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sabato 20 apr
  • Il manifesto con il fondoschiena del Bar Alba

    Il manifesto con il fondoschiena del Bar Alba

    Ancora una volta c’è un manifesto che sta facendo parlare di sé, cioè sta facendo il suo “lavoro”. È il manifesto del nuovo Bar Alba (ex Caflisch) a Mondello.

    Il problema nasce dal fatto che non se ne parla soltanto bene e questo, checché ne dicano i fautori del «Parlatene bene, parlatene male, purché se ne parli», non è positivo: una campagna di comunicazione ben fatta crea un buzz positivo (lo dico sempre ai miei clienti quando cercano di autoconvincersi di aver fatto bene anche se la gente li sta massacrando e sono lì per fare crisis management…) e l’accezione conta.

    Analizziamo questo manifesto.
    È un’enorme e bella foto indiscutibilmente scattata a Mondello in cui campeggiano un’arancina (alla carne, anche questo è indiscutibile) e una brioche con gelato (pistacchio e cioccolato, pare). Mare, cielo, la frase «Le buone a Mondello in piazza Valdesi», con la u storta. Ah, quasi dimenticavo: arancina e brioche sono rette da un essere umano in costume e in primo piano c’è il suo maestoso, tornito, sano fondoschiena. Una di quelle cose che ti riappacifica con la vita, che se volevi suicidarti ci ripensi, che se non mangi perché sei abbiliàto ti vai a comprare un gelato, che se hai il colesterolo alto deroghi e mangi un’arancina e finisci magari in ospedale, però contento.

    E invece no. Qualcuno non vuole e scrive su facebook:

    «Quando finirà la bassa macelleria pubblicitaria che sfrutta in modo vergognoso il corpo delle donne?
    La pasticceria-rosticceria “Alba” di Palermo ha inaugurato una campagna pubblicitaria “estiva” che si commenta da sè per volgarità e protervia.
    Guarda la foto su: http://www.facebook.com/ph​oto.php?fbid=1015030764708​7813&set=a.44408202812.690​69.550022812&type=1&theate​r
    Abbiamo un solo strumento per far capire a imprenditori e pubblicitari col bunga-bunga nel cervello che è ora di cambiare: boicottiamo i loro prodotti!
    Mai più un gelato o un caffè o un’arancina, nè a piazza Don Bosco né a Mondello, finché questa campagna pubblicitaria verrà ritirata, e qualcuno non chiederà scusa ai cittadini palermitani.
    Vediamo se riusciamo a farci sentire !!!!»

    E chi lancia questa campagna di boicottaggio? Quelli del Sicilia Queer filmfest.

    Ora dico io: chi vi dice che sia una donna? Intanto dalla foto non si evince. 😀 E poi: perché intervenire soltanto sul corpo della donna e non sulla bassa macelleria pubblicitaria che sfrutta in modo vergognoso l’arancina alla carne?!? Che poi l’arancina è pure più queer: ancora non s’è capito se sia arancino o arancina (anche se noi non abbiamo dubbi). 😀

    Insomma io difendo questa campagna e scommetto che la ragazza della foto è pure intelligente! (non mi fate cadere le braccia nei commenti, o nemici r’a cuntintizza, mi raccomando)

    Palermo
  • 82 commenti a “Il manifesto con il fondoschiena del Bar Alba”

    1. a me il manifesto non fa impazzire, ma quello è oggettivamente un gran bel culo

    2. mah, io non ci vado per il semplice motivo che qualche anno fa il bar alba è stato chiuso per gravissime carenze igieniche. per me questo basta e avanza per bollare a vita un locale come inaffidabile (per non dire altro)

    3. Non c’é dubbio che sia un bel culo, ma mi domando… ma una trovata intelligente ogni tanto? Qualcosa che faccia ragionare le persone con il cervello invece che con l’uccello?
      E soprattutto… il culo di una bella donna (o di un omosessuale, uomo o donna che sia) evidenzia dunque la vocazione del bar Alba a trasformarsi in un locale per omosessuali (e ci vorrebbe, un piccolo segno di civiltà) o viceversa in un covo di “mummini” che stanno a spogliare con gli occhi tutte le femminucce che si arrischiano a passare da quelle parti.
      Perché non so onestamente, ma credo che il target femminile venga escluso da questa campagna.

