti (quali?) gli atti eventualmente illegittimi del mio predecessore altrimenti ne rispondo con il mio patrimonio personale.
      Mi pare un’esagerazione. Se Lombardo avesse licenziato questo personale il giorno dopo la sua immissione nei poteri, non sarebbe andato incontro ad altre contestazioni, e probabilmente ad altri tipi di responsabilità patrimoniale? Se la sentenza di merito arriva solo oggi, com’è che lui doveva licenziarli “ex tunc”?
      Forse, a processo iniziato, valutando il “fumus boni juris” li avrebbe dovuto cautelativamente sospendere dal servizio e dagli stipendi, forse. Per licenziarli solo oggi.
      Ma tanto non sarà licenziato nessuno. E’ una cosa talmente difficile da essere praticamente impossibile.
      Credo però che il problema delle assunzioni senza concorso, e quindi non in violazione di una norma statale che qui non dovrebbe aver vigore per la competenza esclusiva della Regione sul pubblico impiego, ma per violazione della norma costituzionale che dice che si accede a pubblico servizio solo per concorso, credo – dicevo – che in Sicilia non sia un problema giudiziario di “questa” o “quella” assunzione, ma che sia un problema politico: è un sistema di assunzioni nominative.
      Il 90 % dei dipendenti pubblici regionali NON HA MAI FATTO UN CONCORSO. Che si fa? Si licenziano tutti? A rigore sì, ma è ovviamente una strada impraticabile.
      E’ un po’ come l’abusivismo edilizio. O si cambia musica per tutti, o l’abbattimento di “questo” o “quell'” abuso è una somma ingiustizia per un intero andazzo sistematico in cui solo una minoranza delle abitazioni è in regola.

    2. Perchè gli operai di Termini possono perdere legalmente il posto e degli assunti in violazione della legge e con danno per i contribuenti, no?

    3. @Massimo
      “E’ un po’ come l’abusivismo edilizio. O si cambia musica per tutti, o l’abbattimento di “questo” o “quell’” abuso è una somma ingiustizia per un intero andazzo sistematico in cui solo una minoranza delle abitazioni è in regola.”

      Ma che stai a dire?!?
      Se si vuole fare qualcosa si deve per forza iniziare da qualcuno, sia per le ingiuste assunzione che per gli abusi edilizi. Il processo una volta iniziato deve continuare nel frattempo chi potrà cercherà di mettersi in regola con lo stato.

    4. Speriamo che il risarcimento alla fine lo paghino davvero.

      @ Massimo: io non so quanto sia effettivamente difficile licenziare i dipendenti pubblici. Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, la musica non cambierà finchè non sentirò un sindaco, presidente della provincia o della regione fare un annuncio del tipo: “per i prossimi dieci anni non verrà più assunto nessuno dalla pubblica amministrazione”. Il resto sono chiacchiere.

    5. intanto mi chiedo :
      dove li vanno a trovare 7 milioni di euro?
      Quanto e’ remunerato al netto un Presidente di Regione?

    6. li trovano…li trovano…!

    7. la corte dei conti ha contestato non l’assunzione bensì l’attribuzione del ruolo di capo redattore ad ognuno di essi. Sei un capo redattore se sotto di te c’è un redattore. Se siete tutti capi, chi fa il lavoro di redattore?
      In quanto all’assunzione vera e propria… Cuffaro approfittò di una finestra che gli consentiva di fare legalmente quello che ha fatto. Inoltre le norme regionali vincono su quelle nazionali nei campi di pertinenza specifici(ma non su quelle costituzionali).
      Purtroppo la favola dell’assunzione tramite concorso non è più valida da quando è in vigore la legge maroni sul precariato.
      Migliaia di precari della P.A. sono stati stabilizzati con concorsi assolutamente di facciata riservati a loro stessi. Sembra ingiusto per chi invece è stato assunto tramite regolare concorso, ma la verità è che l’errore è stato commesso a monte, quando si è scelto, per risparmiare (o per motivi politici), di assumere precari direttamente invece di fare concorsi pubblici.
      Il comune di palermo non fa un concorso pubblico almeno dalla fine degli anni 90, ma ha poi dovuto stabilizzare migliaia di precari, col risultato di ritrovarsi con migliaia di unità di personale per le quali ha dovuto inventarsi concorsi di facciata per rimanere nei binari della costituzione.

    8. e intanto stasira…era bellu sdivacatu….ca manciava a tignitè…con una bella cumarca….ex dc…..fra cui l’uomo che l’ha creato…..dal nulla-

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