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martedì 19 mar
  • DRTADV ha un nuovo logo e…ha messo da parte il minuscolo

    DRTADV, una delle più importanti agenzie di comunicazione di Palermo, ha da qualche giorno rinnovato l’immagine aziendale. È stato pubblicato un video che mostra l’evoluzione del logo verso il nuovo. Ma c’è un retroscena “gustoso”.

    Dallo scorso anno uno dei soci di Fabio Di Marco e Dario Tosini, il Marco Riccobono della R di DRT, non lavora più in agenzia e starebbe dedicandosi a un nuovo progetto: un’agenzia di comunicazione tutta mirata ai social media che si chiama The new place, insieme ad Anna Burgio e Momo Landino. Non si tratta come potrebbe sembrare di uno spin-off di DRT, che pure si occupa di social, e formalmente (almeno dalle visure) Riccobono è ancora socio della sua vecchia agenzia. La nuova agenzia ha già acquisito diversi clienti e sembra avere un metodo “miracoloso” (ma avrei qualche riserva) per generare Mi piace alle pagine facebook dei suoi primi clienti, anche centinaia al giorno… Che cosa succede?

    Non si sa, nel frattempo però i maligni (come me) coglieranno un possibile forte riferimento al socio fuoriuscito nel messaggio del video: «Per diventare grandi abbiamo messo da parte il minuscolo».

    DISCLAIMER: DRTADV ha pianificato per alcuni clienti in passato su Rosalio, Anna Burgio e Marco Riccobono hanno scritto per Rosalio e siamo in buoni rapporti, una persona a me molto molto cara sta collaborando con DRTADV ma malgrado ciò spero che mi riconosciate imparzialità nello scrivere questo post. 🙂 Ovviamente non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.

    Palermo
  • 12 commenti a “DRTADV ha un nuovo logo e…ha messo da parte il minuscolo”

    1. Tutto molto interessante e soprattutto avvincente.
      O no?
      Boh, chissa’, non so, forse, mah.

    2. quanto viene un Kg di like su facebook?

    3. Le agenzie di comunicazione a Palermo sono un cancro che ha tolto dalle CAMPAGNE tante braccia che ci avrebbero potuto regalare frutta e verdura. Siamo tutti bravi a cliccare con il mouse, scavallare template, fare bei disegnini e scrivere minchiate, tanto le aziende non capiscono un cazzo e molto spesso vale la regola del chi lo ha più lungo. Segreto per i like? si chiamano campagne a pagamento.
      DRT ha un socio in meno, io sono ancora dispiaciuto per la rottura tra Fogli e i Phoo, non so cosa sia più grave.
      The new place, the old stories visti i nomi

      Disclaimer: https://www.facebook.com/MomoLandino qui un intervento sarebbe stato opportuno…

    4. A me una volta insegnarono che non serve una newsletter di 100.000 persone, se queste poi non sono interessate ai tuoi prodotti (tranne se questi 100.000 contatti non te li vendi!)…Poi mi insegnarono pure che quando fai una campagna adwords non è un bene che 100.000 clicchino sulla tua inserzione (che si paga!) se poi solo 1 compra… L’ottimo è che se 1 clicca, questo 1 compri! … Poi mi insegnarono pure che 100.000 followers o likers non servono un granché se poi nei post non ti cagano, non condividono e magari se ne stanno anche lì col fucile pronto a sparati al minimo errore…. Rumors dicono che Facebook stia iniziando a pensare ai like a pagamento (tipo adwords): ne hai un tot, se nei vuoi di più (da dare o da ricevere, ancora non è chiaro) devi pagare… A che ti servono 100.000 like se vendi dentiere e poi tra questi 100.000 sono tutti 18enni?… Purtoppo molti applicano al web, che è targhettizzante e targhetizzato, (Profilato per dirla bene!) stereotipi comunicativi da mass-media televisivi… O per dirla all’anglosassone A cu pigghiu pigghiu… Non rendendosi conto che è molto più complicato e anche controproducente gestire 100.000 anonimi disinteressati e non-profilati che 50 “noti” perché ben profilati e interessati ai prodotti…

    5. Parole sante Massimiliano.

    6. Sfincione credo che 1K Mi piace profilati costino circa 50 euro.

    7. Concordo con Massimiliano, tu centri il problema che è quello della cultura delle aziende (attività commerciali, imprese locali o s.p.a. dal respiro internazionale che siano) che non hanno capito il potenziale di questi mezzi e che nella maggior parte dei casi lo sfruttano male (spesso anche mal consigliati). Rispetto all’argomento del post è bello vedere cha anche nella “provinciale Palermo” ci sono vicende degne di Mad Men 😉

    8. Alcune volte continuano a sfruttarlo male anche se ben consigliati!

    9. Un po’ come il “fu” di Kifulab, no? 😉

    10. Comunque io faccio campagne Facebook per lavoro e 100, anche 1000 fan in una notte sono anche pochi. Dipende dai clienti, dal budget e dalla bravura di chi programma le campagne, ma non mi stupisco. E signor Siino forse potrebbe informarsi su questo prima di screditare questi qui per le cose sbagliate (certo quello che si candida con Grande Sud lo screditerei così anche senza conoscerlo, si scherza chiaramente.) Forse però non avete chiaro come funziona l’adv su Facebook, perchè quel “miracolosi” mi sembra sia un giudizio negativo e a nome di tanti che lavorano in questo campo devo dirvi che avete detto una cagata. Poi delle agenzie palermitane (per fortuna) non so molto. Questo articolo comunque mi sembra un po’ “telefonato” perchè, fermo restando che il logo così è molto meglio, che ce ne frega a noi di sto Riccobbono e dei suoi amici? Almeno spiegateci perchè questi soci nuovi non sono buoni. Cosa vi ha ispirato a scrivere questo articolo così poco carino? Spero solo che “il minuscolo” non sia riferito alla dotazione del socio uscente! :p

    11. Angelo non ho visto campagne facebook (anche per questo ho riserve) e non ho giudicato. Il telefono lo uso per navigare più che per telefonare…se il pezzo non ti interessa mi spiace ma è più per addetti ai lavori. Non ho nulla da ridire sui nuovi soci, anzi sono amico di Anna Burgio…ma il post lo hai letto bene? 🙂

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