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mercoledì 24 apr
  • Democrazia e ragionevole dubbio

    Le elezioni vanno annullate anche se l’inganno scoperto è di lieve entità. Questo principio serve per salvaguadare al 100% l’unico strumento di democrazia rimasto in mano ai cittadini. Salvaguardarlo e proteggerlo come una specie in via di estinzione.

    Recentemente a Palermo si sono svolte le primarie per la scelta del candidato a Sindaco del centrosinistra. Vince Fabrizio Ferrandelli, ma subito si sollevano sospetti sulla regolarità del voto. Insomma ci sarebbero stati dei brogli.

    Si indaga e si scopre (e si prova) che allo Zen (popolare quartiere “popolare” alla periferia nord della città) in effetti il voto è stato alterato.

    Si riuniscono i garanti che annullano solo il voto del gazebo dello ZEN. Il resto va bene! Rivince Ferrandelli. Alla faccia di tutti i voti “onesti” dello ZEN voti che vengono buttati nel cesso. Ce ne sarà a stato almeno uno no? Niente, vale quanto quello degli imbroglioni: niente.

    Al nord succede un’altra cosa. A Varese la Lega Nord organizza le “primarie” per scegliere i delegati da inviare al congresso regionale del partito. Allo scrutinio spuntano 3 voti in più dei presenti (332 voti, 329 votanti). Solo 3 voti, ma giustamente la consultazione viene annullata in toto.

    Ecco, io credo che quando viene scoperta una truffa elettorale, questa scoperta debba esser considerata come elemento campione rappresentativo di tutta la consultazione che deve quindi essere annullata. Validare elezioni dove è stato scoperto stato anche un solo voto falso (per dolo) significa spingere i falsificatori a continuare a falsificare le elezioni, magari affinando le tecniche di truffa.

    E ancora, o se uno vuole imbrogliare le elezioni per vincerle è ovvio che non si può limitare a truffare solo in un seggio o in un gazebo. Se viene scoperto il broglio in un seggio è ovvio che tale imbroglio sia stato perpetrato in molti (se non in tutti ) i seggi. Non è una certezza, ma un ragionevole dubbio! E dovrebbe bastare questo per annullare l’intera consultazione. La Democrazia si esercita nella trasparenza e nella certezza del diritto e non nella nebbia del dubbio!

    Conclusioni: a Palermo l’IDV, Verdi e la Federazione della sinistra non hanno accettato il verdetto (fasullo) dei gazebo e spingono per un proprio candidato da presentare al primo turno delle elezioni amministrative di maggio.

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  • 38 commenti a “Democrazia e ragionevole dubbio”

    1. D’accordissimo dall’inizio alla fine. Pensavo che non ci fosse bisogno di dire queste cose, ma evidentemente mi sbagliavo: provi a parlare con i Ferrandellesi, si scontrerà contro un muro di turilla e ziccusaria che Berlusconi mi fa un baffo!

    2. …. mentre la loggia dei medici discute aspramente, Palermo e i Palermitani muoiono ….

    3. Rimane da capire perché allora i garanti, che pure non erano condizionati da nessuno e non parteggiavano per nessuno, non hanno tirato le medesime conclusioni. O sono stati incapaci loro, pur dall’alto della loro formazione giuridica, o le conclusioni corrette non sono quelle che vengono espresse nel post.
      E capite bene che siccome non possono coesistere le due teorie, l’autore del post si sta autoproclamando ultra-garante delle primarie, l’unico con le idee chiare e la giurisprudenza in pugno.
      Adesso è tutto più semplice, quindi. A nulla sono valse le primarie e nessun valore ha il giudizio dei garanti sulle stesse.
      Bisogna scegliere un nome che nessuno della base del centro-sinistra ha mai votato, che non si è candidato da solo e che purtuttavia, per suprema decisione dei partiti della coalizione, è il nome giusto che gli elettori DEVONO votare.
      Il tutto molto democraticamente.
      Proprio come nel centro-destra, alla fine dei conti.
      Bah.

