16°C
martedì 19 mar
  • Secondo il twitter dell'”Expo” si chiamano arancini e si fanno con le uova sode…

    Sono tempi bui, anzi buissimi per la cucina siciliana. Anzi per chi prova a raccontarla prendendo immani cantonate. Se fossimo complottisti ci sarebbe da pensare chissà che. Dopo il what the f*** che molti hanno esclamato vedendo abbinati la sacra caponata al dado in un ignobile spot televisivo (su cui torneremo presto su questo blog) adesso ci si mettono anche quelli di Expo su twitter.

    Se anche volessimo sorvolare sul ricorrente malcostume di non denominare le arancinE correttamente già dalla foto c’è qualcosa che non va. Che cosa è quella cosa bianca e gialla che si intravede tra i chicchi di riso? Aprendo la ricetta ogni dubbio viene meno: uovo sodo. Ma quando mai le arancine hanno avuto le uova dentro?!?!

    #Tastetheplanet è il loro hashtag. Si meriterebbero risposte con «uova? #gotasteit».

    (grazie a Paola Marino per la segnalazione)

    Palermo, Sicilia
  • 147 commenti a “Secondo il twitter dell'”Expo” si chiamano arancini e si fanno con le uova sode…”

    1. Ogni tanto guardare oltre la conca d’oro e monte pellegrino e’ importante, per potersi accorgere che c’è tutto un mondo intorno, un mondo che chiama arancino ciò che solo a Palermo si chiama arancina. In questo mondo capita pure che ci siano chicche, come l’arancino al sugo (alla carne cioè) con l’uovo sodo. Lo faceva, ricordo, il bar Centrale a piazza Stesicoro, Catania, e si faceva la fila per gustarlo. Chi lo faccia oggi non so. Ora il bar centrale ha chiuso, ma del resto si preferiscono gli “ottimi” arancini o le “ottime” arancine surgelate dei centri commerciali. Ricapitolando, quella all’uovo e’ una variante del normale arancino. Nulla di insensato, nulla di sconvolgente, tutto gia’ visto.

    2. Mihhhh come siete antichi!
      Dentro una palla di riso ci puoi mettere di tutto.
      Carne,pesce,uova,formaggi,verdure,frutta,dolci,caviale,tartufo.
      Nella versione cinese,anche insetti.

    3. Ancora con i palermitani che credono di dare lezioni è peggio ancora di governare il mondo con ignoranza e mediocrità, oltre l’oreto c’è tanto, superatelo ogni tanto

    4. Le uova sode non erano solo nella pasta col forno?

    5. @Il grillo saggio: il fatto che lo facesse il bar Centrale a piazza Stesicoro di Catania, che suppongo conoscano solo i catanesi e che ora ha anche chiuso, non fa di questa ricetta una “real classic of Sicilian tradition”, bensì una variante di quest’ultima. L’appellativo, pertanto, mi sembra un tantino fuoriluogo, ancor più se il messaggio è rivolto al resto del mondo, che delle nostre tradizioni conosce ben poco.
      Mi sembra un po’ l’impostazione di Eataly che, a discapito della qualità ben nota della cucina italica, punta sullo stereotipo e sul wannabe americano.
      @Marco: “Ancora con i palermitani che credono di dare lezioni è peggio ancora di governare il mondo con ignoranza e mediocrità”… Prima di parlare di ignoranza, forse dovresti comprendere la differenza tra “è” (verbo essere) ed “e” (congiunzione), o magari solamente il significato di “punteggiatura”. 😛

    6. Picciotti non babbiamo con lo street food, per adesso è una delle poche cose che incentiva il turismo e non ci si può permettere di fare cattiva pubblicità con assurde distorsioni dei nostri piatti!

    7. Tony il tweeter dell’expo pubblica in base a chi ha postato la ricetta nel loro aggregatore. Lo so perche’ anche io e il mio blog ne facciamo parte. Quindi la ricetta degli arancini sara’ stata caricata da un ragusano o un catanese e loro la hanno twittata. Spero pero’ twittino anche le mie panelle allora!!! 😉

    8. Alemisia!!!!! scattìaaaa!!!! avrei risposto la medesima cosa!

    9. L’arancino o arancina non e’ street food ma semmai tavola calda. Per la precisione. Alemisia, quale appellativo? Non ho appellato niente e nessuno. Ho pure detto che e’ una vatiante del classico. Prima di te.

    10. Non mi sembra che nella ricetta dell’arancino tradizionale ci siano neanche i gamberetti, gli spinaci o burro e prosciutto cotto a dadini, o tutti gli altri ingredienti assurdi (nutella, anelletti) che si vedono ad esempio in alcuni punti vendita specializzati a Palermo. Quindi le uova, che rispetto a queste assurde varianti moderne utilizzate anche a Palermo sono da sempre nella tradizione di molte località siciliane, sono anche’esse nell’immaginario dei forestieri come variante tipica. E poi, essendo il profilo Twitter dell’Expo letto in tutto il mondo e quindi di visibilità internazionale, loro utilizzano il termine più conosciuto in tutto il mondo per le palle di riso siciliane, cioè gli Arancini.

    11. @Il grillo saggio: L’appellativo a cui mi riferivo è quello scritto nel tweet riferito alla ricetta (“real classic of Sicilian tradition”).
      Sulla questione arancina maschio o femmina sorvoliamo, perché Sicilia orientale e Sicilia occidentale hanno due idee differenti e non arriveranno mai ad un punto di incontro. Inoltre, come noi forse dovremmo guardare oltre la Conca d’oro (?), voi dovreste guardare oltre l’Etna “per potervi accorgere che c’è tutto un mondo intorno” che se non la pensa ugualmente a voi ha anche delle ragioni che vanno oltre il mero orgoglio.
      Infine, per quando riguarda la mia critica al tuo commento, voglio precisare che ho letto che hai scritto prima di me che si tratta di una variante. La differenza sta nell’accezione. Per me una variante poco diffusa non può essere spacciata come classico della tradizione, mentre tu sminuisci il fatto con “Nulla di insensato, nulla di sconvolgente, tutto gia’ visto”. Se vuoi far conoscere al mondo quello che c’è rimasto di buono in Italia (il cibo), almeno fallo nel modo giusto, partendo dalle tradizioni semplici e non dalle rivisitazioni e dalle “varianti”.

      @Bowie: 😀

    12. Vabbè nella Sicilia orientale l’uovo sodo è pure nelle pizza a taglio e ho trovato pure i piselli nelle pizzette… ma sono varianti, non chiamatele “ricette originali”

    13. sono perfettamente d’accordo con chi ha criticato “gli arancini alla carne con uova” se vogliamo esportare la tradizione siciliana dobbiamo farlo riportandoci alla tradizione e questa impone le arancine senza uovo.
      p.s. arancina deriva dalla forma uguale a quella delle arance….non è diatribba fra sicilia orientale ed occidentale è buon senso 2arancina dalla forma delle arance

    14. Il tema non era Palermo e arancinA. Ma Sicilia. In quel caso l’arancinO in foto non stona affatto. Ne ho mangiato di deliziosi nel siracusano dove l’uovo sodo è una costante gastronomica. Da un esame attento della foto si nota inoltre che il ragù è fatto con manzo tagliato a coltello, sicuramente più tradizionale del capoliato palermitano. Il campanilismo palermitano sulle regole dell’arancinA oltre che ormai trito e noioso, è pregno di chiusura ed ignoranza. Per completezza mi piace ricordare “Sentenza di Cassazione” di Corso dei Mille:
      – le arancine sono solo due. O accarne o acciocolato!
      Ah, “Sentenza di Cassazione” era il soprannome di un mio amico che abitava dalle parti della stazione centrale. Come si è guadagnato il soprannome è un’altra storia

    15. Il problema è che si chiamano ARANCINI non secondo Twitter, ma secondo il dizionario della lingua italiana e secondo anche il dizionario della lingua siciliana, i quali ammettono solo la forma al maschile: ARANCINO o ARANCINU e plurale ARANCINI. Concordo con il grillo saggio: guardare ogni tanto cosa fa il resto del mondo, oltre la Conca d’oro e Monte Pellegrino, non sarebbe male.

    16. Il frutto dell’arancio, è l’arancia… l’arancina assomigli forse ad un albero? Perchè dunque dovrebbe prenderne il nome!
      Si dice appunto “arancina” in quanto, vezzeggiativo di “arancia”.

      Poi ci sono quelli che scambiano la Sfincia di San. Giuseppe con la Sfinge… ma questa è un’altra storia!

    17. Il frutto dell’arancio, in siciliano, è l’aranciu…Io quando parlo in siciliano mangio n’aranciu, non un’arancia. Chiamarla arancina, è come chiamare “Rubinetto” il cannolo, solo perché in italiano la traduzione di “cannolo” è questa. Come detto sopra, lo dice sia il dizionario della lingua italiana e quello della lingua siciliana. E se, lasciando perdere i dizionari, vogliamo proprio seguire la logica linguistica alla quale si appella Marco (se c’è), il termine deve essere un vezzeggiativo di aranciu, in quanto l’arancino esiste da molti secoli prima dell’Unità d’Italia, e quindi da molti secoli prima che lo Stato italiano ci imponesse la sua nuova lingua nazionale. Si dice appunto “arancino” in quanto, vezzeggiativo di “aranciu”, termine indiscutibilmente siciliano. E neanche il termine arancina è sbagliato, poiché nella zona di Palermo e in poche altre zone si chiama tradizionalmente così è la traduzione linguistica locale è importante; ma non cercate di dimostrare per forza la correttezza del vocabolo utilizzato a Palermo perché tanto perdete solo tempo. Quindi il tweet di Expo è corretto.

    18. L’articolo non mi interessa tanto io preferisco “i panelli” che possono essere fatte anche con la farina di riso e semi di cumino come le fanno al bar centrale nel comune di Caropepe

    19. Cari amici di PalermA, ancora con questa arancinA? Ma se in tutto il mondo sono arancini, perché solo a PalermA sono arancinE?

      A furia di italianizzare in modo sommario mi hanno detto che molti di voi ordinano un rubinetto (cannolo) in pasticceria, ma rigorosamente alla ricotta. Che toki. 🙂

      E che oltre alla sfincia avete pure la piramide. Che fiki. 🙂

      Smentitelo se potete. 🙂

    20. Scusatemi … ora non per fare il saccente ma anche lo studio di etnografi, antropologi ed etnologi hanno chiarito la provenienza palermitana e chiarito una volta per tutte che il nome esatto è ARANCINA in quanto simile, in piccolo al frutto importato dagli arabi ARANCIA, ricordato anche nel colore una volta fritto. Checché se ne dica in tutta la parte della Sicilia o del mondo, ARANCINO, tuttalpiù, sarebbe riconducibile a un arancio bonsai. L’arancio è l’albero delle arance. Battute a parte, premesso questo … il fatto che tutto il modo chiami in maniera sbagliata un prodotto tipico di un luogo non significa che gli abitanti del luogo debbano rivedere la tradizione per uniformarsi.. se no a questo punto nelle case palermitane ci mettiamo a fare “il cazzuolo” (io la chiamo così, al maschile, perché non vorrei la scambiassero per la tipica paletta, strumento indispensabile del muratore, per mettere e schiacciare il cemento). Sulla variante della ricetta, ciò non cambierebbe nulla ne tanto meno il nome. Ognuno può proporre una variante. Certo sono liberissimo di fare la “cassoeula” con carne di Gnu e non col maiale come tradizione vuole. Saluti

    21. Ps: ARANCINA è italiano … non è che trovandoci a palermo o in sicilia, deve essere per forza tradotto in siciliano. Tu po manciari n’arancinu … me sempre ARANCINA PICCOLA rimane in italiano e quindi ARANCINA

    22. […] Maschile o femminile? Arancina o arancino?: “Nella Sicilia orientale, messinese e catanese soprattutto, si dice arancino” – continua Ruffino – , “ed ha la classica forma a pera. Si tratta però di una semplice scelta linguistica meno corretta. In questi territori c’è stata una variazione morfologica cui corrisponde una variazione anche nella forma dell’arancina. A Palermo l’arancina ha invece una forma rotonda simile ad una arancia di cui la Sicilia è ricca e dalla quale prende il nome per analogia. E’ questa la forma corretta perché arancina deriva da arancia ed è femminile. Mangiarle poi alla carne, al burro o con le verdure dipende dal gusto. Certamente questi condimenti sono recenti e si tratta in definitiva di sovrastrutture successive e di scarso pregio” […]

      Articolo scritto da Giovanni Ruffino, docente di Linguistica Italiana e Accademico
      corrispondente dell’Accademia della Crusca, su “Cronache di Gusto” il 13 Cicembre del 2014

    23. Marco (il primo almeno), a te, che ti rivolgi ai palermitani che (credi) vogliano insegnare ancora una volta (ti cito: Ancora con i palermitani che credono di dare lezioni è peggio ancora di governare il mondo con ignoranza e mediocrità, oltre l’oreto c’è tanto, superatelo ogni tanto) ti rispondo con un forte accento palermitano

      TALE’, VA SCANCIA VA.

      Non solo ti hanno insegnato (con voto al di sopra della media) un’importante lezione di ITALIANO e STORIA ma ti hanno pure invitato, con cortesia, a indossare la maschera della vergogna per la tua tronfia dichiarazione (spero non sia palermitano).

    24. Per favore, mettiamo ordine nelle cose. Intanto “ARANCINA” non è italiano perché nel dizionario della lingua italiana non esiste… Provate a cercarlo e non lo troverete nel dizionario! Mentre esiste “ARANCINO” per chiamare il nostro prodotto tipico. Allo stesso modo, nel dizionario siciliano esiste solo ARANCINU. Quindi, ripeto si dice ARANCINO in italiano ed ARANCINU siciliano. Non lo dico io, ma l’oggettività dei dizionari. “ARANCINA” non esiste in alcun dizionario, non è italiano né siciliano.
      In secondo luogo, etnografi, antropologi ed etnologi non hanno chiarito un bel niente: c’è solo un palermitano (Ruffino) che ha espresso un parere campanilistico, smentito dai dizionari. I dizionario gli danno tutti torto, perché includono solo la forma ARANCINO. Quanto alla provenienza palermitana, anche qui non c’è uno straccio di prova o di testimonianza scritta che attesti un’origine palermitana dell’arancino. Possiamo solo dire che in tutta Italia e nella maggior parte della Sicilia gli arancini si fanno secondo la ricetta messinese-catanese, che prevede il pezzo di formaggio al centro dell’arancino al ragù. Elemento essenziale dell’arancino che manca nella versione palermitana. Secondo alcuni, questa sarebbe la traccia che l’arancino è nato nella parte orientale della Sicilia. Io non mi pronuncio, dato che non ci sono prove oggettive. Ma, ripeto, si chiama ARANCINO e non vi è nessuna testimonianza che dica che è una specialità palermitana.

