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giovedì 28 mar
  • Caro Fabrizio Miccoli ti ringrazio per le scuse ma non le accetto

    Caro Fabrizio Miccoli, ho letto le tue dichiarazioni con cui chiedi scusa alla città per le tue dichiarazioni su Falcone (nelle intercettazioni di cui è stato oggetto un boss si sente la tua voce con cui dai del fango al magistrato ucciso dalla mafia), leggo che piangevi ma potevi pensarci prima. Chiedi scusa alla città per quel “fango” ripetuto più volte, l’hai detta a Palermo, in una città ferita ancora per quelle morti, in una città in cui la mafia c’è ancora. Dici di non essere mafioso e infatti chi ti accusa di essere mafioso sbaglia. Prendo a prestito le parole di Giovanni Falcone: Per lungo tempo si sono confuse la mafia con la mentalità mafiosa».

    Il tuo atteggiamento, quello per cui chiedi al figlio del boss di aiutarti per recuperare un credito, è intriso di mafiosità, cioé di un atteggiamento per il quale i siciliani sono famosi, e di cui il mafioso e il suo essere tale è solo l’esasperazione. Quello di non rivolgersi alla giustizia, quello per cui è meglio rivolgersi agli “amici” per cercare una scorciatoia, il pensare mafioso nasconde un’implicita sopraffazione della soggettività individuali e la vittima non si rivolge alle persone competenti(sia il professore, il magistrato o un esponente delle forze dell’ordine) per chiedere giustizia, altrimenti si è sbirri e spioni.

    No Fabrizio, sarai anche un grande campione, hai dato anche tante emozioni, calcisticamente parlando, ai tifosi, ma io combatto il tuo atteggiamento e l’atteggiamento di quelli come te, per questo, subito dopo la morte di Falcone e Borsellino ho cominciato a fare politica, per questo chiedo sempre lo scontrino e difendo sempre i più deboli dalle angherie dei mafiosi e dei mafiositi (passatemi il neologismo).

    Per questo le tue scuse non le accetto.

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  • 7 commenti a “Caro Fabrizio Miccoli ti ringrazio per le scuse ma non le accetto”

    1. Luca hai scritto un bellissimo post, che credo rappresenti il pensiero di tantissimi palermitani onesti. I miei più sinceri complimenti.

    2. …. “si sono confuse la mafia con la mentalità mafiosa” …

      sacrosante parole !!!

      Palermo non va avanti proprio per questo!!!

    3. Non so se esagero, però forse più potente e più disastrosa della stessa Mafia è proprio la mentalità mafiosa, che poi è quella più diffusa (purtroppo anche tra la gente onesta, mi riferisco ad esempio al pagamento del posteggiatore abusivo per non aver danneggiata l’auto) e meno attenzionata.

    4. Complimenti Luca, post meraviglioso. La penso in egual modo. la cosa che mi fa rabbia è comunque pensare alla leggerezza con la quale Miccoli ha pronunciato quella frase e credo che lo abbia fatto, non con consapevolezza della gravitaà di ciò che stava dicendo, ma solo per fare colpo con l’attegiamente mafioso, sull’amico mafioso.Deludente davvero!

    5. Io invece, a differenza tua,le scuse le ho accettate. Guai a non dare a qualsiasi essere umano un’opportunità di riscatto. La tua è una condanna. Lo hai condannato “per sempre” perché ha sbagliato. Hai ritirato una mano tesa che si scusa. Per te ha sgarrato e la deve pagare. Capisci?

    6. Noi non siamo nessuno per giudicare, solo nostro signore puo’ farlo, lui perdona sempre chi chiede perdono con il cuore. A volte sarebbe meglio per certe cose esporre commenti molto piu’ moderati e tenersi per sè giudizi troppo aggressivi. A volte il silenzio è d’obbligo.

    7. Condanno con severità le gravissime e offensive affermazioni di un ragazzo reso ancora più leggero dal suo successo oltre che l’immaturità dimostrata per aver cercato di compiacere un amico mafioso. Ma non condivido questo coro forcaiolo che si è levato. Non lo condivido perchè gran parte degli inquisitori sono esponenti della classe politica che vogliono dimostrare la propria integrità intellettuale puntando il dito su un bersaglio grosso e ben visibile. Inoltre perchè è tipico dell’opinione pubblica adoperarsi risoluta e con cinico sadismo verso chi prima si era portato in grande considerazione, si era trasformato in un eroe. C’è sempre un inconscio compiacimento nel far cadere in basso qualcuno che prima era in alto, un risoluto giustizialismo senza se e senza ma che appartiene anche a chi scrive l’articolo. Se ad essere intercettato fosse stato un poveraccio senza arte ne parte? Subito qualcuno dirà che Miccoli dovrebbe rappresentare un simbolo di legalità, ma è sempre una persona che può sbagliare.

      Esiste la condanna ma anche il perdono se non cristiano quello dell’uomo ragionevole.

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