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giovedì 25 apr
  • Da Palermo un messaggio di pace

    «Sciarra chitarra musica e battaglia», quante volte da bambini abbiamo cantato questo ritornello per sancire ufficialmente un litigio in atto con un amico, è nella tradizione palermitana, una cosa che si è tramandata da una generazione all’altra.
    Chissà da quanto tempo visto che noi siamo di origine araba e dalla lingua degli islamici abbiamo ereditato tantissimi termini di uso comune compreso questo.
    Sciarra deriva dall’arabo “sciara” o più probabilmente dal persiano “sciur”; in entrambi i casi la traduzione è “litigio, rissa”.
    Da bambini litigavamo spesso ma facevamo altrettanto velocemente la pace; i litigi dei grandicelli invece sono di maggiore portata ed intensità.
    Dicono che gli arabi sono litigiosi e quindi noi palermitani gli somigliamo molto; sarà un luogo comune? In fondo noi fummo la capitale del loro regno.
    Di certo facciamo pace alla stessa maniera; sarà capitato anche a voi dopo un litigio tra due persone auspicare “’a vasata”, «amunì, ‘un c’è nienti ‘a vasata».
    Per una questione di casuale assonanza abbiamo pensato per secoli di parlare il dialetto e di dire “la baciata”, invero il tradizionale bacio pacificatore tra due persone che litigano.
    Invece abbiamo parlato arabo utilizzando lo stesso termine che gli arabi usano per le riconciliazioni dopo i litigi o le guerre: “wasatia”, che si pronuncia alla stessa identica maniera, semplicemente perché è la stessa parola tramandata di generazione in generazione di arabi fino ai giorni nostri.
    La “Wasatia” è un principio fondamentale dell’Islam e vuol dire moderazione, intermediatezza, compromesso, equilibrio e viene usata spesso per dirimere questioni legali o religiose.
    Ai tempi delle crociate Palermo e la Sicilia erano un’oasi di tolleranza, mentre musulmani e cristiani si scannavano per quel pezzetto di terra, dalle nostri parti si officiavano matrimoni misti, uomini e donne di tutte le religioni monoteiste vivevano in pace.
    Sono passati mille anni ma le cose non sono cambiate, l’ho pensato leggendo la storia di Mohammed Dajani, un ex guerriero di Al Fatah, un palestinese che si prodiga per la pace tra arabi
    ed ebrei.
    Costui ha fondato l’associazione “Wasatia”, con lo scopo di favorire il processo di pace tra le opposte fazioni perennemente in guerra.
    Che ne dite, non male l’idea di una “vasata” tra i belligeranti, una paciata alla palermitana.
    Immediata la rappresaglia degli arabi che lo hanno espulso dalla Palestina e minacciato di morte tacciandolo di collaborazionismo.
    Analoghe dimostrazioni di intolleranza avvengono in Israele nei confronti di quegli intellettuali che manifestano il desiderio di pace; costoro vengono minacciati e spesso devono lasciare il paese.
    Eppure è scritto nel Corano «Saranno perdenti gli estremisti» e nel Levitico «Amerai il prossimo tuo come te stesso».
    Siamo sgomenti nel vedere le terribili immagini della guerra, per quello che può servire mi auguro un futuro di pace per israeliani e palestinesi.
    Oggi più che mai dobbiamo invocare con forza “a vasata” o “Wasatia” se vi pare.
    Purché pace sia.

    Ospiti
  • 9 commenti a “Da Palermo un messaggio di pace”

    1. Da decenni siamo bombardati da questa retorica buonista del “volesome bene”, mentre in quei luoghi le persone vengono bombardate dai missili.
      Difficile dire chi abbia piu’ colpa tra le due parti, la situazione e’ talmente aggrovigliata che distinguere dove finisce la ragione e inizia il torto e’ sempre piu’ difficile.
      Questo e’ successo, a mio parere, perche’ ci troviamo dinanzi ad una terra con due popoli che la reclamano, affondando le loro rivendicazioni nella storia millenaria.
      E l’ultimo vero grande colpevole di tutto cio’ e’ stato il Nazismo, che se non avesse sterminato gli Ebrei europei non avrebbe creato, all’indomani della fine della guerra, quel movimento di opinione pubblica che in molte democrazie occidentali, a partire da quella britannica, appoggio’ il Sionismo, cioe’ il ritorno in quella terra dei superstiti quale compensazione per le atrocita’ subite.
      Molto probabilmente, se il Nazismo non fosse mai esistito, li’ vivrebbero ancora solamente gli Arabi, e gli Ebrei sarebbero ancora sparsi per l’Europa. Sarebbe stato meglio? Sarebbe stato peggio?
      La storia non si fa con i se.

    2. David condivido in toto quanto da te scritto, aggiungo anche la volontà da parte degli americani di creare un avamposto stelle e strisce in medio oriente e fomentare una guerra perenne secondo il modello “Dividi et impera”. Gli americani sono diabolici, pensa solo a quello che hanno fatto nel nostro paese appoggiando la mafia per fini anticomunisti; ci siamo anche noi siciliani tra le loro vittime.

    3. bellissimo pensiero, complimenti! sarebbe bello creare un sito dove chiunque possa lasciare un pensiero sulla pace e per la pace originale come quello scritto nel post

    4. Tanti giovani americani hanno dato la vita per la Liberazione della Sicilia.
      Scrivere certe cose mi pare inopportuno,ingeneroso,fazioso.

    5. Guido è vero quello che dici ma è altrettanto vero che finita la guerra consegnarono il governo dell’isola a noti personaggi mafiosi che li avevano aiutati per lo sbarco. Per non parlare di Ustica…Cmq non allontaniamoci dal post, voleva solo essere un messaggio di pace. Ma mi chiedo, servono a qualcosa?

    6. Andiamo per ordine.Con il referendum si scelse una forma di governo che diede l’addio alla Monarchia e l’avvio alla Democrazia.Una democrazia debole e sensibile alle promesse ed al voto di scambio,in questo caso bastava un pacco di pasta.
      Non era certo colpa degli Americani se l’Italia veniva fuori da un ventennio fascista,
      da una guerra persa,da fame e lutti e disastri a non finire.Chi dava il pacco di pasta
      otteneva il voto ed andava in parlamento.In questo non capisco cosa c’entrano gli Americani.Il popolo italiano,politicamente immaturo e preso per fame,elesse quei governi.Non gli Usa.Partendo col piede sbagliato e’ facile sbagliare tutto il resto del ragionamento.

    7. Cosa c’entra il referendum? Era già tutto pianificato fin nei dettagli; dopo lo sbarco la Sicilia va a i mafiosi che in cambio contrasteranno i comunisti. Così a mio avviso è andata ma rispetto le tue idee. Il fatto è che ci sono due storie, quella che tutti sanno e quella degli archivi segreti.

    8. Gli archivi segreti non è detto che custodiscano verità.
      Possono segretarie benissimo grandi menzogne.
      Capitalisti e Comunisti .
      2 modelli di societa.
      I Comunisti hanno avuto in casa lotte fratricide,fame,guerra civile e dittatura,con deportazioni e fucilazioni di massa ed almeno sessanta milioni di morti ed il loro modello di Società e’ miseramente fallito
      Il Capitalismo comporta grandi divari sociali,ma e’ un modello che si è affermato nel mondo.
      Gli Usa hanno da sempre combattuto contro l’idea Comunista ed e’ questo il motivo per cui qualcuno ,epigono comunista,manifesta sentimenti antiamericani.

    9. Secretare,
      Segretarie e’ una libertà che si è preso il sistema.

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