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martedì 16 apr
  • Strumenti di partecipazione popolare

    A 15 anni dall’approvazione dello statuto comunale, il Consiglio comunale di Catania ha approvato definitivamente nel 2010 i regolamenti di attuazione degli strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, pure previsti dallo Statuto del Comune di Palermo.

    Il mio augurio per il 2011 alla città di Palermo è che possa presto dotarsi di analoghi regolamenti attuativi, visto che i cittadini hanno dimostrato di essere ormai maturi per adottare forme attive – e non solo delegate – di partecipazione alla gestione della città.

    Il successo, dopo anni di resistenze corporative, di iniziative quali la chiusura nei fine settimana di intere arterie al traffico o la recente raccolta di firme per la trasformazione in parco di fondo Uditore stanno a testimoniarlo.

    Anche Rosalio potrebbe giocare il suo ruolo coinvolgendo e chiedendo un impegno bipartisan ai consiglieri e assessori comunali che, proprio attraverso questo blog, non si sono sottratti ad un moderno confronto con la cittadinanza più attiva, finalizzato alla ricerca del ben vivere comune.

    Un’interessante presentazione dell’esperienza catanese in materia è riportata a questo link.

    Palermo, Rosalio
  • 7 commenti a “Strumenti di partecipazione popolare”

    1. Si potrebbe cominciare facendo subito una petizione per l’immediata apertura del parco NINNI CASSARA’ inaugurato dal comune di Palermo il 06/08/2010 e, però ,mai aperto alla fruizione della cittadinanza e soprattutto agli abitanti dei quartieri Montegrappa Santa rosalia e Calatafimi. http://www.primaradio.net/wp/?p=8424
      Ps.
      Da notizie acquisita da un operaio che lavorava presso il parco attualmente la manutenzione spetta ancora alla ditta esecutrice dei lavori, mentre manca assolutamente un servizio di guardiania da parte del comune.
      Gli accessi al parco sono uno su via Ernesto Basile vicino viale regione siciliana, uno su corso Pisani vicino piazza Turba ed uno su via Altofonte vicino al Centro Sportivo CUS. Con quest’opera sono state messe a dimora 26.000 piante, è stato realizzato un teatro, un laghetto, percorsi cilabili etc.
      Un opera che non è fruibile alla comunità e come se non esistesse, anzi il fatto di non renderla fruibile crea danno economico in quanto i palermitani che non potendo, per vicinanza usufruire del parco e dei suoi servizi, sono costretti a spostarsi in altri luoghi della città, con tutte le conseguenze dovute a questi spostamenti.
      In ultimo, personalmente, io sarei per l’immediata apertura del parco come si è fatto per quello realizzato a nelle vicinanze dello Stadio delle Palme, se non fosse così sembrerebbe che a Palermo ci siano cittadini di Seri e A e B: quelli che hanno il parco recintato e non fruibile e quelli che non hanno il parco recintato.

      Speriamo che NINNI CASSARA, dal posto dove si tro va ora, ci possa mettere una buona parola.

    2. Eccellente, davvero ottima l’impegno a farvi
      mediatori di nuovi strumenti di partecipazione.
      Un itinerario assai qualificato e speriamo fruttuoso

    3. la citta` ha bisogno di riconquistare spazi di collaborazione..io noto sempre piu` che l`egoismo dilaga e quando l`egoismo diventa di massa sfocia in stupidita`..per cui ben venga che noi continuiamo a discutere, proporre, criticare e commentare..benvenga decidere di cambiare e partecipare, lottare contro il pizzo e contro la mafiosita..ma io noto che per ognuno di noi che continuiamo a crederci nel cambiamento, 10 nostri concittadini continuano a posteggiare in quadrupla fila davanti il panificio bloccando le bretelle laterali della circonvallazione..come facciamo a cambiare un atteggiamento di stupidita` cosi` diffuso…??

    4. Condivido pienamente e col cuore l’augurio di del Sig. Didonna per quanto riguarda l’impegno del Comune a dotarsi di questi regolamenti e ad accogliere maggiormente la voce partecipativa dei cittadini.
      Ma quando il Comune sarà pronto ad ascoltare la voce dei Palermitani, saremo pronti a farla sentire chiara e forte? Ancora no.