    4. …forse perché la qualità delle arancine del bar alba è decaduta paurosamente, quindi devono puntare su altre “attrattive”?
      (ovviamente, riguardo al culo, non posso che condividere il parere del simpatico umorista…)

    5. insomma continui con la tua solita guerra etero vs gay. sicuro sia proprio questo il culo che ti riappacificherebbe con la vita?

    6. Nessuna campagna potrà mai battere “Le cose belle dell’estate” di Zappalà, di qualche anno fa.
      Quella è davvero inarrivabile.
      Ad ogni modo, poiché in città si naviga fra “va curcati” e “te ‘cca mancia”, meglio non lamentarsi troppo di un bel culo in bella mostra.

    7. Per me è una cosa sessista e stupida, strada battuta un milione di volte, stravista oltre che di cattivo gusto. E in più la ragazza si sistema le mutande mentre tiene in mano l’arancina!

    8. come già ti ho scritto ieri “che rottura di co@#ioni che sono ‘ste varie associazioni!!”

      La mia compagna, convinta femminista, mi fa “ma tutto stu burdello? È un bel culo…punto e basta!” 😀

    9. Non è affatto un bel culo!
      Ricorda un po’ l’arco di trionfo, oppure questo: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.100603019965276.1169.100000467343215 ; insomma, in mezzo alle cosce ci passa una testa!
      La pubblicità è troppo tascia, non merita nessun commento.
      gelato-culo-arancina? Dov’è la logica, l’evocazione, il messaggio subliminale? Che una volta mangiati è meglio se ritornano in natura uscendo da un bel culo (che, come detto, bello non è)? Siamo out… of… out tout court…

    10. Quel fondoschiena è da donna perchè la percezione, in una società maschilista come la nostra, vuole che che lo sia. Che la modella possa essere veramente donna o no, poco o nulla cambia. Ma poi oggi, secondo me, questo genere di pubblicità è altamente trash. Avrei puntato su qualcosa di più creativo. Il copia incolla paga fino ad un certo punto.

      La ragazza della foto sarà pure intelligente ma non fino in fondo. Per esserlo, doveva imporre che si rispettasse pienamente la sua identità mostrandosi quanto meno per intero, evitando quindi di omologandosi a stereotipi inculcati dagli uomini. Pena, rifiuto di sottoportsi all’esposizione del suo prosciutto.

    11. Arancini, Brioche e belle donne che estenderei a bella gente…colori estivi e location tipicamente della Palermo mare!!! :))

      (ognuno poi ci vede dentro quello che vuole)

    12. parliamo di pubblicità o parliamo del Bar Alba?

      – Pubblicità, la foto mette in evidenza un sedere femminile è ovvio, ma non è un culone, è un culetto da indossatrice, molto androgino, poco femminile. O quantomeno poco “culone”. Senza volere necessariamente condannare nessuno (non c’è nulla di criminale nel fare una pubblicità simile, con questa pubblicità i proprietari del bar puntano ai bassi istinti maschili è ovvio, sono alla frutta, pardon, al gelato!

      – Bar Alba, non è quello di sei sette anni fa, ha cambiato gestione e lo sanno pure i muri a Palermo. Il gelato è andato indietro. Le arancine un po’ meno comunque si pure loro non sono quelle di un tempo. Ricordo quando ero piccola il Gelato Gusto Nocciola del Bar Alba, oggi è un anonimo gusto elenka uguale a cento altri bar di Palermo.
      Anche la clientela è diventata “di massa” . Ne Vogliamo parlare???

    13. bella gente in mezzo all’immondizia e al degrado, che schifo!
      Tornato ieri da Palermo… quanta negatività! quanta maleducazione!
      E purtroppo me la devo assuppare per altri due soggiorni, da qui a fine settembre. Questa città mi ha rotto la min…chia, non riesco a liberarmene per sempre 😀

    14. bravo GIGI
      NON E’ UN Bel “Culo

    15. Gigi tu saresti l’esempio di educazione?? Questa città di certo farebbe a meno di te!!!

    16. e detto da te, cara “dilettaculona” 😀
      In realtà, tu ed io di culi ce ne intendiamo! 😀