    25. Ragazzi… Tony Siino non è affatto uno stupido e sono certo che conosce le vostre giuste distinzioni. L'”ingenuità” di questo post è voluta e serve, come in tanti altri casi, ad “accendere il dibattito” e procurare accessi a Rosalio. Tutto qui.

    26. avi ragiuni @bulgakov. Quannu eru nicu un tiziu ca carrettella vinneva arancine e abbanniava: sucacarni arancinelleeeeeeeeeeeeeeee e chiddi cu ciccolattttttttttttttttttt l’abbagnava no zuccaro!!!!!!!!!!!!!!

    27. Tony Siino non sarà uno stupido, ma cosa c’è di difficile da capire nell’espressione “il dizionario italiano stabilisce che si dice ARANCINO e che arancina non esiste”? Finché qualcuno non esibisce un dizionario che chiama il nostro ammasso di riso al femminile, la sola forma oggettiva e corretta da usare sarà ARANCINO. Arancina è sbagliato e non è italiano né siciliano.

    28. Ascolta Mizzica, il fatto che tu non trovi la parola ARANCINA nel vocabolario va ricercato nel fatto che è un vezzeggiativo di piccola arancia. Il fatto che trovi invece ARANCINU è normale in quanto essere il nome in siciliano. Considerato che ARANCINO in italiano non vuol dire na mazza se non piccolo arancio (alberello di arance), la femminilità di tale cibaria è stato decretata dall’ ACCADEMIA DELLA CRUSCA (vedi articolo sopra, e se non sai chi è Ruffino informati). Sulla nascita di tale cibo è indubbia la provenienza palermitana. Chiamala come ti pare, ma qui, a Palermo, dove è nata, è e sarà sempre arancina, che ti piaccia o no.

    29. Cito da wikipedia “Nella parte occidentale dell’isola questa specialità è conosciuta come “arancina”, mentre nella parte orientale è chiamata “arancino”. Secondo lo scrittore Gaetano Basile la pietanza dovrebbe essere indicata al femminile, in quanto il nome deriverebbe dal frutto dell’arancio, l’arancia appunto, che in lingua italiana è al femminile[6]. Tuttavia in siciliano la declinazione al femminile dei frutti non è frequente quanto in italiano, e nel caso specifico l’arancia viene detta arànciu[7][8]. Pertanto in siciliano il nome di questa pietanza è originariamente al maschile (arancinu), come testimoniato dal Dizionario siciliano-italiano del palermitano Giuseppe Biundi, che nel 1857, al lemma arancinu, scrive: “[…] dicesi fra noi [in Sicilia] una vivanda dolce di riso fatta alla forma della melarancia”[3]. Il termine della lingua italiana arancino deriverebbe dal siciliano arancinu” Ti basta o vado avanti

    30. L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA NON HA DECRETATO UN BEL NIENTE: non imbrogliamo, per favore. Ha parlato Ruffino, che fa parte del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e della Crusca, il quale ha sposato però una tesi personale e campanilista, per di più rifiutata dal dizionario della Crusca: io a casa ho il vocabolario della Crusca, che riporta ARANCINO come tutti gli altri dizionari. Ruffino, prestigioso docente, ha quindi toppato.
      In secondo luogo, non diciamo amenità sui vezzeggiativi: arancina o arancino posso nascere come vezzeggiativi o diminutivi, ma nel momento in cui indicano un nome di una pietanza (e non la piccola arancia o aranciu), si trasformano in un sostantivo autonomo. Ed il dizionario ci dice che il sostantivo autonomo (nato come vezzeggiativo) è solo ARANCINO.
      Infine, quando si dice che una cosa è “indubbia” si deve citare la fonte. Chi parla di “indubbia provenienza palermitana” deve mostrare le prove oggettive, plateali ed inattaccabili che sia così. Prove che, purtroppo per il mio amico Homo panormitanus, non esistono. Un qualsiasi storico della gastronomia non potrà che dire che non vi è nessuna testimonianza che possa assegnare l’arancino a qualsiasi città siciliana. Vi sono solo indizi ma, si sa, le prove indiziarie valgono molto poco. Ed, in ogni caso, queste prove indiziarie propendono più per un’origine messinese che per un’origine palermitana. Non a caso, ripeto, l’elemento essenziale della ricetta, cioè il pezzo di formaggio al centro, è assente nella variante palermitana. Come potrebbe essere l’arancino tipico di un posto dove non osservano la ricetta seguita nel 90% della Sicilia. Se vai a Messina, poi, ti diranno che è indubbia la provenienza messinese dell’arancino, e siccome la ricetta più usata al mondo è quella di Messina e l’arancino è stato inventato a Messina, esso va chiamato come lo chiamano i messinesi. Ma io non entro in queste diatribe: mi limito solo a restare ai fatti oggettivi, cioè che i dizionari ci impongono di dire e scrivere ARANCINO e che l’origine della pietanza non è palermitana, né con certezza può attribursi ad altri luoghi. P.S.: ho insegnato a Palermo e, quando mi scrivevano “arancina”, in quanto termine non esistente nel dizionario, lo cerchiavo come errore; concordavano con me anche i colleghi palermitani, dato che sul dizionario esiste solo ARANCINO.

    31. @ Homo panormitanus

      Quanto al tuo secondo post, Homo panormitanus, non devi andare avanti, mi basta: hai citato un passaggio di Wikipedia che mi dà in pieno ragione, citando che in siciliano i frutti si declinano al maschile, che il palermitano BIundi ammette solo la forma “ARANCINU”; e da “ARANCINU” viene l’italiano “ARANCINO”, che, ripeto, è la sola forma ammessa dai dizionari. Si dice ARANCINO e basta, e non contano le opinioni del palermitano Basile (che non è una accademico), ma solo i duri, inattaccabili ed ineccepibile fatti: aprendo il dizionario si trova solo ARANCINO.

    32. Il fatto che sia al maschile indicato nei vocabolari è si un fatto oggettivo ma lo è ancora di più la motivazione, il perchè lo trovi al maschile. L’origine femminile del nome te lo spiega Basile indicandone la provenienza e ciò a cui si riferisce, il Biundi, tuttavia, sostiene la parola al maschile, ma ti dice a chiare lettere che proviene dal siciliano “Arancinu” (dal momento in cui non esiste declinazione al femminile per il siciliano) poi italianizzato con Arancino. Quindi di cosa stiamo parlando ancora se è spiegato ( e l’ho pure riportato) il motivo del nome al maschile nei vocabolari così come l’origine?

    33. Ma cosa vuol dire??? In italiano, originariamente non esistevano ne l’uno ne ‘altra allora. Una (Arancina) non esiste a priori (pur essendo palese l’origine) il secondo (Arancino) mutua dal siciliano Arancinu

    34. Mi sembra un dialogo strano… Quello che affermi continua a dare ragione appunto a quello che tutti sanno: tutti i dizionari dicono ARANCINO, nessuno dice “ARANCINA”, la motivazione per cui si chiama arancino è che viene da arancinu e l’arancia in siciliano è maschio. In più, aggiungo, arancino in italiano significa anche piccola arancia, come indicano molti dizionari. Più andiamo avanti, più si conferma che è corretto dire solo ARANCINA ed è sbagliato dire arancina.

    35. Scusate l’errore di battitura: Più andiamo avanti, più si conferma che è corretto dire solo ARANCINO ed è sbagliato dire arancina.

    36. “Il fatto che sia al maschile indicato nei vocabolari”… non è secondario: significa che si deve dire al maschile. ARANCINO e basta.

    37. le argomentazione dimostra in modo oggettivo ed inoppugnabile che il solo modo corretto di chiamarli è arancini, al maschile. Il resto è fuffa. Invito solo i palermitani a guardare oltre l’Oreto, rendendosi conto, a parte che della correttezza formale della parola arancini, che tutto il resto del mondo li chiama arancini. Ed anche il criterio numerico dovrebbe avere il suo peso, almeno per far capire a chi vive in quel che resta della Conca d’oro che non è il caso di imporre agli altri i propri personalissimi (e sbagliati) modi di dire.

    38. Allora diciamo che a distanza di secoli e le dovute spiegazioni è sbagliato dire ARANCINU in quanto parola mutuata dal siciliano ARANCINU. Quindi, non essendoci una parola italiana che indicasse tale pietanza si è pensato di prendere “in prestito” il termine siciliano(di per se già non italiano) e lo si è tradotto in italiano creando palesi conflitti tra l’origine e il nome reale. La parola corretta ed etimologicamente più vicina, considerandone l’origine (che tutti scartano a priori perchè comodo) e cioè quella di piccola arancia, è ARANCINA

    39. Inutile parlare di etimologie a vanvera: la parola “arancina” non è corretta perchè nel dizionario non esiste. Con lo stesso ragionamento, dovremmo di “petronciana” invece di melenzana. Tutti i dizionari, dico tutti, ci dicono senza ammettere eccezioni che è corretto dire solo ARANCINO per indicare la pietenza e che la stessa piccola arancia (il frutto) si può chiamare ARANCINO.

    40. infine, aggiungo, siamo così sicuri che si chiami arancino perché “piccola arancia”? e se fosse derivato dal colore arancione della panatura croccante? non lo sapremo mai. Sappiamo solo il dato oggettivo, che si dice ARANCINO e, come ha detto ducezione, così lo chiama il 90% del mondo.

    41. Dico, sei libero di pensarla come vuoi e chiamarla a modo tuo. Di certo non sarò uno di quelli che dirà Arancino perché è scritto nel vocabolario di italiano (al contrario di tutti coloro che sostengono e sosterranno in futuro il termine al maschile… “perchè dici arancino? perché è scritto nel vocabolario”). Se mai un giorno mi arrivassero a correggere avrò le mie spiegazioni in merito al mio dire o scrivere ARANCINA. Vedrai che il tempo mi darà ( ma anche a tutti coloro che mantengono la femminilità del termine) ragione, non sarebbe certo la prima volta che i vocabolari “correggono” parole già presenti. Sarà allora che spero continuerai a sostenere la parola al maschile … La parola al maschile è e sarà sempre presa in prestito dal siciliano quindi non ha nessuna origine italiana. Fa comodo pensarla così

    42. L’arancino, in quanto famosa pietanza tipica siciliana e non prettamente palermitana, e della quale è incerta la città nella quale è nata, viene chiamato a seconda del luogo al maschile o al femminile; in Italia e internazionalmente però è conosciuto al maschile in quanto almeno nel 80% dell’isola si chiama così. Non è così invece per pietanze nate sicuramente a Palermo, come le panelle, sulle quali indubbiamente non ci potranno essere diatribe linguistiche. Non capisco perché alcuni cercano di aggrapparsi ad accademie varie per dimostrare ciò che non si può dimostrare, per via dell’antica nascita dell’arancino e quindi per la mancanza di documenti certi. Una curiosità (per chi non conosce Palermo): anche gli autobus a Palermo sono femmine, e guai a chiamarli al maschile! La 101 è passata, la 234 è partita, la 107 è arrivata. Ma per caso i bus a Palermo hanno reggiseno e tacchi a spillo? Ah no, è un retaggio del femminile “corriera”, mezzo che è stato indubbiamente inventato a Palermo…

    43. A parte il pensiero contorto espresso alla fine, dubito molto che i dizionario italiani cambieranno una forma solo per fare un piacere ai palermitani, a fronte del 90% del mondo che dice ARANCINO. Se a te fa piacere pensare così, contento tu, contento tutti. Io mi attengo solo ai fatti ed il fatto è che la sola forma corretta è ad oggi ARANCINO.

    44. Concordo con Pablo

    45. Pablo, ti prego … capisco parlare dell’arancina/o ma il sillogismo con l’autobus, dai … risparmiacelo, manco nei peggiori cabaret ste battute … Mizzica, per me discorso chiuso, ognuno ha espresso il proprio giudizio, il mio sicuramente sovversivo a sto punto, visto che il vocabolario ha così decretato (quindi Pablo è naturale che tutto il mondo, o almeno l’ 80% di esso, dica arancino. Naturalmente ciò vale anche per l’estero). Io continuerò a indicarla al femminile. Ah, un’altra cosa, se lo faranno, coloro che scrivono i vocabolari dico, non lo faranno per fare un piacere ai palermitani ma per porre rimedio a un grossolano errore fatto nei secoli e che nessuno ha mai fatto notare.

    46. Homo panormitanus, tu puoi fare quello che credi. Il tuo è un giudizio soggettivo, io mi attengo ai fatti invece.: non affibbio i sostantivi a casaccio e quindi, correttamente e come quasi tutti in Sicilia ed oltre, dirò correttamente ARANCINO come mi dice il dizionario. Saluti.

    47. Perdonatemi … Pablo, dimenticavo .. mi piace il tuo sottolineare La 101, LA 102 … simpatica cosa. Non so se derivi da Corriera come dici tu, accennando un quasi sorriso, ma l’accezione al femminile potrebbe derivare anche dalla parola LINEA con cui in passato si usava indicare i Tram. La linea 101, LINEA 102

    48. nessun giudizio soggettivo … come il tuo, il mio è un giudizio oggettivo con cotanta spiegazione!!!

    49. Certo che se uno sostiene che il proprio giudizio è oggettivo, mentre quello che scrivono i dizionari è soggettivo, siamo proprio messi bene. Se non è oggettivo un dizionario, cosa lo è? ARANCINO forever!