    4. Sono assolutamente d’accordo. Il risultato di queste primarie dovrebbe essere annullato e le primarie dovrebbero essere ripetute.

    5. Ma perchè li avete nominati, i Garanti, se alla fine non accettate le loro decisioni ?

    6. Se passa questo principio, basterebbe per chiunque fare una irregolarità per annullare un processo democratico che lo vede soccombente. Ho amici che hanno fatto i rappresentati di liste diverse in vari gazebo cittadini. Molte presunte irregolarità sono state registrate nei verbali da una parte e dall’altra. Spesso sono semplicemente circostanze non sostanziali che possono o meno essere considerate irregolarità. Se fossero accettate tutte le divergenze al di fuori di un sistema democratico che ha il compito di filtrarle sarebbero impossibili i processi democratici. Il comitato dei garanti è parte del processo democratico ed il responso va accettato proprio a tutela della consultazione e della democrazia. Quel comitato poteva annullare l’intera consultazione se avesse ritenuto di farlo. Difendere la democrazia significa difenderne tutti i processi e gli strumenti posti a garanzia della stessa.

    7. @giovanni callea

      tu dici che basterebbe fare una piccola irregolarità per annullare una consultazione. E’ ovvio che non intendevo dire questo, innanzi tutto io parlo di brogli che non sono semplici e pure irregolarità! il broglio è una irregolarità dolosa fatta allo scopo di alterare la regolarità del voto per ottenerne un vantaggio. Io mi riferisco a questo tipo di irregolarità. E se questo si dimostra anche in un solo seggio, il voto (secondo me) va annullato in toto. Voi forse non vi rendete ormai conto di quanto sia preziosa la trasparenza e la regolarità di una consultazione elettorale. E’ il succo stesso della democrazia. Non si possono ammettere dubbi sulla regolarità di una consultazionee quindi sulla regolarità della democrazia.

    8. e se i “brogli” fossero stati a svantaggio di Ferrandelli, avreste reagito in egual maniera?

      Ognuno porta acqua al proprio mulino e chiama in causa democrazia e trasparenza solo all’occorrenza.
      Dici bene Pippo, non ci si rende più conto di quanto sia preziosa la trasparenza, l’onestà intellettuale è ormai introvabile.
      Alla faccia del “nuovo che avanza”.

    9. Il signor Vinci ha già risposto nei termini, che condivido, perché tra “arrubbari” senza mezzi termini e “irregolarità” … superfluo persino spiegare…
      Allora mi limito a dire: signor Calleca ma ci faccia il piacere!

    10. E fino a quando le ripetiamo?
      Non ha perso la Borsellino con queste elezioni, ha perso tutta la sinistra.
      E la Borsellino fa parte di questa sinistra. Altre primarie? Per farsi altri 30mila euro?
      Ferrandelli si presenterà, l’idv presenterà un altro e alla fine Costa vincerà le elezioni.
      Dopo però, non venite a dire che i Palermitani sono pecoroni, che la destra vince sempre, che c’è la memoria corta, e bla bla bla….

    11. il nuovo che avanza? Non lo vedete che “hannu u nivuru nta panza”? direbbe u zu’ Taninu u immurutu

    12. Qualcuno ancora mi deve spiegare quali brogli sono stati fatti al gazebo dello ZEN. Probabilmente sono io ad avere problemi di comprensione, ma ancora non c’è stato NESSUNO e dico NESSUNO che abbia detto esplicitamente come si è perpetrato il broglio. La magistratura sta indagando a seguito di segnalazioni ma non ha formulato nessuna ipotesi di reato. Vi prego, se qualcuno sa qualcosa in più di quanto detto dai mezzi di disinformazione ci ILLUMINI.

    13. Giuseppe, lascia perdere le malelingue.
      Il voto di scambio non è mai esistito in Sicilia, e non è nemmeno un reato.

