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giovedì 28 mar
  • Capodanno 2016 a Palermo, ci sarà Khaled sul palco

    Manca la conferma ufficiale del Comune ma sarà il cantante algerino naturalizzato marocchino Khaled ad accompagnare i palermitani nel 2016 a San Silvestro a piazza Politeama.

    Le proposte erano 149, 76 sono state escluse e il progetto risultato vincente è quello di Panastudio di Francesco Panasci, che si è già aggiudicato il bando per le luminarie natalizie. La disponibilità economica per la serata è di 150 mila euro.

    AGGIORNAMENTO: Non ci sarà Khaled a Capodanno a Palermo, forse Tony Colombo e Giusy Ferreri.

    Palermo
  • 28 commenti a “Capodanno 2016 a Palermo, ci sarà Khaled sul palco”

    1. Khaled?
      Con tutto il rispetto… ma… una sola canzone famosa per di più negli anni 90…
      Ma dove dobbiamo andare…?
      Meglio un gruppo locale…

    2. cetty, mi piacerebbe molto di piú se canta silvio berlusconi, perché sarebbe anche per me un motivo per la prima volta di venire

    3. A parte che questo tizio ha scritto una sola canzone nella sua vita, era già passato di moda 10 anni fa, figuriamoci oggi.

    4. Uwe…
      Non ti capisco, mi spiace…
      Comunque rimango della mia idea..
      Ah..che belli i tempi del concerto del 2000…’
      E anche prima…
      Che poi… ma scusate, anche se non amo xfactor, non c’è quel ragazzo che ha partecipato? Palermitano? Mi pare pure bravino…

    5. Se canta Mietta, i Neri per Caso, Alex Britti o simili….nessuno si lamenta…

      sarà che il nome Khaled solletica il palato dei malcelati esterofobi (men che meno “maghrebo-fobi”)?

    6. Lungi dA me esserlo!!!
      Ma le cose sono due:
      O tu hai un’ottima conoscenza della discografia di Khaled (e in quel caso chapeau), o non ce l’hai di Britti e, permettimi, anche dei neri per caso.
      Mietta..chi???

    7. Davide rizzo, a me danno fastidio i buonisti del cavolo, filo arabi-musulmani, come orlando cascio, e come te, ignoranti dei fatti storici che si ripetono.
      Riassumere la storia a chi l’ignora come voi, è perdita di tempo. Ma oggi succede quello che succedeva oltre mille anni fa, la sola differenza è che allora la sostituzione etnica, e culturale, la facevano sterminando la popolazione locale, ora bastano i buonisti del cavolo… e i siciliani addormentati.
      Detto questo, preferisco migliore uso dei soldi pubblici, e non che orlando cascio usi i soldi dei palermitani per la sua ossessione terzomondista e filo-araba… che sta trasformando la città in un souk del terzo mondo, con troppe zone e attività miserabili, e illegali, che vuol dire rating che crolla (oltre ai danni FATTI DAI LOCALI), perdita di appeal, non attrattiva per attività virtuose… fottuti tre volte.
      ASPETTO TECNICO:
      Chiamarla musica è un oltraggio, è cacofonia dove si evince arretratezza.
      Ha ottenuto visibilità solo grazie al buonismo dei francesi, fesso come quello italiano.
      Ed i testi ?
      Esempio:
      In confronto Gigi D’Alessio è Baudelaire…
      “ricordarsi di te, sono pazzo di te, è più forte della mia volontà, ah ah ah (suono vocale lamentoso) ei ei ei (voce sofferente lamentosa)”

    8. meglio: oltre che fastidiosi siete pericolosi

    9. orlando cascio è ignorante (o altro ? … ) e crede al falso mito della convivenza multiculturale dell’epoca dell’invasione araba. Che invece fu segnata da 70 anni di stermini del popolo indigeno, schiavizzarono, oppressioni, imposizioni, distruzione del territorio, chiese cristiane usate come moschee, sostituzione etnica, cristiani costretti a pagare la tassa sulla religione ma non dovevano esibirla in pubblico, anzi dovevano rasarsi sopra la fronte per riconoscerli, e dovevano spostarsi al passaggio di un arabo o cedergli il posto. Seguirono 150 anni di lotte: indigeni (i pochi che lasciarono vivi dopo gli stermini) contro arabi-musulmani, arabi contro berberi, califfati contro altri califfati.
      Hanno ancora le stesse pretese. Le stesse imposizioni e usurpazioni, lo stesso non rispetto della cultura del posto.
      Ne rimasero metà all’arrivo dei normanni (che furono tolleranti), ma prima i normanni e definitivamente gli svevi (1246) furono costretti a deportarli e poi cacciarli definitivamente perché rompevano le pal.le in continuazione.
      Ancora ci sono ignoranti che parlano di presenza genetica araba, non sapendo che furono definitivamente cacciati, e all’epoca, come detto, non c’era la promiscuità millantata, ma indigeni ghettizzati.