    17. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    18. Perché ho scritto che mi ha rotto la min…chia? E’ un eufemismo!
      Compatisco la tua carenza in fatto di comprensione. Impegnati, ce la potresti fare.
      Solo i matti come me possono sopportarla e tornarci spesso come faccio, ad oggi è la città più maleducata che conosco in Europa, tolta la minoranza di cittadini evoluti.
      Da come scrivi e da come “non capisci” non fai parte della “minoranza”.
      N.B. non replico

    19. Gigi evidentemente non hai letto. Hai due possibilità: smetterla o essere costretto a smetterla. Saluti.

    20. Tony: la proporzione fra la vita ed i fianchi deve comunica inequivocabilmente che dall’altro lato non ci troverai un pacco ad attenderti. Se questo fosse stato un “gay test”, forse lo avresti fallito! 😀

      Condivido tutto il resto invece.

    21. ciao Gigi, ce ne intendiamo è vero 😉
      però vorrei dire una cosa, l’aggettivo “Culona” detto ad una donna, tante volte risulta offensivo, ma ovviamente, non bisogna pensare subito alla tizia con il sedere da balena. Un sedere grosso, ma proporzionato, rotondo appunto è molto migliore rispetto ad un sedere stile Kate Moss che è invalorizzabile, androgino e da anoressica è qualcosa di mostruoso tanto quanto quello di una che pesa 90 kg.
      Quindi forme si , ma con rispetto delle proporzioni e della bilancia .

      Ciao

    22. Emanuele i gay test si fanno con le sorelle portate da chi dice ‘ste cose. 😛

    23. @Tony: l’ho scampata bella. Grazie, mio unico fratello, di esistere!

      Scherzi a parte: ma tu sai che io l’arancina e la brioche manco le avevo viste?

    24. Emanuele ce l’avrai qualche parente femmina! 😀
      Confesso di averle viste dopo anche io.
      Isaia Panduri per quella campagna delle mozzarelle rischiai di impicarmi da neopatentato al curvone prima di Villa Igiea! 😛

    25. @Tony, sarei felice di presentartene una. Ma poi sono fatti tuoi! 😀

    26. E’ volgare, molto volgare. Immagino puzza di fritto, mischiato all’odore dell’ambra solare. Non posso farci nulla, impazzisco per donne così.
      Più sono volgari meglio è.
      Un’eccitazione così forte da mettere paura.
      La paura di perdere l’anima fino in fondo mentre io voglio sempre tenerne un pezzetto, per me.
      Invidio gli uomini forti, che di fronte a queste provocazioni tirano dritto. Non sono forte, non lascio perdere. Continuo a lottare con le donne, con l’idea stessa di donne per poi fare la pace.

    27. Penso che come dice Tony ci dobbiamo lamentare di ogni cosa. E che cavolo! E’ una pubblicita come altre, in tv se ne vedono di migliaglia con culi e seni per creme o acque della salute o di tanti altri prodotti, che fa boicottate pure quelli?? Mi dispiace dirlo ma il fatto che se ne stia parlando significa che ha avuto l’effetto desiderato, e cavolate che se passo da mondello non mi prendo un’arancina al bar alba! E cmq pensateci bene, prima le arancine dite che erano piu buone ed il bar alba è stato chiuso per carenze igieniche, mica funziona come per le panelle e crocchè, probabilm piu c’è sporcizia piu il cibo viene “saporito”…

    28. a me non sembra un bel culo…

    29. Chiaramente ho scritto che è un “eufemismo” perché dovrei dire peggio, molto peggio.
      Solo bombe intelligenti programmate per discernere “il gene” ed eliminare cafoni, incivili, furbi e maleducati, possono salvare Palermo. Ormai sono convinto che la stragrande maggioranza dei cittadini sono peggio della classe pseudo-politica… e questo “primato” nella classifica dei demeriti la dice lunga perché non è facile essere peggio…
      MI SCUSO per l’OT ma quando leggo il “solito” (…) che parla di “bella gente, e location” mi girano non poco. Ieri una hostess di una compagnia locale alle mie rimostranze sull’aereo devastato e sudicio mi ha raccontato i dettagli e gli oggetti – “sorprendenti” anche per “immaginazione” – delle devastazioni trovate, ed i motivi per i quali la compagnia non ripara sapendo che l’indomani i vandali locali che si recano in vacanza a Parigi e dintorni torneranno a devastare. E a Parigi in vacanza non ci vanno i tasci squattrinati delle zone degradate, ammesso che lo snob e chic di Palermo possa lontanamente imitare (non somigliare) lo snob e chic europeo, e non sia anch’esso degradato, com’è in realtà.