    14. @pippo vinci
      non vorrei sembrare un fan di ferrandelli, anche se a forza di vederlo attaccato comincia a farmi simpatia. Io parlo di regole. se esistono valgono per tutti. e se esiste un comitato di garanzia (peraltro presieduto da Peppino di Lello, magistrato e persona veramente straordinaria e nota per la sua integrità), che esprime una decisione, questa deve essere difesa da tutti. Altrimenti crollala struttura stessa del diritto.

      @ a chi invece di argomentare manda a quel paese dico solo che questa modalità non è utile nella leale dialettica di un processo democratico ma tende a creare astio e nemici invece che confronto tra idee diverse. Le contrapposizioni ideologiche o simil tali sono il problema della nostra città, e sono il pattume dal quale liberarsi al più presto per costruire insieme, con punti di vista diversi il nostro comune futuro (tutti saliremo sulgi stessi autobus, berremo la stessa acqua, respireremo la stessa aria).

    15. dopo le primarie della sinistra nel caos , dopo che nel centro destra i candidati cambiano idea ed e’ altrettanto caos, io so per chi votare come futuro sindaco di Palermo , e’ lui l’unica persona adatta a salvare questa citta’ dal caos e dai politici di destra sinistra grillini dipietrini ecc ecc…. http://www.facebook.com/photo.php?fbid=3206731900542&set=at.1082773842918.2013354.1633510582.100002027319682&type=1&theater

    16. Condivido quanto detto da Giovanni Callea. E poi, senza voler dare una lettura politica a queste primarie che vedono bocciati tutti i leaders dei partiti di sx, gli stessi leaders dovrebbero nominare qualcuno? Boooo!?

    17. @Rosario
      Sari’, nessuno ce l’ha con Ferrandelli, se chiunque altro avesse mbrugghiato le carte sarebbe stata la stessa cosa. FATTO STA che a imbrogliare sono stati gli amici degli amici di Ferrandelli e di Faraone (col discorso delle cooperative), quindi è eticamente corretto che siano loro il bersaglio delle critiche, non Rita Borsellino nè la Monastra.
      @ Giuseppe
      Hanno trovato una collaboratrice di Ferrandelli allo Zen che deteneva le tessere elettorali di 50 persone (reato). Allo Zen, sono stati cancellati TUTTI i voti, non solo quelli per Ferrandelli.
      A piazza Campolo “qualcuno” ha tagliato i fili della luce (!!!!) e ha sostituito delle schede.
      Il numero delle schede e il numero dei votanti non appattano
      Vuole altri motivi?
      L’avvocato della signora dello Zen, signora Trapani, ha detto che “non ha commesso alcun reato, in quanto non si tratta di elezioni VERE, ma di elezioni PER FINTA” interne al centrosinistra. Questo per farle capire con che RAZZA DI FANGHI abbiamo a che fare.
      Saluti

    18. Un dato di fatto è che restando a fare il tira e molla, il centrosinistra non è proprio capace di far prevalere l’interesse della coalizione a quello delle singole parti che la compongono.
      Si parla ancora dopo settimane di 50 o 60 casi sospetti su 30.000.
      Si vuole ancora vanificare un risultato eclatante e sacrosanto, che un ragazzo di 31 anni ha costruito e conquistato con anni di duro lavoro e impegno sul territorio.
      E perché? Perchè ha colto tutti di sorpresa da qui a Roma… un terzo dei votanti, al netto delle poche irregolarità si è espresso a favore di un giovane che non era appoggiato dalle segreterie di partito.

      Il nuovo che avanza si chiama Fabrizio Ferrandelli: non arrampichiamoci che si scivola… e scivola tutto il centrosinistra…

    19. Giulione, tutto pare Ferrandelli tranne che “il nuovo che avanza”: non è che se uno è picciotto allora è più nuovo di una vecchia
      Buonanotte

    20. “Ma, al nuovo che avanza… il vecchio telefona.”