    10. GIGI dai non te la prendere, Kalhed neanche è stato contattato e non ne sa niente. È tutto uno scherzo di cattivo gusto.
      Tutte queste porcate che hai scritto le diresti in faccia a Kalhed. Fammi sapere che ti metto in contatto con l’artista

    11. Michele scrive ” GIGI dai non te la prendere,
      Tutte queste porcate che hai scritto le diresti in faccia a Kalhed. Fammi sapere che ti metto in contatto con l’artista”
      Michele scusa ma se GIGI dovesse esprimere tutte queste “porcate” in faccia all’artista cosa accadrebbe? Si farebbe saltare in aria?? Scusa ma te la sei cercata, il tuo commento sa tanto di minaccia.
      Conosciamo bene la tolleranza islamica alla satira ed alle critiche.
      Saluti

    12. Luca mi hai frainteso. Quale minaccia? Mi lamento del fatto che molte persone hanno il coraggio di di parlare male di altre pubblicamente sul web e che probabilmente di presenza non avrebbero il coraggio. Poi se ti informi meglio, visto che probabilmente sei uno di quelli che fa di tutta l’erba un fascio, Kalhed è un artista politicamente super Moderato ed è addirittura perseguitato dall’islamismo per il suo liberalismo.

    13. Personalmente non amo la musica araba, perche’ al pari di quelle orientali non capisco mai se quando cantano, con i loro vocalizzi, son contenti o disperati.
      Comunque il cantante in questione, che a dir la verita’ non conoscevo, se si fa una veloce ricerca su internet si scopre che tra il 1988 e il 2009 e’ stato piu’ volte primo in classifica in Francia ed altrove, e che e’ stato anche piu’ volte premiato da MTV, Grammy, etc. oltre ad aver partecipato con le sue canzoni alle colonne sonore di numerosi film (tra i quali “caro Diario” di Nanni Moretti)
      E, udite udite, e’ anche conosciuto come il “King of Raï”, essendo il Raï un genere di musica folk nordafricana.
      Quindi, a mio parere, obiettivamente non mi pare prorpio uno sconosciuto e sicuramente avra’ un certo talento..la mia perplessita’ e’ solo perche’ e’ caduta la scelta su un artista straniero extraeuropeo, ma non si puo’ conoscer tutto.

    14. Un mio amico, circa 7 anni fa quando conoscevo poco i meccanismi dei forum nel web, mi disse : “sappi che nel web circolano molte capre umane, cioè gente che capisce al contrario o non capisce un tubo, ed alcuni che in malafede interpretano al contrario per causare polemiche e zizzanie”
      Io ho citato fatti storici prendendo le fonti da grandi storici specializzati sull’epoca in questione.
      Ho espresso il mio libero parere su una musica che ritengo cacofonica e di scarsa qualità nei testi per i miei gusti.
      Chi vede offese in quello che ho scritto è da compatire perché non capisce quello che legge

    15. Niente, non verrà PIù.
      Puoi aggiornare la notizia Rosalio, se vuoi.
      http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/21/news/palermo_salta_il_capodanno_in_piazza_con_khaled-129916527/
      Palermo che punta ad essere capoluogo del NorthAfrica voleva essere accompagnata nel nuovo anno dalle sonorità del Re della musica nordafricana.
      è così ragazzi, Palermo è ancora più in giù nella classifica delle migliori città italiane, ma la prima tra quelle nordafricane! Quindi perché non festeggiare con il folk nordafricano? che peccato che non venga più.

    16. GIGI, parafrasando un tizio di altri tempi, “non ragion di te, ma guardo e passo”.

      Non so di quale sterminio parli, forse hai studiato la storia nel topolino, ma poco importa. Non sono un grande fan di Khaled neanch’io, nella mia playlist passo però da Erik Satie a Salif Keita…ma sarà perché sono due volte fesso, in quanto Siciliano che ha vissuto per 8 anni a Parigi.

      Di fronte a tali commenti il povero Montaigne non potrebbe far altro che ritornare a parlare di pulviscolo umano.

    17. Si parla di tony Colombo…
      Quasi quasi era meglio Khaled…..

    18. Buontempone io al trois mailletz e a! duc des lombards ci stavo spesso quando facevo un altro mestiere, anche se tra i miei preferiti ci sono altri generi. Ripeti sempre che sei stato a Parigi, illudendosi che ti dia una patente, ma non ti ha impedito di essere un ignorante come un balatone, nel senso che chi disconosce certi fatti storici deve avere l’umiltà di tacere. Taci e studia, non hai nemmeno la curiosità o la lucidità di informarti. Come non avresti l’intelligenza di venire a ammettere la tua capraggine dopo esserti informato non solo sugli stermini ma anche sui soprusi, prevaricazioni, usurpazioni, imposizioni subiti dai pochi siciliani rimasti vivi allora.

    19. Il buontempone ovviamente è riferito a questo minus-habens che ripete non stop che è stato a Parigi, come se questo gli conferisse chissà quale titolo… e magari era un povero frequentatore di restos U !

