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giovedì 28 mar
  • Mia cara Palermo, unica nei suoi difetti e nei suoi pregi

    Mia cara Palermo,
    unica nei suoi difetti e nei suoi pregi
    Sento spesso il tuo nome.
    Come viene pronunciato da chi ti nomina.
    Quanto amore e rancore ci mette chi ti vive.
    Quanta invidia e disprezzo chi ti visita.
    Guardo le tue case, le tue strade e il tuo porto, sempre, pieno di gente che viene, ti ama e se ne va.
    Palermo, terra di conquista da secoli. Quante te ne hanno combinate.
    Quanta gente che hai ospitato.
    Sei come una ragazza madre violentata di continuo che non sa che farsene dei suoi figli perché non può mantenerli.
    Sei come un albero pieno di frutti che non si possono mangiare.
    Palermo, mia amata Palermo, il “mio amore malato” perché è quello che sei per me. Quanta gente ho visto andar via, quanta ne vedrò, quanti pezzi del mio cuore ho visto andar via da te, per colpa tua quanto pianti ho fatto e faccio e quante liti per difenderti. E in cambio?? Cosa ho da te a parte il bel mare il sole e il cibo? Nutrimi Palermo, sai bene che non ti cambierei per niente al Mondo. Tu sei quel padre violento che nessuno si è scelto, tu sei quella madre disgraziata alla quale stanno togliendo via tutti i suoi figli. Tienici qui Palermo, non essere anche tu vittima di chi ti ama ma ti distrugge. Quante gente ancora deve lasciarti per ridurti da sola? Quanti aerei pieni di rimpianto e lacrime di gente che non vuole ma che è costretta ad andare via. Quante madri devono aspettare il Natale per vedere i loro figli? Quanti nipoti non potranno chiamare zio dal vivo ma solo tramite una video chiamata? Quanti amori dovrai dividere?
    Svegliati Palermo. Stai cacciando con le onde del tuo mare la gente che ti amava e che ti avrebbe ringraziata ogni giorno se tu avessi ricambiato l’amore…

    (foto di Wind&Wuthering)

    Ospiti
  • 20 commenti a “Mia cara Palermo, unica nei suoi difetti e nei suoi pregi”

    1. bella, complimenti.

    2. Che lagna banale e scritta pure male.
      Pure in rima.

    3. a mare siamo! non bastava la “prosa” sulla ” (s) natura” di Palermo, anche la ” poesia” … mamma mia che inflazione di virgolette! già… ci fosse stato modo di evitarle… macchè, troppo meritate…
      la domanda è : cui prodest? a chi giova la lamentatio?forse ai colti lettori e/o commentatori di questa pagina? no, non a loro certamente; e chi allora? Palermo? Palermo muri, strade, vanelle? e no, neanche…
      eppure Palermo un ci trasi nienti! tutto quello che le si attribuisce è opera umana.. dei PALERMITANI!!!!!! e per favore ” scrittori” coglietela la differenza, è questione sia formale che sostanziale, ( cazzarola! )
      scrivete accorati, sdegnati, disillusi, amareggiati, indignati, ma… scrivete dei PALERMITANI, e non di Palermo, che ,mischina , un ci trasi nenti.

    4. miiii chi bedd’aitticolo!!!!
      avia agghiri ò gabbinietto pì sbacantarimi, picchì m’avia sbutriatu na menza chilata ri pasta arriminata ch’i vruoccoli e na ricina ri caddozz’i sasizza arrustuti a caibbonella cu contoinno ri bruciuluni.
      Lessi sti quattru fissarie e tuttu si nni iu lisciu lisciu, megghiu ru guttalaxe!!
      bravissima sei!!!!

    5. Palermo invidiata ? … … … … … … … … … … … …
      E poi… tanta retorica, tante inesattezze (addirittura confondere occupanti-dominanti per ospiti !), comprensibili se li scrivesse una persona nata nel 1898 ma non una ragazza del 2015…

    6. Retorica melensa. E il realismo ?

    7. Ma la smettete?
      Se oggi Giovanni Falcone fosse vivo, ipotizziamo un attimo, e dedicasse alla sua città una poesia del genere, la critiche teste lo stesso? Muovereste all’autore le stesse critiche?
      Io non dedico nessuna poesia alla città in cui sono nata e vivo perché francamente mi sento più cittadina del mondo e detesto Palermo, ma chi le dedica delle parole vuol dire che la ama, così come si ama un amore che è impossibile.

    8. *critichereste… Maledetto smartphone.. .