    21. No Federico, è il nuovo a chiamare e il vecchio a riattaccare 🙂

      @Fabio ma mica è un picciotto che si è appena acCostato alla politica… è uno che conosce a fondo i problemi della città da 10 anni di opposizione al Consiglio e costante radicamento nel territorio…

    22. Ma dico io, è mai possibile che in questa città ci si debba per forza attuppare il naso quando si va a votare? OGNI SINGOLA VOLTA? Davvero a nessuno dà fastidio che il NOSTRO futuro sindaco si sia appattato le primarie? ‘un nni sta’ capennu chiù nianti… Certo peggio di Cammarata non può essere, mancanza, ma che camurria, io compromessi con la mia coscienza non ne faccio più, mi siddiavu.

    23. Da rabbrividire. I brogli sono stati accertati e il voto annullato in un gazebo e c’è ancora chi dice “tanto avrebbe vinto lo stesso”, “erano pochi voti”. Nel mondo evoluto un politico scoperto a imbrogliare in questo modo si ritirerebbe a vita privata.
      Le “indagini interne”, che secondo i candidati imbarazzati avrebbero chiarito tutto, che risultati hanno prodotto?
      Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera pubblica (non smentito):
      “…a Palermo. Dove Maurizio Sulli e la sua compagna Francesca Trapani (già indagata per favoreggiamento perché ospitava in casa sua Michele Catalano, arrestato con l’accusa di essere vicino al clan mafioso dei Lo Piccolo) sono indagati, ricorda l’Ansa, «per presunti illeciti nel voto alle primarie del centrosinistra, in vista dell’elezione del sindaco di Palermo, nel seggio allo Zen. Secondo testimonianze la donna e l’uomo avevano decine di certificati elettorali nella propria auto». Una brutta storia. Che ha portato all’annullamento dei voti in quel seggio…”.
      Senso civico, etica, onestà, legalità… siete veramente senza speranza a Palermo.

    24. come prova d’inizio,non c’e` male…

    25. GRIDATO: persiste, s’affossa, mette la testa dentro la sabbia !
      URLATO (tipo Munch): Callecaaaaa, arruspigghiati !
      Ma di cosa parla? “leale dialettica di un processo democratico”; sono gli stessi, tutti, la cricca di bontemponi, incapaci, incompetenti, che hanno affossato la Sicilia.
      Quando si tratterà di politica VERA, di veri politici capaci, di veri managers capaci… allora potremmo ragionare su “leale dialettica di un processo democratico”.
      Sveglia! Confonde ancora le irregolarità con i reati elettorali.
      O crede che gli imbrogli si sono verificati solo allo Zen?
      Se lei continua a parlare di “leale dialettica di un processo democratico” trattandosi della pseudo-politica che ha come protagonisti questi uomini tutti di ogni schieramento, nel migliore dei casi è un ingenuo illuso, oppure vorrebbe prendere per il c.u.lo (per eventuali sue ragioni sulle quali non ci interessa investigare).

    26. @sig. GIGI – Il qualunquismo non è mai parte della soluzione, piuttosto e troppo spesso una faccia del problema. Quando scrivo in favore di Costa, ho interessi verso Costa; quanto esprimo un parere favorevole ho interessi su Ferrandelli. Ma semplicemente non le viene il dubbio che io abbia idee costruttive e non ideologizzate? Che mi ponga in maniera critica e propositiva davanti alle cose?
      GRIDI, URLI, contiui a non cercare il confronto scarichi da bravo palermitano sugli altri le responsabilità avendo avuto lei la sola di non avere mai agito se non per insolentire chi, a differenza di lei, spera e cerca di dare un contributo alla città. Tra questi metto anche tutti i candidati a sindaco, che nella cornice delle loro ambizioni e dei loro errori, a differenza sua, ci mettono il nome e la faccia.

