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giovedì 28 mar
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    Jovanotti all'Università di Palermo

    Ieri l’Università di Palermo ha ospitato Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, presso l’anfiteatro della Facoltà di Scienze della Formazione, in occasione dei suoi 25 anni di carriera.

    Jovanotti ha incitato i ragazzi a fare la differenza sin dall’inizio del suo discorso. «Capire cosa fare della nostra vita non è difficile. Che ce ne facciamo di queste vite? Pensiamo che qualcuno possa fare qualcosa del nostro futuro?». E proprio come è successo a lui, nessuno può prepararci la strada per un buon futuro. Lorenzo, infatti, si è “gettato nel mondo” senza alcun aiuto, senza stimoli iniziali. Voleva semplicemente uscire dall’ottica del lavoro stabile, che non lo attraeva affatto.

    Durante l’incontro ha spiegato la sua vita attraverso il semplice gioco “Unisci i puntini” della Settimana Enigmistica: «Ho cominciato a non unire i puntini in ordine, ma creando altre forme, uscendo fuori dagli schemi. Ho cominciato a fare cosi anche nella vita. Mettere insieme delle esperienze, delle informazioni per farne comunicazione, canzoni, intrattenimento. È importante avere una storia. Ma cos’è una storia? È l’unione dei puntini, che sono le scelte che NOI decidiamo di fare».

    All’incontro sono intervenuti anche il preside della Facoltà, Michele Cometa, e il docente di comunicazione musicale, Ivano Cavallini. Quest’ultimo ha chiesto a Jovanotti cosa pensa di Palermo e, in generale, del sud Italia. Il legame del cantante con la nostra città è molto forte. A questa città, ha affermato, deve un passaggio importante della sua vita. Con la tragedia di Giovanni Falcone, per la prima volta, si è sentito parte di una società. Fino ad allora si era sentito un individuo singolo, proiettato semplicemente verso una libertà personale. Da quel giorno, invece, ha capito di poter fare realmente la differenza, facendo da amplificatore per tutti, sfruttando la sua musica.

    Non tutti però, all’interno dell’Unipa, sono stati entusiasta dell’evento. Alcuni studenti, infatti, hanno ritenuto «offensivo e un inutile spreco di soldi» l’incontro col cantante in un momento cosi di crisi. Hanno affermato che ciò non è una critica nei confronti del cantante, ma verso i docenti che «chiudono le porte» ad assemblee, manifestazioni e seminari, non dedicandosi all’Università che «rischia il baratro». Vi sono stati poi problemi di disorganizzazione all’interno della cittadella universitaria, in quanto l’anfiteatro non conteneva tutta quella gente, provocando il caos iniziale.
    Ma, nonostante tutto, il pomeriggio in compagnia di Lorenzo Cherubini è stato piacevole e davvero istruttivo. Jovanotti tornerà a Palermo il 6 Luglio per l’unica tappa siciliana del suo primo vero tour nei grandi stadi Backup – Lorenzo 1987/2012. Questo nuovo album, la terza raccolta dell’artista, con otto inediti, vuole essere proprio un backup, un salvare le emozioni del passato e andare avanti, un continuare a gettarsi nelle cose senza pensarci troppo. Lui è disposto a continuare a rischiare per la sua vita. E tu? Cosa sei disposto a perdere?.

    Jovanotti all'Università di Palermo

    Foto di Serena Governali.

    Ospiti
  • 5 commenti a “Jovanotti all’Università di Palermo”

    1. […] dell'Università che hanno gremito l'aula magna e accolto il loro beniamino …Jovanotti all'Università di PalermoRosalio.itLa lezione di Jovanotti agli studenti "Impresa non è una brutta parola"La […]

    2. «offensivo e un inutile spreco di soldi»????

    3. a breve su http://scienzeformazione.unipa.it il video completo e in risoluzione migliore rispetto allo streaming

    4. qui in risoluzione migliore:

      http://youtu.be/TsSlyT1rX-o

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