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giovedì 18 apr
  • Nino è morto

    Il protagonista di questa storia è Nino. Non so se nella sua vita terrena questo fosse il suo vero nome o addirittura se avesse un nome. Non so niente di lui, eccetto che la sua fine si sta perpetrando sul ciglio di una strada di periferia. Nino era un cane e le uniche cose che so sul suo conto le deduco e le immagino. Penso fosse domestico perché ha un collare, non so se sia scappato oppure abbandonato, so solo che la sua carcassa giace esanime lungo via Umberto Maddalena, la “conigliera” che congiunge la città alla splendida Monreale.

    Nino è morto circa il 30 settembre, se non prima, e da allora il suo corpo ha cambiato disposizione. Dapprima lo potevate trovare nel bel mezzo della carreggiata, cosa che mi fa credere sia stato investito, poi ai bordi della stessa. Anche il suo aspetto è mutato. Il rigor mortis sempre più evidente ha fatto sì che il cane passasse da una prima fase di apparente dormiveglia ad un inequivocabile stato di morte. Adesso si ritrova supino con le zampe all’insù completamente irrigidite. Era un cane di grossa taglia, penso un rottweiler o un boxer.

    Quando mi sono accorta, Nino era ancora per strada che inconsapevolmente arrecava intralcio alla viabilità. D’istinto ho chiamato il 113 e a seguire il 112. Sia Polizia che Carabinieri mi hanno “rimbalzato” alla Polizia Municipale spiegandomi che la rimozione di una carcassa d’animale, seppur d’ostacolo al transito, non è di loro competenza. Chiamo subito il comando dei Vigili Urbani, illustrando la situazione. Anche loro purtroppo non sono preposti a questo tipo di servizio, nonostante abbiano effettuato diversi sopralluoghi.

    Ad occuparsi dei servizi di gestione dei rifiuti ed igiene ambientale è la R.A.P. la società partecipata di Risorse Ambiente nata dalle ceneri dell’Amia. Ho provato a contattarli più di una volta, o a vuoto (il numero squilla e non risponde nessuno) o a vuoto ancora (al numero rispondono ma mi dicono che per problemi “burocratici” e per il malfunzionamento dell’inceneritore a Bellolampo loro non possono procedere alla rimozione del cadavere). È trascorsa una settimana e ad ogni chiamata mi confermano che provvederanno in giornata. Ma Nino è ancora là.

    Un signore della R.A.P. mi ha risposto che a Palermo esistono problemi più gravi degli animali, sebbene lui li ami e sia dispiaciuto per la bestiola morta, e che le loro squadre supervisionano lo smaltimento dei rifiuti di massa, non quelli “singoli”. Gli ho risposto che stanno facendo proprio un “buon lavoro” e che la città è sommersa e sommessa dalla munnizza. Forse in questo si manifesta il suo amore: in quelle montagne di pattume molti amici di Nino hanno trovato una casa e un pasto sicuro.

    Non allego foto solo perché l’immagine è davvero forte, a tratti macabra. Nino emana un cattivo odore dovuto alla decomposizione delle sue carni e questo colpisce anche a distanza. Un gruppetto di randagi, infatti, veglia sulla carogna stracciata, o quel che ne resta. Quella puzza di putrefazione sta invadendo le abitazioni limitrofe e l’esposizione alle altalenanti condizione climatiche ne sta accelerando il processo. Bisogna aspettare che altri cani lo facciano a brandelli per restituire a Nino la dignità che merita al pari di noi bestie a due zampe?

    AGGIORNAMENTO: finalmente il cane morto è stato “smaltito”.

    Palermo
  • 7 commenti a “Nino è morto”

    1. C’é sempre “qualcosa” di piú importante a Palermo.E dall’aspetto che ha la cittá non capisco proprio quale possa essere questo “qualcosa” che la RAP stá facendo di cosí importante…

    2. schifo per tutti
      Schifo per questa città
      Schifo per il comune
      Schifo per chi ha ucciso Nino ( ti auguro la stessa fine)
      Solo una bomba può salvare il mondo
      Radere al suolo tutto e rifare tutto!!

    3. Che culo vivere in questa città attorniato da persone meravigliose. Vi amo!

      Una storia commovente dalla quale si notano magnifici aspetti della Città di Palermo e dei suoi amministratori. La storia in questione riguarda un cane, probabilmente investito da un auto e che dal 30 settembre si trova ancora la, sulla strada. L’aspetto che mi inorgoglisce è dettato dalla solerzia delle forze dell’ordina, tra Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale, i quali purtroppo non possono intervenire, perchè non è loro competenza. Già qua la mia commozione raggiunge un livello abbastanza alto, lèggere di come ci sia un totale disinteresse innescato in origine da regole fatte da uomini meravigliosi che, per fortuna ci governano mi riempie di vers gioia. Ma la parte che più apprezzo di questa storia, e che mi inorgoglisce, è relativa alla R.A.P. l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti della magnifica Città di Palermo e dei suoi superlativi abitanti, tra i quali me medesimo. La RAP, come potrete leggere in questo racconto, per l’altro la stessa azienda che si occuperà anche in futuro di noi che abbiamo pagato e pagheremo adeguate somme per usufruirne, dicevo la RAP dall’alto della sua sensibilità, o meglio di chi ha raccolto la telefonata, giustamente fa notare che Palermo ha problemi ben più gravi che raccogliere un cane investito da una settimana e che tra un pò scoppierà. Questo è quello che amo di questa città, la parteciazione e il senso pratico, ammetto di provare anche una certa invidia per gli abitanti della zona, perchè in una settimana e con le calde temperature di questi giorni, quei fortunati cittadini avranno goduto e godranno di quel fantastico olezzo di morte, che ti resta nelle narici e che respiti in casa, anche quando mangi o dormi. Che culo vivere in questa città attorniato da persone meravigliose. Vi amo!

    4. Salve, dipende tutto dalla “taglia” del cadavere ANIMALE…
      tempo fa in via ernesto basile, giaceva un cavallo, morto forse a seguito di una corsa clandestina, forse azzoppatosi durante la corsa e “finito” lì sulla strada dai padroni ai quali non serviva più…
      Lì sono stati più solerti… trascorse “solo” una mattinata…
      <

    5. per mario caminita: che culo vivere in una città dove ritirando il secchio vuoto per la raccolta differenziata dell’organico messo all’esterno del mio condominio ho trovato un gatto morto… bella lotta non trovi? io ancora mi devo riprendere dallo choc…

    6. RIP Nino… di sicuro lassù avrai la dignità che meriti e che non hai trovato in questa vita. Purtroppo hai avuto la sfortuna di nascere (?) e morire in una città come Palermo che se non ha rispetto per i suoi abitanti, figuriamoci se ne ha per una povera creatura come te che (a detta del signor Rap e di chissà quanti altri) vale meno di un sacco della spazzatura.

    7. Povero Nino e poveri noi!!

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