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venerdì 29 mar
  • Lo sfogo di Sorrentino? I panni sporchi vanno lavati in casa

    Ieri, nel match importantissimo vinto con l’Hellas Verona, il portiere e capitano del Palermo, Stefano Sorrentino, da cui non si può prescindere, è stato fondamentale a tal punto che consiglio ai miei colleghi giornalisti, autori delle pagelle, di non tirarsela con i voti: esiste anche il dieci (come giustamente assegnato da Mediagol).

    Premesso ciò, mi ha perplesso e non poco il suo sfogo nel post-partita, rilasciato ai microfoni di Sky, con cui ha delegittimato ufficialmente il tecnico Davide Ballardini.

    Sono, infatti, convinto che i panni sporchi si debbano lavare in casa e le professionalità vadano tutelate dalla gogna mediatica, soprattutto in uno sport emotivo qual è il calcio.

    Se fossi stato in Sorrentino (un tesserato) mi sarei limitato a esporre le mie lamentele alla dirigenza e, come ha fatto, a rispondere alle critiche di Ballardini sul campo: prestazione straordinaria, vittoria fondamentale fuori dalle mura amiche, tecnico a casa.

    Perché, qualunque cosa sia accaduta tra il portiere cavese e l’allenatore ravennate sarebbe dovuta restare confinata sul campo di allenamento. O meglio, sta ai giornalisti, grazie alle proprie fonti e ai rapporti con la squadra, raccontare esternamente i dissapori, perché fa parte del gioco.

    È vero: presidente del Palermo è tal Maurizio Zamparini, prodigo di dichiarazioni furenti alla stampa su allenatori, direttori sportivi e calciatori, ma è lui che caccia i soldi e, piaccia o non piaccia, può e deve permetterselo.

    Palermo
  • 5 commenti a “Lo sfogo di Sorrentino? I panni sporchi vanno lavati in casa”

    1. Quindi, se il suo datore di lavoro la insulta, siccome caccia i soldi può e deve permetterselo? Piaccia o non piaccia? Ma complimenti di cuore….

    2. @Lucio non può e non deve permettersi…ma succede lo stesso e quando succede che fai? niente se vuoi mantenere il posto di lavoro..

    3. @Lucio Luca: resto convinto che ciò che succede “negli spogliatoi” debba restare negli spogliatoi. Se un giocatore ha un problema con l’allenatore, va dal presidente e glielo dice.

    4. Chi scrive un post, o un articolo, dovrebbe informarsi prima di scriverlo,.. per essere preciso.
      Zamparini non mette soldi suoi nel Palermo dal 2006.
      Ecco, appunto, se il cronista avesse letto i bilanci (sono pubblicati anche nel web) saprebbe che gli introiti del Palermo provengono dalla piazza (tv, stadio, merchandising) e grazie ad essa (pub, sponsor, altri, pagano in relazione all’audience), e non avrebbe scritto l’inesattezza grave per un professionista dell’informazione, cioè che Zamparini “caccerebbe” i soldi.
      Superfluo precisare che tutte le entrate si fanno a nome del Palermo, se Zamparini usasse il suo nome non incasserebbe, come in realtà non incassa, nemmeno 1 euro.
      Il resto del post è un fastidioso elogio all’omertà, roba d’altri tempi, e la legittimazione dei rapporti di sudditanza dei sottoposti verso il padrone (in questo caso presunto), mentalità rabbrividente nel terzo millennio.

    5. Una qualunque Società ha una struttura,un Vertice,di solito Amministratore Delegato,
      che ha potere decisivo e potere di firma.
      Dunque se deve spendere 1 euro,e’ lui che ha facoltà di stabilire come ,quando ,ed a chi darlo.
      L’AD indirizza,pilota,controlla,sceglie i Collaboratori,li sostituisce.A lui sono affidate le sorti della Societa’.
      A seconda del tipo di Società mette a rischio il Capitale Sociale,od anche il Capitale proprio.
      Poi ci sono le questioni di onore.Quando la stella dei Florio declino’,la famiglia vendette i beni personali per soddisfare i creditori ed evitare la bancarotta.Altri tempi.

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