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martedì 19 mar
  • A New York…di nuovo

    Da giovedì scorso sono di nuovo a New York per due settimane di vacanza. Tra quelli che due anni fa avevano letto la corrispondenza da qui molti mi hanno chiesto di scrivere nuovi post newyorchesi. Anche stavolta, ovviamente, potete benissimo scrollare se non vi interessa. 😀

    A New York...di nuovo

    Ho ripreso casa nel mitico Upper East Side di Gossip Girl, dieci blocchi più a nord della volta scorsa e approfittando di airbnb, un sito che si è rivelato molto utile e ben congegnato. La gentilissima Juliet, singaporese che mi ha affittato casa, mi aveva informato in tutti i modi dei fastidiosi lavori per la costruzione della metropolitana sulla seconda avenue ma io, abituato da anni di perforazioni per il passante ferroviario per l’aeroporto, non me ne sono curato. Il risultato è che ora ho una sveglia che è impossibile ignorare: alle 8:30 la sirena fischia prima una volta, poi due. Poi c’è l’esplosione controllata che fa tremare casa. A Palermo mi sentirei un po’ meno tranquillo A quanto pare c’è una vera e propria guerra in corso tra gli abitanti e la MTA che ha una coda di discussioni infinite su Internet. Gli abitanti hanno anche avuto qualche piccola vittoria come la fine delle esplosioni notturne ma il progresso avanza con i suoi fastidi.

    Subway sulla 2nd avenue a New York

    A occhio e croce qui della crisi se ne sbattono e le ragazze continuano a mettere improbabili calzari da antico romano. La copertura Wi-Fi gratuita mi sembra decisamente cresciuta.

    Io sono un fan sfegatato di Starbucks. So che tra i lettori c’è chi storcerà il naso ma, de gustibus, non mi dovete toccare il Frappuccino. Mi piacerebbe molto che ci fosse qualcosa di simile da noi, anche a costo di aprirla (e non sono solo). Tornandoci mi sono ricordato del primo imbarazzo di qualche anno fa quando, preparatomi a ordinare e a chiedere un Frappuccino small mi venne posta la fatidica e disorientante domanda: «tall, grande or venti?». Ok, parlano una lingua tutta loro ma c’è qualcosa di subliminale in ciò perché non è facile dire tall se pensi small. Se volete fare i dispettosi studiatevi il menu segreto e divertitevi un po’. 😉

    Small / tall - Medium / grande

    Domenica sono andato in cerca di una messa gospel e sono finito alla Middle Collegiate Church. Sono rimasto sopreso dalla gente sorridente e che si abbraccia in un’atmosfera completamente diversa dalle nostre messe. Certo potevano evitare di concludere con il tema di Indiana Jones (la lettura della Bibbia era sull’arca dell’alleanza)! 😀


    “Raiders of the Lost Ark” :: Jul 15 @middlechurch da Middle Collegiate Church su vimeo.


    “Another Time, Another Place” :: Jul 15 @middlechurch da Middle Collegiate Church su vimeo.

    La prossima volta parleremo anche di musei e dell’atmosfera della città.

    Le foto sono qui.

    (crosspostato su Deeario)

    Palermo
  • 7 commenti a “A New York…di nuovo”

    1. Giorno 21 vai al Brasil Summerfest al Central Park, e raccontaci in generale il movimento musicale newyorkese, patria dell’hardcore

    2. Grande Tony! Una sera, se ti piace la tipologia di cucina fusion panasiatica, vai al China Grill (mi pare settima e intorno alla 42esima) o da Buddhakan in zona lower manhattan. Se finisci invece da Megu per favore confermami che hanno sempre la statua di Buddha di ghiaccio all’ingresso.
      Qualora non l’avessi già fatto, vai a brooklyn heights a farti un giro per le strade intorno a montague street, ne vale la pena. E poi visto che ti piace starbucks, lì dietro ce n’è proprio uno, per riposarsi dopo la passiata.
      Da Peter Luger (sempre a Brooklyn) non accettano carte di credito (penso sia l’unico posto in USA ad avere questa politica) quindi vacci adeguatamente cash-munito.
      F.to: NY Lion

    3. se invece vuoi trovarti nel mezzo di una sparatoria vai nel Queens

    4. 1. non accettare carte di credito non e unico posto in USA… e per giunta dietro ce ne sono altri e cmq ce un motivo ben preciso che appartiene allo stile di vita in questo caso NEW YORK piena di gente abitante proveniente da ogni cultura di pianeta. 2.New York NON e’ la partia dell hardcore!! ognuno si improvvisa sapientone di una citta anche dopo avere fatto una breve vacanza o una breve permanenza. Parlare a spoposito in pubblico con intentodi fare la figura dell uomo di mondo che sa tutto di tutti. Cercate di fare i sapientoni e conoscere meglio lo stile divita della citta in cui vivete e cercatela di migliorare se proprio e la citta in cui avete deciso di viverci per sempre. Saluti da Pane & Panelle 🙂

    5. at AddauRunner: no evero assolutamente.. anzi qui e tuttopiu sotto controllo dalla polizia rispetto a dove abiti tu in Italy… e per di piu qui a differenza di italia no uccidono le donne per gelosia di amore come fanno stupidi italiani… no disegnano sui muri genitali maschili come fanno a italy… e persone di NYC no hano la malizia degli italiani che guardano come sei vestito anche se vai a comprare pane sotto casa. ps riguardo malavita io guarderei prima italia e poi guarda il resto… come dire: ognuno si guardi la sua gobba. saluti da Pane & Panelle!

    6. esatto!

    7. Azz’ io a New York non ci sono mai stato, ma ho fatto per 3 anni il militare a Cuneo, posso ritenermi uomo di mondo? 🙂 New York è anche genitrice di HardCore, e non lo dico a sproposito.

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