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giovedì 25 apr
  • Difendere l’Arte: la nuova mission di Palermo

    È diventata un’impresa degna delle più ardue fatiche di Ercole, in particolare se la città in oggetto è Palermo. Stiamo parlando della difesa dei monumenti, una missione difficile da portare avanti e che sta diventando un problema sempre più attuale per la comunità. Centinaia di luoghi artistici sono stati “sporcati” da graffiti e messaggi di dubbia utilità sociale, con costi di rimozione che gravano, ovviamente, a bilancio comunale.

    Questa volta abbiamo avuto l’occasione di osservare il caso del Monumento al Cinquantenario della Liberazione di Palermo, costruito agli inizi del 1910. La Statua della Libertà – uno dei beni architettonici più famosi della città, è stata “vandalizzata” da varie scritte disegnate da anonimi graffitari, tra le quali spiccano massime del calibro di «Peter ti adoro» o «Eros si a me vita». Non sappiamo se quest’ultima frase fosse riferita al celeberrimo cantante italiano, quello che purtroppo sappiamo è che il monumento adesso richiede una costosa pulizia per rimuovere le scritte in questione.

    Difendere l’Arte: la nuova mission di Palermo
    (foto di Giuseppe Romano)

    Il caso del Monumento al Cinquantenario non è ovviamente un caso isolato; basta per esempio ricordare il caso del Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo, imbrattato da una “dedica amorosa”, la cui rimozione, al Comune di Palermo, è costata intorno ai 40000 euro.

    Telecamere? Ronde? Multe colossali? Cosa si può fare per fermare tutto questo? Si potrebbe, ad esempio, iniziare a lavorare su due livelli, uno a breve e l’altro a lungo termine.
    Nel breve termine, la soluzione potrebbe essere quella dei servizi di sorveglianza nei principali luoghi artistico-monumentali della città. Coloro i quali fossero sorpresi ad imbrattare la cosa pubblica, dovrebbero pagare i danni da loro causati. Per quanto riguarda la fase a lungo termine, si potrebbe iniziare a lavorare sui bambini e sugli adolescenti, la cui mente è certamente più aperta a recepire messaggi, come ad esempio quello che l’arte va rispettata e difesa. Il momento della gita non deve rappresentare, per i giovani studenti, un momento per saltare ore di scuola, bensì un momento nel quale capire ed apprezzare l’importanza dell’arte per una città che, sul turismo, dovrebbe basare uno dei pilastri principali della propria attività economica.

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  • 9 commenti a “Difendere l’Arte: la nuova mission di Palermo”

    1. Molti palermitani avrebbero bisogno di lunghe ed approfondite lezioni di educazione civica perché la loro casa non termina quando si lasciano la porta chiusa alle spalle ma continua anche oltre…

    2. Indubbiamente è un problema vergognoso,che conoscerebbe la parola fine, se le pene contro questi “coglioni”,fossero in primis,attuabili e in secundis certe.In merito le pene,non nascondo la mia sicurezza,nel dichiarare e dare a coloro i quali imbrattassero un monumento,arrecando danni all’immagine storica e al monumento stesso,una pena pecuniaria pari al valore del danno arrecato.Quindi,spese per il restauro etc..etc..Tutto a suo carico o,a chi ne fa le “feci” !!!.

    3. @Walter: … Ammesso che anche la loro casa sia un esempio di pulizia. Certe volte manca proprio l’educazione al rispetto, che sia per cose private o pubbliche.
      E’ vero che bisognerebbe iniziare a lavorare sui bambini per auspicare a una città migliore. Ma se questi hanno una famiglia che fa loro da background negativo, che contrasta e annulla ogni insegnamento positivo, occorre allora una mano più forte che punisca i loro errori.
      I danni al palchetto della musica, ad esempio, avrebbero dovuto pagarli i ragazzi che li hanno procurati. Non dico sborsando 40000 €, ma con una condanna ad una pulizia forzata o, in caso di diniego, ad una multa corrispondente a quella cifra.

    4. L’unico strumento, per aiutare i monumenti di Palermo, è fare educazione massiccia nelle scuole. Purtroppo i nostri ragazzi non comprendono il senso del bello e della cosa pubblica.

    5. per aiutare i monumenti di Palermo,uno strumento sarebbe fare educazione civica massiccia nelle scuole e nel privato (i genitori),due Telecamere! Ronde! Multe colossali! ma sopratutto noi cittadini denunciare rimproverare e non essere omertosi nascondendo la testa sotto la sabbia o girandola da un altra parte .etc etc

    6. Delitto e castigo.

      Ma anche tanto lavoro a monte per educare ed evitare un a molti giovani un futuro da veri coatti

    7. Per fortuna hanno rimosso quelle oscene fioriere in legno

    8. Tristezza.

    9. Propongo le bombolette ai ragazzini a 50 € a bomboletta.

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