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martedì 23 apr
  • Franco Battiato ce l’aveva già detto

    Cantautore, compositore, regista e persona dotata di curiosa capacità di interpretare il futuro: se dovessi aggiornare la voce di Wikipedia dedicata a Franco Battiato, aggiungerei proprio quelle parole in corsivo. Correvano infatti più o meno gli anni Ottanta quando, nelle sue canzoni, descriveva benissimo alcuni aspetti dell’epoca attuale – e ne anticipava altri. Per dirla tutta, poi, aveva anche previsto che la sua carriera da assessore avrebbe avuto breve durata: sulle note di Up patriots to arms, già nel 1980, cantava «Mandiamoli in pensione i direttori artistici, gli addetti alla cultura».

    In un certo senso si può dire che sia una versione musicale, meno criptica e anche più simpatica di Nostradamus, con cui fortunatamente non condivide la propensione al catastrofismo. Con molta leggerezza e più per divertimento che “a scopo scientifico” vorrei fare alcuni esempi a sostegno di questa tesi. Era il 1979 quando il brano Il re del mondo diceva: «Più diventa tutto inutile e più credi che sia vero. E il giorno della fine non ti servirà l’inglese». Considerato che i contenuti più letti e condivisi sono proprio quelli più profondi, c’è poco da obiettare. Basta spostarsi nel 1982, con Clamori, per essere «Infestati di ragnatele, pieni di minuscoli computers», mentre «Mosche giganti sputano dati, dando il totale dei disoccupati». Difficile non notare come i dispositivi siano diventati sempre più piccoli e come oggi le statistiche siano effettivamente all’ordine del giorno.

    In Frammenti si ascolta: «Che gran comodità le segretarie che parlano più lingue e che felicità ci dà l’insegna luminosa quando siamo in cerca di benzina». La canzone è del 1980, ma sembra proprio quello che succede oggi. Battiato era avanti e, appena cinque anni dopo, in Temporary Road, ci dipingeva come «Migliaia di prigionieri immobili seduti sulle macchine ai semafori». C’è qualcosa di molto interessante anche nel testo di Segnali di vita (1981): «Si sente il bisogno di una nuova evoluzione, sganciata dalle regole comuni, da questa falsa personalità». Non so voi, ma io interagisco quotidianamente con un bel po’ di false personalità – vedi social network. E, sì, ci sarebbe proprio bisogno di una nuova evoluzione.

    Altro anno, altro album, facciamo tappa nel 1983, con Gente in progresso, che ci aveva avvertiti: «Torneremo di nuovo ai progetti riguardo al nostro futuro, guardando annunci sui giornali, girando per le agenzie». È successo? Sì e no: è vero che questa non è esattamente un’epoca di grandi progetti riguardo al futuro ma, in fondo, guardando gli annunci e cercando un lavoro se ne fanno, eccome se se ne fanno. Facendo un rapidissimo accenno a Bandiera bianca, dove già ci trovavamo «Sommersi soprattutto da immondizie musicali», ci troviamo in dirittura d’arrivo. Se avete letto fino a questo punto, non potete accontentarvi di una conclusione qualunque. Mi affido a La torre, anno 1982: «Si salverà chi non ha voglia di far niente e non sa fare niente». Capire il perché di questa scelta non è difficile: basta guardarsi intorno per capire quanto sia un esempio calzante.

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  • 5 commenti a “Franco Battiato ce l’aveva già detto”

    1. Non c’è nulla da dire sui testi di Battiato, sono sempre stati più avanti di tutto

    2. Scusa Rosalio, ma non capisco il senso del post, dato che solitamente tutti i post devono parlare di Palermo e dintorni.
      Ora le spiegazioni posson esser due:
      1-evidentemente consideri Catania un sobborgo di Palermo, dato che il cantante/filosofo/poeta/veggente e’ di quelle parti, oppure
      2-il legame con Palermo e’ dato dal fatto che il Nostro acquisto’ gli occhiali da sole che si vedono in foto, e che danno ovviamente piu’ carisma e sintomatico mistero, da Randazzo in via Ruggero Settimo.
      Si vede che e’ lunedi’.

    3. Battiato, come Nostradamus, si rivela profetico solo a fatti avvenuti.

    4. David ci occupiamo anche di Sicilia di tanto in tanto. Ad ogni modo ti invito a utilizzare l’e-mail per comunicare con me: info@rosalio.it. Grazie.

    5. “Vuoto di senso crolla l’Occidente, soffocherà per ingordigia e assurda sete di potere. E dall’Oriente orde di fanatici” (Zai saman, 1988). Più profetico di così…

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