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martedì 19 mar
  • Il tram-tram dei mezzi pubblici

    Spesso nel silenzio dei miei ragionamenti tutto ciò che accade intorno non sempre mi è chiaro e provo di continuo a ragionarci su finché una parte di me si sdoppia ed inizia a fare ragionamenti oggettivamente folli e si ritrova sempre più confuso di fronte all’altro Me che sostiene o ignora i fatti che avvengono intorno a noi.
    Così il mio folle alter-ego non comprende perché Palermo necessiti di una rete tranviaria.
    Ecco! Vedete? È un folle!
    Ma adesso passo ad elencarvi il suo strampalato ragionamento, passando direttamente la parola alla mia folle metà, prego.

    Allora…dico io….brevemente…..dico ma perché erigere un monumento, di arte restyling pre-moderno, ad imperitura memoria di una certa classe politica che infondo serve solo a suo vanto e compiacimento ma che poi calato nella triste realtà palermitana, sempre orfana di un riscatto che i pochi illusi intellettuali desiderano ardentemente ma che non riescono a trasmettere ed a fare attecchire in una Sicilia che urla ben altre problematiche e cerca ben altre soluzioni e spesso rifiuta ed abbandona ciò che viene loro offerto in maniera demagogica e non necessariamente risolutiva, che diverrà solo una cattedrale inadatta in un deserto di altri disservizi??

    Certamente il tram è una rivisitazione nostalgica e dona un gran senso di ordine all’interno di una viabilità convulsa ed inquinante ma è un servizio che si accavalla ad un altro già esistente come gli autobus di linea.
    Ovviamente non vi sono paragoni tra i due servizi, il tram è di lunga più sostenibile, per costi ed impatto ambientale, e poi è così grazioso ed elegante ma tutto ciò non basta se un servizio non riesce a sostituirsi ad un altro.
    Questa è comunque l’intenzione del mega progetto del tram a Palermo ma gli anni e le vicende politiche mi hanno insegnato che non ci si deve mai illudere e bisogna essere, specialmente a Palermo, dei San Tommaso (anche per la pazienza).
    Io credo che prima di iniziare un progetto come questo ve ne dovevano essere altri preparatori che portassero a condizioni tali che una via tranviaria risulti davvero funzionale e che si possa sviluppare tranquillamente nella rete cittadina.
    Non si possono mettere dei tram su strada quando la viabilità è incontrollata ed ingestibile e l’ingombro delle auto posteggiate e in transito è notevole.
    Quindi, prima si dovrebbe regolarizzare il traffico cittadino, creare spazi per posteggi in modo da non collassare le vie ma cosa ben più importante si dovrebbe educare il cittadino al concetto di mezzo pubblico, far capire cosa può cambiare per la sua città e per la sua tasca.
    Dopo che avrai educato il cittadino all’uso dei mezzi pubblici e dopo che per lui sarà una normalità necessaria ed irrinunciabile e le strade saranno senza traffico e sgombre da qualsiasi impedimento, allora si potrà investire sui tram che soppianteranno il vecchio, costoso ed inquinante sistema dei bus.
    Sì. perché dopo ciò diverranno così.
    L’evoluzione premia il sistema migliore e soppianta quello che lo era prima.
    Invece adesso ci ritroveremo inizialmente con due servizi: in uno i cittadini non hanno fiducia ma soprattutto abitudine e nell’altro non avranno il necessario stimolo o la giusta abitudine alla quale dovevano essere abituati con il primo.
    Ecco dove sta la follia, nel pensare che era meglio investire sul servizio pubblico dei bus, magari creando le stesse corsie, gli stessi percorsi dedicati solo ai bus e magari dei bus elettrici senza dover scombussolare una città con cantieri e stravolgimenti nella viabilità.
    Non si può creare qualcosa di nuovo e moderno saltando un importante passaggio che è ciò che essa stessa non ci darà e cioè l’educazione e l’abitudine al concetto di viabilità sostenibile ed utilizzo dei mezzi pubblici.
    Solo allora saremo pronti al tram-tram della vita a Palermo.
    Gli anni passano ed anche i politici e certi “monumenti” ce li teniamo sul groppone.
    Prima si deve formare il cittadino e poi gli si danno i mezzi per vivere bene e condividerli con tutta la comunità.
    Basta basta!!
    Scusate, io ve lo avevo detto che il mio alter-ego era solo un folle!
    Vuole di certo sabotare il progresso e non capisce che va bene così e che sicuramente tutto andrà bene.
    La politica sa cosa fare e noi dobbiamo solamente aver fiducia senza avanzare dubbi o proporre alternative da discutere e valutare.
    Dobbiamo sempre pensare così, come abbiamo sempre fatto.
    Che follia!
    Silenzio………..

