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martedì 19 mar
  • La munnizza è una risorsa, differenziamo le nostre idee!

    Vi saluto a tutti i lettori.

    Io sugno ‘u Sig. ‘Ngnaziu Munnizzaru e sugno girovago-munnizzaru di professioni.

    Questa mia scrittura la rappresento per concratulammi del bellissimo clima e ambiente che c’avete ‘ntai vostri paeselli, città e in tutta la reggione soprattutto!

    Urbanisticamente pallando è meravigliosa,speciammente l’arredo urbano di tutte le strade.

    Che strade! Io a diri la verità ho aggirato quasi tutta l’Europa ma mai ho stato più bene di così, mi sento nel posto pirfetto.

    Chistu cca’ è ‘u paraddiso dell’immondizia e della sporcizia, non esiste luogo più curato e finemente arredato ed organizzato “munnizamente” parlando, s’intenda!

    Ovunque m’agguardo c’è monnezza, cassonetti che tripudiano di sacchetti,straripano in cascate, colline, montagne colorate e maleodoranti che spissu volano ‘nta lu vento come foglie d’autunno e rendono gradevole e soffici li strade e le accompagnano sotto ogni marciapiede e bordo di strada. Poesia!

    Che bello la sira taliari li stiddi e cassonetti abbruciari che rendono romantica la notte e riempiono di profumo le città.

    Che romanticismo!

    Questa è la lettera degna di un cittadino siciliano che vive e continua a vivere, letteralmente, tra la spazzatura.

    Questo è l’unico personaggio che può vivere bene nelle nostre città piene di rifiuti ed anche l’unico al quale la classe politica dovrebbe chiedere voti, facendo idilliache e fantasiose campagne elettorali.

    Posso affermare che da anni rispecchia e rappresenta molti siciliani.

    Rispecchia il carattere di una società ormai assuefatta dalla radicata ed endemica mancanza di senso civico e dalla “mala-gestione” ed incapacità della classe politica.

    Non è affatto scontato e banale additare la classe politica, nonostante le difficoltà oggettive che possano esserci o possano avanzare, hanno un dovere.

    Dovere!

    I nostri comuni sono sempre circondati e contornati di immondizia, sempre più anno per anno.

    Forse la gente è soddisfatta di avere il contentino della pulizia, di tanto in tanto,dei cassonetti o di tratti di strada, dopo settimane e settimane di emergenza rifiuti.

    Non c’è niente da essere contenti o soddisfatti!

    La soddisfazione è mai più (mai) cassonetti straripanti di immondizia con montagnette di rifiuti che si estendono per metri e metri perdendosi nell’aria o per strada.

    Non dobbiamo capire,venir incontro,comprendere le difficoltà dei Comuni, non dobbiamo.

    Si deve pretendere ciò che spetta di diritto e lamentarsi, denunciare ciò che è sbagliato e chiunque ci tolga questo diritto.

    Quello che invece noi dobbiamo fare è aiutare, supportare e collaborare alle scelte giuste e lungimiranti intraprese per il bene comune.

    Queste ribellione civica, queste pretese dei diritti nascono poiché ci dicono sempre che il nostro dovere è pagare le imposte comunali, tra le quali la Tarsu.

    Ed assolviamo a questo dovere!

    Noi paghiamo affinché il comune raccolga e smaltisca tutta l’immondizia che noi stessi produciamo.

    E questo è il loro dovere ma non viene assolto!

    (è sempre bene dirlo: il Comune non può incassare più di quanto spenda per il servizio di raccolta e smaltimento)

    Pensateci: noi paghiamo per l’immondizia privata che facciamo dentro la nostra casa.

    Perché da casa nostra la spazzatura deve finire nelle pubbliche strade?

    Ma perché ce le fanno sporcare?

    Perché non si evita tutto cio’?

    Perché non intervenire prima?

    Perché nessuno mai prova a pensare ad un alternativa, una giusta e legale scorciatoia da mettere realmente in atto??

    (al di là di tutte le difficoltà economiche e burocratiche che possa affrontare un Comune, vari strascichi per problemi contrattuali con le ditte in subappalto,competenze rimpallate dall’una e dall’altra parte)

    L’unica risposta ed alternativa è la differenziata!

    Ok!! Direte voi:hai scoperto l’acqua calda…”già si effettua”……”non è facile bla bla”……

    Vediamola in un altro modo: ogni cittadino (iniziativa comunale) che partecipi attivamente e seriamente alla raccolta differenziata (partecipazione certificata da documentazione di controllo) non paga la Tarsu.

    Chiunque voglia può abbonarsi,con una cifra simbolica, a questo servizio (potrebbe anche essere istituito gratuitamente) a patto che segua realmente il programma di raccolta differenziata, senza sottoefuggi o interruzione della differenziata.

    Pena il calcolo della Tarsu dal periodo dell’interruzione.

    Il programma di raccolta seguirebbe un calendario ben preciso diviso per giorni secondo il materiale da ritirare.

    Naturalmente si dovrebbero eliminare tutti cassonetti o ridurli al minimo (magari in periferia per far pagare meno TRASU a chi non partecipa al programma di raccolta).

    La differenziata del 100% dei rifiuti è ottenibile e garantita specialmente se fatta con metodi meccanici ed elettronici.

    Ancor meglio se con trattamenti ad impatto zero da parte della ditta di smaltimento.

    Questo offrirebbe notevoli ritorni economici per il Comune (o più comuni associati a questo progetto) e di conseguenza anche ai cittadini.

