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giovedì 28 mar
  • Abuso di mezzi di correzione, due casi da Palermo e Termini Imerese

    Una maestra di una scuola elementare di Palermo è stata querelata per abuso di mezzi di correzione dai genitori di un alunno che aveva falsificato la firma dei genitori sotto una nota. È stata intrapresa anche l’azione civile con una richiesta di risarcimento del danno di 34 mila euro per presunte «sofferenze psichiche» riportate dal bambino a causa della ramanzina certificate da un esperto.

    A Termini Imerese è sotto processo una dirigente scolastica che ha punito un’alunna vivace e protagonista di atti di bullismo facendole scrivere alla lavagna «Sono una bulla». I genitori hanno querelato la direttrice intervenuta su sollecitazione dell’insegnante. Secondo la famiglia la punizione avrebbe provocato alla piccola una grave mortificazione e un trauma psicologico.

    Palermo
  • 11 commenti a “Abuso di mezzi di correzione, due casi da Palermo e Termini Imerese”

    1. Ecco come i genitori educano i loro figli, querelando gli insegnanti che cercano di colmare le loro lacune nell’educazione dei figli!
      I genitori stessi sono poco educati ed hanno i figli che si meritano!
      Queste ramanzine o far scrivere alla lavagna sono una bulla, sono metodi a mio parere giustificati, chiaramente picchiare i ragazzi non lo è.

    2. Avrei tante cose da dire a questi sensibili genitori di stogranca (TM). Ma non passerei la moderazione di Rosalio dunque taccio.

    3. Ripeto quanto scritto altrove: vergogna.
      Vergogna per questi genitori irresponsabili e indegni che crescono figli a loro volta irresponsabili.
      E indecenti gli avvocati che li assistono, come pure indegni gli esperti che certificano tali sofferenze:vergognatevi.

    4. Pienamente d’accordo con XTIGRE e luca.
      I tempi sono decisamente cambiati. Se ne combinavo una a scuola,la maestra mi rifilava un ceffone.Quando andavo a casa a raccontarlo al papà,ne prendevo altri due.
      Oggi,un’insegnante, per una ramanzina rischia una denuncia. Davvero assurdo,vergogna.

    5. il buono esempio glielo danno i politici: -sono un malvivente, però sono prepotente e la legge è fatta apposta per quelli come me, quindi ti querelo.

    6. La ragazzina alla lavagna: “Sono una bulla”
      Ma non è che i genitori hanno intesa la P al posto della B???
      🙂 🙁

    7. alle elementari venivo spesso mandato dietro la lavagna oppure a stare nei corridoi con la faccia al muro per un’ora… peccato che a quei tempi era normale questo e anche ben altro… sai quanti soldi a quest’ora?!? 😀
      scherzi a parte… non c’è stata una sola volta nella mia carriere scolastica in cui i miei genitori non abbiano dato ragione ai miei insegnanti…

    8. io sono un genitore,e vorrei dire alla ragazzina di termini che per lei e una mortificazione,e mia figlia che ogni giorno viene dalla scuola piangendo?perchè è una continua vittima.all’ora cari genitori mettetevi anche nei panni di quei ragazzi che subiscono ogni santo giorno.perciò siete più bulli dei vostri figli.

    9. questi genitori dovrebbero solo vergognarsi e ripensare a come hanno educato i loro figli.

    10. Solidarietà piena a queste insegnanti e anzi, i sindacati dovrebbero prendere seria posizione in materia per proteggere la classe educatrice da questi assalti illegittimi e pretestuosi.
      Io denuncerei i genitori della bambina per
      illegittima DIFFAMAZIONE e ne chiederei io i danni psicologici. Qualche avvocato mi sa dire se c’è qualche presupposto legale per passare al contrattacco e scogiurare futuri tentativi di indennizzo?

    11. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Grazie.

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