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giovedì 28 mar
  • L’Anpi di Palermo chiede la rimozione del cartellone con Hitler

    La sezione palermitana dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia ha scritto alle autorità e alla Procura della Repubblica per chiedere la rimozione del manifesto pubblicitario di un negozio palermitano con l’immagine di Adolf Hitler e la frase «Cambia style – Don’t follow your leader».

    Il presidente dell’Anpi Ottavio Terranova ha dichiarato: «Non comprendiamo come le autorità cittadine abbiano potuto consentire la istallazione di tale cartello e ne chiediamo come Anpi di Palermo l’immediata rimozione sia dal luogo segnalatoci, che in qualunque altro posto della città o della provincia sia stato collocato. Questo grave fatto turba gli animi dei democratici palermitani, offende quanti hanno combattuto per abbattere il nazifascismo e viola i nostri principi democratici e costituzionali».

    Palermo
  • 27 commenti a “L’Anpi di Palermo chiede la rimozione del cartellone con Hitler”

    1. sono daccordo con i Partigiani, io proporrei la “rimozione” di questo spot http:
      //www.youtube.com/watch?v=rkMfIQYUSoQ
      che offende la dignita’ delle donne e
      l’intelligenza umana……

    2. condivisibile, per shoccare e fare pubblicità ci sono altri sistemi..e poi è veramente una bruttura..

    3. Per dare il buon esempio potreste iniziare a togliere il banner da Rosalio.

    4. Dancan per noi è una campagna inequivocabile e non lo toglieremo.

    5. Secondo me il messaggio della campagna non è stato recepito…
      @Ludovico ferdigotti Gialdini: poi ci spieghi “chi ci trase”…

    6. Io sto con i partigiani.
      Condivido poi l’opinione di dancan.
      La valutazione di questa immagine la dovrebbero fare i familiari delle vittime del nazismo o i reduci dei campi di concentramento e non chi la propone o la diffonde per fini commerciali.

    7. @Libero, mi permetto di risponderti (spero che resti chiaro il mio rispetto per la tua opinione): con orgoglio porto il nome ed il cognome di un grande uomo che è scappato a piedi da un campo di concentramento in Germania per tornare fino in Sicilia con i mezzi che il suo spirito e la fortuna gli hanno messo davanti. Tentando di interpretare quello che è stato il suo sentimento (che ha voluto trasmettermi fino alla fine dei suoi giorni), penso che il messaggio di questa campagna pubblicitaria (“Non seguire il leader”, non fare ciò che ti viene imposto dall’alto solo perchè proveniente dall’autorità costituita, ma fa ciò che ti dice la tua testa se ritieni sia giusto) non sia affatto negativo nè di poco rispetto nei confronti di chi “quel” leader ha dovuto sopportarlo in prima persona (a parte che la sua immagine in questa pubblicità non viene neanche presa a modello o presentata con un’accezione positiva, ma piuttosto messa quasi alla berlina).
      Sinceramente non capisco dove stia l’offesa. Potrei invece sforzarmi di comprendere che, in fondo, l’agenzia pubblicitaria, consapevole del forte impatto sull’opinione pubblica, abbia maliziosamente lanciato la campagna speranzosa di cavalcare l’onda lunga della critica. In fondo, bene o male, l’importante è che se ne parli. Ma sto pensando “male” (e sappiamo tutti che a volte ci si azzecca).

    8. Pietro sei un grande come sempre … e condivido appieno il tuo commento … non aggiungo altro per non ferire certi cuori “troppo” sensibili …

    9. sono 2 settimane che cerco di capire il punto di vista di chi non accetta questa pubblicità.
      non riesco proprio a capirlo, mi dispiace, cosa ci sia di offensivo.Ma da quando l’ironia e la provocazione sono diventate offensive per la sinistra?
      ci lamentiamo se buttano fuori Luttazzi dalla televisione e poi voi stessi censurate il sarcasmo e l’ironia. qualcuno di voi offesi conosce Max Papeschi? uno che fa mostre in lungo ed in largo per il pianeta e riscuote successo incredibile?
      certo è che se avessero fatto gli americani una pubblicità così, non credo che ci sarebbero state tutte queste storie…o un Oliviero Toscani che faceva baciare un prete con una suora..o 2 cavalli che si accoppiavano..insomma bisogna essere quotati per provocare. agenzia sconosciuta io ti appoggio!

    10. Condivido l’opinione di Pietro ed aggiungo: c’è ben altro da rimuovere a Palermo.

    11. la monnezza per esempio…..

    12. @ Pietro
      Anche io rispetto la tua opinione come quella di tutti. Siamo in democrazia e ognuno di noi può esprimere le proprie idee.
      Io continuo a pensare che questa campagna sia rivoltante perchè usa l’immagine del più grande criminale della storia per vendere dei prodotti. Nel manifesto la scritta “non seguire il leader” è in basso e in inglese (quanti palermitani lo conoscono?). Se questo voleva essere il messaggio della pubblicità perchè non lo scrivevano a caratteri cubitali in italiano?
      Ripeto, se si banalizza il male e si dimentica la storia, certi orrori si possono ripetere.