    Ospiti
  • 18 commenti a “Il tram-tram dei mezzi pubblici”

    1. Tutti questi grandi esperti di tram spuntano solo ora al termine dei lavori, comunque i fondi per la realizzazione di tale opera sono europei, per cui andavano spesi solo in un determintato modo e in uno specifico periodo di tempo, anzi è strano che ancora non ce li hanno tolti!

    2. Caro Luca, il ragionamento che fai tu sarebbe anche corretto, se ci trovassimo in un punto della terra normale con una cultura normale. Purtroppo però siamo a Palermo. A Palermo per educare il cittadino medio le campagne di sensibilizzazione sono completamente inutili. Non serve dirgli “prendi i mezzi, risparmi, inquini meno ecc…” perché da un orecchio gli entra e dall’altro gli esce. Stiamo parlando di una città dove c’è gente che lavora a 3-4 km da casa e prende l’automobile ogni santo giorno, gente che per un giorno senza benzina faceva le file ai distributori, gente che lascia l’auto in terza fila per prendere il caffè, gente che è stata capace di rimuovere i dissuasori delle zone pedonali per posteggiarci con la macchina. Gente che aggredisce i vigili quando gli fanno la multa (prova a fare la stessa cosa con i vigili in Germania o in Inghilterra e vediamo quanti mesi rimani in terapia intensiva). I palermitani non si possono educare in maniera verbale, con le leggi e i divieti e i cartelli, si educano con un pizzico di sottile forzatura. C’è una zona pedonale? Non mettere il cartello divieto d’accesso, mettici i bollard. Vuoi che usino i mezzi pubblici? Col tram se lo ritrovano in mezzo ai piedi. Il tram, tra l’altro, toglie spazio alla carreggiata ed elimina posti auto, quale migliore disincentivo se non quello di non poter parcheggiare manco sul marciapiede? Vedrai che appena rimarranno tutti bloccati in viale Michelangelo mentre il tram scorre sereno nella sua corsia forse anche il più incancrenito, lagnuso e panormosaurico dei cittadini comincerà a ragionare di sua sponte e penserà che forse conviene provare. Un po’ come quelli che mi vedono sfrecciare in mezzo al traffico con la bici, mentre loro sono bloccati dentro le loro bellissime e potentissime scatole di latta.

    3. Il servizio tranviario moderno non è una “rivisitazione nostalgica”, ma un valido sistema di trasporto pubblico di massa.
      Tant’è che dopo essersi diffuso in molte città europee di qualsiasi dimensione, è approdato in molte città italiane (di qualsiasi dimensione).

      Non necessita di educazione: se c’è e funziona, la gente lo usa perché più comodo e veloce rispetto sia al bus che all’automobile.

      Infine, sostituisce i bus integralmente, lasciando quindi le corsie automobilistiche esclusivamente alle auto.

    4. Il Tram è una stronzata, come la metropolitana (unica eccezione il passante linea Punta Raisi – Notarbartolo). In una città piccola come Palermo tutti dovrebbero camminare a piedi, in bici o in autobus, ma siccome siamo degli incivili da competizione pure per distanze di 500-1000mt non possiamo rinunciare all’auto o alla moto. Io levassi i piccioli a cuegghiè a i facissi caminare a pieri: altro che tram e tram dei miei stivali

    5. @Giovanni P.: Sull’abuso dell’utilizzo di auto e moto siamo d’accordo, ma Palermo si estende su una superficie di oltre 150 km². Perciò attenzione, non è tanto piccola e ho visto tram meravigliosamente funzionanti in città molto meno grandi.