    50. E dai Homo panormitanus, facciamoci due risate, è mezzanotte! Anche secondo me comunque chiamare gli autobus al femminile a Palermo deriva da “Linea”, è una cosa che mi sono sempre chiesto e che mi ha incuriosito. Come ad esempio mi incuriosisce l’espressione “M’Palieimmu”, per dire “a Palermo”; è un’espressione locale che mi piace molto e che non si usa forse in altre città importanti, neanche in Sicilia. Ma forse stiamo divagando troppo dal post, volevo solo sottolineare l’unicità e la bellezza di ogni dialetto siciliano, arancino/a compresi….

    51. Il frutto dell’arancio è femminile? Si. Si dice arancia? bene, dato oggettivo. In siciliano il termine al femminile esiste? no. Altro dato oggettivo. Esiste invece la parola al maschile? Si. E’ Aranciu? Si. Si dice anche ARANCINU? si. Altro dato oggettivo. Il termine in Italiano ARANCIO indica il frutto?no, l’albero. Bene. Il termine ARANCINO proviene quindi dal siciliano ARANCINU usato per indicare il piccolo frutto femminile ARANCIA. Si. Quindi, mi chiedo … perchè tradurre al maschile, italianizzando pa suvicchieria a sto punto, una parola la cui derivazione è comunque femminile?? E’ palese che c’è qualcosa che non va o la vedo solo io?? ARANCINU ESISTE SOLO IN SICILIANO, FICCATELO IN TESTA. E’ STATO TRADOTTO IN ITALIANO ILLO TEMPORE ED E’ RIMASTO TALE NEI SECOLI ANCHE NEI VOCABOLARI. MA SE INDICA LA PICCOLA ARANCIA E’ UNA CONTRADDIZIONE IN TERMINI!!!

    52. FICCATI IN TESTA CHE NON ABBIAMO NESSUNA CERTEZZA CHE ARANCINO VENGA DAL FRUTTO DELL’ARANCIA E NON INVECE DAL COLORE ARANCIONE O DA ALTRO. DEL RESTO, IN SICILIA ORIENTALE E NEL RESTO D’ITALIA GLI ARANCINI NON HANNO AFFATTO AL FORMA DELL’ARANCIA, MA SONO A PUNTA. FICCATI IN TESTA CHE SI E’ SEMPLICEMENTE ITALIANIZZATO IL TERMINE SICILIANO ARANCINU IN ARANCINO E CHE NON C’E’ RAGIONE DI FARE DIVERSAMENTE.
      FICCATI IN TESTA, INFINE, CHE SE UN DIZIONARIO STABILISCE CHE UN TERMINE SI CHIAMA IN UN MODO, QUELLA E’ LA LEGGE. FICCATI IN TESTA CHE LA SOLA FORMA CORRETTA E’ ARANCINO E QUESTO E’ OGGETTIV E SCRITTO SU TUTTI I DIZIONARI. POI, SE TU VUOI CHIAMARE LE COSE SECONDO LA TUA TESTA, INVECE CHE SECONDO IL DIZIONARIO O LA QUASI TOTALITA’ DELLE PERSONE, QUESTI SONO AFFARI TUOI.

    53. FICCATI IN TESTA CHE NON C’ERA E NON CI SAREBBE STATO ALCUN MOTIVO DI ITALIANIZZARE UNA PAROLA CHE, PER NASCITA, NON AVEVA UNA SUA COLLOCAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA. NON C’ERA. NON ESISTEVA. SE COME DICI TU LA PAROLA NON PROVENISSE DA ARANCIA VISTE LE POCHE CERTEZZE IN MERITO, NON ESISTEREBBE NEMMENO LA PAROLA ARANCINU, TERMINE SICILIANO DI GENERE MASCHILE CON CUI SI INDICA ARANCIA, TERMINE REALE ITALIANO GENERE FEMMINILE. SE POI QUESTO PROVIENE DA ARANCIONE O ALTRO, INDICANDONE IL COLORE DELLA PANATURA, SIMILE AL COLORE ARANCIO, NON C’E’ DATO SAPERLO MA QUELLO CHE SI SA CON ASSOLUTA CERTEZZA E CHE LA PAROLA STESSA ARANCINU INDICA IL FRUTTO E NON CI SONO CXXXI. IL VOCABOLARIO STESSO INDICA IL FRUTTO.

    54. QUINDI SI E’ ITALIANIZZATO ERRONEAMENTE SECOLI ADDIETRO UN TERMINE SICILIANO INDICANTE IL FRUTTO DELL’ARANCIA LA CUI TRADUZIONE REALE, SE ITALIANO CORRETTO VOGLIAMO PARLARE, E’ …. ARANCINAAAAAAAA

    55. Aranciuni (grossa arancia colore arancia matura,non verde) e’ il suo nome
      e arancinu e’ il suo profeta
      Ovvero arancinetta o arancinuzza
      nei vari formati mignon.
      Nella realtà troviamo formati
      Mignon
      Regular
      Magnum
      tonde o piramidali
      alla carne o al burro.
      Strano che non si siano affermati i formati
      Cilindrici
      Conici
      Ellittici
      Cuneiformi
      Emisferici
      ma nel tempo chissà !

    56. Ahahah, chissà cosa penseranno da Reggio Calabria in su leggendo che ci ammazziamo per un arancino!!

    57. Dunque, ricapitoliamo: il dizionario ci dice che in Italiano corretto si dice “ARANCINO”. La lingua italiana, quando ha assunto il termine dal siciliano “ARANCINU”, non si è attardata a domandarsi quale fosse l’origine (ipotetica) del nome, Ha preso atto che c’era un termine maschile della lingua siciliana e lo ha reso con un termine maschile della lingua italiana. QUINDI, CARO HOMO PANORMITANUS, DIRE CHE IL TERMINE CORRETTO E’ arancina, UN TERMINE CHE NON ESISTE NEL DIZIONARIO ED E’ QUINDI SBAGLIATO, RAPPRESENTA UNA GRAN CAZZATA. IL TERMINE CORRETTO E’ ARANCINO E BASTA, FICCATELO IN TESTA.

    58. effettivamente Homo panorminatus mi ricorda il Colonnello Buttiglione dei film degli anni Settanta, quello che non si arrendeva nemmeno davanti all’evidenza. In questo caso, il nostro amico palermitano non si arrende all’evidenza dei dizionari, in cui arancina non c’è. Pazienza! Intanto, anche i più duri di comprendonio capiranno che si deve dire solo arancino, al maschile.

    59. Urge un altro mio intervento illuminante.
      Arancio e l ‘albero della’agrume
      Il suo frutto e’ arancia
      Una arancia piccola e’ arancina,come la palla di riso a sua somiglianza.
      Arancino e’ semmai il piccolo albero dell’agrume,un alberello di arancio.

    60. Wiksica, ancora insistete! Il tuo ragionamento non è quello della lingua italiana e dei dizionari. Ai dizionari non interessa niente se ARANCINO viene da piccola arancia. Ti dicono solo che lo devi chiamare al maschile e basta. Apri il dizionario, WIksica e cerca “arancina”. Scoprirai che non c’è, che non è un termine italiano e quindi è scorretto, sbagliato, Scoprirai che il termine corretto è solo ARANCINO. Cosa c’è di difficile da capire in un dizionario?

    61. Tra parentesi, che arancino venga da piccola arancina è solo un’ipotesi, ed ai dizionari non interessano le ipotesi. Ai dizionari interessa solo il fatto oggettivo. Ed il fatto oggettivo è che si dice arancino e che il 90% della Sicilia e tutta l’Italia lo chiama ARANCINO. La forma al femminile è una stranezza ed un errore che esiste solo a Palermo. ARANCINO for ever!

    62. Palermitani, ma lo volete aprire il dizionario o il sesso dell’arancinO lo stabilite voi, di testa vostra? Ma a parte questo, vale anche il principio di maggioranza: tutto il mondo dice arancinO, tranne voi.

    63. Io da tempi immemorabili ricordo il termine arancina e,stranamente però
      al plurale,arancini.
      I fascisti l’arancini?
      Mi marciavi un’arancina.
      I Dizionari spesso vanno perfezionati.
      Per questo ho in mente Wikisica
      diminutivo di WikiSicania.

    64. Allora io domani mi alzo e dico che, siccome la cravatta è di origine croata, la dobbiamo chiamare correttamente crovatta… Ma per piacere!!! Qui non si parla di ricordi, si parla di linguisti e studiosi che hanno fatto dei dizionari, come Zingarelli, Devoto, Oli, ecc. che ti dicono che la sola forma corretta è ARANCINO.
      La pretesa di correggere i dizionari fa sbellicare dal ridere… Ma a Palermo che siete, una repubblica a parte? Accettate l’oggettività dei dizionari, che riportano solo ARANCINO e non siate ridicoli!

    65. Ebbene,
      ti annuncio che avanzerò proposta di rettifica della voce arancino
      ai dizionari da te citati.

    66. Bene, accussì facemu ridiri i siddiati! Ahahahahah!

    67. Non serve alcuna rettifica.
      Leggi bene tutto
      http://it.m.wikipedia.org/wiki/Arancino

    68. Allora non capisci bene l’italiano, dato che leggendo bene quella pagine emerge appunto che si deve dire ARANCINO.

    69. miii, questa del palermitano che vuole scrivere agli autori dei dizionari per cambiare il termine corretto arancinO con quello sbagliato, è troppo forte!!! E’ di una comicità (involontaria) impressionante!

    70. Arancino in Sicilia orientale
      A Palemmu ARANCINA
      Questo dice Wikipedia

    71. wikisica finalmente uno/a che la pensa come me. Da sempre mio caro insegnante Mizzica (mi pare abbia affermato che hai insegnato a Palermo) i vocabolari di lingua italiana, così come le enciclopedie (treccani su tutte) rettificano o inseriscono nuovi vocaboli. Anche la citata ACCADEMIA DELLA CRUSCA (se entri nel sito c’è la voce “segnala nuovo vocabolo”) Ora, il fatto che sui dizionari spunti la parola al maschile è un dato di fatto e tu, in qualità appunto di insegnante, sottolinei l’errore commesso “dai Palermitani” o dai tuoi studenti. Come ti ho ampiamente spiegato, argomentandone i motivi (cosa che tu non sei in grado di fare in quanto prendi per dato oggettivo e immutabile la parola come indicata dal vocabolario, non guardando quindi al di là del tuo naso) il vocabolario riporta una traduzione errata, mutuata dal siciliano. Ma puntualmente per farti ragione, e permettimi, con una punta di arroganza, continui a difendere il vocabolario, non ammettendo, anche in minima parte, un eventuale errore dello stesso (non ammettendo neanche che i vocabolari vengono aggiornati. Se non è presunzione questa) Mi pare non abbia argomenti per avvalorare la tua tesi se non quella di scrivere ARANCINO FOREVER citando l’ormai onnipresente vocabolario. Non siamo stupidi. Anche noi lo leggiamo e, in quanto individui con un grado di istruzione (che ti credi), confermiamo la presenza al maschile. Ma continuerò a dire che questa è una parola ERRATA. Poi,nel caso vorrai dedicarti un minimo alla lettura dei post precedenti, ti accorgerai che non ti ho mai dato torto ma che do torto al vocabolario. Converrai pure tu che chiamare il frutto arancia con un vezzeggiativo al maschile fa ridere i polli e non e che debba essere giusto perchè è scritto nel vocabolario.

    72. Vi pissuaristivu ?

    73. Ma poi, cristo santo, continui a dire che wikipedia riporta il nome arancino e che sbagliamo a postarlo (wikisca, ieri l’ho postato pure io) avvalorandone il nome al maschile, quando è scritto nero su bianco ” Il termine della lingua italiana arancino deriverebbe dal siciliano arancinu”. Dico, non ci vuole una laurea in Linguistica per capire che già di per se la parola italiana è sbagliata e che ne esisteva solo una traduzione in siciliano. Di quale parola poi … sei come i muli (senza offesa, sono animali che vanno dritti per la loro strada, la più semplice non ammettendo la presenza di altre)

    74. Purtroppo sei tu, Homo panormitanus, che non capisci la mia argomentazione. Io sono un insegnate e pertanto ti spiego che quando un vocabolo passa da una lingua all’altra non si sta a guardare quale sia l’etimologia (e non possiamo essere così sicuri che arancino, peraltro derivi da arancia). Pertanto se un termine nasce in siciliano e passa in italiano, la U diventa O e la A rimane A. Vale lo stesso per i termini che l’italiano prende dalla lingua francese o dalla lingua spagnola. Quindi, da docente, ti dico che il vocabolario non riporta alcuna traduzione errata, ma applica semplicemente le regole che valgono quando un termina passa da una lingua all’altra.
      E, in ogni caso, anche ammettendo che arancino venga indubitabilmente da piccola arancia, il dizionario italiano continua a darti torto: cercando ARANCINO, il secondo significato è spesso quello relativo alla nostra vivanda, ma il primo è quello di “arancino” = piccola arancia. Quindi i linguisti ti dicono che una piccola arancia, un piccolo frutto, in italiano si può chiamare arancino.
      Chiarito questo, la stessa Wikipedia sceglie di utilizzare in italiano il solo termine ARANCINO e nelle note riporta “Nessun dizionario italiano riporta la versione al femminile: cfr., tra i tanti, il Sabatini-Coletti e il Gabrielli”.
      Comunque, ripeto, la pretesa di correggere i vocabolari non mi sembra diversa da quella di un mio alunno somaro che pretendeva ti trovare sul dizionario italiano “ACCIA” al posto di “SEDANO”…
      Quanto a te a wiksica, non c’è niente di cui persuadere: siete voi che sostenete una tesi contraria all’oggettività, che non accettate o non capite le argomentazione e che tirate fuori storie (come la correzione del dizionario) che rasentano la stupidità.

    75. Ma scusate, ma l’italiano lo sapete leggere? vi si dice che, quando un termine siciliano, sardo o di altra lingua neolatina finisce U e passa in altra lingua, la U diventa O, a prescidente da ogni etimologia; vi si dice che in italiano arancinO significa anche piccola arancia; vi si dice che i dizionari e l’Italia intera dicono arancinO; ed ancora non vi arrendete all’evidenza?
      Io la metto sul piano numerico: perché se la quasi totalità del mondo usa una forma che è corretta e che il dizionario conferma, bisognerebbe cambiarla per adeguarsi ad una minoranza?
      Cosa c’è di poco chiaro in questa argomentazione? Cosa vi sfugge o non capite? A Palermo la percentuale di ottusi è così alta?