    20. Abbiamo scherzato. Per la felicità della Lega Nord e dei parcheggiatori abusivi nostrani, al posto di Khaled , il nostro capodanno sarà allietato da…. Tony Colombo. A quanto sembra il grande cantante neomelodico si cimenterà in un duetto con il nostro sindaco, grande estimatore di tale genere di canzoni.

    21. Rosalio, scusa l’off-topic, ma c’e’ una domanda che vorrei porre da tempo al sig. GIGI, se possibile.
      E allora, Sig. GIGI, noto ormai da anni che lei quando vuol denigrare qualcuno usa sempre la parola “buontempone”, ma secondo la Treccani “buontempone (o bontempone) s. m. [der. di buontempo] – [chi pensa a divertirsi] ≈ allegrone, (pop.) compagnone, gaudente, festaiolo, (pop.) mattacchione. ↑ (scherz.) vitaiolo, viveur.
      In pratica, buontempone e’ un complimento vero, dato che e’ il corrispondente italiano di viveur, ed indica una persona che sa godersi la vita, vivendo sempre un “buon tempo”.
      Ora, puo’ esser cosi’ gentile da spiegarmi qual e’ l’accezione negativa di questa parola?
      Perche’ sino ad oggi quando qualche mio amico mi dice che sono un buontempone lo prendo come un complimento, ma forse d’ora in poi dovro’ invece prenderlo a legnate.

    22. signor David, infatti io non intendo denigrare.
      Non è stata mai mia intenzione, in nessun commento scritto finora.
      Talvolta ho espresso fastidio, per quel che ho scritto in precedenza, che disse quel mio amico, ovvero, parole sue:
      “nel web circolano molte capre umane, cioè gente che capisce al contrario o non capisce un tubo, ed alcuni che in malafede interpretano al contrario per causare polemiche e zizzanie”
      Ma un fastidio effimero, circoscritto, che non vira mai al serioso.
      Quasi sempre, dopo 1 minuto ci rido.
      Ma so che il web inganna sulle intenzioni reali.
      Allora: penso che alcuni individui che certe volte commentano senza avere connesso tutte le loro funzioni, e quindi non potrebbero argomentare, usano mezzucci risibili (nel caso sopra farciti di ignoranza… della storia), e provano un certo godimento (inconscio, forse) a soddisfare il bisogno di digitare per non dire niente, pur di attaccare, anche inventandosi situazioni inesistenti, o attribuendo agli altri pensieri non veri.
      Ecco, si avvicina al godimento del troll. Diciamo, uno che crede di divertirsi e passare del buon tempo. In questo senso l’ho usato, ma avevo notato qualche anno fa che era un termine passato in uso, nel web, nel senso in cui lo uso… se non le piace ne cerco un altro. Ma non lo uso per denigrare, semmai per notare il ridicolo di chi si diverte a scrivere ammuzzu.
      Signor David, le ho risposto con sincerità, e cortesia, ma non ero contento di lei, perché qualche giorno fa l’ho salutata nelle pagina fb di Siino e lei non ha risposto.
      Invece non mi perturba notare il suo vecchio “vizio” della correzione 😀 (si ricorda, prima correggeva i post degli autori)… ma sono quasi certo che lei ha voluto soltanto precisazioni.

    23. Qui da pag. 22 a pag. 43, a proposito di stermini; a pag. 22 quelli commessi a Palermo
      Faccio notare che tra le fonti (di studiosi seri) ci sono pure quelle di M. Amari, noto filo-musulmano, che aveva edulcorato i fatti, ma non nega gli eventi atroci

      http://www.trapaninostra.it/libri/Alberto_Costantino/Gli_Arabi_in_Sicilia/Gli_Arabi_in_Sicilia.pdf

    24. Grazie per la risposta, sig. Gigi, ma a proposito di facebook io le ho risposto, se cerca meglio dovrebbe esser ancora tutto li’. Infatti lei ha detto che io ero scomparso da rosalio e io le ho risposto che mi stavo solo disintossicando. In ogni caso la saluto anche adesso!

    25. Articolo di uno storico siciliano, P. Hamel, che ha pubblicato diversi libri sulla storia della Sicilia. Qui si fa chiarezza su certi falsi miti, e si scoprono anche fatti di vita quotidiana che non sono stati trasmessi al grande pubblico
      https://aimcsicilia.wordpress.com/2015/01/19/musulmani-in-sicilia-ix-xi-secolo/

    26. Ok signor David, lo leggerò, lo devo cercare, perché non mi ricordo di quale post di Siino si tratta, dato che ne pubblica mille al giorno ed ha il klout score a 101 😀
      Spero che la risposta l’abbia soddisfatto… diciamo che lo uso nel senso sarcastico

    27. INFINE ( e qui chiudo 😀 )
      P. Hamel nel suo articolo presenta due libri, uno di S. Tramontana,
      qui un breve passaggio:
      https://www.facebook.com/921553871221627/photos/a.922122387831442.1073741828.921553871221627/939976359379378/?type=3&theater

    28. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori e a rimanere in tema sempre e comunque. Vi ricordo inoltre che questa non è una chat. Grazie.

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