    30. DILETTACULONA, assolutamente d’accordo

    31. l’obiettivo della pubblicità è raggiunto: parlarne.
      Culo, gelati e arancine.
      C’è roba che si mangia e roba che non si mangia!
      Discerniamo.
      Gli amanti del buon gusto (i fan delle papille gustative) sorridono sarcasticamente a quella pubblicità.
      Per chi vuole un BUON gelato, di quelli senza prodotti Elenka a Palermo si va altrove, purtroppo in pochissimi posti, uno che resiste con tenacia e orgoglio, il piccolo “Gelatone” in via A. Siciliana, dove vedi entrare cassette di frutta fresca e di buste di latte fresco di una nota marca tra le più costose nei supermarket. Se vuoi gli porti la frutta del tuo giardino e il maestro dell’Istituto Alberghiero ti fa il gelato senza polverine chimiche, facendoti sognare già dopo la prima leccata. Quel posto non ha alcun bisogno di pubblicità, di alcun tipo, il passaparola del buon gusto delle papille gustative (dicesi QUALITA’) , fa tutto aggratis 😉
      Per chi vuole una buona gustosa e leggera arancina a Palermo, il lavoro oggi è molto duro. E purtroppo non regge minimamente paragoni con quelle di molti piccoli centri della Sicilia sud est (arancina o arancino, quello che conta è il gusto), in fatto di sapore del sugo genuino, fatto in casa e non comprato nelle latte da 10 kg, in fatto di squisita e leggera doratura esterna, in fatto di totale assenza di effetto “inchiummatura” dopo pasto (tipico delle arancine di molti bar palermitani oggi).
      A Palermo per mangiare una buona arancina, dove tutti gli ingredienti e le procedure di produzione sono curati con amore, te la devi fare a casa e ad oggi non c’è pubblicità che possa sdoganarla da una condizione di gusto ormai fortemente depauperata per via della imperante filosofia di molti (la maggior parte) esercenti palermitani che vuole al primo posto la massimizzazione dei profitti a scapito della bontà genuinità e freschezza degli ingredienti.
      E il culo allora?
      Beh …. in una società dell’immagine e dell’immagine femminile probabilmente contano sull’allegoria di quell’immagine, come si dice “una botta di culo” e incrociano le dita, magari toccando un cornetto rosso a ciondolo, per conquistare clienti a Mondello.

      Se avessero voluto trasmettere messaggi sulla “qualità” dei loro prodotti, avrebbero di certo utilizzato diverse strategie comunicative in pubblicità.
      Fortunatamente ci restano le papille gustative che regalano sorprese ed emozioni che il culo minimamente non riesce ad immaginare 😉

    32. Rosalio-Siino, che vuol dire “costretto”?
      puoi anche dirmelo in privato, perché, tra l’altro, io qui non posso scrivere quello che penso di questo tuo “costretto”, te lo direi meglio “live”

    33. confermo per le mozzarelle. da applauso in piedi. e ricordo ancora la faccia di lemma, art director della campagna a lezione di teorie e tecniche della comunicazione pubblicitaria, mentre ne parlava non era priato, era quasi barzotto

    34. Come diceva il grande Tinto…..

      è “più espressivo un culo di un volto”.

      “Il culo è lo specchio dell’ anima; ognuno è il culo che ha; mostrami il culo e ti dirò chi sei”

      w il culo.

    35. e cmq oggi mi sento un po porca…

    36. Si lo ammetto, io sono un pò come Linda Lovelace l’attrice che interpretò Gola Profonda. Le papille gustative regalano sorprese ed emozioni che il culo non potrà mai dare…

    37. Stamattina sul viale regione hanno rimpiazzato il vecchio manifesto macellaio con uno con la scritta ALBA enorme!

    38. Cavo (è un caro con erre moscia), proprio non riesco ad immaginarti nella tua esemplarità di uomo evoluto, dovresti incrementare la tua permanenza a Palermo ed illuminare il cammino di un popolo che di “bombe”ne ha viste fin troppe!!! Non sarai mica uno di quelli in polo e colletto al vento che “martini alla mano” puntano il dito verso tutto e tutti???
      …personalmente, ma è un giudizio soggettivo preferisco un bel culo
      che certe facce da… 😉

