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giovedì 28 mar
  • Cattivi pagatori di tutto il mondo unitevi!

    Su Palazzo delle Aquile sventola giustamente la bandiera simbolo della finanza allegra, dei bilanci truccati, dei pip, lsu e di ogni altra declinazione della spesa pubblica assistenziale e clientelare. Competere verso il basso è più facile, autoassolutorio e demagogico che prendere ad esempio le città caratterizzate da un’alta qualità della vita urbana: purtroppo gli sprovveduti abboccano sempre!

    Palermo
  • 13 commenti a “Cattivi pagatori di tutto il mondo unitevi!”

    1. Magari era un gesto di solidarietà vero un popolo in difficoltà.
      (ho abboccato?)

    2. Non è la solidarietà che issa le bandiere a Palazzo delle Aquile, altrimenti sventolerebbero quelle delle popolazioni vittime del fondamentalismo islamico e non solo quella palestinese come già avvenuto.

    3. Tenderei a dire che – considerato che la situazione dell’Italia è abbastanza analoga (o lo è stata fino a pochi anni fa), l’analisi corretta sia quella di Tsipras: la Grecia è un esperimento fallito. L’italia invece è un differente esperimento, riuscito.
      Agli occhi dello sperimentatore, appare chiaro che è più efficace la strategia di ventilare una catastrofe e lasciare che sia il soggetto ad auto-infliggersi i cambiamenti voluti (spacciandoseli come cura necessaria) piuttosto che minacciare e mettere nell’angolo il soggetto, che finisce col ribellarsi.
      Finita la parentesi complottista, è simpatico notare il caso austriaco, che sta andando al referendum nonostante tutti gli impedimenti imposti dalla locale corte. E nessuno ha puntato una pistola alla tempia degli austriaci…
      La sensazione è che questo modello di Europa, ideato con alcuni ideali e finito per diventare un playground finanziario, sia ormai percepito da molti per quello che è, ovvero una pantomima politica, una messa in scena altisonante che ad ogni singola prova cui è sottoposta (migranti in primis, grexit in secundis) fallisce miseramente.
      Ed è venuto fuori che gli europei sono come i siciliani (o che i siciliani sono europei…): pensano sostanzialmente ai fatti propri, al proprio orticello, ai propri interessi e non si curano minimamente della casa comune in cui abitano, anche se sta cadendo a pezzi.

    4. Invitiamo domani pomeriggio al tempietto della musica ,piazza Politeama (o cio’ che ne rimane) per una manifestazione cittadina per pretendere (da adesso in poi sara’ quello il verbo) una buona amministrazione partecipata .Hanno a derito gia’ numerose associazioni .La qualita’ dei pastori deriva dalla coscienza e dalla conspaevolezza civica . Aiutiamoci a rinnovarla .Saluti per vento v fb manifestazione cittadina

    5. Il debito pubblico italiano ovvero la nostra ipoteca sul futuro, non è stato creato dalle banche o dai “poteri forti”, ma dalla classe politica degli ultimi trenta anni che ci sta convincendo, grazie alla stampa sussidiata dalla stessa, che il problema è la Germania, la BCE o il FMI, come si usava i tempi della caccia alle streghe.

    6. Sul fatto che sventoli “giustamente” bisognerebbe controllare. Mi pare che non sia consentito esporre la bandiera di uno Stato straniero a meno che non si stia svolgendo un incontro internazionale.
      Cosa ci dice il flag man del Comune?

    7. Francamente non saprei cosa aggiungere – dal punto di vista tecnico – alla sintesi efficace di Didonna.
      Resta l’aspetto caratteriale… e patologico. Ovvero, un (finto) sindaco che approfitta di ogni circostanza per distogliere l’attenzione dalla catastrofe sociale-economica-culturale causata da lui e dalla sua giunta composta da incapaci come lui. Mistifica su periodi storici, su stili monumentali, per assecondare le sue strambe idee terzomondiste, mistifica sui parametri che determinano la buona amministrazione di una città, mistifica sul valore e l’importanza, nulle (cioè rating e peso nel contesto sociale e politico internazionale uguale a zero), e come un ragazzino frustrato vuole farsi notare, vorrebbe dire che lui esiste, vorrebbe invitarsi al tavolo di quegli adulti che contano, e in questo caso decidono le sorti del mondo. Nessuno lo nota nel mondo che conta, non prendono in considerazione le sue iniziative patologiche (nel caso dell’esposizione delle bandiere), solo qualche ingenuo provinciale palermitano.

    8. Il problema sono i “fittioni”, per chi non sa cosa fossero mi spiego: dicesi fittione comportamento antropologico atto a seguire e enfatizzare mode, modi di pensare e prese di posizione, anche lontane dalla propria cultura.il Sig. sindaco Ollando tende a prendere i fittoni, ma senza concretamente fare niente per le popolazioni delle bandiere che espone sul NOSTRO balcone del NOSTRO Palazzo delle Aquile., d’altronde sta massacrando una città già in agonia, figurati se fa qualcosa per quegli altri.
      Chissà se un giorno dovesse prendere il fittione di Palermo ed esporre una bandiera anche per quel popolo che soffre, suda, non sa reagire, non vuole reagire, che si coltiva l’orticello perché tanto meglio di questo non c’è…..chissà se un giorno vedremo la bandiera di Palermo….

    9. P.S. molti hanno gridato alla vittoria, nei social network, dopo l’esito del referendum greco. In realtà nessuno dei supporters ha spiegato, o dimostrato di avere capito, in che cosa consisteva il referendum e in che cosa consisterebbe la vittoria. L’interpretazione comune tra i supporters dei greci e del referendum è quella di una non precisata forma di democrazia, ma senza esplicitarne i meccanismi e dettagli democratici di esso. In realtà abbiamo la conferma che è stato un referendum bluff, presa per i fondelli, che non ha preso per i fondelli nessuno. I greci tornano allo stesso punto, ovvero vogliono farsi mantenere dagli europei, moltiplicare il debito, che mentre moltiplica diventa sempre più insolvibile… dopo avere scialacquato esattamente come i siciliani, anch’essi attualmente in fase di default (non dichiarato).

    10. Ah ! La cosa più comica è stata… un’altra assurdità tipicamente siciliana: i soliti buonisti, che hanno la necessità interiore di sentirsi buoni – loro, non l’oggetto del buonismo, come spesso succede -, hanno proposto di fare collette per raccogliere qualche miliardo di euro e mandarlo ai greci… che hanno scialacquato per decenni, come detto. Stiamo parlando dei cittadini – i siciliani – di una delle regioni più devastata del mondo, in tutti i suoi aspetti, che necessita assolutamente di collette, investimenti, ricostruzione ( meglio: costruzione) a tutti i livelli…

    11. l’amministrazione comunale ha solo dimostrato di essere qualunquista e populista come tutti quelli che associavano il referendum all’uscita dall’euro

    12. Perche meravigliarsi : Palermo e la Grecia una cosa in come………amano inbrogliare i bilanci.

    13. A prescindere dalla condivisione o meno delle vicende, questa continua esposizione di bandiere di una parte lascia il tempo che trova.

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