    27. Signor Callea, lei continua a fare finta di non capire. QUESTA NON E’ POLITICA. Da 60 anni, tranne piccole parentesi e minoranze che non contavano. Capito ora? Allora, lei di cosa parla?
      Io non racconto la mia vita privata qui, ma a lei non le sorge il dubbio che seppure io non vivo sempre a Palermo contribuisca e paghi pure per lei che dei soldi pubblici (che ho pagato pure io) ci ha vissuto per un bel periodo per niente risultati visibili e permanenti (a parte il babbio dello spettacolino effimero, utile a pagare qualche salario)?
      Quanto alla faccia, le abbiamo spiegato che nei forum circolano idee non facce, non siamo su novella 2000 o simili, le ho spiegato che non sono anonimo ma alcune persone mi conoscono nella vita reale, Dr Siino compreso, le ho detto che sono disposto ad incontrarla a Palermo sperando, magari, che riesca ad appassionarmi con le sue idee, cosa della quale dubito.
      N.B. Capisco comunque che lei vivendo solo quel microcosmo deve provare a “crederci”, ma rifletta sul fatto che ci sono persone che vedono altri ambienti e orizzonti.
      Enjoy yourself

    28. beato lei che vede il mondo, no inutile incontrarci, anche io credo di non poterla appassionare con le mie idee.

    29. Vorrei che qualcuno intenzionato a votare Ferrandelli mostri qualche dubbio di coscienza, almeno un piccolo segnale. Questa sicurezza incrollabile nel nostro Amatissimo è quantomeno sospetta, e (personalmente) mi ricorda da vicino Emilio Fede

    30. “persone che vedono altri ambienti e orizzonti”.
      Non è come l’interpreta lei il concetto, ed è chiaro.
      Allora, la smetta con questa puerilità sull’anonimato (quando siete a corto di idee per replicare) è la seconda volta che le dico che sono disposto a mostrarle la mia faccia ma “live” non mi interessa metterla in un blog né su novella 2000. Risponda piuttosto sui fatti che ho scritto, se ce la fa, perché la tecnica di metterla sulla caciara, per eludere, è antiquata e sterile. Lei fa finta di non sapere – per sui motivi sui quali non ci interessa riflettere ancor meno investigare – che la politica vera non esiste in Sicilia, lei vorrebbe teorizzare e costruire mondi nel fumo e col fumo, quelli che lei considera politici candidati “votabili” e che lei incensa perché ci mettono la faccia (non per filantropia) avrebbero fatto meglio non mettercela la faccia visti i risultati ottenuti; tranne le rare eccezioni come Francesco Giambrone (politico sui generis peraltro) il cui lavoro quelli venuti dopo si sono bene impegnati per distruggerlo.

    31. … comunque il mio riferimento al fatto che lei vive in quel “microcosmo” e la sua voglia di “crederci” e auspicare nuovi mondi ma usando gli stessi ingredienti e sistemi (strano!), apparentemente l’assenza di alternativa per allontanarsene per periodi più o meno lunghi, insomma dipendere da quel microcosmo, l’ho usato come una GIUSTIFICAZIONE, non come l’interpreta lei.

    32. Vorrei aggiungere che i brogli (non le mere irregolarità formali) se ci sono stati (e a mio parere ci sono stati) sono tutti da addebbitare al PD. Come responsabilitò oggettiva. Mi spiego: se tu organizzi una competizione elettrorale “interna” con “tue” regole e con una “tua” gestione” dell’intera filiera elettorale, è ovvio che ti devi attrezzare affinchè tali brogli non avvengono. Se no non le organizzi e ti eleggi il tuo candidato con un bel congressino. Non sono un tecnico ne’, un politico, ma se tu organizzi il gioco devi anche essere capace di prevenire le irregolarità. Tutti quelli che sono andati a votare si sono accorti come fosse almeno superficiale la organizzazione dei gazebo: schede che finivano, contributi raccolti in bicchierini di carta, elenchi elettorali svolazzanti, code lunghe , lente e sgangherate con evidente sottottostima dei votanti per ogni gazebo. Alle 8 di sera c’erano gazebi assaltati, gazebi deserti e gazebi senza schede! Insomma, in questo marasma non è difficle, per i professionosti della politica più becera, organizzare e guidare i voti. Ed ecco perchè i garanti del PD (loro malgrado) hanno validato le primarie. Perchè annullarle significava certificare la loro incapacità di organizzarle

    33. ormai quello che poteva essere dimostrato,
      e` stato dimostrato.

    34. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Grazie.

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