      …(dimenticavo Le arancine del Bar Alba sono Buonissime) 😛

    39. questi manifesti sono fatti per i blog che ne parlano..senza la macchina dell’informazione morirebbero sul punto di nascere..come tutte le campagne pubblicitarie

    40. la mia prima arancina al bar alba nel 1976 ancora lo ricordo!
      Da allora rimasi fedele anche nel periodo “kitekat”.
      Da antico donboschino mi ricordo le lotte che si fecero all’interno della scuola tra il bar alba e la signora Imborgia (la monopolista addetta al “rinfresco” durante la ricreazione ; era il tempo del Don bosco senza donne e dove vigeva il divieto di uscire e dunque le alternative erano o il paninoepanelle ricaldato con la stufetta della Signora Imborgia oppure chiedere al passante (che si sperava probo) di comprare una succulenta arancina presso il bar Alba vicino e irraggiungibile. Un mio compagno riassunse questa situazione paragonando il popolo studentesco a quello Ebreo dinanzi a Ponzio Pilato…” volete imborgia o Baralba? Baralba ! baralba!”
      …altri tempi…. da quando la gestione è cambiata si vedono fuori il bar personaggi usciti direttamente dal cast di Tano da morire.
      Mi sa che è questione di tempo ed anche a mondello si farà la stessa fine…ed il culo di cui dovremo preoccuparci sarà il nostro.

    41. indubbiamente scattata a mondello? nn è detto

      ambientata a mondello.

    42. Comunque vorrei fare notare che con questa storia del culo, anche il buon toni ha attirato un bel po’ di commenti ed interesse sul suo post. A riprova che questa strategia paga sempre… d’altro canto conoscete l’adagio cinese che “non ricordo bene cosa” tira più di un carro di buoi.

    43. cmq… a parte il finto scandalo, un cartellone del genere attrae il palermitano medio, che non è proprio uno dei punti più alti della storia della civiltà…
      ma si potrebbe dire che il suo lavoro lo fa…nel modo più banale ma lo fa.

      il bar alba però vende arancine e non è una casa di appuntamenti o un negozio di intimo.

      ora, premesso che il culo, fotografato nn magistralmente ma quasi decetemente(dove la decenza è riferita all’ abilità tecnica del fotografo),bisogna notare che il prodotto da vendere è l’arancina. che appare tutto fuorchè appetitosa…

      nzomma….

    44. Gigi costretto significa che rimuoverò ulteriori commenti non rispettosi e fuori tema. Saluti.

    45. IO AL BAR ALBA NON CI VADO PIU DA QUANDO, QUALCHE ANNO FA, HO TROVATO UN CUCCIOLO DI TOPO DENTRO UN’ARANCINA AL BURRO. A ME GIà LA CARNE FA SCHIFO FIGURARSI L’ARANCINA IMBOTTITA AL TOPO. QUALCHE MESE DOPO IL BAR ALBA DI P.ZZA DON BOSCO NON A CASO FU CHIUSO DAI NAS

    46. PS- PRIMA PAGINA DEL GDS STAMATTINA: TOPI IN TUTTI I LOCALI DEL CENTRO. ANDATE, ANDATE PURE NEI LOCALI.. AHAHAHAHA

    47. Un cucciolo di topo????
      Ma quanto era sta arancina, per quando piccolo poteva essere il topo???

    48. dottor Siino, mi dispiace contraddirla ma nelle sue parole “campeggiano un’arancina (alla carne, anche questo è indiscutibile) e una brioche con gelato (pistacchio e cioccolato, pare)” si legge palesemente del pressapochismo, poichè quelle trattasi chiaramente di ARANCIANA A CCARNE e BROSCIA COL GELATO…
      sono indignata da cotanto palese errore!!!

      😀

    49. ecco, immaginate la mitica campagna zappalà su cartelloni 3 metri per 6 sparsi per tutta la città e tra l’altro in prossimità quasi sempre delle curve e delle rotonde…

    50. E’ un cartellone pubblicitario né bello né brutto. Semplicemente visto e rivisto. Per scandalizzarci, forse, dovrebbero immortalare una donna araba col burqa immersa nelle acque di mondello. In quel caso si aprirebbero dibattiti sulla politicizzazione delle donne, sui diritti delle donne nel medio oriente, sulla strumentalizzazione di temi religiosi etc. Per lo meno sarebbero dibattiti diversi e la pubblicità sortirebbe ugualmente attrazione.