    76. ah, dimenticavo, palermitani: scrivete pure a Sabatini, a De Mauro o a chi vi pare: vi risponderanno con un sonoro PIRITU, a voi e all’arancino femmina!

    77. Ducezio, perdonami, ma mi è sfuggito il passo in cui è lecito scontrarsi con post stupidi. Se vuoi scrivi cagate, ma cerca di mantenere la discussione su un piano prettamente legato alla parola e non divagare. Non so come siete abituati a Noto, qui si discute apertamente senza offendere nessuno. Pertanto, se hai qualcosa da aggiungere all’ormai trito argomento accomodati pure, ma se devi snocciolare cazzate sull’individuo palermitano evita.
      Fatta questa doverosa premessa, mi ritiro dalla discussione che mi ha, come penso allo stesso Mizzica (spero per lui non usi Ducezio per scrivere cavolate) stancato. Aspetterò con ansia il giorno in cui i vocabolari, forse insieme a ARANCINO, segnaleranno la paola ARANCINA per le ovvie origini. Saluti e buona domenica

    78. Ancora un’occasione perduta per dimostrare di essere capaci di partecipare ad una discussione ,pur nei limiti della banalità dell’argomento,senza trascendere nei confronti degli interlocutori che espongono idee che non si condividono.Vado a curare il mio giardinetto di aranci,speranzoso di potere raccogliere se non proprio una bella arancia,almeno un’arancina.

    79. diventa difficile fare un dialogo con chi non si arrende all’evidenza e vuole importi un termine scorretto (arancina). Vado a mangiarmi un arancinO e vi saluto.

    80. ok … mi raccomando …portati na malox

    81. C’e una notazione sorprendente , meritevole di essere sottolineata,
      la emersione di uno status di appartenenza ,
      la fierezza di far parte del corpo docenti.
      Non prosopopea,ma consapevolezza del ruolo.
      Identificare i somari,gli stupidi,ed additarli al pubblico dileggio.
      Complimenti maestro,anzi professore !

    82. Lo vedete che siete fissati col femminile a Palermo? Si dice UN MAALOX, come si dice UN ARANCINO.

    83. no, con una maalox si indica la compressa, pillola … te lo scrivo per intero, così magari impari qualcosa … Prenditi una (PILLOLA o compressa) Maalox. niè fai acqua da tutte le parti. Critica qualcos’altro, evita

    84. a meno che non voglia indicare l’intero PACCHETTO, o lo SCIROPPO Maalox. Ma mi spiace per te esistono anche le compresse e sono femminucce … o vuoi dire qualcosa in merito anche a questo?

    85. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti, a utilizzare un linguaggio consono e a non abusare del maiuscolo (equivale a urlare). Vi invito inoltre a rimanere in tema e vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.

    86. Se ho ben capito allora, riassumendo, devo dire arancina. 😀 (scherzo, pietà)
      Vi siete scannati sulla o/a ma non sul vero punto del post: l’uova soda! 😛
      Bulgakov perché si chiama “Sentenza di Cassazione”.

    87. Homo panormitanus, fai tu acqua da tutte le parti… Eccoti i risultati della ricerca su Google:

      “Prendere / prendo un Maalox”: 10.900 risultati

      “Prendere / prendo una Maalox”: 1.020 risultati

      Insomma, proporzione di 1 a 10. Se il nome del farmaco è al maschile, anche se prendi una pillola o compressa, devi usare il maschile.

      Quindi, ripeto, “un maalox” ed un “arancino”.

    88. dimenticavo: sempre dalla ricerca Google

      “un arancino”: 19.600 risultati
      “un’arancina”: 4.980 risultati

      Finitila picchì a state puttannu a mala cumparsa, per voi.

    89. cioè fammi capire … hai cercato su google??? Ma cosa, “Un Maalox” o “una Maalox”…. e mi riporti i risultati pure? risponderti è come sparare sulla croce rossa …

    90. Rispondere a te è come sparare sulla Croce rossa: poco sopra tiravi fuori citazioni che forse non capivi, dato che finivano per dare reagione a me.

    91. Direi che se uno si concentra bene si rende conto facilmente che non esiste nessuna ricetta originale, ma che sono tutte idee successive che portano all’omologazione del modo di fare un piatto.
      E a me l’omologazione non piace. Ogni piatto ha infinite varianti e non mi sembra scandaloso rendersene conto

    92. Scusate ma è doveroso un appunto: Ducezio, tu hai affermato con assoluta certezza che Maalox sia maschile perchè i dati della tua ricerca riportano risultati di maggioranza del modo di dire “Prendere UN Maalox”. Perdonami ma, entrando in argomento, non trovo da nessuna parte che Maalox sia nome di genere maschile!!! Ma che ricerche fai? Ok per l’Arancino/Arancina su cui si è speso del tempo per chiarire le proprie opinioni in merito, al di là della provenienza e posizione geografica di ognuno, ma da qua a confermare cose perchè su google trovi maggiori risultati su un “modo di dire” piuttosto che sull’altro fa ridere. Quindi ripeto “prendo una Maalox” equivale a “Prendo una compressa/pillola di Maalox”, ma anche “la medicina” Maalox. Di conseguenza “Prendo il (un) Maalox equivale a “prendo lo sciroppo Maalox” o, cmq il medicinale Maalox. E’ un nome unisex 🙂

    93. Original capisco appieno cosa voglia dire ma le ricette tradizionali, come “da manuale” , esistono. La variante fa si che quella ricetta, ormai non conforme all’originale, diventi poi tipica del luogo. Esempio è il Cuscus. La ricetta originale, oltre alla semola cotta alla stessa maniera come tradizione, e cioè al vapore, prevede carne o comunque verdure ed è il piatto nazionale del Nord Africa (Marocco, Libia, Tunisia). A trapani (e poi i tutta Sicilia) ha avuto origine quello di pesce in umido, grazie anche ai continui scambi che vi furono tra la città siciliane e quelle africane. E se dici cuscus di pesce parli di Trapani e provincia. Stessa cosa dicasi della ricetta di arancina/o. Il piatto è arabo originariamente (almeno si pensa sia così per via della presenza dello zafferano) e prevedeva solo quello con carne. In ogni luogo della Sicilia è presente poi in svariati modi e forme. Sempre di riso condito si tratta e in quanto a condimento potresti inventarne pure uno tu.

    94. Ormai vengono in Sicilia, solo per rompere le nostre grandi tradizioni, che vengono da anni di civiltà, essendo la Sicilia il più grande contenitore di tutte le invasioni che ci sono state nei secoli, perciò anche in campo gastronomico ci sono state delle bellissime cose che ci hanno lasciato e che noi abbiamo anche rivisitato, ma non come quello che si vede in queste foto, le nostre ARANCINE con le uova sode, mah…. perché non si rivisitano i loro piatti tradizionali e lasciano quelli della nostra Sicilia in santa pace?….. avete capito? oppure no?……

    95. All’IKEA di Catania hanno le ArancinE alla Norma! Ho la prova fotografica!

    96. Ma se è un fatto oggettivo che si chiamano arancinI, suffragato da tutti dico tutti i dizionari e dal 90% delle persone che li chiamano così, perchè continuate a dire il termine sbagliato? ArancinO e basta!

    97. […] poi non dimenticate il biglietto da visita: tutto #verybello! *QUI il pezzo degli amici di Rosalio (from Palermo of […]

    98. non ho avuto il tempo di leggere tutti i commenti e non so se è stato detto, e quindi mi permetto di far notare che forse non tutti sappiamo – noi palermitani – che a Palermo, ovvero nel gergo palermitano talvolta “esportato”, molti vocaboli che in italiano sono al maschile o si riferiscono a “cose” maschili si esprimono al femminile; e viceversa!
      Faccio solo qualche esempio che mi viene in mente e che mi fece notare un “catanese” : la fagiolina, in vero altrove si chiama “i fagiliolini” ; la minc… (che esprime una parte del corpo solo maschile) è al femminile; lo sticc…. (che esprime una parte del corpo esclusivamente femminile) è al maschile…..!
      Ora vivo a MIlano da molto tempo, e mi avvilisco a ripetere che non si chiamano “arancini” ma “arancine”; almeno a Palermo, che delle arancinE è la patria!!
      credetemi; non c’è verso! e neanche l”Expo che dovrebbe avere fonti accreditate per dare informazione, è riuscito a dare una definizione autentica! rassegniamoci , per il mondo intero, escluso Palermo e dintorni, sono “gli arancini” !!!! facciamocene una ragione !

    99. Un dubbio atroce mi assale… 8)

      Fussi ca fussi che gli arancin…qualcosa fossero transgender 😛

    100. @ cb

      Il vostro errore è appunto che credete che Palermo sia la patria degli arancini, cosa che non è affatto vera. Messina è molto più patria degli arancini e, detto anche da miei amici “continentali”, l’arancino messinese è molto più croccante e buono. In ogni caso, il dizionario siciliano e quello italiano stabiliscono, lo ripeto ancora una volta, che si chiamano arancinI.

    101. Si vede che quei dizionari hanno dato spazio a incompetenti e disinformati.

    102. Vorrei dire al signor Mizzica (al quale ho risposto in un altro forum) che la sua qualifica da insegnante la ritengo nulla perché qui si parla di origine e non di etimologia , materia alla quale peraltro le hanno già risposto correttamente alcuni in questo forum.
      Se lei è un insegnante dovrebbe vergognarsi di se stesso.
      La ragione è semplice : lei in un altro forum di discussione ha dichiarato che Palermo si vanta di aver come porto una caletta.
      Ora: ma lei si rende conto che il porto di Palermo è esattamente 1 Km più avanti rispetto alla cala e che è uno dei maggiori porti crocieristici del Mediterraneo?
      Inoltre la cala è il più antico porto del mondo conosciuto ma lei che è un insegnante queste cose non le sa . Ha insegnato a Palermo dice ? bene vorrei davvero comprendere quali sono le ragioni che la portano a non avere il minimo rispetto per una delle città più importanti al mondo per arte e architettura. Si vergogni .
      In ogni caso per sgomberare il campo da ogni equivoco è certo che l’origine dell’arancina (le spiace? noi ci possiamo permettere di chiamarla come vogliamo) sia palermitana e il suo nome deriva da arancia frutto non dall’albero va bene?
      Il colore, la forma è inequivocabile.
      L’abbiamo resa celebre noi e siamo stati insigniti dal titolo di Capitale dello street food Europeo , quinti al mondo.
      Tra le pietanze che hanno determinato questo alloro ci sono nell’ordine:
      L’arancina (capisce perché possiamo permetterci di chiamarla così ?)
      U sfinciuni.
      Pane con maeusa.
      Pane con panelle.
      Quarume.
      Stigghioli.
      Cannoli (pure questi pensi)
      Eviti di chiacchierare dimostrando solo acredine e faccia un bell’inchino ad una città che da sempre merita di essere ciò che è.
      Lasci perdere Mizzica, perché lei non è credibile, e sfido chiunque andando a leggere tutte le assurdità da lei esternate in una discussione chiamata
      ” Amici catanesi chiamatela arancina. basta digitarla e vi appariranno le gesta di mizzica , insegnante intollerante e modesto.
      Abbia più rispetto per la Capitale del fu : Regno di Sicilia del quale lei con la sua splendida citta che è Messina ha fatto parte anche con piccoli periodi di Capitale insieme a Napoli ma sempre con Palermo, si ricordi , Palermo c’è sempre stata.
      Palermo ha sempre determinato la storia più fulgida e importante della Sicilia e dell’europa intera con Federico 2.
      Per questa ragione prima con gli arabi e poi con i normanni tutto o quasi nasce a Palermo compresa la letteratura Italiana alla corte di Federico 2.
      Chiudo esternando solo amarezza per l’odio che palesemente riscontro nei confronti di Palermo.
      Saluti.

    103. P.S.: aggiungo solo che non solo il dizionario del Biundi, che era palermitano, stabilisce la forma maschile, ma tutti i dizionari siciliani, insieme a tutti i dizionari italiani.

    104. Non so perché, ma non risco a pubblicare la mia risposta al signor Fabrizio, che ho pubblicato comunque nell’altro forum. Dove dimostro, dati alla mano, che l’arancino non è nato a Palermo, che è corretto dire ARANCINO, che il cannolo non è palermitano, che la Scuola poetica siciliana era formata in gran parte da messinesi, che Federico II era mezzo normanno e mezzo tedesco ed è vissuto in Puglia e che, in sintesi, il Padre Eterno non è palermitano, come pensano alcuni.

    105. Provo a pubblicare la mia riflessione a rate. Caro Fabrizio,Mi dispiace, ma come molti palermitani sei accecato dal provincialismo e dal campanalismo. E, di conseguenza, scrivi min..iate.

