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venerdì 19 apr
  • Comune di Palermo

    Orlando: “I ritardi nel porta a porta dei rifiuti dipendono dalla Regione”

    Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha accusato la Regione dei ritardi nella raccolta porta a porta dei rifiuti: «I ritardi nella partenza del progetto Palermo differenzia due sono attribuibili soltanto al dipartimento acque e rifiuti della Regione Siciliana, che ha avuto il compito di predisporre tutte le gare per l’acquisizione dei mezzi e delle relative attrezzature. […] Qualsiasi lentezza nelle procedure di avvio non sono quindi ascrivibili all’amministrazione comunale, che ha invece dato massima disponibilità per quanto ricade nelle proprie competenze. Esempio ne siano gli spazi per il ricovero dei mezzi e delle attrezzature che verranno utilizzate durante l’espletamento del progetto: una sede in cui sarà istituito un call center ed un gruppo di lavoro che si interfaccerà con i cittadini. […] Per finire, l’amministrazione, tramite la Rap si occuperà di tutta la fase operativa; nella fattispecie, per gli ulteriori 130.000 abitanti che si sommano agli altri 130.000 che già fruiscono del servizio. […] Si sollecita ancora una volta la Regione al fine di portare a termine tutto quanto già iniziato da tempo per adeguare la città di Palermo agli standard europei».

    Palermo, Sicilia
  • 8 commenti a “Orlando: “I ritardi nel porta a porta dei rifiuti dipendono dalla Regione””

    1. Quindi se Orlando diventasse presidente della Regione, la raccolta ripartirebbe e contemporaneamente il sindaco dovrebbe essere sostituito.
      Io dico che: SI… PUO’… FAREEE! (cit. Frankestein Junior) 😉

    2. Orlando – SCUSE + FATTI, sei ridicolo!

    3. Questo è un commento ai commenti: capisco tutto l’odio per Orlando, ma se c’è un fatto tangibile, ovvero il ritardo nella predisposizione delle gare d’appalto previste per legge, in che cosa è responsabile chi non è responsabile delle gare di appalto?
      Ho lavorato nel 2012 come consulente del Formez in accordo con la regione, in affiancamento ai beneficiari di finanziamenti su fondi europei. E, quando le gare devono essere realizzate dalla regione e non dai comuni (come la legge impone per certe tipologie) i tempi diventavano sproporzionatamente lunghi.
      Il mondo è un po’ più complesso di come sembri a tanti, soprattutto in un sistema burocratico come quello siciliano…

    4. Certo,in una regione dove le gare si fanno a condizioni e modalita’ premeditatie ed a condizione di soddisfare determinati prerequisiti,ovvio che i tempi si dilatano !

    5. La regione è bloccata da oltre un anno per problemi politici. Crocetta non ha una maggioranza e non vuole andarsene, benchè abbia dimostrato di non essere all’altezza. I deputati ARS sanno che se sfiduciano Crocetta si va alle elezioni e la loro rielezione è decisamente a rischio (si passa da 90a 70). Quindi ancora per due anni la Regione non farà assolutamente nulla. Dobbiamo provare a sopravvivere, sperando di non dimenticare tutti questi onorevoli che ci stanno torturando.
      @Rinaldo:
      Lavoro molto con la Regione e ti dico che è così paralizzata che non riescono a fare una gara neppure se si sono messi d’accordo prima per chi deve vincere 😉

    6. @Simone Tulumello? Fammi capire. Per fare l´immondizia servono soldi. Invece per risolvere l´immondizia servono finanziamenti su fondi europei. Soprattutto personaggi PD contro personaggi PD = molto immondizia. Cosa e quanto si serve per risolverlo?

    7. Cosa sarebbero questi “problemi politici ? “

    8. Era il 1963 e Dino Risi girava I Mostri.
      Nel primo episodio si parla
      di Pappamento,
      per citare il Parlamento.

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