    51. Concordo con GIGI.

      Metter cibi accanto a un culo mi sembra pericoloso (semioticamente parlando) … e mi sembra che in questo caso il rischio si sia tramutato in danno… con quella postura leggermente inarcata poi… prrrr… 😉
      p.s. niente drammi cmq, sono sicuro che gli arancini venderanno bene lo stesso (se sono buoni!)

    52. …bisogna convenire che tra Massaro ed Alba…
      a Palermo chi fa arancine dovrebbe cambiare agenzia di marketing

    53. @effe
      ma lei si é adirato perché l’arancina l’aveva richiesta al burro e le é stata data “a carne” ?

    54. Ma è possibile che nessuno di voi che apprezzate questo culo “androgino” e “anoressico” (come è stato giustamente definito) si sia reso conto che è tutto fuorchè una foto naturale e che queste forme che tanto vi attirano sono frutto di photoshop?!?

    55. Se la bellezza di questo cu*o è opinabile mi ritiro davvero. 😀 Qualcuno sa quale sia l’agenzia?

    56. bello o no, certamente è finto! e tu, Tony, da comunicatore te ne dovresti rendere conto al primo sguardo…

    57. capito, tony? un buon comunicatore si intende di culi!

    58. Ma c’è ne di gente che ha problemi!!! :O …o magari ci sono altri interessi di natura commerciale dietro l’istigazione al boicottaggio di un bar a causa di un bel culo manifesto!!! 😉 Faccio la strada tutte le sere e devo dire che era un bel vedere…(credo che sia stato rimosso) de gustibus non disputandum!!! 😀

    59. anche un maschio eterosessuale si dovrebbe intendere di culi (veri, femminili).

    60. Andrea poi quando ti rispondo male mi dai dell’omofobo? Lascia perdere che è meglio che poi ti struppii. 🙂

    61. culo opinabile come tutto il resto

    62. solo perchè mi piglieresti a colpi di frocio? scusa ma l’offesa dov’è? mi sembra un’ovvietà piuttosto

    63. Questo non e’ un bel culo, guardate quanto e’ piatto e piccolo tipo quello di un ragazzino. In piu’ e’ photoshoppato in maniera evidente. Quindi finto, non esiste.
      Le forme prima di tutto signori miei perfavore.

      La campagna avra’ il suo effetto, ma io al baralba non vado piu’ da tempo , e’ andato indietro da matti, e ha cambiato gestori, la cosa si sente….

    64. Mettere gli alimenti vicino al culo, potrebbe indurre a pensare che fanno ca..are? 🙂
      Inoltre mi premetto di dissentire ASSOLUTAMENTE sulla bellezza di codesto fondoschiena: dopo aver vissuto lungamente in Brasile qualunque culo nostrano sarà sempre vascio!
      Poi le arancine di Alba sono mignon, care come se fossero d’oro, e nemmeno così deliziose.Idem per il gelato gusto elenka, che nonostante sia un ottima azienda, sempre semi-industriale è.
      Saluti da un uomo triste e pieno di saudades.
      ps: mi associo a dilettaculona che non è la dimensione, ma la forma, la rotondità, la consistenza che fanno la differenza. Ahimè per me serve anche l’antigravitazionalità, ma questi sono misteri non ancora conosciuti alle nostre latitudini.

    65. vedi dove si vanno ad appricari! chi se ne frega

    66. hanno semplicemente copiato la pubblicità di qualche anno fa di un concorrente…una tipa, seno prosperoso, con le “bombe ” in mano…

    67. Quante storie. La pubblicità è costruita per il target a cui si riferisce.

      E comunque Palermo per la pubblicità non è peggiore di altri posti

    68. A proposito del dubbio Arancina-Arancino… direi che è arrivato il momento di iniziare una crociata a favore dell’ArancinA. E’ risaputo che la forma emula un’AranciA, pertanto credo sia corretto il termine Arancina di uso nella Sicilia occidentale, rispetto all’Arancino della Sicilia orientale (… i soliti catanesi!).
      Ho notato che anche all’Aeroporto di Punta Raisi il bar espone le prelibatezze di riso con sull’etichetta “Arancino”. Basta è ora di finirla… lunga vita all’Arancina!!!