    13. @Libero
      fammi capire: se la scritta fosse stata in italiano sarebbe cambiato qualcosa? il fatto che non sia in caratteri cubitali dimostra che l’intento sia quello di banalizzare il male? non sono domande provocatorie, vorrei davvero capire il tuo punto di vista perchè non mi è chiaro il filo logico conduttore del tuo ragionamento.

    14. Niente rimozione del cartellone con Hitler! Libertà! New Forum Palermo W! Grazie per un pò vita a Palermo!

    15. Quoto Pietro! Ha espresso esattamente quello che, qualche giorno fa, ho considerato passando sotto uno di quei cartelli!

    16. @ Pietro
      Aver inserito la scritta in piccolo e in inglese lascia in evidenza predominante la figura di Hitler.
      Volendo così attirare l’attenzione dei passanti.
      Se si voleva abbinare la campagna pubblicitaria a una condanna del nazismo avrebbero dovuto mettere una scritta cubitale comprensibile da tutti.
      Così non è stato.
      Si è solamente usata, per fini commerciali, una foto dell’uomo che più di tutti ha rappresentato il male .
      In più se questa immagine (slegata da messaggi di critica espiliciti) viene utilizzata nel “linguaggio visivo” dei mezzi di comunicazione come testimonial di un marchio, quindi come elemento accettato del linguaggio collettivo fatto sempre più di immagini, ecco che si corre il rischio di banalizzare e dimenticare le morti legate alla follia della dittatura nazista.

    17. @Libero
      ora ti dico come la vedo io: l’immagine di hitler vestito di rosa con un cuore sul braccio (e tutto il resto) è già di per sè un messaggio universale (non celebrativo), senza alcun bisogno di nessun altro slogan, che peraltro è presente e mi sembra ben visibile; il fatto che poi tale slogan sia in inglese (tra l’altro di una semplicità piuttosto spiazzante) non credo che “escluda” di fatto nessuno a cui il messaggio pubblicitario sia rivolto; credo che, nel 90% dei casi, chi non capisca quella scritta in inglese, se ne disinteresserebbe altamente anche se fosse in italiano.
      Sul fatto che si usi l’immagine di Hitler per un fine commerciale non ci piove, e della possibile furbizia dell’agenzia pubblicitaria ne ho già parlato in uno dei miei commenti precedenti. Però a mio avviso l’immagine di Hitler non è banalizzata (lo sarebbe per esempio se si producessero dei pupazzetti di Hitler nella parte del cattivo in un ipotetico folle gioco…), ma spogliata dell’aura di “potenza” con cui viene invece rappresentato solitamente (se ci sono ancora tanti ammiratori della forza e dell’autorità dei regimi nazi-fascisti evidentemente fino ad ora la loro immagine non è stata “trattata” nella maniera giusta, no?) e proposto come un riferimento da non seguire, uno stile da cambiare.
      Ripeto, non faccio il paladino della libertà di espressione, perchè sempre di una mera campagna pubblicitaria stiamo parlando. Ma mi sembra alto il rischio che, con la scusa dell’immagine del dittatore offensiva per la sensibilità, si dia troppo campo ai moralizzatori di una società assolutamente ipocrita (leggi: facciamo schifo in troppe cose per indignarci di fronte ad una cosa del genere).

    18. trovo che la campagna sia stata mal congeniata, anche perchè il messaggio non passa, di pessimo gusto.

    19. Personalmente io a Hitler non ce lo vedo né ce l’ho mai visto. Sembrerà strano ma la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la parodia della parodia del grande dittatore. Opera offensiva degli ebrei, dei partigiani, dei reduci di guerra e padri della patria. Film cattivissimo di quel gran genio malefico e perfido che di nome facea Charlie Chaplin. Colui che inventò il male per antonomiasia che solo a nominarlo mi vengono i brividi: Charlot.
      Brrr!

    20. togliamo anche hitler dai libri di storia allora va…

    21. Persolamente io dico, Adolfo Hitler era un uomo contro il tempo e senza di lui sarebbe niente playstazione e facebook, neanche un cartellone di New Forum Palermo. Poi lui ha liberato i piccoli personi in grande stile: in modo bene e male. E per questo, come sempre, non capisco i commenti qua. Bravo Rosalio, non hai iniziato a togliere il banner! Ma dove si vede il banner?

    22. Pappo ti invito a scrivere commenti sensati e a rimanere in tema. Grazie.

    23. Ora ho visto il banner! Sono di nuovo in tema, Rosalio, ti stimo molto!

    24. Adesso ho capito quanto è “inequivocabile” questa campagna

    25. Pappo rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.

    26. i partigiani a Palermo non ci sono mai stati , non capisco come nel 2010 possano avere ancora un associazione…

    27. @ derelitto
      I partigiani a palermo non ci sono mai stati?!… Leggi qua e la prossima volta, prima di parlare a vanvera, informati!

      http://palermo.repubblica.it/dettaglio/ecco-partigiani-di-sicilia/1450133

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