    9. oh cetty va manciati nu sfilatino tu e puru u to smaittephonn chi ci fate cchiù fiura!!
      si faiccone fussi vivu un scriverebbe sti fissarie sent’ammia

    10. Casomai dovresti scrivere “un scrivissi” non “scriverebbe”
      Va’ ‘nsignati tu anticchia ‘i dialetto….

      E comunque allora Palermo è bellissima, i palermitani simpaticissimo e rispettosi della loro città!! W Palermo!!! Splendida come ai tempo dei florio!!!
      ‘Nto ‘n uocchio!!!!

    11. Picchi’ io che scrivo in dialetto ah????
      mamaaaa mancu l’italiano canusci!!
      continua a manciari ch’e’ miegghiu

    12. Ma questi post da facebook perché non limitarli alle proprie bacheche personali?

    13. beh, almeno l’autrice ha scatenato un sacco di reazioni.
      A parte il solito invito: se non vi piace non dovete commentare per forza (basterebbe solo fare critica costruttiva)….prendo spunto dal sig. Costantino che solleva secondo me un argomento fondamentale (avevo già provato ad accennarlo ma non ho ricevuto risposte…).
      Per dirla in maniera cruda..tutte le critiche postate su questo blog nei confronti di Palermo e dei palermitani a cosa dovrebbero portare? Solo a generare commenti e reazioni? (quasi tipo click baiting?)
      perchè la cosa certa è che chi legge questi post non è certo il cittadino a cui far prendere coscienza dei problemi…e i messaggi che volete veicolare certo non arrivano ai cittadini che invece andrebbero civilizzati.

    14. Ma per favore…..

    15. @zibibbo :”A parte il solito invito: se non vi piace non dovete commentare per forza (basterebbe solo fare critica costruttiva)”
      Scusami prendo spunto dalla tua frase per esprimere una riflessione:
      non è un blog personale e privato,quindi non sono io che cerco l’autore/autrice del post,ma lui/lei Che decide di alimentare il proprio egocentrismo,scrivendo post/articoli.
      Siamo lettori di Rosalio,quindi se un articolo o il suo autore non sono di nostro gradimento credo che sia doveroso esprimere il nostro parere,anche con critiche dure,sarcastiche e non “politically correct”.

      Non capisco gli autori dei post che si lamentano delle critiche ricevute, e sopratutto quando celano il loro egocentrico orgoglio ferito di pseudowannabescrittori,rispondendo con “critiche si,ma solo se costruttive”(che cosa vorrebbe significare poi in realtà?alla critica si vuole annesso un corso di scrittura?)

      A dire la verità,la maggior parte delle volte ,su Rosario preferisco di gran lunga i commenti dei lettori ai post degli autori.
      “Fare lo scrittore non è obbligatorio”

      Con stima.

    16. @sandro certo non sono io a decidere come e quando i lettori possono commentare…ma non capisco la necessità di scrivere un commento in cui viene espressa solo la propria opinione senza specificare i motivi di tale opinione.
      questo è il senso imho di una critica costruttiva. Se scrivo solo che non mi piace senza spiegare il perchè cosa aggiungo di utile alla discussione? solo un dato statistico sul gradimento del pezzo? Meglio non commentare allora, no?
      è un mio personalissimo pensiero ovviamente e la ringrazio per avermi dato l’opportunità di parlarne.

    17. @ zibibbo grazie a te,(con il tuo simpatico nick non posso non darti del tu:)
      Comunque rivendico il poter dare il proprio giudizio positivo e negativo senza dover dare giustificazioni e magari farlo in modo sarcastico per aggiungere un po’ di pepe(senza mai offendere)
      Meglio non commentare?
      Sarebbe interessante chiedere agli autori se preferirebbero un loro post senza o con scarsi commenti o con molti commenti seppur negativi.

    18. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti, vi invito a rimanere in tema e vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.

    19. PALERMO
      Palermo è come una bellissima donna Violentata, continuamente Maltrattata.
      Sicula Palermo, formosa, con le tue montagne che d’estate Ti infiammano, Solare ma bruci dentro di RABBIA.
      Splendente e azzurra come il tuo mare.
      La guerra tante ferite Ti ha lasciato, nessuno dei tuoi ominicchi li ha curate.
      Le tue culture vogliono annientare, tu Palermo alza la testa e fatti RISPETTARE.
      L’Aquila del malaffare è sempre in agguato pronta a sopraffarti.
      Arriva un sindaco e Ti vorrebbe cambiare, Ti rimette il vestito nuovo, tinge i Tuoi capelli bianchi per poi trascurarti lasciandoti sporca , scolorita e lacerata.
      Adesso sei vecchia e stanca … ma i giovani Onesti e forti non vogliono abbandonarti, lottano per risanare le ferite del Tuo corpo, Curarti, Rispettarti, amarti per L’ ETERNITA’.
      Anna CONTI..

    20. Io questi giovani li vorrei vedere in opera!
      Chi li ha visti?

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