    69. Effe ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.

    70. Gabriella hai ragione, chiedo venia…
      Tano per quell’arancinI dovrei rimuoverti dagli amici! 😀

    71. Io avrei messo il gelato al posto dello slip… visto che volgari siamo… siamolo fino in fondoooo

    72. (s)fortunatamente la maggiorparte delle persone che vedono questa pubblicità non ci pensano poi così tanto. guardano questo bel culo e la pubblicità è veicolata. il risultato è stato raggiunto, e questo è l’importante. in un secondo tempo compisce noi che lo commentiamo più o meno criticamente. anche in questo caso il risultato dell’obbiettivo pubblicitario è raggiunto. anche un pubblico critico, seppur mediatamente viene colpito dal messaggio. non credo che i suoi detrattori per motivi etici si asterranno dal gustare prossimamente una bella arancinA (si chiama così, genere femminile, come tutte le cose belle). il mio pensiero va piuttosto agli sbadati guidatori, che baratteranno un tamponamento per 7 secondi di pura ammirazione…

    73. @Sandra Lo Verde

      Dai tuoi commenti apprendo della gelateria “al gelatone”. Mai sentita prima, decido di visitarla ieri sera.

      Ora ti sono debitore morale. Grazie mille!

    74. du’ palle però!
      questa è peggio delle zizze mozzarelle zappalà, mozzarelle per altro plasticose e pessime, quindi non le avevo mai mangiate prima e a maggior ragione dopo.
      nella mia cittadina siciliana del resto, ho visto un manifesto di una cantina vinicola che produce un vino merdosissimo, davvero imbevibile, e sul manifesto si incontravano due calici in un brindisi, e sopra la scritta BUNGA BUNGA a mo’ di brindisi.
      che dire? ognuno si cerca i suoi clienti, e più i prodotti sono scadenti, più si cerca di far breccia nell’ignoranza….

    75. L’argomento in gioco mi sembra:
      la forza seduttiva ed evocatrice della pubblicità e i suoi limiti morali.
      Ovvero, il conflitto fra lo strumento utilizzato e la sua liceità, secondo le regole sociali (e anche morali) e giuridiche condivise.
      Perchè se nasce (come da qualche tempo, Striscia docet, è in voga) un movimento d’opinione contro lo ‘sfruttamento volgare e violento’ del valore del corpo femminile, bisogna interrogarsi se esso fa capo ad un vero cambiamento delle coscienze etiche e civili prevalenti. In questo caso, saremmo di fronte a violazioni da denunciare. Come quando vediamo le pubblicità inneggianti alla violenza.
      Io, personalmente, se può valere a titolo di mini-sondaggio qui,su Rosalio, mi schiero dalla parte di Siino. E di tutti coloro che reputano totalmente infondate le grida di disperazione e le denunce di lesa maestà di questo revanscismo femminista dei nostri giorni!
      Per poi entrare nel giudizio di merito, potrei solo commentare: la pubblicità vuole evocare l’idea di bonta (gelato, arancina, bel culo), combinata con quella di esclusività (la produzione Alba insieme al contesto speciale di una passeggiata a Mondello, in piazza Valdesi). Ci riesce? Discretamente, a mio avviso. E’ un clichè già visto e stravisto? Forse. Si può essere sicuramente più originali. Ma esiste, in ogni settore commerciale e comportamentale, qualcosa che si chiama: “classico che non muore mai”!
      L’istinto sessuale.
      Ovvero la nostra natura.

    76. 76 commenti dimostrano che la campagna pubblicitaria e il rimando fatto dal quel diavolo di Tony ( 🙂 ) sul blog hanno colto nel segno.
      Sia che la gente vada a mangiare la arancine e le brioches del Bar Alba oppure no, comunque TUTTI ormai sanno che a Piazza Valdesi c’è il Bar Alba, ex Caflisch.
      I pubblicitari si sono guadagnati la pagnotta, in nomine Tinti.

    77. Comunque la dovrebbero finire queste donne ( spesso orribili ma sicuramente stupide) che criticano l’uso del corpo femminile nella pubblicita’. la ragazza e’ una modella, che guadagna in questo modo, che spende ore in palestra e che segue diete rigidissime…se cosi’ non fosse sarebbe normale vedere ragazze in quella forma . Il mio consiglio a queste racchie fondamentaliste invidiose e’ quello quindi di diventare belle come le modelle e fargli quindi perdere il lavoro. Tutti ne saremmo grati ed eviterebbero di dire indirettamente che gli uomini usano il corpo femminile ma che le donne (bone) non sono meno responsabili. Noi uomini siamo differenti…nessuno mai ha criticato Rocco Siffredi, anzi!

