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giovedì 28 mar
  • Didascalia palermitana

    Didascalia è la parte non dialogica di un testo teatrale, oppure la breve descrizione posta accanto a un’immagine. Se l’immagine non ha bisogno di didascalia può voler dire che essa stessa è didascalica, cioè si descrive da sola oppure, per esteso, dialoga con chi la vede pur non potendo parlare. La città è Palermo, mandamento Tribunali, piazzetta Cattolica già «crocevia di traffici urbani: infatti la via Paternostro qui incrocia una lunga arteria che univa piazza Marina con il mercato dei Lattarini».

    Didascalia palermitana

    Questa immagine con tanti dettagli (che non descrivo, descrivendosi da sola) io ritengo didascalica, come il «ceci n’est pas une pipe» di Magritte. In quel caso il calligramma disfatto denunciava l’opera d’arte, qui ci sono, invece, le quinte laterali, il fondale e la scena. Al di qua, una umanità di passaggio: cittadini, turisti, passanti, iterativi, curiosi e distratti; stranieri, italiani, immigrati, migranti, periferici e limitrofi; impiegati, disoccupati, benestanti, nullatenenti, onesti e disonesti; pensieri, idee, sguardi, percezioni, commenti e interiezioni.

    La città non esiste senza che qualcuno la racconti, una città non descritta è come se non ci fosse. Palermo è teatro, romanzo, fotografia e film; favola, poesia, nota e appendice, e molto altro. Ma se dico “sì bella e perduta” commento quello che penso, non i versi di Temistocle Solera. Ognuno la veda come vuole, ma una immagine, nell’immediato, vale più di un’idea. L’immagine rimane impressa, l’idea ha bisogno di un respiro più lungo. L’idea educa, l’immagine racconta: e a me non piace dover parlare di questa città come di un luogo fatto a pezzi dai suoi abitanti.

    Palermo
  • 4 commenti a “Didascalia palermitana”

    1. i palermitani sono i cittadini piu incivili dell’emisfero boreale. una vera piaga e un’autentica vergogna. e sfido chiunque a dire che non è così

    2. Ma l’immagine non è mai una sola: è sempre presa in un insieme di immagini, in cui ne esiste almeno un’altra che l’accompagna. L’immagine non è da sola, le immagini sono sempre almeno due. Anche quest’immagine del post, apparentemente così eloquente, ha infiniti controcampi, infinite diverse letture. Ne proporremo alcune, a partire dal 30 gennaio, presso il Piccolo Teatro Patafisico di via S. Agata alla Guilla.

      Cinemunnizza. Presto su questi e altri schermi.

    3. Non so cosa sia peggio: gli squallidi tuguri del centro storico o l’immondizia che quasi li ricopre?
      E se tutto questo fosse, in fondo, necessario e utile a far nascere una nuova coscienza nei palermitani?
      Naturalmente, prima che tutta la città diventi un’unica ed enorme discarica a cielo aperto…..

    4. caro domenico!
      out = immondizia
      in = centro commerciale
      a palermo dobbiamo essere sempre un piede più avanti della moda.. questa qualità è sempre il mio servizio per palermo. allora, domenico, andiamo avanti! forza! w domani!

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