    La ditta appaltatrice (magari un’ azienda industriale di tipo solidale) che gestisce la raccolta (potrebbe farlo anche il Comune) e smaltisce il materiale potrebbe collaborare e/o dividere gli utili con il Comune (potrebbe avere anche partecipazioni comunali) oppure stringere un accordo,per il quale una percentuale del materiale lavorato sia destinata alla realizzazione di attrezzature e manufatti di arredo urbano.(panchine,giochi per il parco, bacheche pubbliche, dissuasori ecc ecc.)

    I cittadini eliminerebbero un tributo con un giovamento delle tasche, nascerebbe un’impresa che darebbe posti di lavoro,il Comune avrebbe un modo sicuro ed efficiente per affrontare la questione della raccolta e smaltimento dei rifiuti e tutta la cittadinanza ne guadagnerebbe in senso civico ed educazione. Esempio e monito per le nuove generazioni.

    Ah! Ma sì!!dimenticavo…….sto dicendo una bestemmia,un esagerazione………un utopia!

    Ci saranno cento ed ancor più scuse e motivazioni per screditare e rendere assurda questa proposta.

    Ma sì! Allora ha ragione il nostro amico Sig. ‘Ngnaziu Munnizzaru!

    Queste sono le città più belle del mondo e si meritano cittadini come lui.

    La nostra classe politica se li merita.

    Votare è diritto e dovere del cittadino ma chi viene votato ed eletto, invece, ha soltanto il DOVERE.

    Chiunque sia alla guida di un Comune deve fare il suo dovere, prima per legge e poi per morale verso chi li ha votati e soprattutto per la popolazione che adesso rappresenta.

    Quindi rimbocchiamoci tutti le maniche – cittadini e classe politica – per trovare soluzioni costruttive e non cullarsi su tradizionali scuse, luoghi comuni e vittimistiche abitudini.

    La città è una risorsa…….ed anche la sua spazzatura!

    Non possiamo avere gente come u Sig. ‘Ngnaziu Munnizzaru, l’avemu assicutari cu tuttu chhiddu ca arrapprisenta!!!!!

    Ma forse ‘Ngnaziu Munnizzaru restera’, sempre a girovagare per le sue adorate strade stracolme di immondizia, da comune in comune.

    Perché infondo a molti piace la sua presenza, non gli da fastidio……….ci sono abituati.

    Ed allora accettiamolo,integriamolo nelle nostre città.

    Sarà sempre così?

    Ospiti
  • 13 commenti a “La munnizza è una risorsa, differenziamo le nostre idee!”

    1. Caro Tony, ti devo fare proprio i miei complimenti, il tuo blog sta divenendo giorno dopo giorno una fucina di cultura!
      In particolare i tuoi ospiti sono maestri nella creazione di neologismi sempre piu’ interessanti.
      Dopo il “checkpot” del Maestro Uwe, oggi il sig. Russo ci offre una nuova perla, addirittura proponendo un cambio di significato delle parole: “..Quindi rabbocchiamoci tutti le maniche..”.
      Allora, se ho ben capito, le maniche si rabboccano (per esempio d’olio) mentre i serbatoi si rimboccano (mi piacerebbe capir come).
      Ormai siamo nel campo del Dadaismo piu’ puro.
      Ma consultare un buon dizionario prima d’usar la tastiera no, eh?

    2. David questa non è la casella di posta elettronica di Tony ma i commenti.

    3. Capisco, Entita’ Moderatrice, e La prego di far pervenire al deus ex machina del blog il mio commento: e’ un benemerito della cultura a scovare tutti questi talenti.
      Con permesso.

    4. Il nostro blog è aperto ai contributi di tutti. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema.

    5. Ok, siamo seri, e commentiamo il post.
      Dunque, il mio commento e’: वह बकवास की केवल एक श्रृंखला लिखा!
      L’ho pensato in Hindi, si capisce lo stesso, vero?

    6. Non mi sto divertendo.

    7. Siamo a Pasqua e la gente e’ già in vacanza
      ma vedo che c’è chi rinuncia ad una vacanza pur di continuare a fare le pulci
      a chiunque si azzarda a postare o commentare su questo blog,
      24 h su 24 .
      Che strazio !

    8. Come ha ragione sig. Alberto (alias ilpuntolucidoperplessoetcetc.): cosa fa qui? Perche’ non e’ in vacanza?
      Io ci sono sempre, tant’è vero che ho molto tempo libero ed uno smartphone con internet incorporato.
      Su, da bravo, vada, vada.

    9. Infatti ci sei sempre tu ed i commentatori sono scappati…

    10. E lei perché non scappa pure? Con tutti i nick che possiede può farsi un viaggio in comitiva.
      Coraggio, smetta di comprare scatolette per cani e gatti e parta per le Seychelles.
      Abbia una botta di vita, invece di una botta di sale.

    11. Vi ricordo che questa non è una chat e rimuoverò ulteriori commenti chattanti.

    12. Io ho seri dubbi che la RD possa produrre utili.
      Le fasi di lavorazione sono tante e possono assorbire tanta energia.
      Necessitano di impianti complessi e di spazi adeguati,
      di personale addestrato e di capitali.

    13. mi fa sempre piacere leggere i post di Luca! Complimenti per come scrivi e per gli argomenti che tratti. E poi sei pure un bel ragazzo, e questo non è da sottovalutare, perché spesso si crede che chi parla di certi argomenti importanti sia uno sfigato.

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