    106. @ Fabrizio

      Mi dispiace, ma come molti palermitani sei accecato dal provincialismo e dal campanalismo. E, di conseguenza, scrivi amenità (visto che forse la moderazione mi censura ciò che sicilianamente rende meglio l’idea). In primis, dici che l’arancino è stato inventato a Palermo… FALSO FALSO FALSO, cento volte FALSO. Non è scritto in nessun libro, trattato o studio. Da dove derivi la certezza? Da una convinzione personale del cavolo? Forse per te pure Dio è palermitano?
      Smontiamo quindi la prima delle amenità. Diciamo subito non vi è nessuna fonte o documento che colleghi l’arancino a Palermo. Le poche fonti che esistono propendono semmai (ma sempre nel dubbio) per un’origine messinese.
      Smontiamo la seconda amenità: “l’arancino l’avrebbero reso celebre nel mondo i palermitani”. Eppure l’arancino a Palermo è una croccetta molliccia di forma tonda, ripiena di un tritato strettissimo di carne (nella versione classica), senza il caratteristico cubo di formaggio al cnetro. Invece, guarda un po’, nella maggior parte del mondo l’arancino si fa di forma conica (come a Messina e Catania) ed è fatto con un ragù di carne ben liquido, con al centro l’immancabile pezzo di formaggio canestrato, ed un esterno croccantissimo e dorato. La ricetta qui elencata è quella tipica messinese ed grazie a Messina ed ai suo “ferribotti” se l’arancino è diventato un must in Italia.
      Terza amenità: il sesso dell’arancino. Il dizionario della lingua siciliana del Biundi lo chiama “arancinu”. Allo stesso modo fanno i dizionari della lingua italiana, che ammettono solo “arancino”. Solo a Palermo lo chiamano al femminile, il resto del mondo dice ARANCINO. Eppure i palermitani vorrebbero imporre agli altri, con il solito stile mafioseggiante, di chiamare l’arancino nel modo strano in cui lo chiamano loro. Tra un po’ vorranno imporre al resto del mondo di chiamare la macelleria con quel cacofonico “carnezzeria” o di chiamare la mozzarella in carrozza “crostino”. Ripeto il concetto, ma a Palermo avete per caso una repubblica a parte, dove non vale il dizionario della lingua italiana?
      Per inciso, in siciliano tanto l’arancia quanto il colore arancione si chiamano “aranciu”. Da “aranciu” deriva arancino.
      Quarta amenità: “il cannolo di ricotta sarebbe palermitano”. Anche qui, non esiste nessuna fonte o prova che lo sia. I testi scritti indicano che probabilmente il cannolo nacque nel periodo arabo nella Sicilia centrale, tra Enna e Caltanissetta. Dalla Sicilia centrale si diffuse poi nel resto dell’isola ed ogni città adotto la sua ricetta. A Messina si fa mischiando ricotta di capra e vaccina e guarnendolo con granella di mandorle: in questa versione, lo chiamiamo CANNOLO MESSINESE. A Catania, invece, si usa la granella di pistacchio. La variante al cioccolato del cannolo, diffusasi poi in tutta Italia insieme a quella alla ricotta, si deve invece ai pasticceri messinesi.
      Quanto al cibo di strada, invito gli amici palermocentrici a fare un salto anche a Messina, per assaggiare la tradizionale focaccia messinese, u tajuni, a virina e, naturalmente, gli ARANCINI messinesi.
      In conclusione, invito il signor Fabrizio a farsi un giro per il porto di Messina, e provare così a contare quante volte è più grande sia della Cala, sia del porto attuale di Palermo. Capisco che qualcuno a Palermo voglia negare anche l’evidenza, ma grazie a Dio che Messina sia da sempre il porto più importante e più trafficato d’Italia è un dato oggettivo ed incontrovertibile.
      Suggerisco anche un ripasso della storia: scoprirà che Messina non è stata capitale della Sicilia per brevi periodi, ma lo è stato dal tempo della Contea di Sicilia di Ruggero (quindi prima di Palermo) e fino al 1678. In pratica, quando nel 1130 anche Palermo divenne capitale dopo Messina, il Regno ha avuto sempre due capitali. Con la differenza che Messina è stata sempre capitale per cinque secoli, mentre in questo stesso periodo, per oltre un secolo e mezzo l’altra capitale è stata Catania (nel periodo dopo il Vespro).
      Naturalmente, solo chi pensa che anche il Padre Eterno sia palermitano, può arrivare a dire, in modo delirante, che tutto è nato a Palermo. Tralascerò il fatto che Federico II sia nato a Jesi, nelle Marche, da madre normanna (Costance de Hauteville) e da padre tedesco e che abbia vissuto la maggior parte della sua vita in Puglia, nel suo castello vicino ad Andria (lo chiamavano “Puer Apuliae”). Non era quindi esattamente un palermitano doc e nemmeno siciliano doc, ma non è questo il punto. Se però il buon Fabrizio userà la cortesia di aprire un libro, scoprirà che, nella Scuola poetica siciliana, i grandi Stefano Protonotaro, Filippo da Messina, Ruggiero d’Amici, Guido delle Colonne ed Odo delle Colonne erano messinesi, Giacomo o Jacopo da Lentini era appunto di Lentini, Pier delle Vigne era di Capua (campano quindi) e Cielo d’Alcamo era ovviamente alcamese. Quindi, come vede, la maggior parte della Scuola poetica siciliana viene da Messina.
      Uscendo dalla poesia, potrei ricordare che uno dei più grandi pittori del mondo e certamente il più grande della storia della Sicilia è stato l’immenso Antonello da Messina. Potrei ricordare, dall’età greca, i filosofi Dicearco ed Evemero da Messina, che discettavano di filosofia e scienza quando Messina era una delle capitali del Mediterraneo e Palermo un paesetto punico-cartaginese… Potrei citare il grande umanista Maurolico (nello stesso periodo, non pervenuta Palermo) o, ai giorni nostri, Pugliatti, Quasimodo, La Pira, Falzea… Tutti intellettuali di livello europeo o mondiale, tutti legati alla città di Messina.
      Io non odio Palermo, signor Fabrizio. Vorrei solo che i palermitani si educassero a capire che la nostra isola ha avuto tre città importanti (Palermo, Messina e Catania), che sono a pari titolo e merito rappresentative dei diversi modi di essere della Sicilia. Palermo rappresenta solo una parte del pianeta Sicilia. Per il resto, cari saluti da Messina, città dell’ARANCINO.

    107. Ah, per la cronaca, la Cala non è il più antico porto del mondo conosciuto, per il semplice fatto che Messina, così come tante altre città del Mediterraneo, sono state fondate prima di Palermo. Questo vi dà l’idea della credibilità del sig. Fabrizio, anche sul resto.

    108. Mizzica o lei è uno stolto , è in questo caso non mi sorprenderei, oppure le hanno regalato un bastone da piccolo e lo ha scambiato per uno scettro , per non parlare della sua inqualificabile maleducazione.
      In ogni caso nell’uno o nella’altro caso non merita la qualifica di insegnante che rivendica.
      Dove ha visto scritto che il cannolo nasce a Palermo?
      Io ho solo scritto che l’abbiamo reso celebre noi , l’arancina non nasce a Palermo ? può darsi , ma certamente non è accertato che nasca a Messina dove peraltro la fanno veramente buona come peraltro fanno un ottimo cannolo.
      Lei è solo un pericoloso millantatore come tanti in Sicilia contro Palermo.
      La cala di Palermo è certamente il più antico fiordo naturale, ben più grande di quanto appaia ora alle sue origini . Cosa c’entra il fatto che Messina nasca come città prima di Palermo? qui si di madre natura che era ben presente prima di qualunque avamposto umano. Palermo ha le più singolari testimonianze rupestri al mondo nelle grotte di Montepellegrino . Lo capisce che le sue stupidaggini lasciano il tempo che trovano?
      Lei millanta leggende da due soldi che non sono dimostrabili (arancina in primis) io posso dimostrare tutto quello che dico.
      Dove ha visto scritto che Palermo ha il porto più grande di Messina, io non l’ho scritto lo sostiene solo lei con le sue allucinazioni.
      Messina ha il porto più grande e trafficato d’Italia non si discute.
      Fedrico 2 di Hoheustaufen naque a Jesi perchè Costanza di Altavilla (Palermitana) ebbe le doglie e fu costretta a partorire in piazza per dimostrare che fosse davvero incinta dell’imperatore Federico , e allora? che c’entra , quindi seguendo il suo perverso pensiero se un donna palermitana che sta tornando a casa ha le doglie allaeroporto di Milano e partorisce li in automatico diventa Milanese? ma lei si è bevuto il cervello o cosa. Federico 2 era palermitano di usi e costumi perchè a Palermo visse da piccolo in mezzo al popolo e scelse Palermo come Corte internazionale , la scelse anche a discapito del Sacro Romano impero che non preferì mai alRegno di Sicilia , al contraio mantenne le due Corone promettendo di tenerle separate.
      Risiedeva al Palazzo Reale di Palermo dove comandava , troneggiava L’europa intera e a Palermo nacque la letteratura Italiana e chiaro?
      Messina cosa ?
      Messina fu Capitale del Regno di Sicilia certo dal 1130 al 1678.
      Palermo dal 1130 al 1266 e dal 1401 al 1816 quindi se mette il suo inteletto dentro le date scoprirà che Messina da sola dal 1266 al al1401 ma Palermo come le ho scritto precedentemente c’è sempre stata.
      Le rammento che Palermo è stata la Capitale dell’emirato Arabo Musulmano prima ancora del Regno di Sicilia e fu proprio in quell’epoca strabiliante che nella sua Capitale Palermo nasce tutto ma proprio tutto arancina in primis (le risparmio il resto altrimenti facciamo notte. Si rilassi , si riposi si capisce da come scrive che è stanco oppure insista.
      Le ricordo ancora una volta che Palermo è riconosciuta Capitale Europea del cibo da strada , la sua Messina invece si è persa per strada.
      Riconosca la grandezza di Palermo e vedrà che vivrà meglio.
      Saluti.

    109. A proposito Mizzica quando vuole vedere la tomba dello stupor Mundi Federico 2 si faccia un giro serio nella sua Capitale Palermo , lo troverà sepolto nella Cattedrale più straordinaria ( esternamente )dell’intero pianeta, per inciso quella che lei ha definito una sagrestia.
      Pensi che volle essere seppellito da noi non da lei a Messina.
      Poi vada a Palazzo Reale , la più antica reggia D’europa e visiti il parlamento più antico al mondo , a che c’è vada alla cappella Palatina , la più bella chiesa del mondo , e magari faccia un salto alla chiesa della Martorana , tra le più straordinarie testimonianze Bizantine del globo.
      Poi si doti di respiratore e passi da casa professa la più incredibile Chiesa Barocca che la mente umana abbia mai potuto pensare di erigere e provi a respirare senza.
      Già che c’è passi anche da Montepellegrino (il più bel promontorio del Mondo , detto da Goethe mica da me ) e si tuffi nei tropici di Mondello la spiaggia e il mare che più mare non si può, ha non dimentico certo che Mondello non è solo Mare , ma essa è riconosciuta come la più alta espressione di art noveu d’Italia grazie ad Ernesto Basile il più grande Genio Liberty al Mondo , pensi che l’aula posteriore di Montecitorio e l’aula del parlamento li ha edificati proprio lui.
      Poi si faccia una scampagnata nel più grande parco urbano d’italia, 4.000 ettari (il parco della favorita) e visiti la Palazzina cinese (unica in Italia.
      Potrebbe ancheedere il più grande Albero Tropicale d’Italia a Piazza Marina (Ficus michrophillas ) e visitare il museo archeologico regionale Salinas dove troverà tanta di quella storia da far schiattare il più scettico degli scettici.
      Si faccia anche un giro al Museo Salinas e (sempre munito di respiratore) guardi il trionfo della Morte , il più grande e rivoluzionario affresco gotico d’Italia e forse D’Europa dico forse , ma son certo che invece il testo bilingue cartaceo più antico d’Europa si trova a Palazzo alliata , Adelasia degli Alaremici l’artefice.
      Aspetti non ho finito a pochi metri non vorrà perdersi l’Orto Botanico più completo d’europa? 12.000 specie di piante , ben superiore a qualunque orto botanico del vecchio continente . Passi anche da porta Nuova una delle più grandi porte Urbane d’Europa e prosegua verso il più singolare cimitero al mondo , quello dei Cappuccini dove peraltro riposa la dolcissima Rosalia , la nostra Rosalia (eppure è nata a Messina e suo Padre era Messinese e il dottore che l’ha mantenuta eterna era Messinese, eppure suo padre ad un certo punto non venne più a trovarla, e la custodiamo noi con cura da un secolo.
      Li vicino c’è il Castello della Zisa che insieme al Castello della Cuba e la torricella della Cubula compongono la più alta vetta di Arte Fatimita dell’intero pianeta.
      Infine, ma solo perché non vorrei che soggiornasse troppo da noi vada ad ammirare il più grande Teatro Lirico d’Italia . Il teatro Massimo , secondo solo all’operà de Paris come palcoscenico e terzo D’Europa , pensi che prima della sua costruzione ne facemmom un’altro che si chiama Politeama distante solo 500 metri e anche il Politeama è tra i più grandi d’Italia. All’epoca Palermo era l’unica città d’Europa a dotarsi di due simili mastodontici templi della lirica.
      Si faccia una bella vacanza a Palermo Signor Mizzica, e allora faccia richiesta di soggiorno al Grad Hotel Villa Igiea uno dei più straordinari del Mondo.
      Non tema di spendere molto , da noi il cibo da strada costa poco .
      Inizi con una bella Arancina.
      Chiedo scusa a tutti per l’invadenza e sopratutto per gli innumerevoli errori grammaticali , ma non li correggo va bene così.
      Saluti a tutti i miei corregionali che non vivono l’invidia e l’ignoranza.

