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venerdì 29 mar
  • Via Ruggero Settimo

    Associazione Ruggiero Settimo (2)

    L’Associazione di residenti, commercianti e proprietari nata su Facebook cinque mesi fa ha visto con soddisfazione accogliere le proprie istanze tese a restituire il decoro alle vie del centro in un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando emessa qualche giorno fa. Viene fondamentalmente confermata la precedente ordinanza (disattesa però nei fatti) e ampliato e regolamentato sia il perimetro dell’area interessata dal divieto assoluto di vendita ambulante che le tipologie di attività consentite tra le quali quelle, talvolta troppo rumorose, di artisti di strada.

    In questi mesi c’erano stati alcuni incontri con il vicesindaco Emilio Arcuri e con Fabio Giambrone e un confronto continuo su strada con la Polizia Municipale che hanno portato a superare le iniziali diffidenze: il nostro è un Paese con una lunga e sofferta storia di immigrazione e nessuno vuole certo discriminare gli immigrati, ma le regole devono valere per tutti senza “tolleranze” e buonismi poco lungimiranti.

    Non sarà facile abbandonare d’un colpo quello stile trasandato cui ci eravamo ormai abituati, ma era importante cominciare così come lo sarà continuare a vigilare attraverso il civile confronto e la collaborazione tra i portatori di interessi (coniugati però al plurale) e la pubblica amministrazione. Da un punto bisognava cominciare e se non si fosse cominciato dal centro sarebbe stato impensabile diffondere metodi di dialogo ed obiettivi in altre aree della città. Questo è avvenuto e andava raccontato mentre va infine sottolineato con favore l’uso davvero social del network Facebook.

    Palermo
  • 15 commenti a “Associazione Ruggiero Settimo (2)”

    1. Speriamo che la nuova ordinanza venga fatta rispettare dalle forze dell’ordine e che venga rispettata non solo in via R. Settimo ma anche in via Maqueda e in P.zza Verdi dove abitualmente gli ambulanti sostano in fila davanti al prospetto del Teatro Massimo e spesso
      anche alla presenza delle forze dell’ordine.
      Uno spettacolo indecoroso !!

    2. Il sindaco Orlando nel 2013 aveva già adottato un provvedimento simile scatenando feroci polemiche in giunta tra l’assessore Catania e l’assessore Di Marco, polemiche che costarono il posto a quest’ultimo. Ora Orlando ritorna alla carica, ma è molto probabile che tale nuova ordinanza farà la fine della precedenza. Da quanto si intuisce l’assessore Catania, come il suo partito, è decisamente contrario a una stretta all’abusivismo commerciale, e non solo. Oggi Catania è l’assessore più influente e ascoltato in questa giunta, tanto che molti insinuano che l’assessore all’immobilità sia il vero “sindaco”.

    3. Se questo é solo u

    4. In via mariano stabile c’è un vero e proprio mercatino, è vergognoso

    5. Post assolutamente non condivisibile.
      Associazione che preserva il proprio orticello, il problema viene spostato in altre vie e piazze del centro; quindi non condivisibile.
      Attività illegale, vendita di merce contraffatta, deturpazione e danno di immagine ( a livello anche turistico… in aggiunta alla munnizza palermitana ).
      Chi legittima questa attività illegale deve essere denunciato come complice, che si tratti di G. Catania o di L. Orlando.
      G. Catania è un incapace, livello vecchia politica di quartiere nella campagna isolata.
      Il suo partito ha perso quasi tutti i voti in pochi anni, li ha persi per colpa dell’incapacità di G. Catania e per colpa della falsità del “mantenuto” Fausto che ha preso per i fondelli gli italiani durante 40 anni con i suoi gargarismi verbali di frasi contorte.
      G. Catania deve fare il buonista coi suoi soldi e a casa sua, non deve fare il buonista a spese dei palermitani che sono contrari alle sue scemenze di ignorante dei danni che causa il suo buonismo scemo.