    6. @Alemisia: il grosso della popolazione palermitana vive in un area decisamente più piccola dei 150kmq di cui parli tu (che cmq è tuttaltro che grande: che significa? un quadrato dal lato di 10km?). A prescindere dal tram o dalla metropolitana che possono sembrare belli e utili o meno il problema è che a Palermo sarebbe sufficiente andare a piedi, in bici o in autobus. Tutto qua. Non ci sarebbe bisogno di queste tre linee di tram o di metropolitane, fatta eccezione dellla linea Punta Raisi Stazione Centrale

    7. @Giovanni P.: Anche ammesso che gran parte della popolazione palermitana occupi un’area più piccola (le zone periferiche non sono Palermo? Non sono abitate?), non conti il fatto che c’è una fascia di questa suddetta popolazione che supera un’età e che magari ha bisogno di un mezzo più adeguato per muoversi e raggiungere il centro cittadino.
      Non vedo, quindi, il motivo di denigrare questa iniziativa prima ancora che cominci.

    8. Buongiorno a tutti
      dico la mia, intanto il tram, come forse e’ stato gia’ detto, non si sovrappone alle linee di autobus ma le sostituisce liberando quindi i mezzi per essere utilizzati con piu’ frequenza in altre zone della citta’ meno servite
      lascia le corsie laterali di scorrimento esclusivo per le automobili con maggiore ordine e fluidita’
      non inquina
      e’ puntuale, veloce e sicuro
      e’ comodo
      e in piu’ a Palermo a differenza che in altre citta’ evidentemente si sono posti il problema diciamo di una poco consolidata educazione civica della popolazione e lo hanno realizzato quasi interamente in corsia protetta da ringhiere
      per favore ditemi chi cavolo utilizzava i bus per andare da una parte all’altra del viale della regione ? nessuno !!
      ditemi chi cavolo utilizzava il bus per andare dalla stazione centrale al centro commerciale forum ? nessuno!!
      ditemi chi utilizzava il bus per andare da borgo nuovo a dal cep in zona notarbartolo?? nessuno!! o qualche disperato in emergenza
      ditemi quando mai sarebbero stati realizzati dei sovrapassi pedonali sulla circonvallazione eliminando i semafori ?? mai !!
      come si fa a sostenere che le linee tranviarie sarebbero inutili a Palermo ??
      ce ne vorrebbe una in ogni strada ed una ztl in centro storico fatta rispettare con i muraglioni
      Non e’ certo compito delle amministrazioni pubbliche (a parte la scuola) educare i cittadini, se non con la repressione drastica ed irremovibile
      Ma questo a Palermo e’ utopia, quindi tram dappertutto che impediscano fisicamente alla macchine di circolare e di ammassarsi in doppia, tripla e quadrupla fila, piste ciclabili parallele degne di un paese civile e multe a raffica per chi non rispetta le regole.
      La metro ? bene, anche quella toglie autobus e macchine dal suo percorso, il passante ? benissimo, ha gia’ fatto miracoli cosi’ com’e’ (vedi passaggi a livello aboliti) figuriamoci a regime, e via cosi’
      Purtroppo se si va a distruggere un asilo figuriamoci il rispetto per i mezzi di trasporto quale potra’ essere, ma questo e’ competenza delle forze dell’ordine non degli educatori, come ho avuto gia’ modo di dire “”il danno e’ fatto”” cosa vuoi piu’ educare sta gente ?? si educano le nuove generazioni nell’ambito delle famiglie ma quanti sono disposti a rinunciare a regalare la “macchina” al proprio figliolino al 18° compleanno ?? io dico ben pochi e sono quelli stessi che ci vengono a fare le prediche on line
      Con affetto

    9. Viaggio spesso in Europa e ho notato quanto siano ferrati i controlli contro i “portoghesi” (quelli che non fanno il biglietto) e mi chiedo: ma a Palermo come pensano di arginare questo problema?

    10. Quante stronzate: queste linee di tram non cambieranno niente perchè non servono a niente. Se uno al forum non ci va in autobus non ci andrà nemmeno col tram. La questione è soltanto culturale: per un palermitano rinunciare all’auto è impossibile perchè è un incivile da competizione; se fosse disposto a rinunciare all’auto badterebbero bici e autobus; non c’era bisogno di fare il tram… con tutta la voglia di essere come le altre città d’Europa che hanno il tram. Ma facciamola finita.

    11. @Giovanni P. Come dicevo nell’altro post, ci vuole una “sottile forzatura”. Rendi l’uso dell’auto più incubo di quanto non lo sia già e vedrai che anche il peggiore dei panormosauri, di fronte all’evidenza, comincerà a cambiare idea!