      Nel frattempo, c’è uno strumento fondamentale che ci manca e che solo noi, comuni cittadini, possiamo creare ed organizzare : quello di concentrare efficientemente le singole forze cittadine, mettere in comune l’impegno, gli sforzi ch’ogni associazione dedica per raggiungere il proprio obiettivo, ma che alla fine è comune a tutti : migliorare Palermo e la qualità di vita di chi ci vive.

      E’ vero sì che stiamo assistendo a nuove iniziative. Purtroppo è anche vero che, tante energie sono disperse in quanto ogni gruppo s’impegna per conto proprio, con i propri mezzi quando potremmo trovare un sistema per concentrare tutto.
      Tante cose potrebbero esser create ma, alla base, due mancano:
      a) uno strumento efficace per comunicare con i cittadini. Pubblicizzare un’iniziativa, aggiornali sugli sviluppi e renderli partecipi. Per questo Rosalio è un’ottima soluzione! Ma limitata a chi ha l’accesso ad internet. Benvenga ogni proposta per raggiungere la cittadinanza più “matura” o più lontana dal mondo internet.
      b) uno strumento in comune di partecipazione attiva, per concentrare le azioni da eseguire ( una raccolta efficace di firme, per fare un esempio)

      @Pister : il progetto del Parco all’Uditore è nato dalla rete internet, a fine ottobre e nell’arco di 2 mesi siamo arrivati ad oltre 2000 firme. Il nostro obiettivo è di presentare al Comune una modifica al piano regolatore per proteggere quest’area verde, con l’appoggio iniziale di 5000 cittadini.
      Per ulteriori dettagli : http://www.facebook.com/Parco.Uditore.Palermo
      oppure http://www.facebook.com/pages/Facciamo-nascere-un-nuovo-parco-a-Palermo/161909963832781
      Per ottenere questo risultato, l’impegno è stato davvero enorme da parte di alcuni di noi.
      Adesso dovresti anche tu rifare lo stesso percorso per il Parco Cassara’ ?

      Se avessimo uno strumento unico per “unire la voce dei Palermitani”, per raggruppare l’impegno delle diverse associazioni anche se i singoli obiettivi sono diversi, potremmo allo stesso raccogliere firme sia per il Fondo Uditore che per il Parco Ninni Cassarà.
      Con gli stessi sforzi, messi in comune, potremmo esser più efficienti ed operativi.

      La vera sfida per me è questa : unire i Palermitani!
      Ora lo sappiamo tutti. Non possiamo contare ne sulla classe dirigente, ne sulla classa politica ma solo su noi stessi se vogliamo, un domani, vedere una Palermo migliore.
      Dobbiamo però darci da fare per raggrupparci!
      Se hai bisogno di aiuto Pister o di suggerimenti per il Parco Cassara’, non esitare a contattarmi/ci!

      Non sarò mai stanca di ripetere il motto di Muovi Palermo : Divisi siamo sabbia. Uniti siamo Roccia!

      @Tonjo : la prima cosa da fare… nica, nica… è di solo dare l’esempio. Anche se, a volte, è faticoso in quanto ci sentiamo soli a farlo. Cosi non si cambia il mondo mi dirai? No! Ma si cambia un po’ chi ci vede fare. Sarò una testarda? :-)Proprio!

    5. lo stimolo è certamente interessante. credo comunque che prima delgi strumenti di partecipazione sia necessario siattivare la partecipazione. Il lavoro su parco uditore. Le inziative di mobilita palermo ecc. vanno in quella direzione. Naturalmente parallelamente credo sia importante attivare gli strumenti cui fai riferimento. Ma se non c’è dietro massa critica rischiano di non servire a molto.

    6. Dobbiamo lavorare sul denominatore comune di tutte queste aggregazioni per ottenere la massa critica.

    7. Ciao a tutti e soprattutto a Donato,
      come molti già sanno mi sono già occupato di tale tematica http://www.meetup.com/Il-Grillo-di-Palermo/messages/boards/thread/6373394/0#25577606

      ed alla fine ho realizzato pure un documento che però nessun Consigliere ha mai sposato.
      Se per caso attraverso Rosalio.it oppure Donato stesso ha dei suoi canali che ben venga.
      Ecco il http://files.meetup.com/871832/Regolamento%20Referendum%20Propositivo.pdf

      Trovate gli articoli dello statuto comunale ed in rosso le parti da inserire o da realizzare del tutto. Inoltre non basta cambiare lo statuto (nel caso specifico di referendum propositivo) ma serve anche un regolamento attuativo cosa che trovate nello stesso file.
      Un abbraccio Giorgio

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