    110. Fabrizio, lei purtroppo è un caso umano pietoso, o forse è duro di comprendonio. Più parla, più si dà la zappa sui piedi. Dicendo stupidaggini monumentali.
      Palermo il “fiordo” (ah ah ah ah, beata ignoranza!)-porto naturale più antico del mondo? Lei lo sa che Messina fu fondata prima di Palermo e fu chiamata Zancle (che in siculo vuol dire “falce”) perché ha proprio un’enorme porto naturale a forma di falce, che fu utilizzato da prima che Palermo nascesse? Come vede, anche a Messina madre natura ha operato prima di ogni avamposto umano, facendo un porto naturale enorme. Ma lei ci è o ci fa?
      Fabrizio, lei purtroppo è un caso umano pietoso, o forse è duro di comprendonio. Più parla, più si dà la zappa sui piedi. Dicendo stupidaggini monumentali.
      Palermo il “fiordo” (ah ah ah ah, beata ignoranza!)-porto naturale più antico del mondo? Lei lo sa che Messina fu fondata prima di Palermo e fu chiamata Zancle (che in siculo vuol dire “falce”) perché ha proprio un’enorme porto naturale a forma di falce, che fu utilizzato da prima che Palermo nascesse? Come vede, anche a Messina madre natura ha operato prima di ogni avamposto umano, facendo un porto naturale enorme. Ma lei ci è o ci fa?
      Lo stesso dicasi per l’arancino: il dato oggettivo è solo ed unicamente che tutti i dizionari, italiani e siciliani, compresi i dizionari scritti da autori palermitani, lo chiamano al maschile. Torno a ripetere, a Palermo siete forse una repubblica a parte? Le norme dell’ortografia valgono in tutto il mondo tranne che a Palermo? Mi dica lei…
      Quanto al cannolo, mi creda: lo ha reso celebre la pasticceria Irrera di Messina, che esportava i cannoli messinesi a Roma e Milano già negli anni Cinquanta.
      Passiamo allo Stupor Mundi. Nella Cattedrale di Palermo è sepolto anche il padre di Federico II, l’imperatore tedesco Enrico VI di Svevia, nato a NImega in Germania e morto a Messina. Questo fa di lui un palermitano? Ma mi faccia il piacere… E la madre, che si chiamava Constance de Hauteville, davvero era palermitana? Esistono quindi palermitani con nomi e cognomi francesi? Mi creda, non sapevo che a Palermo ci fossero così tanti cognomi fran cesi e tante persone dal nome francese che si sentivano palermitani…
      Comunque, al di là del fatto che il tedesco-francese-pugliese Federico II si sia fatto seppellire a Palermo nonostante abbia vissuto altrove, il punto è un altro. Ho voluto solo dire che il duomo di Messina, con i suoi mosaici bizantini e le sue statue monumentali del Montorsoli, è molto più ricco e maestoso, sia dentro sia fuori, rispetto alla cattedrale di Palermo.
      Per inciso, il Palazzo Reale di Palermo non è la più antica reggia d’Europa (ma dove l’ha letto? Solo per citarne una, la Reggia degli imperatori bizantini, poi diventata il Serraglio degli Ottomani, è molto più antica), Ed anche Messina aveva il suo Palazzo Reale, che era circa tre volte quello di Palermo.
      Comunque sia, guardi che la corte di quel Federico II von Hohenstaufen (altro tipico cognome palermitano, immagino) era a Castel delmonte, e da quando è diventato re di Sicilia e (soprattutto) Sacro Romano Imperatore, titolo lasciatogli dal padre tedeschissimo, ha abitato lì. Cosa logica per tutti, dato che dalla Puglia era più facile raggiungere via terra la Germania, ma evidentemente non così ovvia per il suo cervello un po’ difettoso.
      Quanto alla letteratura italiana, certo, molti degli autori della Scuola poetica siciliana si incontravano a Palermo, lavorando nella cancelleria, ma, guarda il caso, la maggior parte di loro erano messinesi. Come la mettiamo?
      Quanto a Palermo capitale, lo è diventata con l’invasione musulmana. Prima di allora la capitale storica e vera della Sicilia, dai tempi degli antichi greci, era sempre stata Siracusa. E, nel periodo bizantino, lo era stata anche Messina, sempre prima di Palermo.
      Per inciso, dala guerra del Vespro al 1401, Messina condivise la funzione di capitale con Catania.
      E, purtroppo, lei è talmente coriaceo di mente che continua a dire che tutto è nato a Palermo, nonostante l’evidenza dimostri il contrario. Ed insiste con la storia dell’arancino, nonostante il 90% della Sicilia e del mondo continui a chiamarlo al maschile ed a non considerarlo un prodotto palermitano.
      Io per il resto sono disposto a riconoscere i primati di Palermo: basta che lei e gli altri come lei riconoscano quelli di Messina.
      Poi lei si dà ulteriormente la zappa sui piedi parlando delle testimonianze bizantine… E lo fa proprio confrontandosi con Messina, la città più bizantina del mondo! Lo sai lei che fino al Settecento a Messina parlavamo il greco bizantino? Che quando nel 1453 cadde Costantinopoli, tutti gli intellettuali ed i letterati bizantini scapparono in esilio a Messina, dove fu realizzata anni dopo la prima stamperia in caratteri greci del mondo? Lo sa che quella che a Palermo è l’eccezione della Martorana, a Messina era la regola? Tutte le centinaia di chiese bizantine seguivano il rito orientale ed erano ornate con i mosaici. Poi, purtroppo, i terremoti hanno distrutto quasi tutto. Ma lei ha mai visitato la Chiesa dell’Annunziata dei Catalani o il Monastero di Mili, meraviglie bizantine particolarmente maestose, sopravvissute alle calamità della storia?
      Si faccia un giro a Messina e scoprirà Dinnammare ed i paesaggi magnificati da Alessandro Dumas, l’eclettismo liberty messinese dei magnifici palazzi di Coppedè, che portò il liberty in Sicilia ad esiti superiori a quelli di Basile e che a Roma ha realizzato un intero quartiere, il Quartiere Coppedè, a lui dedicato. Venga a visitare il Colle San Rizzo o il monumentale Gran Camposanto, cimitero degno di una capitale europea.
      Per inciso, so che le darò un dolore, ma sappai che il più grande parco urbano d’Italia ed anche d’Europa è il Parco di Monza, non la Favorita.
      Per la cronaca, il Trionfo della morte sta a Palazzo Abatellis, non al Museo Salinas. Venga magari a farsi un giro anche al Museo regionale di Messina, che peraltro è molto più grande del Museo Salinas.
      Poi, certo, a Palermo avete l’Annunziata di Antonello da Messina, pittore messinese ed opera d’arte che ritrae Messina, così come avete la lettera di Adelasia, che abitava nel messinese ed è sepolta nella Cattedrale di Patti.
      Volentieri vado spesso all’Orto Botanico di Palermo, fondato dal messinese Padre Bernardino da Ucria, ma la invito a visitare l’altrettanto completo Orto Botanico di Messina, che è stato fondato oltre un secolo prima di quello di Palermo.
      Allo stesso modo, venga a visitare la nostra Università, fondata da Sant’Ignazio di Loyola quasi tre secoli prima di quella di Palermo eche è stata anche il primo collegio universitario gesuitico del mondo.
      Per la cronaca, si dice “arte fatimida”, cosa che ovviamente in una città greca e che ha sempre rifiutato gli arabi, come la mia Messina, non può certo trovare. Trova però il Teatro Vittorio Emanuele, nato come Teatro Santa Elisabetta, primo teatro della storia moderna della Sicilia, aperto molto prima del Politeama (rispetto a cui è peraltro più grande) e prima anche del maestoso Teatro Massimo.
      Venga a trovarmi a Messina: le farò fare una passeggiata sul viale San Martino, sui cui sorgeva il Grand Hotel dello Stretto fondato dall’attore Angelo Musco, il più grande hotel della Sicilia del tempo. Le offrirò con piacere uno dei tipici arancini messinese, sulla via Garibaldi, dove il vento apre le narici ed anche la mente.

    111. MIzzica le ho risposto in un altro Forum.

      Mi pregio solo di elencare i primati della mia Cittaà anzi della sua, perchè Palermo è la Sicilia da sempre e solo Siracusa con la sua superba storia può troneggiare ma non con Palermo che detiene il 90 % di tutto ciò che riguarda la Sicilia .
      La lascio alla sua ineducazione e mi limito ad elencare ciò che nessuno può contestare.

      1) La letteratura Italiana nasce a Palermo alla corte di Federico 2 perchè così lui volle e perché a Palermo c’era la corte del più grande personaggio storico mai esistito.
      Il Palermitanissimo Federico 2 che di fatto girò le spalle alle sue origini derivanti dal Padre e scelse Palermo come sua unica città dove vivere fin da piccolo.
      Il fatto che lei lo disconosca risulta ai più inutile e senza senso .
      Erano messinesi le menti della letteratura ? no il Capostipite del sonetto tanto per citarle uno era Iacopo da Lentini , c’erano dunque dei Messinesi alla corte ? e cosa vuole che ce ne fotta , che mi importa se eravate Messinesi , Catanesi , o tunisini , conta solo che la letteratura nasce a Palermo punto . Perché è questo il punto lo capisce l’italiano?

      2) Il palazzo Reale di Palermo è il più antico Palazzo reale d’Europa , ma lei sostiene che Messina aveva il Palazzo reale tre volte più grande ? ma vada a farsi visitare da uno psicologo Mizzica. Il Palazzo reale di Palermo è immenso, enorme , mastodontico.
      3) La Cappella palatina all’interno del Palazzo Reale è considerata la più alta vetta dell’arte decorativa dell’intero pianeta , ma lei c’ è mai stato ? sa di cosa si parla?
      4) I Qanat li conosce ? sa cosa sono lei che si definisce un professore?
      I qanat sono acquedotti di origine Araba prima e Normanna dopo , si trovano nel sottosuolo Palermitano e attraversano la città sono enormi e pieni di acqua pulitissima , sono collegati tra loro atravrso le catacombe e si trovano solo a Palermo quindi sono unici in Europa , per trovare qualcosa di simile bisogna recasi in medio oriente.
      5) il cimitero dei Cappuccini dove 8.000 corpi di ricchi Palermitani e non sono mummificati , lei lo sa ce mai stato ? lo sa che li riposa da un secolo la dolcissima Rosalia nata a Messina e che suo padre la affido morta ad un dottore anch’esso messinese che attraverso uno straordinario trattamento la ripose in una teca e che gli ultimi esami hanno evidenziato una straordinaria conservazione degli organi ?
      Il Padre però la abbandonò a Palermo , insomma non si fece più vivo e Rosalia la custodiamo noi o meglio i frati cappuccini da più di un secolo , la venga a visitare le sorriderà , non tema abbia contegno però , quel posto suscita strani pensieri ci vuole lo stomaco forte , lo stesso che ho io in questo momento a scrivere queste cose solo per zittirla una buona volta.
      6) Il Lampadario di murano più grande d’italia si trova a Palermo è se vuole può anadre a constatare con i suoi occhi , dentro il salone da ballo di palazzo Pietratagliata.
      7) L’architettura del Castello di maredolce è unica in Europa , bisogna spostarsi nel Maghreb per trovarne una simile.
      8) Il colleggio degli studi adiacente alla cattedrale di Palermo è il liceo classico più antico D’Italia 1549. Lei immagino che non sappia neanche questo.
      9)Il soffitto ligneo di Palazzo Chiaramonte steri è il più fulgido esempio e massimo esempio Europeo di pittura su legno di epoca medioevale. Lo sa?
      10) Villa Giulia dove Goethe si rilassò appena sbarcato è il più antico parco pubblico al mondo aperto alla plebe , questo parco Goehte lo definì : il posto più stupendo al mondo. Se era ubriaco allora rimettiamo in discussione tutte le meraviglie che decanta nel suo; Viaggio in Italia. Lei che dice?
      11) Monte Pellegrino lo stesso Goethe lo defini il più bel promontorio al mondo (vale quanto scritto sopra su Goethe) faccia lei.
      12) I reperti rupestri ritrovati nelle grotte di Montepellegrino sono definiti non i più antichi ( questo primato appartiene all’isola di Levanzo) ma i più singolari dell’intero globo per via di alcune incisioni che rappresentano tra le altre addirittura gli alieni . Mah! lei c’è stato?
      13) Sempre a Monte pellegrino : l’abisso della pietra selvaggia, grotta carsica, e la più estesa del meridione.
      14) Il trionfo della morte non è esclusivo per Palermo perchè ne esistono tre al Mondo ma il nostro ispirò Picasso per Guernica.
      15)La necropoli Punica che è stata scoperta nel sottosuolo di Palermo è la più estesa del mondo Punico. Si trova dentro il sito dove si ammira il Castello della Cuba, e ancora si scava non finisce mai , potrebbe addirittura prendere tutta la spianata di Piazza Indipendenza dove sorge la parte esterna del Palazzo Reale.
      16)Il Palazzo Valguranera Gangi è uno dei più strabilianti palazzi al mondo e la galleria degli specchi e la massima collezione d’arte rocaille d’Europa .
      Per inciso il Palazzo Valguarnera Gangi e la location del capolavoro di Luchino Visconti:
      il Gattopardo– nella scena del ballo.
      17) Il trittico del Mabuse di Palazzo Abatellis e considerato uno dei massimi esempi di arte fiammingo al mondo.
      18)La palazzina Cinese all’interno del Parco della Favorita è l’unico esempio di arte eclettica presente in Italia e anche l’unico edificio con la medesima architettura in Europa.
      19) Il Parlamento Siciliano di Palazzo Reale a Palermo è il più antico parlamento al mondo.
      20)La pietra di Palermo e il secondo testo bilingue al mondo per la traduzione della lingua Egizia , lo precede solo la stele di Rosetta presente al Cairo.
      21) Al Museo Salinas si può ammirare una delle più vaste collezione di arte Etruscha al mondo. Collezione Bonci – Casuccini da Chiusi.
      22) Palermo fu la prima Citta d’Europa a dotarsi di due teatri lirici della portata del Politeama e sopratutto in ordine di apparizione del Colossale Teatro Massimo.
      23 Rimanendo in team ,il teatro Massimo è il più grande edificio Teatrale d’Italia preceduto solo dall’operà de Paris e dallo Staatsoper di Vienna. Secondo come ampiezza di palcoscenico solo all’Operà ma recentemente sembra che siano stati rivalutate le misure che porrebbero primi ma giacchè non è ufficiale non lo diremo ancora . ci accontentiamo per ora, ma noi siamo abituati a primeggiare quindi vedremo.
      24) Il ficus magnolidias di piazza Marina è il più grande Albero tropicale d’Italia , è alto circa 30 metri e la sua chioma ha un diametro di 56 metri.
      25) IL parco della favorita è indiscutibilmente il parco urbano più grande d’italia perchè copre una superfice di 40 Km quadrati , ma lei dice che è quello di Monza , che è appena 7,5 Km quadrati , cos’è si è confuso , non ha letto bene Mizzica oppure e talmente accecato dall’astio dal dichiarare mi…chiate col botto?
      26)A Palermo si trova il documento cartaceo più antico d’Europa e appartenuta alla contessa Adelasia degli Aleramici che lei dice essere di Messina .
      E quindi che cosa vuole che infici questa sua preziosa news ? si trova ha Palermo punto .
      27)L’orto Botanico di Palermo è il più variegato e completo d’Europa . 12.000 specie di piante ma anche qui lei Mizzica sostiene che stato fondato da un Messinese .
      Ma scusi visto che stavate nella città dell’arte indiscussa e del 3 volte più grande Palazzo reale , mi spiega cosa ci facevate voi di Messina perennemente a Palermo ?
      Cos’è vi piaceva starci nella vostra Capitale?
      28)Il Palmeto di Villa Bonanno a piazza Vittoria , e considerato il più vasto d’Europa.
      29)Porta nuova è una delle più grandi porte urbane d’Europa.
      30)Il ciclo pittorico del Salone di Villa Igiea (grand Hotel di lusso che più lusso non si può descrivere) di Ettore Maria Bergler è considerato uno dei massimi esempi di liberty al mondo.
      31) Mondello oltre che avere la spiaggia e il mare più caraibico che esista in Italia è anche è sopratutto la più grande espressione di arte noveau d’italia con i suoi più di 300 villini liberty. Si vada a fare un bagno, ne approfitti Mizzica .
      32)La cisterna d’acqua rinvenuta a Palazzo Marchese , è stata ritenuta da esperti venuti da Gerusalemme come il più antico e grande bagno ebraico d’Europa ovviamente se ne potrebbe scoprire uno tre volte più grande a Messina . Ci ragguagli caso mai, Mizzica.
      33)Non esistono altri esempi al mondo come i graffiti ritrovati nel Palazzo della Santa inquisizione.
      34) Nell’oosservatorio astronomico di Palermo tale (dirà lei ) Giuseppe Piazzi scoprì una classe di asteroidi chiamato cecere , classificato come pianeta nano . Proprio nel 2015 la nasa sta per mandare una sonda per visitarlo ma sono innumerevoli le scoperte fatte dall’osservatorio come la costellazione del delfino e si diede vita alla stesura dei primi cataloghi stellari.
      Infine ( si fa per dire) Palermo è stata insignita del titolo di Capitale dello street food Europeo e quinta al mondo. Questo significa caro Mizzica che l’arancina palermitana non è la schifezza che ha narrato lei ma se è stata riconosciuta così buona a discapito del vostro arancino vuoi vedere che… punto.
      Escludo da questa lista di primati la provincia comprendente – Bagheria ( la cittadina delle 50 ville pompeiane con la Villa Palagonia unica al mondo per i suoi celeberrimi Mostri – Monreale con il suo Duomo totalmente ornato in oro. – Carini con il Castello della Baronessa che ha dato vita ad uno dei più celebrati sceneggiati televisivi per l’appunto A Barunissi ri Carini.
      E visto che lei cita la provincia con Taormina e le Isole Eolie io mi inserisco con l’Isola di Ustica dove è stata istituita la prima riserva marina’d’ Italia e per definizione : Il paradiso dei Sub con i suoi superbi Fondali e i pesci che ti parlano , ti cercano per mangiare come dei teneri amici e Cefalù che metto allo stesso livello di Taormina anzi ben superiore ad essa per il suo Celeberrimo Duomo ornato anch’esso di mosaici in oro e l’arte inestimabile che Cefalù ha di ben altro spessore rispetto alla pur meravigliosa Taormina che amo , ma Cefalù non teme nessuno.
      Fatti Mizzica non parole stupide che il vento porta via ma le sue sono talmente ridicole che meritavano questa lezione di verità frutto della grandezza di una grandissima capitale e cioè:
      Palermo. non si crucci ed eviti di dirmi di venire a Messina perché io la conosco bene la sua città , la conosco a menadito , ho fatto il militare nella superba e sfortunata Messina. Cosa devo riconoscere io ad una città che ha fatto la storia se non che mi pregio di esseci stato per quasi un anno, e sopratutto cosa mi colpisce di Messina ?
      L’aurea che si respira , quella che permea l’anima e pur senza quella superba mole di monumenti che aveva io la trovo dotata di un fascino estremo , sembra quasi che la città che un tempo fu si faccia sentire ad ogni alito di vento.
      Questa per me è Messina dove per altro ho mangiato dei cannoli da svenimento e delle arancine superbe .
      Del suo pensiero stolto su Palermo non me ne frega proprio un fico secco.