    12. Con buona pace di chi usa parolacce per impressionare, non avendo argomenti seri da esporre a parte le proprie convinzioni personali, la città algerina di Constantina (750.000 abitanti, più o meno come Palermo) ha inaugurato recentemente una propria linea di tram, apprezzata dalla popolazione:

      http://www.youtube.com/watch?v=Fs8HQcKV54k&feature=youtube_gdata_player

    13. @Quozca: il problema è che nelle linee di tram non risiede alcuna forzatura. A parziale attenuante della palese inutilità del tram soltanto l’evidenza che la sede tramnviaria costituisce una promozione permanente del mezzo puubblico. Ma vedrai che nessuno cambierà abitudini e con buona pace di Angelo Furnari, grande estimatori dei tram, nessuno lo utilizzerà e la circonvallazione sarà sempre incasinata. (PS: meglio una paraloccia che gli esempi di altre città che lasciano tutto il tempo che trovano; non cè niente di più stupido dell’argomentare secondo cui se cè in altre città deve esserci da noi)

    14. Rimango strenuamente dell’idea che basterebbero bici e autobus, come dicevo. Il problema è che secondo i palermitani, incivili da competizione, prendere l’autobus è da pazzi. Io abito in zona Notarbartolo e ieri per andare all’università mi sono messo comodo alla fermata ad aspettare il 104. 10 minuti di attesa, 10 minuti di viaggio e ualà. appena lo ho raccontato alla mia collega che mi aspettava, ebbene, mi ha preso per pazzo: ritorno in 108, 10 minuti di attesa e 10 minuti di viaggio fino al politeama. Come vedete se tutti partissero dal presupposto che andare in bus si può, non ci sarebbe alcun bisogno dei tram o di altre stronzate mega scientifiche come queste. Il problema, ripeto, è soltanto culturale. Alla faccia di Angelo Furnari che forse fa l’ingegnere in qualche studio che si occupa di reti tranviarie.

    15. Che poi è ancora convinto che siamo 750.000: ma si può?

    16. Forse tra le inciviltà dei palermitani c’è anche quella di sentirsi al centro del mondo, anzi di essere IL centro del mondo.

      Così centro da non aver bisogno di confrontarsi con nessuno, certi delle proprie certezze.

      Se in (tante) altre città del mondo (perché l’elenco è molto lungo) un problema è stato risolto in un certo modo, un motivo ci sarà!

      Sono tutti pazzi, LORO?
      Sono tutti corrotti, LORO?

    17. Non mi interessa se altrove esiste il tram: ogni città necessità di soluzioni proprie. Io penso che i palermitani abbiano bisogno soltanto di una strigliata di testa perchè sono degli incivili da competizione: non concepiscono proprio l’utilizzo del mezzo pubblico; non fanno altro che aumentare il caos cittadino guidando le loro macchine e le loro moto per spostamenti che potrebbero benissimo essere fatti a piedi, in bici o in autobus. Non lascerebbero la macchina o la moto a casa neanche se la benzina costasse 6€ al litro; neanche se assicurare il mezzo costasse 2mila€ l’anno; neanche se ci fosse un vigile per ogni santo divieto di sosta della città perchè siamo, lo ripeto ancora una volta, degli incivili da competizione. In questo quadro ovviamente qualunque opera pubblica non rappresenti un servizio essenziale (il passante lo è) è superfluo, inutile, ridondante, fine a se stesso. E magari venissi smentito dai fatti; magari i palermitani dicessero: ok siccome il tram ci piace, la macchina non la prendiamo più: magari!!

    18. Il fatto è che il governo di una comunità può essere fatto solo se si prende atto delle caratteristiche che quella comunità ha.

      Se non si accettano quelle caratteristiche è perfettamente inutile anche provare a governarla (ed eventualmente, per gradi, tentare di modificarla).

      Qualsiasi ragionamento che non preveda il confronto con gli altri lascia il tempo che trova: va bene come sfogo, ma non serve a cambiare le cose.

      D’accordo che ogni città necessita di soluzioni ad hoc, ma questo non significa ignorare ciò che avviene altrove, magari in posti all’avanguardia in certi settori.

      A Palermo in tempi più prosperi è stata fatta la scelta per il sistema di trasporto pubblico che conosciamo, tra pochi anni saranno comletati tutti i lavori previsti, vedremo come andrà a finire.
      Una cosa è certa: se un’infrastruttura è stata costruita nessuno potrà “tornare indietro” ignorandone l’esistenza.

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