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venerdì 29 mar
  • Schema di regolamento per pub e locali notturni

    L’amministrazione comunale ha incontrato associazioni di cittadini e rappresentanti dei commercianti e degli esercenti di locali pubblici per affrontare il tema di una nuova regolamentazione dei pub e dei locali pubblici.

    È stato predisposto uno schema di regolamento. Le novità principali riguardano requisiti più rigidi per quanto riguarda orari di chiusura, insonorizzazione, impatto ambientale, spazi e disabili.

    Schema di regolamento.

    Palermo
  • 5 commenti a “Schema di regolamento per pub e locali notturni”

    1. mi pare giusto!

    2. Trattandosi di uno schema (suscettibile, dunque, si presume, di variazioni) è difficile esprimere un giudizio compiuto. E tuttavia, qualora la regolamentazione definitiva non si discostasse significativamente dallo schema, essa sarebbe alquanto “minimalista” (e ciò nonostante foriera – c’è da scommetterci – delle “lamentele pavloviane” dei signori commercianti interessati).

    3. Io sono per l’adozione di misure in tal senso, quindi in linea di massima favorevole.
      Leggendo i primi vaghi report giornalistici che riferiscono del provvedimento ho soltanto una preoccupazione,che qui esprimo :
      parte del centro storico adesso rivive la sera grazie alla nascita di questi localini.
      SArebbe un danno economico, sociale,occupazionale instaurare un regime di norme costoso e severo per i gestori.
      Forse sarebbe bene prevedere anche d egli incentivi o formew di sgravio sulle spese.
      Un locale di impronta nettamente ” barbarica” come le paninerie abusive con le sedie sul prato della Magione andrebbero semplicemente chiuse ,e quel terreno andrebbe solo rispettato.
      Ma un locale che riporti la gente in uno sperduto ” vicolo tal dei tali ” a Palermo mi pare una ricchezza anche culturale. Fatte salve le esigenze di RIPOSO dei residenti ( d mettere al primo posto e sono d’accordo dopo la mezzanotte ) andrebbero escogitate delle forme di incentivo anche per queste famiglie che “ospitano ” nel territorio della citta’ tali forme aggregative di cui Palermo ha bisogno.E non si dovrebbe essere cosi’ fiscali nel rispetto di alcune norme sulla quadratura, visto che si tratta apriori di zone e locali spesso abbandonati ,non costruiti per quella funzione (fatta salva la sicurezza)

    4. GLI ABUSI EDILIZI ESISTENTI NEI CERTIFICATI DI PREVENZIONE INCENDI VENGONO ACCERTATI DALL’UFFICIO EDILIZIA PRIVATA????

      Auguro all’Assessore Di Marco un buon lavoro. Con riferimento alle attività produttive soggette il cui elenco si trova in allegato al D.M. 16 febbraio 1982 e soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi. Mi permetto di chiedere se i certificati di prevenzione incendi rilasciati dai Vigili del Fuoco, rinnovati ogni 5 anni, vengono monitorati dall’ufficio edilizia privata per riscontrare se ci sono abusi edilizi ogni volta che si rinnovano. Mi auguro che l’Assessore Sportello unico per le attività produttive di Palermo e l’Assessore all’edilizia privata mi possano rispondere.

    5. non leggo nulla a proposito di riduzione dell’immonzia è forse una cosa non prioritaria quando bellolampo brucia?

      perchè non vietano l’uso di stoviglie usa e getta per la somministrazione di cibo e bevande (sia nei locali sia take away) nei locali pubblici? il tanto usato bicchiere di plastica quando prendi il caffè ad esempio quanto inquina? l’istituzione di una cauzione garantirebbe il ritorno delle stoviglie in alcuni casi…
      il sindaco de magistris a napoli appena eletto lo ha fatto….e la città ringrazia vediamo cosa sa fare la giunta palermitana

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