    6. … il mercato della contraffazione equivale a 7 miliardi di euro l’anno in Italia.
      Soldi sottratti all’economia regolare. Perdita di posti di lavoro regolari. Oltre, come scritto sopra, danni di immagine. Chi legittima e difende queste attività illegali è complice e deve essere denunciato.
      Se li denuncio io da solo mi ridono in faccia. Occorre un gruppo di cittadini, almeno 300.
      Sabato prossimo torno a viaggiare e me ne fotto di chi sa solo lamentarsi nel web. Finora nessuno ha aderito alla mia proposta, di denuncia.

    7. Prima di scrivere articoli controllate l’ortografia….RUGGERO non ruggiero!!

    8. @Gigi, il commercio ambulante è ovunque regolamentato. A Milano che in questi giorni fa bella mostra di sè è assolutamente vietato nella zona 1 che coincide con il centro storico: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/76/Milano_mappa_zona_1.svg/2000px-Milano_mappa_zona_1.svg.png . Il provvedimento adottato a Palermo ribadisce le zono in cui è vietato e indica delle zone vicine in cui è consentito: non vedo lo scandalo.

    9. Didonna, l’ho scritto diverse volte, forse non hai letto i post precedenti.
      Merce contraffatta quindi illegale. Ho scritto sopra quanto costa la contraffazione all’economia regolare, causando anche perdita di posti di lavoro. Aggiungo che è anche pericolosa per la salute.
      Sono il terminale, e le pedine di una ramificazione torbida che tanti danni ha fatto a diversi settori della produzione e dell’economia italiane.
      Se si chiamano abusivi vuol dire che fanno attività illecita; se invece hanno ricevuto permessi dal Comune il sindaco è complice di illegalità nel caso della contraffazione, peraltro, nonostante eventuali permessi sono comunque irregolari in quanto vendono “al nero”.
      Inoltre: per la mia concezione del decoro e dell’estetica si tratta di bancarelle che deturpano, arrecano danno all’immagine, ostruiscono la libera circolazione e l’utilizzo (il godimento) degli spazi pubblici che i cittadini pagano. I cittadini palermitani pagano per il decoro della città ma persone che definisco invasori indiscreti si impossessano dello spazio pubblico pagato dai palermitani per altri scopi… li considero invasori maleducati irrispettosi del bene altrui.
      Le zone dove questo commercio di merce contraffatta è stato spostato non ha minore dignità delle zone centralissime dalle quali viene trasferito.
      Come puoi leggere, Didonna, per me gli scandali sono molteplici, non è solo uno.

    10. Questa ordinanza include anche il fastidioso “abbanniatore canino”? non vende niente ma non fa nulla nemmeno per il “decoro cittadino”…

    11. E se, per esempio, in alcune città toscane si sono fatti invadere e distruggere, cosa resa possibile “grazie” a metodi spesso illegali, se a Milano, come dici, consentono la vendita ambulante, anche quella illegale che descrivo sopra, vuol dire che anche loro sono complici e fessi, non poi devono lamentarsi, né loro né i toscani, della contraffazione che fa danni all’economia italiana, alla produzione italiana, e alla salute.

    12. saltata una parte:
      E se, per esempio, in alcune città toscane NEL SETTORE MANIFATTURIERO si sono fatti invadere e distruggere

    13. Gigi, la Guardia di Finanza in seguito alle proteste dell’Associazione ha promesso di intervenire sul commercio di merci contraffatte.

    14. Ok, Didonna, non avevo ancora letto di questa promessa.
      Vuol dire che dovrebbero scomparire quasi tutte le bancarelle.
      Finora la città è stata invasa da bancarelle orrende stracolme di cianfrusaglie, lenzuola stese per esporre borse, insomma contraffazione. Evidentemente la guardia di finanza non lo sapeva, e non l’avrebbe saputo se l’Associazione non avesse protestato.

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