    78. a dire la verità, ho trovato l’articolo ben scritto e divertente. Illuminante, sotto certi aspetti. Ma alcuni commenti lasciano perplessi. una riflessione sorge spontanea: perchè i pubblicitari infilano tette e culi in qualsiasi spot pubblicitario? Perchè hanno scoperto una sconcertante verità: il glorioso e virile maschius italicus di sesso ne fa poco. o almeno, non quanto vorrebbe. E sfruttano questa carta per pubblicizzare qualunque cosa: una vernice? strafiga che vernicia mezza nuda. Un bar? un sedere e accanto un arancino. E il prode maschio italico va, e si compra la vernice scadente perchè lo associa alla strafiga. L’uomo non è stupido: sa che la ragazza non è in omaggio. Però compra la vernice lo stesso, felice e tontolone. Ma se avesse una vita sessuale felice e soddisfacente non passerebbe la giornata a farsi le seghe mentali. Che poi sono anche una bella cosa, a patto che siano abbinate a… qualcosa di più sostanzionso. E invece no, il virile maschio italico si tappezza la giornata di bei culi, si circonda di immagini di donne belle e disponibili per il semplice motivo che nella vita reale ne vede poche. triste, ma vero. un uomo “di mondo”, guardando la pubblicità, avrebbe commentato: “sì, mi è familiare, devo averla incontrata di recente.”
      Ultimo, rivolto a nicola: ti stupirebbe scoprire che tra le “racchie fondamentaliste invidiose” ci sono anche delle donne giovani, belle e inteligenti, che però vogliono un UOMO,non un maschio il cui istinto ricoda quello di un macaco o un pitbull. Vallo a dire in faccia a una donna REALE che deve smetterla di lamentarsi e farsi venire il culo bello per fare concorrenza alle modella. Vallo a dire, chessò, a una dottoressa mentre ha un bisturi in mano. vedrai dove te lo infila.

    79. Scusate ma io sono d’accordo con Nicola. Sarò cinico, ma vorrei vederle di presenza queste che si indignano. Forse sono alte 1,50 e pesano 80 chili? Forse sono quelle che tutto l’anno vanno in ufficio in macchina o col motore e che a Maggio/Giugno corrono in palestra sperando di fare miracoli in vista della prova costume? Forse prima si indignano e poi si vanno a guardare il Grande Fratello? Fermo restando che la pubblicità è poco originale e che la ragazza nel cartellone è probabilmente un po’ ritoccata (nemmeno un neo?) e che comunque nessuno l’ha costretta, è una fotomodella e il mestiere delle fotomodelle è quello di vendere la propria immagine, lo si fa da quando esiste la fotografia. E poi lo stesso avviene con il corpo dell’uomo, avete provato a guardare le pubblicità delle linee per uomo di Dolce e Gabbana o di Calvin Klein? Lì nessuno si lamenta!

    80. Bel culetto, bella pubblicità e donnina intelligente e non sono ironica…
      Io non ci vedo nulla di mal nel mostrare il sedere piuttosto che lo sguardo. L’avessi io quel sederino! E non mi sentirei di certo sminuita nella mia intelligenza anzi, lo considererei soltanto un valore aggiunto alla mia persona!
      E’ estate, Mondello è da sempre luogo di “mummiamento” (lo so perchè ci vivo da sempre) e il Bar Alba ha una tradizione indiscussa nella preparazione di ottime arancinE e squisiti gelati, al di là delle vicessitudini legate alle carenze igieniche che vennero fuori parecchi anni fa e che furono peraltro risolte con un sostanziale cambio dello staff.
      Insomma signori, godetevi sto bel manifesto che nulla offende se non il bigottismo di gente così impegnata nelle critiche da riuscire soltanto a far sciogliere il gelato piuttosto che…goderselo!
      Siamo stati subissati da slogan francamente molto più volgari ed espliciti nella nostra città…quindi un pò di sana ironia, di certo non guasterebbe! Ciao, Vale!

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