    112. Lei non è nemmeno originale, Fabrizio, torno io a chiederle: ma lei c’è o ci fa?
      Mi creda, vorrei avere sempre avversari dialetti come lei. Perché è troppo facile smontarla punto per punto.
      Dato che Siracusa sarebbe stata capitale fino a quando Palermo non esisteva, devo dedurre che Lei sia convinto che per 1600 anni Palermo non sia esistita. Invece, sappia che Siracusa è stata fondata nell’VIII secolo avanti Cristo, esattamente come Messina e Palermo. Con la sola differenza che, per il successivi 1600 anni, Siracusa e Messina sono state città di rilevanza mondiale, mentre Palermo era un modesto centro di periferia.
      Non è un caso che le guerre dell’antichità in Sicilia abbiano riguardato soprattutto Siracusa e Messina, attaccate ed assediate più volte.
      Certo, Palermo è la storia recente, ma assai spesso insieme a Messina e Catania. Peraltro, le faccio notare che in età araba Palermo era sede di un emirato, ma che questo emirato siciliano non è mai riuscito a controllare tutta l’isola ed in pratica non ha mai avuto un vero controllo del Valdemone, la circoscrizione di Messina. Messina non era affatto nascosta, ma semplicemente orgogliosamente greca ed anti-islamica. In quest’area la gente continuava ad essere fedele all’imperatore bizantino e per l’imperatore bizantino le capitali della Siciilia erano sempre Messina e Siracusa, da cui, guarda caso, partivano sempre i tentavi bizantini di riconquista.
      Poi le continua ad insistere, parlando di brevi periodi in cui le altre due capitali siciliane sarebbe state riconosciute nel loro ruolo. Non direi che il periodo dal 1130 al 1648, in cui Messina ha condiviso il ruolo di capitale con Palermo o Catania, possa definirsi un breve periodo. E’ questo un dato oggettivo o no?
      E’ un dato oggettivo o no che a Catania l’Università nasce nel XV secolo ed a Messina nel XVI secolo, mentre a Palermo nasce solo all’inizio dell’Ottocento? Come mai, se Palermo era la capitale indiscussa, le Università delle altre due capitali sono sorte tre-quattro secoli prima che a Palermo?
      Allo stesso modo, è un dato oggettivo che anche facendo arrivare la Cala di Palermo fino al Palazzo Reale, i vari chilometri della falce di Messina restano sempre un record imbattibile, che rendo quello di Messina un porto naturale immenso, senza eguali in Sicilia.
      Purtroppo la sola difficoltà con certi palermitani è che spesso ignoranza, stupidità e mafiosità, inteso quale senso di prevaricazione a tutti i costi, anche contro l’evidenza, formano un mix difficile da curare.
      Ma non si preoccupi: io non gliene lascerò passare una della sue cavolate. Se lei intende continuare a scriverne ancora, io starò qui, sempre e con insistenza, a smontargliele punto per punto.
      Lei continua a dire, contro l’evidenza, che il tedesco-francesce Frederick II von Hohenstaufen, nato nelle Marche da Heinrich VI von Hohenstaufen e Constance de Hauteville, e vissuto per la maggior parte delle sua vita tra la Puglia e la Germania, fosse un palermitano. Si rende conto che è ridicolo?
      E’ in grado di provare che Federico II non sia figlio di padre tedesco e madre franco-normanna? E’ in grado di provare che non sia vissuto per la maggior parte della sua vita in Puglia e Germania? Guardi che è difficile, perché i dati oggettivi sulla vita tedesco-franco-pugliese di Federico II li riporta l’eccellentissimo prof. Norwich nei suoi monumentali libri.
      Dove è accertato che il Palazzo dei Normanni sia la più antica reggia d’Europa. Citare fonte ed autore, prego. Ce l’ha? Io ce l’ho: il Gran Palazzo di Costantinopoli, diventato poi il Serraglio, è una reggia risalente al 330 d.C. ed ampliata successivamente dagli Ottomani, come ci dice Edmondo De Amicis nel suo libro “Costantinopoli”. Mi risulta che Costantinopoli si trova in Europa: quindi è quella la reggia più antica d’Europa.
      Anche la tesi che il Parlamento siciliano sia il più antico d’Europa è molto contestata, dato che i Parlamenti dell’Islanda e delle isole Faer Oer, che sono stati europei, nascono appunto prima. E, peraltro, la prima riunione del c.d. Parlamento siciliano si svolse ad Ariano Irpino, in Campania, convocata ad Ruggero II.
      Certo, il castello Ursino fu voluto da Federico II. E che cambia? Non per questo lo considero un castello tedesco o arrivo a dire che ci abbia pensato la Germania a costruirlo (anche se Federico II era l’Imperatore di Germania). Divenne poi la sede di Federico III e dei successivi discendenti dell’imperatore tedesco-franco-normanno e pugliese d’adozione (non per niente i contemporanei lo chiamavano “Puer Apuliae”, come ci informa Le Goff, il più grande storico del Medioevo, appena scomparso).
      Per il resto, lei può continuare a dire quello che vuole sull’arancino palermitano, che è una solenne porcheria e che a Palermo non sapete proprio fare. Fortunatamente, quando si pensa al cibo da strada palermitano, pensa soprattutto alle panelle ed alle stigghiola. Fortunatamente, l’arancino, quello vero, buono, croccante e succoso, l’abbiamo fatto conoscere al mondo noi. Lo stesso dicasi per il cannolo: quando Irrera mandava i primi cannoli fuori dalla Sicilia, quali pasticcerie palermitane erano in grado di fare altrettanto? Come mai a Roma i cannoli li fanno di ricotta con la granella di mandorle e nella variante con al crema scura, come a Messina?
      Il cantiere navale nasce a Palermo nel 1897, come ci dice il libro di Basile “Palermo felicissima”. Quello di Messina nasce nel 1887, dieci anni prima, e come ci informa il bollettino della Società Messinese di Storia Patria, durante la Seconda guerra mondiale l’Ing. Rodriquez inventa a Messina l’aliscafo, ottenendo fama in tutto il mondo. Lei dovrebbe sapere che in Italia, quanto a nautica, nessuno può competere con la triade formata dalla Liguria, da Monfalcone e da Messina. La nautica moderna nasce in questi tre posti.
      Quanto al resto, la sua osservazione sui terremoti fa rabbrividire. MA NON SI VERGOGNA? La mafiosità palermitana e la voglia di avere ragione anche contro l’evidenza porta a questo? Dal 1169 ad oggi, MESSINA E’ STATA RASA AL SUOLO SEI VOLTE DA 6 DISASTROSI TERREMOTI. Per questo il PALAZZO REALE E’ STATO RICOSTRUITO PIU’ VOLTE, COSI’ COME LA ZECCA, LA CATTEDRALE E TUTTI GLI ALTRI EDIFICI DI MESSINA CAPITALE (capitale dal 1130 al 1648: le sembra poco? Può negare questo dato storico). Allo stesso modo si vergogni dell’osservazione sui messinesi, che secondo lei discenderebbero da persone trasferitesi nella città approfittando della disgrazia. PERSONALMENTE, TUTTI E QUATTRO I MIEI NONNI DISCENDONO DA FAMIGLIE CHE ABITAVANO MESSINA PRIMA DEL 1908. INOLTRE, GLI UNICI AD APPROFITTARE DEL DISASTRO, FURONO LE ALTRE CITTA’ SICILIANE. DA PALERMO O CATANIA, COME DICONO I GIORNALI D’EPOCA, NON ARRIVO’ UN SOLO AIUTO A MESSINA. Gli stessi aiuti dall’Italia, arrivarono tardivamente. Furono i russi ed i greci ad aiutarci, grazie alla storica vocazione internazionale di Messina. Palermo e Catania pensarono solo a come approfittare della sorte, che li aveva liberati di una temibile concorrente (MESSINA ALLORA ERA LA SECONDA CITTA’ DELLA SICILIA E LA NONA, RIPETO NONA CITTA’ D’ITALIA).
      Per il resto, l’Orto botanico di Messina è più antico di quello di Palermo (fondato nel 1638, mentre quello di Palermo è del 1779, cioè di quasi un secolo e mezzo dopo). Il primo Teatro lirico della Sicilia è stato il Santa Elisabetta di Messina, oggi Teatro Vittorio Emanuele, fondato nel 1842 (il Massimo viene completato nel 1891, il Politeama pure, quasi cinquant’anni dopo Messina).
      Le ha viste le foto del Palazzo Reale di Messina? Ci è andato lei dallo psicologo. Le ha viste? Fuori i dati oggettivi. Che purtroppo danno ragione a Messina.
      Più lei tira fuori i falsi primati di Palermo, più fa emergere quelli veri di Messina. Lei lo capisce che Guido ed Odo delle Colonne, Ruggiero d’Amici, e Filippo da Messina erano i capisaldi insieme a Jacopo della scuola poetica e che la prima composizione importante pervenutaci è del messinese Stefano Protonotaro. Ma lei continuerà a dire che erano palermitani, anche davanti al Padre Eterno…Lei conosce poi il premio Nobel Salvatore Quasimodo, lo Stefano D’Arrigo autore di “Horcynus Orca”, Domenico Cacopardo, Pugliatti, Melo Freni… Le dicono qualcosa? Quanti premi Nobel della letteratura sono stati palermitani? Noi abbiamo Salvatore Quasimodo da Roccalumera.
      Mi dispiace per lei, ma il collegio di Liceo classico più antico d’Italia è quello aperto dai gesuiti insieme all’Università, nel 1548 a Messina. Dove insegnavano il latino ed il greco gli eredi dei dotti bizantini fuggiti da Costantinopoli a Messina (ha mai sentito Costantino Lascaris?). Tralascio il suo commento su Cefalù, bellissimo paese, ma che ha perso la lotta del borgo più bello d’Italia contro la messinese Montalbano Elicona. E non provi neppure a fare il paragona con Taormina: la nostra Taormina è frequentata dagli inglesi fin dal Settecento, e da sempre è meta del jet set internazionale. A Cefalù c’è un teatro greco come quello di Taormina? A Cefalù si fa il festival del cinema ed il David di Donatello come a Taormina? A Cefalù c’è stato il casinò come a Taormina? Non mi risulta e non risulta alla verità.
      Si vergogni di quello che ha scritto e la pianti con la mafioseria palermitana… Tanto, se scrive altri sproloqui e fesserie auto-proclamate per un altro anno intero, io sarò sempre qui, a smontarla punto per punto, fonti e dati oggettivi alla mano.
      Quindi per favore, la pianti perché prendersela con lei è smontarla è come sparare sulla Croce rossa. E, dulcis in fundo, resta il mistero del perché tutto il mondo chiami l’arancino come lo chiamiamo noi a Messina e lo faccia come lo facciamo noi a Messina, col pezzo di formaggio al centro. Semplicemente perché è più buono ed è quello messinese il vero arancino.

    113. Rimuoverò ulteriori commenti non rispettosi.

    114. Mi scuso con la redazione e non tenterò minimamente di scaricare le colpe sul mio interlocutore.
      Purtroppo succede sempre , succede che si tragga spunto da argomenti frivoli per iniziare a fare la guerra tra di noi e questo mi addolora molto .
      Ma non consento a nessuno di delegittimare la storia della mia città.
      Mi scuso anche con il Signor Mizzica tanto per dimostrare a chiunque legga queste misere diatribe quanto sia alto il senso critico dei Palermitani.
      Le mie scuse sono generiche, ma nulla tolgono alle cose che ho scritto è che ribadisco con la certezza di essere sicuramente frutto di fatti accertati.
      Saluti

    115. Allo stesso modo, ii solo risposto alle offese. Con sa sola differenza che ho citato fonti e dati di fatto, smontando una serie di falsità e di primati inventati di Palermo. Palermo e Messina hanno ciascuna i loro primati veri, ma li sfondoni, le invenzione e la storia riscritta a proprio modo non vanno fatti passare. Ed infatti ho smontato e sbugiardato tutto punto per punto, come oggettivamente si può notare.

    116. Ritiro le mie scuse perché il signor Mizzica non è degno di riceverle .
      Lo dimostra il fatto che parla di offese ricevute e non parla di offese elargite.
      Lo dimostra il fatto che parla di un Palazzo reale 3 volte più grande di quello di Palermo .
      Lo dimostra il fatto che disconosce il titolo di Reggia più antica d’Europa , lo dimostra il fatto che disconosce che sia il più antico parlamento al mondo.
      Mi dispiace Mizzica lei è solo un presuntuoso che vuole cadere in piedi e che odia la mia città quindi odia me e questo non lo tollero.
      Io ho dimostrato tutt’altra cosa, quanto meno buon senso.
      Lei non merita la mia considerazione in questo forum, le sue parole esprimono violenza e scurrilità abbinata ad una sagace ricerca di verità che certamente possono essere condivisibili ma solo discutendo senza ritenersi infallibili.
      In quest’ultimo concetto non faccio fatica ad inserire anche me, io non sono infallibile e sono pronto anche a riconoscere gli errori .
      Ma non le darò la possibilità di trascinarmi nel suo mondo permeato di rabbia e stupidità .
      Lei ha chiuso.

    117. Il problema è suo, signor Fabrizio… nemmeno rispondo alle accuse di stupidità, perché, dopo che si appure che il Gran Palazzo-Topkapi di Istanbul nasce nel 330 d.C., solo uno stolto continuerebbe a dire che la Reggia più antica del mondo non è quella… Le ha guardate le riproduzioni del Palazzo Reale di Messina, prima di parlare? Immagino di no. Mi tengo comunque la mia sagacia, da lei riconosciuta.

    118. Ah, per la cronaca, non lo disconosco io che il Parlamento siciliano sia il più antico del mondo, ma l’esimio Prof. Zecchino, il quale ha appurato che i Parlamenti nordici nascono prima e che peraltro il primo Parlamento di Ruggero II fu riunito ad Ariano Irpino, che è in Campania, non a Palermo.

    119. P.S.: la balla del Parlamento siciliano come parlamento più antico del mondo l’hanno inventata i deputatuncoli dell’Ars, non gli storici. Nessuno storico sostiene un’enormità del genere.

    120. Direi che può bastare.

    121. Concordo con Rosalio .
      Direi che può davvero bastare.
      Grazie alla redazione per la pazienza e complimenti per lo spirito di libertà che offrite.
      Encomiabili.

    122. Grazie a Rosalio per lo spazio concesso.

    123. IO SONO DI PALERMO MA LO ARANCINO IN ITALIANO E’ COSI’.MPOI SE NEL’VOCABOLARIO CHE C’ apalermo sono fatti vostri io uso l’italiano.chiaro

    124. Per gentilezza ti puoi spiegare meglio dato che pur avendo scritto solo 2 righe non si capisce cosa volevi dire?

    125. credo che Davide abbia voluto semplicemente dire che, come il dizionario italiano ci dice ARANCINU (al maschile), allo stesso modo il dizionario italiano ci dice ARANCINO (sempre al maschile). Va quindi chiamato al maschile tanto in siciliano quanto in italiano.

    126. Maimaria ! Se a uno ci viene meglio chiamarla arancina,e’ arancina che deve dire ed i dizionari vanno aggiornati.Capisci importanza?

    127. Eh no, scusa. Ma a chi viene meglio chiamarla arancina? A me risulta che in gran parte della Sicilia si dice arancino, in tutta Italia si dice arancino, se vado in America dicono arancino… Quindi, il 95% del mondo dice arancino. In ogni caso, al di là del fatto che si dica arancino praticamente dappertutto, resta il fatto che se il dizionario dice ARANCINO, io e tutti quanti dobbiamo dire arancino. Altrimenti, se domani un gruppo di matti si sveglia e decide che viene meglio dire “spinacia” invece di spinacio, il dizionario dovrebbe dare retta ad un minoranza di strambi? La pretesa di far “correggere” il dizionario, che stabilisce ARANCINO come unica forma ammessa, non sta oggettivamente in piedi.

    128. post scriptum: non solo i dizionari (che già bastano), ma anche la legge impone di dire ARANCINI: nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è presente il nome ufficiale della pietanza come “ARANCINI DI RISO”.

    129. Se quella è una legge io sono Lenin.

    130. non sottolizziamo: non è legge, ma è un atto ufficiale. In ogni caso, basta il dizionario come norma di riferimento di una lingua. Quindi: ARANCINO.

    131. Io ricordo da sempre che a Palermo,al bar
      Amuni,
      chi ti pigghi ?
      Una ARANCINA

    132. Appunto: solo a Palermo. A Messina, a Catania, a Trapani, ad Enna, a Siracusa, a Ragusa ed in tutta Italia, da Reggio Calabria a Trento, si dice al bar:

      che ti pigli?
      un ARANCINO

    133. Ma quelle sono province secondarie.
      La regina e’ Palermo.

    134. Mi trovo sempre in difficoltà di fronte ad un arancina in altre città siciliane. possso testimoniare comunque che ad agrigento, trapani e ragusa sono arancine! 😀 (o forse mi hanno visto forestiero e mi hanno fatto contento)

    135. Dunque sicsiic mente sapendo di mentire oppure
      e male informato ?

    136. wicsika mi sa che non sai leggere… agrigento io non l’ho citata proprio. confermo invece, da ragusano quale sono, che da noi a ragusa si chiamano ARANCINI al maschile. così come li ho visti indicati al maschile in cartelli della provincia di Trapani. In ogni caso, Palermo non è regina di un bel niente, dato che l’arancino non è nato a Palermo.
      Infine, wiksica, sarei curioso di sapere se sei un provocatore… come fai a chiamare Catania o Messina province secondarie? Non lo accettiamo noi ragusani, figurati a Catania o a Messina, che sono tra le prime quindici città italiane esattamente come Palermo e che come Palermo diventeranno città metropolitane. Non è un po’ paesano e provinciale questo tuo modo di fare?
      In ogni caso, wiksica, qualcuno può smentire che nel 95% del mondo dicono ARANCINI? Qualcuno pò smentire che la lista del ministero recita “ARANCINI DI RISO”? Qualcuno può smentire che il dizionario riporta solo ed esclusivamente “ARANCINO”? La risposta è NO a tutte e tre le domande. Quindi, fin quando i dizionari, i testi ufficiali ed il 95% della gente non cambieranno idea, continueremo a dire correttamente solo ARANCINO.

    137. se un palermitano è convinto che la terra è quadrata invece che tonda, non lo smonterà nessuno. E’ inutile dimostrare che il dizionario dice ArancinO e tutti dicono così… Finché usano loro la forma “bizzarra” al femminile, nessun problema… Il fatto è che la vogliono persino imporre a tutti gli altri!

    138. Sicsic
      Tu hai scritto che a Trapani e Ragusa li chiamano arancini
      e Francesco sostiene che le chiamano arancine.
      Come la mettiamo?
      Palermo poi e’ sede di Regione,nonché di Ars,
      dunque e’ regina rispetto a province che non possono vantare tali illustri istituzioni.
      Infine questo 95 % da dove salta fuori?
      Chi lo ha misurato ?
      Credimi,arancina suona meglio.Mi faccio un’arancina.

    139. Wiksica, guarda che Francesco non è di Ragusa. Io sono di Ragusa e ti assicuro che li chiamiamo ARANCINI. Sono inoltre stato a Trapani, ed ho visto che anche lì la maggioranza li chiama arancini. Il fatto che a Palermo ci sia l’Ars (il più ridicolo consiglio regionale d’Italia) e la sede della Regione, non vuol dire niente. Milano non è sede del Parlamento o del Governo, ma è nei fatti la capitale d’Italia. Tra parentesi, anche a Catania o Messina vi è la sede centrale di istituzioni che riguardano tutta la Sicilia (a Catania-Augusta c’è il comando regionale di Marisicilia, che prima era Messina, così come a Messina vi sono diversi comandi militari regionali, senza contare che quasi tutte le ditte del Nord ed estere hanno la sede regionale per la Sicilia a Catania).
      Comunque il 95% si misura facilmente. Se consideriamo che già la maggioranza della Sicilia dice ARANCINO e che in Italia ed all’estero il 100% dice arancino, ecco che salta fuori il 95%. Ed è già una concessione che sia il 5% ad usare quella forma strana al femminile, visto che in pratica si usa solo a Palermo ed immediate vicinanze. Ad occhio e croce, il peso di chi usa il femminile mi sembra minore del 5%, ma diamo comunque per buono il 5%.
      Credimi, per un orecchio della Sicilia orientale ed italiano, suona meglio “mi mangio un ARANCINO”. “Mi mangio una…” non si può sentire.

    140. Andiamo per gradi.Quando dico che Palermo e’ la regina delle Province,il mio pensiero va ai tempi andati nei quali sovrani e viceré risiedevano ivi,con tutte le ricadute del caso.Il palazzo reale,la cappella Palatina,il Duomo di Monreale,quello di Cefalù,la Cattedrale,e mi fermo qui,sono opere magnifiche che nessuna altra
      Provincia può vantare.I soldi arrivavano a Palermo,e nel palermitano venivano spesi.
      Un Golfo di Mondello se lo sognano le altre Province!
      Considerato che su 5 milioni di abitanti in Sicilia oltre 1 milione risiedono in provincia di Palermo,io che ho fatto solo le elementari serali arrivo al 20%,altro che 5 % !
      Io credo che se un palermitano ordina un arancino,e ‘ assai probabile di vedersi servire una spremuta di arancia o di ricevere una fragorosa risata in faccia.
      Questo io penso.

    141. A parte che la meta del turismo internazionale in Sicilia è Taormina e non Mondello, a parte che anche Catania e Messina hanno avuto la sede del Re, le loro cattedrali (il duomo di Messina è più antico di quello di Palermo o di Cefalù), a parte il fatto che l’Etna ed il barocco del Sud Est sono patrimonio dell’umanità…
      A parte tutto questo, ed a parte anche il fatto che la Sicilia orientale è sempre stata più ricca di quella occidentale e che tra Messina, Catania, Siracusa e Ragusa sono girati sempre molti più soldi che tra Agrigento, Palermo e Trapani, io ho detto che è già un regalo dire che il 5% dell’Italia chiama l’arancino al femminile. Il 5% dell’Italia, non della Sicilia, capito? E, ripeto, è già un regalo, dato che i palermitani sono oltre un milione e gli italiani sono 60 milioni. Quindi, vi sono 59 di italiani (inclusi la maggioranza dei siciliani) che dicono ARANCINO e d 1 milione che dice nell’altro modo. Poi a Palermo non so cosa servono nei bar, ma appena fuori dalla provincia di Palermo tutti sanno cos’è l’arancino e nessuno sa cosa sia quella cosa al femminile.
      Per la cronaca, infine, anche la provincia di Catania ha oltre un milione di abitanti e la Sicilia orientale, sommando tutte le province, fa oltre 2.650.000 (due milioni e seicentocinquantamila) abitanti, pari al 52,23% della popolazione siciliana.

    142. Ah, tra parentesi, detto da uno che ha la casa al mare a Taormina, ma è stato anche a Mondello: Mondello la posizione, le calette e la costa di Taormina se le sogna. Per non parlare della differenza di pulizia e signorilità di chi frequenta le due mete: abissale. A Taormina viene la crema del turismo internazionale, mica i “totucci” come a Mondello…

    143. Guarda che anche Palermo ha colline con vedute mozzafiato ,non solo Montepellegrino,ma anche Capo Gallo e Poggio Mondello.
      Ammetto che Taormina e’ più “curata”
      e che a Palermo va fatto molto lavoro,dato che oggi e’tutto in totale Abbandono
      grazie a queste generazioni di amministratori.
      Ammetto che voi avete la magnificenza di un vulcano come l’Etna che offre spettacoli fantastici e che le sue pendici sono suggestive.
      Ma una Conca d’Oro così estesa e circondata da meravigliose colline ed un Monte Pellegrino sono una esclusiva palermitana.
      Ordinare un arancino mi fa impressione,dato che sono un eterosessuale!

    144. Il problema è che al resto del mondo, che dice ARANCINO, fa impressione ordinare una cosa al femminile

    145. Senti,ti faccio una proposta
      agli uomini sia permesso di ordinare una arancina
      ed alle donne un arancino.
      E ci vai bene
      Visto che ci sono più donne che uomini!

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram